Che cos'è il Bounce rate e qual è una buona frequenza di rimbalzo?

    Chiara Clemente

    dic 22, 20218 min di lettura
    Che cos'è il Bounce Rate
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    INDICE

    Il bounce rate di un sito è importante perché ti dice quanto le persone apprezzano— o, cosa più importante, non apprezzano — il contenuto di una pagina web o l'esperienza utente.

    Il bounce rate, o frequenza di rimbalzo, viene calcolato quando qualcuno visita una singola pagina del tuo sito Web e non fa nulla sulla pagina prima di andarsene. Più specificamente, la frequenza di rimbalzo di un sito Web misura quanti visitatori lasciano una pagina senza eseguire un'azione specifica, come acquistare qualcosa, compilare un modulo o cliccare su un link.

    Se sei un marketer, devi conoscere il significato di bounce rate e comprendere come influisce sulla tua strategia di marketing digitale complessiva. Ad esempio, una frequenza di rimbalzo alta potrebbe indicare problemi di SEO tecnica, come un tempo di caricamento della pagina troppo lento.

    In questa guida discuteremo di qual è un buon bounce rate e dei modi per migliorare la tua frequenza di rimbalzo per aumentare i tuoi tassi di conversione e le tue classifiche di ricerca organica.

    Qual è un buon bounce rate?

    Per definire qual è una buona frequenza di rimbalzo per il tuo sito devi capire la differenza tra un bounce rate alto e uno basso.

    Una frequenza di rimbalzo elevata significa che la durata complessiva della sessione di un visitatore è breve: visita una pagina del tuo sito e se ne va. Una frequenza di rimbalzo bassa, invece, significa che i visitatori trascorrono del tempo su una pagina e cliccano sui link disponibili.

    Un bounce rate elevato non è sempre una cosa negativa. Una buona frequenza di rimbalzo e una cattiva frequenza di rimbalzo sono termini relativi la cui definizione può cambiare secondo criteri diversi, anche soggettivi. Ad esempio, secondo Google:

    Se il successo del tuo sito dipende dal fatto che gli utenti visualizzino più di una pagina, allora sì, una frequenza di rimbalzo elevata non è una cosa buona... D'altra parte, se hai un sito a pagina singola come un blog, oppure offri altri tipi di contenuti per i quali sono previste sessioni di una sola pagina, una frequenza di rimbalzo elevata è perfettamente normale.

    — Google

    Un altro modo di vederla è pensare alla struttura di un sito. Consideriamo un sito e-commerce. La home page potrebbe avere la frequenza di rimbalzo più alta di qualsiasi pagina, ad esempio perché vuoi che i tuoi visitatori rimangano sulle pagine di destinazione in cui possono effettuare un acquisto, come una pagina prodotto.

    Quindi, qual è un buon bounce rate?

    Un bounce rate dal 56% al 70% è alto, anche se potrebbe esserci una buona ragione per questo, e dal 41% al 55% sarebbe considerato un bounce rate medio. Una frequenza di rimbalzo ottimale sarebbe compresa tra il 26% e il 40%.

    Puoi facilmente controllare il bounce rate di una pagina utilizzando il nostro strumento Analisi traffico, che rivela anche la durata media della visita di una pagina, le visite alla pagina e il numero totale di visitatori unici.

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    Bounce rate vs. Exit rate

    Quando si parla di tassi di rimbalzo, un altro termine che viene spesso utilizzato è l'exit rate, o frequenza di uscita.

    La differenza tra una frequenza di rimbalzo e una frequenza di uscita a volte non è ben compresa, poiché le due metriche sono in qualche modo simili. Se il bounce rate è il numero di sessioni a coinvolgimento singolo di una pagina web, l'exit rate è il numero di persone che lasciano una pagina specifica, anche se non vi sono arrivate originariamente.

    Quindi, se una persona atterra sulla pagina 1 del tuo sito e preme il pulsante Indietro del browser sulla pagina di riferimento, è un rimbalzo. Ma se arriva a pagina 1, va a pagina 2 e poi chiude il browser o passa a un altro sito, è considerata un'uscita. Avendo cliccato su un'altra pagina dalla pagina 1, questo non può essere considerato un rimbalzo. Nemmeno per la pagina 2, poiché non è la prima pagina su cui la persona è atterrata.

    In termini di analytics, un rimbalzo può indicare una mancanza di interesse per un sito, ma un alto tasso di uscita potrebbe indicare che stai riscontrando problemi con l' ottimizzazione del tasso di conversione (CRO). Sebbene qualcuno abbia mostrato abbastanza interesse per il tuo sito da visitare più di una pagina, probabilmente tornerà al motore di ricerca per trovare la risposta che sta cercando.

    Come abbassare il bounce rate

    Se vuoi ridurre la frequenza di rimbalzo, dovresti considerare cosa può avere un impatto negativo sul tuo bounce rate, ovvero:

    • Caricamento delle pagine lento
    • Pop-up
    • Plug-in non necessari
    • Scarsa usabilità
    • Tag del titolo e meta description non adeguatamente ottimizzati
    • Pagine bianche ed errori tecnici
    • Contenuti di bassa qualità
    • Pagine che non sono ottimizzate per i dispositivi mobili
    • Configurazione di Google Analytics implementata in modo improprio

    Quindi, per ridurre la frequenza di rimbalzo, ci sono diverse cose che puoi fare. Ecco alcune delle più importanti:

    Controlla le pagine con i volumi di uscita più elevati

    In Google Analytics, vai su Comportamento > Contenuti del sito > Pagine di uscita per trovare le pagine con i volumi di uscita più elevati. Questo rivelerà le pagine in cui le persone abbandonano più spesso il tuo sito e ti farà sapere chi sta atterrando direttamente su una pagina di uscita o proviene da un'altra pagina del sito. Entrambe le informazioni ti aiuteranno ad apportare modifiche per migliorare il bounce rate.

    Controlla l'analisi in-page

    Ricorda che puoi controllare facilmente la frequenza di rimbalzo di una pagina usando il nostro strumento Analisi traffico, ma puoi anche analizzare la pagina tramite Google Analytics per approfondire più nel dettaglio la questione.

    Con Google Analytics puoi rivedere i problemi di rimbalzo e uscita da diversi livelli. Il rapporto "Tutte le pagine" fornisce le frequenze di rimbalzo per le singole pagine, mentre il rapporto "Panoramica del pubblico" fornisce la frequenza di rimbalzo complessiva per l'intero sito.

    Puoi anche utilizzare il rapporto "Canali" per vedere la frequenza di rimbalzo per ciascun raggruppamento di canali, mentre il rapporto "Tutto il traffico" fornisce le frequenze di rimbalzo per ogni coppia sorgente/mezzo. Dopo aver apportato le modifiche, puoi passare allo strumento Optimize per testare diverse versioni delle pagine del tuo sito per determinare quali incoraggiano un maggiore coinvolgimento degli utenti.

    Controlla il tempo sul sito

    Per comprendere i dati sulla frequenza di rimbalzo, è necessario considerarli nel contesto con altre metriche. Ad esempio, è importante fare un confronto incrociato con le metriche del tempo sul sito. Questo può aiutarti a determinare se un problema riguarda l'intero sito o solo una determinata pagina. Se hai una pagina del blog con una frequenza di rimbalzo elevata e un tempo ridotto sul sito, sai che il contenuto non sta facendo il suo lavoro.

    Usa i test A/B

    Se hai sviluppato strategie di miglioramento per il tuo sito, i test A/B sono un ottimo modo per vedere quali funzionano meglio. Potresti avere due diverse pagine di vendita per un prodotto, Pagina A e Pagina B, con design e inviti all'azione (CTA) diversi. Realizzare un test A/B significa che mostrerai una pagina a metà dei tuoi visitatori e la seconda all'altra metà. I risultati dovrebbero rivelare quale pagina mantiene i visitatori sul tuo sito per un periodo di tempo più lungo.

    Ottimizza per dispositivi mobili

    Con l'aumento del numero di persone che accedono al Web da mobile e Google che dà la priorità ai dispositivi mobili, il tuo sito deve essere ottimizzato per questo tipo di traffico. Un sito con un buon design non serve a nulla se una pagina impiega molto tempo a caricarsi su uno smartphone, spingendo l'utente a cercare altrove quello di cui ha bisogno.

    Rendi le tue pagine facili da leggere

    Hai pagine con blocchi di testo che hanno una frequenza di rimbalzo elevata? Nessuna sorpresa. Devi rendere la pagina più invitante e leggibile usando spazi bianchi, dimensioni dei caratteri maggiori, sottotitoli per suddividere i blocchi di contenuto e paragrafi più brevi e facili da scorrere. Sii più Hemingway e meno Tolstoj.

    Includi CTA chiare e tieni in considerazione il loro posizionamento

    Se il contenuto di una pagina è forte e ottimizzato, devi pensare al tipo di azione che vuoi che i visitatori intraprendano su di essa. Un invito all'azione ben posizionato dovrebbe stimolare questa azione.

    Anche se puoi averne più di una, troppe CTA possono confondere o spegnere l'entusiasmo delle persone e quindi non funzionare. Il posizionamento del pulsante CTA sulla pagina, il colore, la scelta del testo e le dimensioni sono fondamentali. Ad esempio, Apple suggerisce che i pulsanti CTA siano di almeno 44 pixel.

    Rivedi la tua meta description

    A volte, ridurre le frequenze di rimbalzo significa allineare le aspettative. Se il tuo meta title, la meta description e l'URL della pagina non corrispondono a ciò che fornisci su una pagina web, l'utente rimbalzerà! Le tue parole chiave target dovrebbero essere incorporate nella meta description. Se qualcuno si è convinto a visitare la tua pagina grazie alla meta description e tu gli fornisci ciò che hai promesso, hai una pagina vincente.

    Punta a parole chiave con traffico di alto valore

    Una parola chiave non è solo una parola chiave. Alcune hanno più valore di altre. Queste parole chiave possono variare in base alla parte del funnel di vendita in cui ti trovi — il tuo obiettivo può essere quello di portare traffico al tuo sito, stabilire la tua autorità o cercare di convertire i visitatori di cui hai catturato l'interesse in acquirenti. Se scegli una parola chiave che indirizza il traffico al tuo sito, devi mantenere la promessa con il contenuto giusto.

    Usa la SEO per migliorare il tuo bounce rate

    Il bounce rate è un importante fattore di ranking ed è una metrica fondamentale per conoscere lo stato di salute del tuo sito. Semrush ti fornisce strumenti SEO comprovati che ti aiutano a trasformare le alte percentuali di abbandono sul tuo sito in un numero maggiore di persone coinvolte e pronte a concludere una transazione.

    Competitive research, ricerca di parole chiave, link building, monitoraggio del ranking, SEO tecnica e on-page: Semrush ha tutte le soluzioni di cui hai bisogno.

    Ad esempio, con il nostro On Page SEO Checker puoi scoprire le opportunità di parole chiave o vedere come performeranno le parole chiave che hai in mente semplicemente inserendo l'URL della pagina che vuoi controllare.

    I risultati ti forniranno nuove idee per contenuti, backlink, strategie, UX e molto altro. Implementando i nostri suggerimenti, i bounce rate più elevati si convertiranno in salti di gioia, grazie a un miglior coinvolgimento dei visitatori del tuo sito.

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    Marketer con una gigantesca passione per i video. In Semrush ho trovato la mia dimensione come manager del mercato italiano: ho modo di sperimentare in tutte le aree del marketing, dalle email ai video, dalla SEO al digital, e ho l‘opportunità di imparare sempre cose nuove.