Nozioni di base sulla SEO: come fare SEO se sei un principiante

Chiara Clemente

mag 17, 202222 min di lettura
guida SEO di base

INDICE

Questa è una guida SEO completa per i principianti.

(Questa nuova guida copre tutte le basi della SEO che devi conoscere e contiene numerosi consigli, strategie e tattiche attuabili che potrai mettere in pratica fin da subito).

Se vuoi posizionare il tuo sito web più in alto nelle ricerche di Google, questa guida SEO per principianti fa al caso tuo.

Cos'è la SEO? 

La SEO è il processo di miglioramento delle prestazioni del tuo sito web e dell'esperienza dell'utente su di esso. L'obiettivo delle strategie di ottimizzazione SEO è ottenere una migliore visibilità nei motori di ricerca. 

In particolare, la SEO si occupa di posizionare il tuo sito nei risultati di ricerca organici.

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Come puoi vedere, i risultati di ricerca di Google sono divisi in due sezioni: annunci e risultati organici.

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Gli annunci (come suggerisce il nome) sono risultati per i quali è previsto un pagamento tramite Google Ads. Si tratta di un sistema completamente separato dai risultati organici.

I risultati organici si basano al 100% sulla qualità. E non sono "pay to play".

È nei risultati organici che la SEO diventa importante

Perché la SEO è importante?

La SEO è un ottimo modo per portare più traffico, lead, clienti e guadagni alla tua attività.

Infatti, l'81% di chi effettua ricerche su Google clicca sui risultati organici.

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Ciò significa che solo il 19% sceglie di cliccare su un annuncio. 

In altre parole: puoi aspettarti circa 5 volte più traffico posizionandoti nei risultati di ricerca organici, rispetto a pagare per un annuncio (anche se gli annunci si trovano in cima alla pagina).

E quando la SEO è fatta bene, i risultati si vedono in fretta. 

Ad esempio, Amazon riceve oltre 360 milioni di visitatori organici al mese da Google:

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Non male. Ma non è finita qui.

Guarda quanto costerebbe ad Amazon ottenere lo stesso traffico tramite Google Ads (il cosiddetto "costo del traffico"):

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Inoltre, a differenza del traffico a pagamento, questi visitatori organici arrivano indipendentemente dal fatto che Amazon stia facendo pubblicità. 

Per essere chiari: la SEO è un processo continuo che richiede lavoro. Ma una volta che ti posizioni per un set di parole chiave, la tua posizione rimane stabile nel tempo. 

In breve, la SEO ti offre i seguenti vantaggi:

  • garantisce che il tuo brand sia visibile quando i tuoi potenziali clienti effettuano una ricerca su Google;
  • porta traffico mirato al tuo sito web, composto da persone interessate al tuo prodotto o servizio;
  • aumenta le entrate organiche;
  • ti dà un solido vantaggio competitivo.

Basi della SEO (cose da fare subito)

Prima di entrare nel merito delle regole SEO e dei passi specifici che devi compiere per posizionarti più in alto su Google, vediamo di mettere in pratica alcuni passaggi SEO di base.

Questi passi garantiscono che Google possa scansionare e indicizzare correttamente il tuo sito e sono indispensabili affinché le strategie che vedremo a continuazione funzionino.

Innanzitutto, controlla se il tuo sito è già indicizzato su Google.

In particolare, fai questa ricerca "site:iltuosito.com" su Google.

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Questo ti mostrerà se Google ha già scansionato e indicizzato il tuo sito. E, in caso affermativo, quante pagine ha indicizzato finora.

Se il tuo sito compare tra i risultati, bene! Sei a posto. 

In caso contrario, potrebbe significare che il tuo sito è nuovo e che Google non l'ha ancora trovato.

Potrebbe anche voler dire che il tuo sito sta inavvertitamente bloccando i motori di ricerca, impedendogli di eseguire la scansione del tuo sito (cosa sorprendentemente comune!). In ogni caso, devi risolvere il problema il prima possibile. 

Questa guida alla crawlability ti aiuterà a capire cosa c'è che non va e a risolvere ogni problema. 

In secondo luogo, collega il tuo sito web con Google Search Console.

Search Console è uno strumento gratuito di Google che funge da collegamento tra te e Big G.

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Nello specifico, ti permette di sapere cose come:

  • quanto spesso il tuo sito appare nella ricerca;
  • per quali parole chiave sei posizionato;
  • quante pagine del tuo sito sono state indicizzate da Google;
  • problemi di scansionamento, indicizzazione o rendering delle tue pagine.

Quindi sì, se vuoi avere successo con la SEO, devi acquisire dimestichezza con Google Search Console. 

Questa guida ti spiegherà come utilizzarla

Infine, crea e invia una sitemap.

Una sitemap è proprio ciò che sembra: una "mappa" del tuo sito. 

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Google e gli altri motori di ricerca utilizzano le sitemap per trovare tutte le pagine del tuo sito

In questo modo si assicurano di scansionare e indicizzare tutte le pagine importanti.

Le modalità esatte di creazione di una sitemap dipendono dal sistema operativo del tuo sito (WordPress, Shopify, ecc.).

In ogni caso, vale la pena creare una sitemap XML e inviarla a Google tramite la Search Console

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Una volta completate le basi della SEO, è il momento di entrare nel vivo di questa guida per principianti all'ottimizzazione per i motori di ricerca.

Cominceremo da uno degli elementi più importanti della SEO: la ricerca delle parole chiave.

Ricerca delle parole chiave

Imparare la SEO significa saper realizzare la ricerca delle parole chiave nel modo giusto. Vediamo alcune regole da seguire.

1. Trova le parole chiave primarie del tuo sito

Spesso chiamate "money" keyword, le parole chiave primarie sono termini che i clienti utilizzano quando cercano esattamente ciò che vendi. 

Ad esempio, per un'azienda di software SEO, alcune parole chiave primarie potrebbero essere:

  • software SEO;
  • strumenti SEO;
  • strumento per la ricerca di parole chiave;
  • monitoraggio delle classifiche. 

Il problema è che sulle parole chiave primarie c'è solitamente molta concorrenza

Ciò significa che un nuovo sito impiegherà diverso tempo per riuscire a posizionarsi per questi termini. 

Per questo motivo devi considerare queste parole come obiettivi a lungo termine della tua strategia SEO.

Vediamo come trovare le parole chiave primarie del tuo sito.

Per prima cosa, annota i diversi termini che ti aspetti che un cliente utilizzi quando cerca un'attività come la tua su Google. 

Ad esempio, supponiamo che tu gestisca un sito web di e-commerce che vende cibo naturale per cani.

Le parole chiave principali del tuo sito potrebbero essere:

  • cibo biologico per cani;
  • cibo naturale per cani;
  • comprare cibo per cani online;
  • cibo sano per cani.

Non ci sono termini giusti o sbagliati. Si tratta più che altro di un approccio in stile brainstorming. L'obiettivo è quello di elencare il maggior numero possibile di parole chiave pertinenti

Una volta che hai una lista di potenziali parole chiave, vai sullo strumento di ricerca delle parole chiave che preferisci. 

Per questo esempio, utilizzeremo lo strumento Panoramica keyword.

Inserisci i termini di ricerca della tua lista e seleziona "Cerca".

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Lo strumento ti restituisce una lista di metriche per ogni parola chiave, tra cui il volume di ricerca mensile e la difficoltà della parola chiave (KD). 

Si tratta di due statistiche fondamentali da tenere in considerazione: ti serviranno per scegliere le migliori parole chiave primarie della tua lista. 

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Il volume di ricerca mensile è il numero di ricerche che la parola chiave riceve ogni mese su Google.

Ovviamente, maggiore è il volume di ricerca, maggiore è il traffico potenziale che puoi ottenere.

Il rovescio della medaglia è che un volume di ricerca più elevato significa anche una maggiore difficoltà della parola chiave (KD% su Semrush).

La difficoltà della parola chiave è essenzialmente la difficoltà di posizionarsi nella prima pagina di Google per quel termine. Inutile dire che più è bassa, meglio è.

2. Trova parole chiave a coda lunga e variazioni delle tue keyword

La lista di parole chiave primarie che hai appena stilato può andare bene. Tuttavia, è importante generare anche delle versioni a coda lunga (long-tail) di questi termini.

Le parole chiave a coda lunga sono termini di ricerca più lunghi che, in genere, hanno un volume di ricerca inferiore ma un intento di ricerca maggiore

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Ciò significa che possono convertire ad una percentuale più alta rispetto alle parole chiave primarie. Inoltre, le parole chiave a coda lunga tendono ad avere livelli più bassi di concorrenza in prima pagina. Un vantaggio su tutta la linea!

Il Keyword Magic Tool suggerisce parole chiave a coda lunga basate sulla tua parola chiave primaria: 

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Salva le parole chiave con cui vuoi lavorare nel Keyword Manager cliccando sul pulsante grigio + accanto alla parola chiave. Lo strumento ti chiederà di aggiungere queste parole chiave a una lista esistente o a una nuova:

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Una volta inserite le tue parole chiave in una lista del Keyword Manager, potrai monitorare le metriche di ogni parola chiave:

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Clicca su una qualsiasi parola chiave per visualizzarla nello strumento Panoramica keyword. Usa questo strumento per visualizzare le metriche di ogni parola chiave in un formato semplice e intuitivo:

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Qui vedrai un riquadro con le varianti della parola chiave, perfetto per creare la tua lista di keyword.

Vedrai anche i widget delle domande e delle parole chiave correlate. 

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Utilizza tutte queste informazioni per ottenere altre idee che possano aiutarti a generare ancora più termini a coda lunga.

3. Scegli le tue 5-10 parole chiave principali

A questo punto, hai una serie di parole chiave nel tuo Keyword manager.

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E ora?

È il momento di scegliere le parole chiave attorno alle quali creerai le tue pagine.

I fattori principali da utilizzare per la scelta di una parola chiave sono due: il volume di ricerca mensile e la concorrenza. Vediamo come utilizzarli nella pratica.

Ad esempio, puoi vedere che il termine "negozio animali" riceve 90.500 ricerche al mese, che sono molte.

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Ma la percentuale di KD è del 71%, che è altissima. Ciò significa che è improbabile che il tuo sito si posizioni presto per questo termine. 

Quindi, se il tuo sito è nuovo, devi concentrarti su parole chiave con una KD% bassa (idealmente, inferiore al 20%).

Quindi, nel nostro esempio, potrebbe essere adatta questa parola chiave:

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Questa keyword non riceve molte ricerche (solo 50 al mese). Ma la KD è solo del 18%, il che significa che hai la possibilità di posizionarti per questa parola chiave.

La scelta delle parole chiave è sicuramente più arte che scienza. In generale, all'inizio è meglio puntare su termini a bassa concorrenza (anche se non hanno un volume di ricerca elevato). 

Puoi sempre passare a parole chiave più competitive man mano che la SEO del tuo sito migliora. 

Contenuti 

Un famoso detto della SEO recita: "Il contenuto è il re". E nel 2022 è più vero che mai. Vediamo quindi come creare contenuti SEO-friendly.

Comprendi cosa vogliono vedere i ricercatori per una query

Il primo passo per creare contenuti SEO-friendly è capire l'intento di ricerca di una parola chiave. 

Cos'è esattamente l'intento di ricerca?

L'intento di ricerca è il motivo per cui qualcuno realizza una ricerca con una determinata parola chiave.

Ad esempio, prendiamo la parola chiave "crocchette biologiche per cani".

Gli utenti che la usano vogliono acquistare qualcosa (intento commerciale)? Stanno cercando informazioni (intento informazionale)? O forse vogliono andare su organicdogtreats.com (intento navigazionale)?

Perché è importante stabilire l'intento di una ricerca?

Perché Google è in grado di capire se il tuo sito soddisfa o meno l'intento dell'utente.

In caso affermativo, otterrai un aumento delle classifiche. In caso contrario, avrai difficoltà a posizionarti sulla prima pagina di Google.

Quindi, prima di scrivere una sola parola, devi sapere se chi effettua una ricerca intende vedere contenuti informativi ed educativi o pagine commerciali (prodotti, categorie o servizi). 

Ci sono un paio di modi per scoprirlo:

Il primo è quello che richiede più tempo: vai nelle SERP e analizza le pagine che si classificano nelle prime 10 posizioni. 

Questo ti aiuta anche a capire cosa vogliono effettivamente le persone che cercano quel termine.

Oppure puoi utilizzare la metrica "Intento" di Semrush per aiutarti a determinare automaticamente l'intento di quel termine.

Puoi vedere questa metrica nello strumento Panoramica keyword: 

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L'intento ti dà un'istantanea del tipo di parola chiave con cui hai a che fare. 

Per saperne di più su come identificare l'intento di ricerca, consulta questa guida. 

Crea contenuti che corrispondono all'intento

Il passo successivo consiste nel pubblicare contenuti che corrispondono all'intento di ricerca appena identificato.

Se hai scoperto che la tua parola chiave ha un intento commerciale, allora devi creare una landing page; se l'intento della ricerca è informazionale, allora dovrai lavorare su un post del blog.

In questo modo ti assicuri che i tuoi contenuti soddisfino almeno le esigenze di base dell'intento di ricerca. 

Se vuoi andare un po' più a fondo, puoi analizzare i primi 10 risultati di Google per vedere esattamente cosa vogliono vedere i ricercatori per quella parola chiave. 

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Nello specifico, cerca di capire i seguenti aspetti:

  • quanto è lungo il contenuto della prima pagina?
  • come sono strutturati i contenuti?
  • ci sono soprattutto pagine di prodotti e categorie o recensioni di prodotti?
  • i post del blog sono scritti in modo informale o professionale?
  • quali sono gli argomenti che le pagine tendono a trattare?

Ad esempio, guardando i risultati della prima pagina di Google per "cibo per cani", noterai che molte delle pagine ai primi posti sono pagine di recensioni.

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Anche se alcune sono pagine di categoria di e-commerce:

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Questo è noto come "intento misto". Si tratta di una situazione comune. Non sempre il 100% delle persone che cercano una determinata parola chiave vogliono la stessa cosa.

Ma considerando che la maggior parte dei risultati sono pagine di recensioni di prodotti, questo è il tipo di pagina che dovresti creare.

Darei anche un'occhiata al contenuto in sé per avere un'idea del numero di parole, della leggibilità, del layout e altro ancora. 

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È sempre utile esaminare i contenuti e cercare di emulare il più possibile i risultati della prima pagina (dopotutto, è evidente che funzionano!).

E se vuoi davvero assicurarti che i tuoi contenuti corrispondano all'intento di ricerca, puoi utilizzare il SEO Content Template di Semrush per aiutarti a produrre un piano e una struttura per ogni pagina.

Basta inserire la tua parola chiave principale per una pagina e Semrush analizzerà i primi 10 risultati per questa parola chiave e ti restituirà un modello che potrai utilizzare per creare il contenuto della tua pagina.

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Potrai conoscere la lunghezza del testo suggerita, le parole semanticamente correlate da inserire, le fonti di backlink consigliate e molto altro ancora. 

Combinando queste informazioni con quelle ottenute analizzando manualmente i primi 10 risultati, potrai creare contenuti in grado di posizionarsi sulla prima pagina di Google. 

Ottimizza la sezione Above the Fold

La sezione "Above the Fold" si riferisce alla prima cosa che un utente vede quando clicca sulla tua pagina web. 

Si tratta di una sezione importante perché rappresenta la "prima impressione" del tuo sito.

Se gli utenti vedono un contenuto che indica che sono nel posto giusto, è probabile che scorreranno verso il basso.

Ecco un esempio di una bella sezione above the fold:

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Se la prima impressione del tuo sito non è buona, gli utenti torneranno ai risultati della ricerca per leggere gli altri articoli sull'argomento.

User Experience

L'esperienza utente (UX) si riferisce all'esperienza complessiva di un ricercatore/utente che esplora il tuo sito web. 

La UX ha un impatto diretto e indiretto sulla SEO.

La UX ha un impatto diretto sulla SEO perché una pessima esperienza di navigazione può far sì che gli utenti di Google passino meno tempo sul tuo sito e rimbalzino rapidamente. 

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Fonte: backlinko.com

Entrambe le cose suggeriscono a Google che il tuo sito non è degno della prima pagina. 
Al contrario, un sito con una solida UX invia a Google il segnale che stai accontentando i ricercatori. 

La UX può influire indirettamente sulla SEO perché un'ottima UX mostra a tutti che il tuo sito web è una risorsa utile, il che porta a un maggior numero di backlink

Ad esempio, uno dei motivi per cui il gigante della finanza personale NerdWallet ha raccolto così tanti backlink agli inizi è stato il suo design affidabile e l'eccellente UX.

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Usa CTA accattivanti

Ottimi pulsanti di chiamata all'azione (CTA) attirano l'utente senza essere invadenti o artificiosi. 

Ad esempio, questa CTA compare alla fine di uno dei nostri articoli:

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Come puoi vedere, questa CTA si integra naturalmente con la pagina e fornisce un valore aggiunto all'utente che si chiede cosa fare dopo aver letto l'articolo.

Evita i muri di testo

Quando scrivi e ottimizzi i tuoi contenuti, devi considerare lo spazio bianco delle tue pagine web. 

L'interruzione data dalla fine di un paragrafo offre ai lettori una pausa visiva dai muri di testo, rendendo i tuoi contenuti più facili da leggere e scorrere.

Ad esempio, questo post utilizza paragrafi brevi che rendono più facile scorrere l'articolo.

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Utilizza listicle, elenchi puntati e liste numerate

Oltre a utilizzare lo spazio bianco come pausa visiva per gli utenti, puoi anche suddividere i contenuti in liste puntate e numerate. 

Ecco un esempio tratto dal nostro blog:

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Le liste aiutano gli utenti

Le liste non sono un fattore di ranking diretto. Tuttavia, le liste numerate e quelle puntate tendono ad avere maggiori possibilità di ottenere un featured snippet come quello riportato qui sotto.

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SEO on-page 

Hai un contenuto di alta qualità, facile da leggere e da scorrere per gli utenti. Adesso è il momento di ottimizzare la pagina per una parola chiave (processo noto anche come "SEO on-page").

Ecco alcune tecniche fondamentali di SEO on-page che devi assolutamente implementare su ogni pagina del tuo sito web:

Ottimizza i tag del titolo

I tag title vengono visualizzati come titolo del tuo risultato nella SERP e sono un fattore chiave per il posizionamento.

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Al livello più elementare, dovrai assicurarti che i tag del titolo delle pagine del tuo sito includano la parola chiave principale della pagina (e le sue varianti, se possibile).

Ma l'ottimizzazione non si limita alla semplice aggiunta di parole chiave. La nostra guida su come scrivere i tag dei titoli illustra alcuni altri consigli da tenere a mente mentre scrivi i tag title

  1. resta al di sotto dei 55-60 caratteri;
  2. integra i termini COME, PERCHÉ, COSA e DOVE: aiutano le persone a capire cosa troveranno nella pagina;
  3. usa parole come MIGLIORE, RASSEGNA e DEFINITIVO per invogliare gli utenti a cliccare; 
  4. scrivi titoli unici per ogni pagina;
  5. scrivi titoli semplici.

Ottimizza le tue meta description

Le meta description sono il testo che viene visualizzato sotto il titolo della pagina nelle SERP.

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Sono ottime opportunità per incoraggiare gli utenti a cliccare sul tuo risultato, invece che su quello dei tuoi concorrenti.

Le meta description non sono più un fattore di ranking diretto. Tuttavia, una descrizione convincente può avere un impatto positivo sul CTR (tasso di clic), il che è fondamentale per il posizionamento SEO. Nella nostra guida alle meta description, ti indichiamo alcune regole per ottimizzarle al meglio:

  1. mantieni una lunghezza di 1-2 frasi (140-160 caratteri);
  2. includi la tua parola chiave;
  3. aggiungi una call-to-action, se pertinente;
  4. evita le meta description duplicate;
  5. assicurati che siano significative e descrittive, in linea con il tuo contenuto;
  6. mira a un'emozione.

Ottimizza i tag di intestazione

Un altro fattore chiave della SEO on-page sono i tag di intestazione, detti anche tag H1-H6.

Vengono utilizzati per suddividere il contenuto in sezioni come in questo articolo:

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Oltre a usare i sottotitoli per organizzare i tuoi contenuti, devi anche includere le tue parole chiave e i termini correlati all'interno di ogni sottotitolo.

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Ottimizza l'URL della pagina

L'URL deve descrivere il contenuto della pagina in modo conciso. 

Vediamolo con un esempio.

Se hai due URL di pagina:

  1. /pagina-1/
  2. /scarpe rosse/

Quale dei due diresti che è meglio ottimizzato?

Il secondo, ovviamente, per il semplice motivo che è descrittivo. Osservando l'URL, puoi identificare che la pagina parla di scarpe rosse.

Come regola generale, gli URL:

  • devono essere descrittivi e includere la parola chiave principale della pagina;
  • utilizzare i trattini invece che gli underscore tra una parola e l'altra;
  • usare solo lettere minuscole;
  • essere il più brevi possibile, pur descrivendo il contenuto della pagina.

Ottimizza le tue immagini

"Ottimizzare le immagini" si riferisce a due diversi aspetti:

  1. ottimizzarle per la SEO;
  2. assicurarti che siano ottimizzate per caricare rapidamente su qualsiasi dispositivo.

La nostra guida all'ottimizzazione delle immagini ti offre alcuni suggerimenti per iniziare nel modo giusto:

  • nomina correttamente le tue immagini in modo che siano descrittive;
  • ridimensiona le immagini alle dimensioni in cui verranno visualizzate;
  • riduci le dimensioni dei file e comprimi le immagini;
  • ottimizza i tag alt con un testo descrittivo.

Una guida per acquisire competenze SEO di base non sarebbe completa senza aver almeno accennato all'internal linking (i link interni di un sito). I collegamenti tra le pagine del tuo sito web: 

  • aiutano i motori di ricerca a comprendere la struttura del tuo sito;
  • passano l'autorità tra le pagine;
  • aiutano gli utenti a navigare tra le pagine.

Puoi utilizzare lo strumento Site Audit di Semrush per aiutarti a costruire una struttura di link interni ideale. 

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Utilizza questo report per scoprire le opportunità di utilizzo dei link interni per migliorare il tuo posizionamento su Google. 

Per saperne di più su questo processo, consulta la nostra guida ai link interni.

Un altro pilastro centrale del successo SEO è la costruzione dell'autorità del tuo sito agli occhi di Google.

Come si fa? Con i backlink.

In breve, un backlink è un sito web che fornisce un link "di ritorno" al tuo sito web. È importante perché, in sostanza, ti dà un voto di fiducia e ti sostiene. Se il sito che rimanda al tuo è un sito rilevante, quel link può aiutare il tuo sito a posizionarsi meglio su Google.

Il nostro post "Link building per la SEO: la guida per i principianti" contiene oltre 20 strategie che puoi provare. Ma passiamo in rassegna alcune delle tattiche di link building più accessibili per i principianti della SEO.

Uno dei metodi più rapidi per creare link è quello di raggiungere i contatti reali della tua azienda.

Queste connessioni includono:

  • i tuoi fornitori;
  • associazioni di cui fai parte;
  • il sito web del complesso in cui hai l'ufficio;
  • la camera di commercio locale.

Ecco un esempio:

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Spesso è sufficiente scrivere al tuo contatto presso quel sito. Sarà felice di aggiungere il tuo link.

2. Inserisci il tuo sito in directory di qualità

Se sei un'azienda locale o se operi in una nicchia specifica, probabilmente vedrai che esistono delle directory nel tuo settore. Questo può essere un modo veloce per creare alcuni link solidi per il tuo sito, soprattutto se utilizzi un software per le citazioni locali che automatizza e velocizza il processo.

Nota che non si tratta di directory della vecchia scuola come DMOZ. Quelle di cui ti parlo sono directory di nicchia come questa:

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Oppure directory per un tipo di prodotto specifico, come questa directory di newsletter:

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HARO è una piattaforma che mette in contatto i giornalisti con imprenditori e marketer proprio come te.

Tre volte al giorno, dal lunedì al venerdì, HARO invia un'e-mail che contiene richieste di giornalisti come questa:

HARO Email Request Screenshot

Se c'è una richiesta pertinente per la tua azienda, accettala. Si tratta di un eccellente modo per creare link autorevoli da parte di siti di notizie. Monitorando queste e-mail ogni giorno, la maggior parte delle aziende dovrebbe vedere spuntare opportunità settimanali.

HARO può essere un'occasione da non perdere. Anche un solo link da un sito rilevante può fare la differenza nel tuo posizionamento su Google (soprattutto se il tuo sito è nuovo).

SEO tecnica

La SEO tecnica serve a garantire che il tuo sito possa essere scansionato e indicizzato. Se i motori di ricerca non riescono a scansionare o indicizzare il tuo sito, questo farà fatica a posizionarsi. 

Ecco come iniziare:

Imposta Google Search Console

Se non l'hai ancora fatto, collega il tuo sito a Google Search Console. Questo strumento gratuito ti aiuta a identificare eventuali problemi che Google potrebbe avere durante l'indicizzazione o lo scansionamento del tuo sito.

Verifica che il tuo sito possa essere indicizzato e trova eventuali problemi

La prima cosa da fare con Search Console è verificare che non ci siano problemi che impediscano alle pagine chiave di essere scansionate e indicizzate.

Puoi farlo con il report "Indice". Seleziona il report dal menu della barra laterale di sinistra:

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Suggerimento: Presta particolare attenzione alle pagine "non indicizzate". In queste pagine troverai problemi specifici relativi allo stato delle pagine del tuo sito.

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Per comprendere meglio il report Indice, puoi cliccare qui.

Inoltre, puoi ispezionare qualsiasi URL del sito (utilizzando la barra degli URL nella parte superiore della pagina) e vedere lo stato dell'indice di quella pagina.

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Controlla i tuoi file Robot.txt

A seconda del CMS del tuo sito, potrebbe essere stato impostato un file robots.txt. In genere si trova all'indirizzo: https://www.iltuodominio.com/robots.txt

E dovrebbe avere un aspetto simile a questo:

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Se non ne hai uno, dovrai crearlo.

Ma a cosa serve esattamente il robots.txt?

Il file robots.txt indica a Googlebot (e ad altri bot) come scansionare il tuo sito. Se stai impedendo alle pagine chiave del sito di essere scansionate, risolvi rapidamente la questione per evitare problemi di indicizzazione. 

Allo stesso modo, se ci sono pagine che i bot dei motori di ricerca non dovrebbero scansionare e che non sono bloccate, questo può portare all'indicizzazione di troppe pagine (duplicate o di scarso valore). 

Puoi saperne di più sui file robots.txt qui.

Ottimizza la velocità del tuo sito

Nessuno vuole navigare in un sito web lento. Questo vale sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

La velocità di un sito può avere un impatto negativo sulle prestazioni SEO, causando una frequenza di rimbalzo più alta, un tempo di permanenza minore e un tasso di conversione più basso. 

Inoltre, la velocità del sito è un fattore di ranking diretto che Google utilizza nel suo algoritmo. 

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Il primo passo è quello di valutare la velocità del tuo sito. In questo modo saprai esattamente cosa deve essere corretto (nel caso ci fosse qualcosa da correggere). 

Vai alla dashboard del tuo progetto di Site Audit su Semrush e seleziona la scheda "Problemi". Qui vedrai tutte le pagine segnalate per la loro scarsa velocità:

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Da qui è fondamentale capire quali sono i problemi specifici che causano la bassa velocità delle pagine e quali sono le opportunità per apportare miglioramenti. 

Per iniziare, puoi eseguire un'analisi del tuo sito attraverso lo strumento PageSpeed Insights di Google, dove riceverai dei consigli per ridurre il tempo di caricamento. 

Google PageSpeed Insights

Per saperne di più su come migliorare il punteggio di PageSpeed Insights, clicca qui.

Imposta HTTPS

HTTPS è un fattore di ranking dal 2014.

Tuttavia, ci sono ancora siti che non sono protetti e che si trovano ancora su un dominio HTTP. Controlla se è possibile accedere al tuo sito utilizzando https:// anziché http://. 

Se è così, allora è perfetto! Non c'è bisogno di ulteriori azioni. Se invece il tuo sito è ancora su HTTP, parlane con il tuo sviluppatore per pianificare la migrazione a HTTPS oppure segui questa guida.

SEO mobile

Google utilizza la velocità della pagina su mobile come parametro chiave per il posizionamento. Inoltre applica l'indicizzazione mobile-first (in altre parole, la versione mobile del tuo sito è la versione "principale" agli occhi di Google).

Quindi, è sicuro che l'ottimizzazione per i dispositivi mobili è una parte importante della SEO tecnica. 

Puoi utilizzare il Test di ottimizzazione mobile di Google per vedere come appare il tuo sito agli utenti da mobile e se ci sono problemi. 

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Ecco alcune regole SEO fondamentali per rendere il tuo sito web mobile-friendly: 

  • assicurati di utilizzare un'architettura del sito web adatta ai dispositivi mobili, come un sito web responsive (cioè l'esperienza è la stessa su tutte le piattaforme) o un sito web dinamico (ovvero l'esperienza è adattata specificamente alla piattaforma utilizzata per la navigazione);
  • non lasciare che la tua barra di navigazione diventi troppo ingombrante o troppo lunga, perché sarà più difficile per gli utenti da mobile usarla; 
  • limita le animazioni, perché possono rallentare la velocità delle pagine sui dispositivi mobili. 

Misurare il successo SEO

Ora che hai messo in pratica questa guida SEO per principianti, è arrivato il momento di verificare i tuoi risultati. Ma come si fa a misurare il successo della SEO? È semplice: devi monitorare regolarmente alcune metriche chiave. 

Traffico organico 

Il traffico organico si riferisce al numero di visitatori del tuo sito provenienti dai risultati organici di Google. 

Il modo migliore per misurare il traffico organico è utilizzare Google Analytics (GA).

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(Non hai ancora configurato GA? Non preoccuparti, abbiamo una guida in 5 passi per farlo).

Se i numeri del tuo traffico organico sono in aumento, questo è un buon indicatore del fatto che i tuoi contenuti hanno una buona risonanza, che le tue parole chiave non sono troppo competitive e che i link che stai creando funzionano. 

Se i numeri del traffico sono in calo, è possibile che il tuo sito abbia problemi di SEO tecnica, che stia puntando a parole chiave troppo competitive o che semplicemente c'è bisogno di più tempo per iniziare a vedere i risultati dei tuoi sforzi SEO.

Durata di sessione media e frequenza di rimbalzo

La durata di sessione media e la frequenza di rimbalzo sono due metriche che aiutano a determinare se i tuoi contenuti risuonano con il tuo pubblico. Puoi trovare entrambe le metriche su Google Analytics.

La durata di sessione media misura il tempo che intercorre tra due clic: il primo clic che ha portato un utente alla tua pagina e il secondo clic che lo ha portato altrove. 

"Altrove" può essere un'altra pagina del tuo sito web, un ritorno alle SERP... o qualsiasi altra pagina.

La durata di sessione media può dirti molto sulle prestazioni dei tuoi contenuti.

Se i tuoi contenuti sono noiosi o se gli utenti non trovano risposte alle loro domande, è probabile che cliccheranno su un altro sito.

La frequenza di rimbalzo descrive il numero di sessioni di una sola pagina, ovvero quante persone sono arrivate su una pagina del tuo sito e l'hanno abbandonata subito dopo. 

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Un'alta frequenza di rimbalzo può indicare che i tuoi contenuti non sono ben allineati con le query di ricerca degli utenti. Potresti dover fare ulteriori ricerche sulle parole chiave oppure ottimizzare i tuoi contenuti per servire meglio i visitatori del sito.

Tasso di conversione

Per conversione si intende il numero (o la percentuale) di utenti che compiono l'azione desiderata sul tuo sito web. In questo contesto, le azioni desiderate possono essere l'invio dell'indirizzo e-mail e delle informazioni di contatto o l'acquisto di un prodotto. 

Per calcolare il tuo tasso di conversione, dividi il numero di conversioni per il numero di visitatori del tuo sito. Una volta ottenuta questa cifra, moltiplicala per 100. In questo modo otterrai una percentuale. 

Puoi ottenere il numero di visitatori unici di un sito inserendo il dominio nel nostro strumento Traffic Analytics

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Determinare l'azione/conversione desiderata dipende dagli obiettivi della tua attività. Può essere qualcosa di semplice come ottenere un certo numero di visite alla pagina dei contatti o qualcosa di più complesso come la realizzazione di un acquisto. 

Se la SEO ha successo, si spera che il traffico organico aumenti. Se noti che non riesci a convertire gli utenti in lead e acquirenti, devi capire se: 

  • la conversione desiderata è ragionevole (ad esempio un nuovo visitatore che si iscrive a una newsletter);
  • stai puntando alle parole chiave che i tuoi clienti target utilizzano per trovare informazioni su Google;
  • il tuo sito ha una UX che incoraggia le persone a rimanere sul tuo sito.

Riflessioni finali

Innanzitutto, congratulazioni per aver mosso i primi passi nel mondo della SEO! 

La SEO è uno dei canali di marketing digitale più potenti in circolazione. In quale altro modo potresti ottenere un flusso costante di traffico mirato verso il tuo sito?

Ora che hai terminato questa guida alla SEO per principianti, dai un'occhiata agli altri articoli per ampliare le tue conoscenze: 

Oppure, se cerchi un'esperienza di apprendimento più pratica, puoi seguire una delle decine di corsi SEO online gratuiti della Semrush Academy!

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Marketer con una gigantesca passione per i video. In Semrush ho trovato la mia dimensione come manager del mercato italiano: ho modo di sperimentare in tutte le aree del marketing, dalle email ai video, dalla SEO al digital, e ho l‘opportunità di imparare sempre cose nuove.