Imparare la SEO: un'introduzione all'ottimizzazione per i motori di ricerca

Erika Varangouli

nov 07, 202218 min di lettura
Imparare la seo
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INDICE

C'è molto da imparare sull'ottimizzazione per i motori di ricerca, o SEO. Siamo qui per mostrarti esattamente da dove iniziare.

In questa guida vedremo:

  • Nozioni di base sulla SEO
  • SEO on-page
  • SEO off-page
  • SEO tecnica
  • SEO locale

Sei pronto a imparare subito la SEO? Continua a leggere.

Che cos'è la SEO?

SEO è l'acronimo di search engine optimization, che tradotto significa ottimizzazione per i motori di ricerca. L'obiettivo della SEO è ottenere più traffico dai motori di ricerca come Google.

Google esamina le pagine web per capire quale sia la pagina più utile per le persone che effettuano una ricerca. 

Questo è ciò che crea la pagina dei risultati che viene visualizzata quando si compie una ricerca su Google.

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I risultati della ricerca a pagamento sono annunci; i risultati della ricerca organica appaiono "organicamente" se Google decide che quelle pagine rispondono meglio alla ricerca.

Per saperne di più sulle basi della SEO, leggi la nostra Guida all'ottimizzazione per i motori di ricerca.

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Ecco un esempio di come Google esamina le pagine web.

Tipi di SEO

Esistono quattro tipi classici di SEO che puoi incontrare nel settore. Ciascuna tipologia richiede competenze diverse, ma non funziona in modo isolato. I quattro tipi di SEO sono: 

  • SEO on-page
  • SEO tecnico
  • SEO off-page
  • SEO locale

A seguire descriveremo ciascuno di questi tipi di SEO.

SEO on-page

La SEO on-page comprende l'ottimizzazione delle tue pagine web e dei contenuti in esse presenti. Questo include:

  • URL
  • Parole chiave
  • Contenuti scritti
  • Intestazioni
  • Tag del titolo
  • Immagini

La SEO on-page viene talvolta definita SEO "on-site". Questo perché include fattori che puoi modificare direttamente sul tuo sito web. 

Diamo un'occhiata ad alcuni elementi comuni di SEO on-page e alle relative best practice.

URL

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Suggerimenti e best practice per gli URL:

  1. Usa la tua parola chiave di riferimento nell'URL: sia i motori di ricerca che gli utenti devono essere in grado di identificare facilmente l'argomento della tua pagina in base al suo URL. 
  2. Usa i trattini per separare le parole: gli URL non hanno spazi e Google raccomanda i trattini piuttosto che gli underscore per separare le parole.
  3. Evita le stop word: le stop word (il, e, o, di, a, ... e così via) possono contribuire a creare URL disordinati e difficili da leggere. Per garantire la leggibilità del tuo URL, evita queste parole. In questo modo puoi anche mantenere gli URL più brevi.

Parole chiave

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Suggerimenti e best practice per le parole chiave:

  1. Svolgi una ricerca di parole chiave: prima di iniziare a scrivere un post sul blog, utilizza uno strumento di ricerca delle parole chiave. Puoi scoprire quali sono le frasi che le persone utilizzano sui motori di ricerca, con quale frequenza vengono cercate determinate frasi, ecc.
  2. Posiziona le parole chiave in modo strategico: per indicare ai lettori e a Google quali sono gli argomenti importanti del tuo post, devi inserire le parole chiave in punti come l'intestazione, il primo paragrafo e il tag title.
  3. Evita il keyword stuffing: sebbene sia importante includere le parole chiave target, evita di inserirle più e più volte nella speranza di migliorare le classifiche. Si tratta di una tattica di spam che Google non premia. Inoltre, non è gradita ai lettori.

Contenuti scritti

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La parte evidenziata è un esempio di contenuto scritto.

Consigli e best practice per i contenuti scritti:

  1. Dai priorità all'esperienza dell'utente: assicurati che i contenuti scritti siano facili da consultare per gli utenti. Usa paragrafi brevi, liste puntate, grafici, ecc.
  2. Rispondi alle domande: tieni presente che di solito chi effettua una ricerca arriva sulla tua pagina per trovare la risposta a una domanda. Se stai scrivendo sui "prezzi dei suv mercedes-benz", tali prezzi dovrebbero apparire in cima alla pagina.
  3. Fai un'analisi della concorrenza: prima di scrivere un post, dai un'occhiata alle pagine che compaiono attualmente cercando la tua parola chiave di riferimento. Come puoi migliorare quei risultati?

Intestazioni

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Suggerimenti e best practice per le intestazioni:

  1. Usa molte intestazioni: le intestazioni separano i contenuti a vantaggio dell'esperienza dell'utente. Inoltre, aiutano Google a determinare l'organizzazione di una pagina.
  2. Usa gli H2, gli H3 e gli H4: i sottotitoli possono suddividere le pagine più lunghe e migliorare l'esperienza dell'utente. Usa gli H2 per le sezioni principali, gli H3 per i punti di supporto e gli H4 per i punti minori.
  3. Usa le parole chiave nelle intestazioni: come già detto, questo può aiutare sia gli utenti che i motori di ricerca a determinare il contenuto della pagina.

Tag del titolo

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Suggerimenti e best practice per il tag del titolo:

  1. Sii breve: una volta raggiunti i 70 caratteri, Google taglierà il tuo tag title. 50-60 caratteri sono la buona regola, in modo da poter includere abbastanza informazioni rilevanti senza che il tag del titolo venga tagliato.
  2. Rappresenta accuratamente la pagina: come utente, non c'è niente di peggio che cliccare sul link di una pagina e scoprire che il contenuto non offre ciò che il tag title e la meta description promettevano. 
  3. Includi la tua parola chiave una volta sola: sebbene sia generalmente una buona idea includere la tua parola chiave principale, evita di aggiungere una sfilza di parole chiave solo perché c'è spazio.

Immagini

Qui sotto trovi uno screenshot tratto da un altro post del blog che mostra come le immagini possano aiutare il testo scritto a illustrare meglio un punto.

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Suggerimenti e best practice per le immagini:

  1. Includi molte immagini: diversi utenti non si disturberanno a leggere un muro di testo. Includi spesso immagini e screenshot, soprattutto quando stai insegnando a un utente come fare qualcosa.
  2. Usa l'alt text: il testo alt indica a Google cosa mostra un'immagine. Inoltre, consente agli utenti ipovedenti di ascoltare le descrizioni delle immagini.
  3. Comprimi le immagini: l'utilizzo di file di immagini di grandi dimensioni può rallentare la tua pagina e creare un'esperienza negativa per l'utente. Esistono strumenti gratuiti come TinyPNG e ImageOptim per la compressione delle immagini.

Scopri di più sulla SEO On-Page:

Strumenti di SEO On-Page che ti aiutano a ottimizzare i tuoi contenuti: 

  • On Page SEO Checker: confronta i tuoi contenuti web con quelli dei 10 principali concorrenti su Google fino a livello locale per scoprire come migliorare la tua strategia SEO.
  • SEO Content Template: ottieni suggerimenti per i tuoi contenuti in base alle parole chiave che ti interessano.

SEO off-page

La SEO off-page si riferisce alle azioni intraprese al di fuori del tuo sito che possono contribuire al posizionamento.

Queste includono:

  • Link building
  • Social media marketing
  • Guest blogging su altri siti
  • Gestione delle recensioni e delle testimonianze dei clienti
  • Influencer marketing

A differenza della SEO on-page, i proprietari dei siti non hanno necessariamente un'influenza diretta su queste attività.

Una solida pratica di SEO off-page e una buona reputazione online dimostrano ai motori di ricerca che il tuo sito è affidabile e degno di fiducia. 

La link building è il processo di acquisizione di backlink, ovvero di link da altri siti. I backlink sono come voti di fiducia che possono influenzare le classifiche.

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  1. Punta sulla qualità piuttosto che sulla quantità: i backlink provenienti da siti non affidabili non sono in grado di aumentare le prestazioni del tuo sito. Punta, quindi, ad ottenere backlink da siti autorevoli e di alta qualità all'interno della tua nicchia (trovi maggiori informazioni nella nostra Guida alla Link Building).
  2. Non comprare backlink: esistono diversi "schemi di link building". Se qualcuno ti dice che puoi pagare per acquisire backlink, sappi che questo può danneggiare le prestazioni del tuo sito. Google è abbastanza intelligente da riconoscere queste pratiche di spam.
  3. Includi infografiche nei tuoi contenuti: alcuni studi dimostrano che le infografiche hanno 30 volte più probabilità di essere lette dagli utenti rispetto a un articolo completo. Utilizza infografiche interessanti, o altre risorse "linkabili", per incoraggiare gli utenti a linkare naturalmente i tuoi contenuti.

Social Media Marketing

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I social media non hanno un impatto diretto sulla SEO, ma possono portare traffico di riferimento e aumentare la brand awareness.

 Consigli e best practice per il social media marketing:

  1. Sii attivo: puoi costruire la reputazione del tuo brand nel tempo pubblicando regolarmente, rispondendo ai commenti e segnalando aggiornamenti degni di nota nella tua nicchia.
  2. Pubblica su diverse piattaforme: se tralasci le piattaforme social dalla tua strategia generale, potresti perdere l'occasione di raggiungere un ampio gruppo di potenziali clienti. Ad esempio, il tuo pubblico su LinkedIn sarà probabilmente molto diverso da quello su Instagram.
  3. Riproponi i tuoi contenuti: una volta scritto un post sul blog, avrai molte opzioni per riproporlo su diverse piattaforme, compresi i social media. Condividi un post educativo su LinkedIn, crea un sondaggio su Twitter, pubblica un meme correlato su Instagram, ecc.

Guest Blogging su altri siti

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Consigli e best practice per il guest blogging:

  1. Scegli con cura i tuoi partner: non scrivere un guest post per tutti i siti che te lo propongono. Se accetti solo per i link, diventa chiaro che non ti interessa la qualità del tuo lavoro. Scegli un partner e collabora per creare contenuti utili che colmino una lacuna nella tua nicchia.
  2. Usa dati e ricerche originali quando possibile: le collaborazioni per i guest post devono offrire qualcosa di nuovo alla tua community e la collaborazione per uno studio è un ottimo modo di farlo.
  3. Privilegia i contenuti rispetto ai backlink: i backlink sono ottimi, ma l'obiettivo deve essere quello di creare un contenuto straordinario. Se rimandi costantemente al tuo sito, il post potrebbe perdere di credibilità e apparire come spam agli occhi di Google.

Gestione delle recensioni e delle testimonianze dei clienti

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Suggerimenti e best practice per le recensioni e le testimonianze dei clienti:

  1. Imposta il tuo profilo dell'attività su Google: dal tuo profilo Google Business (GBP) puoi rispondere alle recensioni su Google e alle domande relative alla tua attività, impostare i tuoi orari online e molto altro ancora. Approfondiremo il tema della SEO locale più avanti.
  2. Rispondi alle recensioni: sia a quelle positive che a quelle negative! Questo aiuta a creare fiducia tra il tuo brand e i tuoi clienti (anche quelli potenziali).
  3. Evita di essere generico: piuttosto che rispondere "grazie per la tua recensione" a ogni singola recensione, prenditi il tempo per personalizzare le tue risposte. Questo è particolarmente importante quando un utente ha un reclamo o un problema con la tua attività.

Influencer Marketing

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Consigli e best practice per l'Influencer Marketing:

  1. Trova gli influencer della tua nicchia: collabora a contenuti vantaggiosi per entrambi, come webinar o post sul blog. Assicurati inoltre di coltivare queste relazioni: possono aiutarti ad aumentare la fiducia e la notorietà del brand nella tua community.
  2. Tieniti al passo con le tendenze: anche se non lavori direttamente nell'influencer marketing, è una buona idea seguire gli influencer rispettati nella tua nicchia. Tieni d'occhio gli aggiornamenti del tuo settore e le opinioni dei grandi nomi.
  3. Diventa un leader di pensiero: più facile a dirsi che a farsi, vero? Ma pubblicare le tue opinioni sulle novità e le tendenze del settore può aiutarti a creare fiducia tra i membri della community e il tuo brand.

Scopri di più sulla SEO off-page:

Strumenti che ti aiutano a costruire fiducia e autorità off-page: 

  • Link building tool: ricerca ed esplora facilmente potenziali fonti di backlink per costruire fiducia e autorità per il tuo sito sul web.
  • Analisi backlink: ottieni un punteggio di autorità preciso per i backlink, scopri per primo quando i tuoi concorrenti lanciano una campagna e valuta le prestazioni dei tuoi backlink.
  • Gap di backlink: confronta il tuo sito con quello dei tuoi concorrenti per trovare nuove opportunità di backlink a cui puoi puntare prima della concorrenza.
  • Post Tracking: analizza le prestazioni dei tuoi guest post su altri blog attraverso metriche come la portata, il coinvolgimento sui social media, i backlink e il traffico di riferimento. 
  • Social Media Analytics: tieni sotto controllo l'andamento dei tuoi post su Instagram, Facebook e LinkedIn con metriche come il coinvolgimento, i nuovi follower e la portata dei post.

SEO tecnica

Pensa al tuo sito web come a un teatro. Il lavoro dietro le quinte è costituito dalle componenti tecniche della SEO.

Senza questo lavoro dietro le quinte, lo spettacolo non potrebbe andare in scena.

Per assicurarti che il tuo sito abbia una buona salute a livello tecnico, esegui regolarmente un audit SEO. Puoi utilizzare uno strumento come Site Audit per scoprire se ci sono problemi o errori da risolvere.

Alcuni di questi sforzi dietro le quinte includono:

  • Architettura del sito web
  • Sitemap
  • HTML, CSS e JavaScript
  • Crawlability
  • Velocità della pagina
  • Schema
  • Tag Hreflang (SEO internazionale)

Architettura del sito web

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Consigli e best practice per l'architettura di un sito web:

  1. Semplifica le cose: osserva l'immagine qui sopra. Con una struttura del sito pulita, è facile navigare verso le diverse parti del sito. Questo aspetto è fondamentale sia per gli utenti che per i motori di ricerca, in quanto entrambi devono muoversi senza problemi all'interno del tuo sito.
  2. Pensa al tuo sito web in termini di categorie e sottocategorie: utilizziamo di nuovo l'immagine di sopra. In questo esempio, la tua home page è la riga superiore. La riga centrale è costituita da sezioni più specifiche collegate alla home page, come il blog o la pagina principale dei prodotti. La terza riga contiene le sottocategorie della riga centrale: le categorie del blog sotto la voce "Blog", le pagine di prodotti specifici sotto la voce "Prodotti", ecc.
  3. Non tralasciare nessuna pagina: le pagine che non sono collegate ad altre pagine, nel mondo SEO sono definite "pagine orfane". Se le pagine sono orfane, né le persone né i motori di ricerca saranno mai in grado di raggiungerle.

Sitemap

In breve, le sitemap sono mappe di siti web. Contengono file che offrono informazioni sulle pagine del tuo sito e sulle loro relazioni reciproche. Le sitemap possono includere anche video e altri file.

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Immagine per gentile concessione di Yoast.

Suggerimenti e best practice per le Sitemap:

  1. Usa gli appositi strumenti per generare automaticamente la tua sitemap: può sembrare complicato lanciarsi in tattiche SEO di tipo tecnico. Fortunatamente, non è necessario conoscere il codice per creare una sitemap. Usa un plug-in come Yoast o XML Sitemaps per generarne una automaticamente.
  2. Valuta i vari tipi di sitemap: esistono diversi tipi di sitemap, ma le sitemap XML sono le più comuni. Una sitemap XML è una lista di URL (e categorie di URL). Scopri i diversi tipi di sitemap qui.
  3. Invia la tua sitemap a Google Search Console: inviando la sitemap a Google, ti assicuri che il motore di ricerca veda il tuo sito web. In questo modo le tue pagine avranno la possibilità di posizionarsi. Tuttavia, questo potrebbe essere un passo più avanzato per i principianti. Per saperne di più, leggi la nostra guida per inviare una sitemap.

HTML, CSS e JavaScript

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Esempio di codice HTML

Suggerimenti e best practice per HTML, CSS e JavaScript:

  1. Controlla rapidamente il tuo HTML: nel browser Chrome, fai clic con il tasto destro del mouse su una pagina web e clicca su "Ispeziona". In questo modo viene visualizzato il codice HTML della pagina (vedi immagine sopra).
  2. Evita un codice troppo complesso: puoi utilizzare JavaScript per creare funzioni più complesse sulle pagine web. Tuttavia, non tutte le pagine hanno bisogno di una mappa interattiva e di immagini 3D: questo rallenterebbe solo la pagina.
  3. Cerca dei corsi di programmazione gratuiti: puoi benissimo imparare la SEO senza imparare a programmare. Ma se vuoi approfondire, ci sono molti corsi di programmazione gratuiti e affidabili, come Codeacademy.

Crawlability

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Suggerimenti e best practice per la crawlability:

  1. Usa gli strumenti SEO per identificare gli errori di scansionamento: usa il Site Audit di Semrush (mostrato sopra) per individuare eventuali problemi o errori di scansionamento. Site Audit fornisce anche consigli su come risolvere questi problemi.
  2. Impara a conoscere i redirect: se sul tuo sito ci sono due pagine simili, puoi reindirizzare la pagina meno importante a quella principale. Questa operazione si chiama redirect. Tuttavia, puoi accidentalmente causare errori di scansionamento se fai un redirect di una pagina in modo errato. Scopri di più nella nostra guida ai redirect.
  3. Assicurati che le tue pagine siano indicizzate: a meno che tu non voglia che Google non visualizzi una pagina, questa deve essere indicizzata. Vale a dire, inviata a Google (vedi la sezione sitemap di cui sopra). Puoi inviare la tua sitemap tramite Google Search Console per indicizzare tutte le pagine rilevanti del tuo sito.

Velocità della pagina

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I Core Web Vitals di Google danno la priorità alla velocità della pagina e all'esperienza utente complessiva.

Suggerimenti e best practice per la velocità delle pagine:

  1. Familiarizza con i Core Web Vitals: l'introduzione dei Core Web Vitals nel 2020 ha confermato che Google dà priorità alla velocità della pagina e all'esperienza dell'utente. 
  2. Usa lo strumento PageSpeed Insights di Google: puoi utilizzare questo strumento (mostrato nella schermata qui sopra) per avere una panoramica delle prestazioni del tuo sito. Il tool ti fornisce inoltre suggerimenti per migliorare le tue prestazioni.
  3. Usa Site Audit: lo strumento Site Audit di Semrush ha anche un report dedicato ai Core Web Vitals. Puoi passare da un report all'altro o visualizzare tutti i problemi tecnici del tuo sito in una volta sola.

Schema

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Il markup schema è un vocabolario di dati strutturati che aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio le informazioni sul tuo sito per fornire agli utenti risultati avanzati. Qui, vediamo un esempio di markup schema per gli eventi.

Suggerimenti e best practice di Schema:

  1. Esplora Schema.org: questo sito è l'hub principale per i diversi tipi di schema. Se vuoi iniziare a esplorare ciò che è possibile fare con schema, o addirittura testarlo, questo è un ottimo punto di partenza.
  2. Controlla il tuo schema: sullo stesso sito, puoi verificare se lo schema su una pagina web funziona, visitando Schema Markup Validator.
  3. Tieni d'occhio lo schema quando usi i motori di ricerca: inizia ad allenarti a identificare gli schemi quando cerchi qualcosa su Google. Quali sono i tipi di domande che generano informazioni diverse dai soliti link? Le ricette e le recensioni sono un buon esempio. Spesso vedrai comparire box di ricette o recensioni con stelle per questo tipo di ricerche: questi sono esempi di schema.

Tag Hreflang

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Suggerimenti e best practice per l'Hreflang:

  1. Scopri di più sulla SEO internazionale: l'utilizzo dell'attributo hreflang è una questione più avanzata. Ti consigliamo di informarti sull'argomento prima di affrontarlo in prima persona. Leggi la nostra guida sull'attributo hreflang per principianti per maggiori dettagli.
  2. Identifica se il tuo sito ha bisogno o meno dei tag hreflang: il tuo sito ha contenuti in più lingue? Allora dovrai immergerti nel mondo della SEO internazionale.
  3. Comprendi come Google elabora i tag hreflang: Google utilizza questo attributo HTML per determinare la relazione tra le diverse pagine del tuo sito. Ad esempio, supponiamo che tu abbia due versioni della stessa pagina. Una è in francese, l'altra in inglese. Questi tag HTML indicano a Google qual è la rispettiva versione, in modo che il motore di ricerca possa servire la pagina corretta a ciascuna regione.

Scopri come la SEO tecnica può aumentare le prestazioni del tuo sito web: 

Strumenti di SEO tecnica che ti aiutano a perfezionare il tuo sito: 

  • Site Audit: controlla il tuo sito web e i suoi contenuti per verificare la presenza di oltre 140 errori di SEO tecnica. 
  • Log File Analyzer: ottieni informazioni su come Google interagisce con il tuo sito durante la fase di scansione.

SEO locale

La SEO locale è la pratica di amplificare la tua presenza nelle ricerche locali. Un servizio di gestione delle schede aziendali locali può aiutarti a trovare e ottimizzare le parole chiave locali, a migliorare il tuo profilo dell'attività su Google e a creare citazioni locali.

Questo può comportare un mix di strategie di SEO on-page e off-page, oltre all'ottimizzazione di directory e mappe esterne.

In questa sezione ci concentreremo su due pilastri principali:

  • Google Business Profile (Profilo dell'attività su Google)
  • Citazioni locali

Google Business Profile

Quando si parla di SEO locale, Google Business Profile (ex Google my Business) è un elemento fondamentale. 

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Pensa alla tua vita quotidiana. Quante volte cerchi su Google le sedi delle attività, le recensioni di un ristorante e così via. È probabile che tu lo faccia molto spesso.

Se non ottimizzi il tuo sito, potresti perdere visibilità e traffico.

In genere, le ricerche locali generano risultati che costituiscono il "pacchetto mappe" o "pacchetto locale".

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Ecco un esempio dei risultati di Google per la parola chiave "caffetterie vicino a me".

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Il pacchetto locale appare nella parte superiore della pagina, sopra i risultati organici, e include le attività locali e una mappa.

Oltre a visualizzare le informazioni sull'attività, GBP ti permette di visualizzare le recensioni di un'attività, di sapere quando è molto frequentata e di vedere le foto pubblicate dai clienti.

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Citazioni locali 

Le citazioni locali si riferiscono a qualsiasi menzione della tua attività in altri siti internet.

In molti casi, si tratta di citazioni NAP (nome, indirizzo e numero di telefono) nelle directory locali.

La coerenza del NAP è importante perché puoi perdere potenziali clienti se non riescono a trovarti.

Ecco un esempio di citazione NAP per una pizzeria su Foursquare:

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Puoi utilizzare strumenti come Listing Management Tool per gestire automaticamente le tue citazioni NAP, inviare le informazioni sulla tua attività a più di 70 directory locali e sincronizzare il tuo profilo GBP.

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Consigli e best practice per la SEO locale:

  1. Fai una ricerca sulle parole chiave locali: scopri quali sono le parole chiave locali su cui vuoi puntare e guarda quali concorrenti compaiono su Google per quelle parole chiave. Supponiamo che tu abbia una concessionaria Honda. Se non compari per "concessionari honda a [inserisci la tua città]", è probabile che tu stia perdendo del prezioso traffico locale.
  2. Trova i tuoi competitor digitali: potresti pensare di conoscere i tuoi principali concorrenti locali, ma forse il concorrente in fondo alla strada non sta ottimizzando la sua presenza online. Ciò significa che i tuoi concorrenti locali fisici potrebbero essere diversi dai tuoi concorrenti locali online.
  3. Tieni aggiornato GBP: come utente, non c'è niente di più frustrante che ricevere informazioni errate su un'attività, soprattutto se provenienti dal profilo verificato dell'azienda. Se cambi gli orari, aggiorni l'indirizzo, hai orari festivi e così via, tutto ciò dovrebbe riflettersi sul tuo profilo dell'attività di Google.

Scopri di più sulla SEO locale:

Strumenti di SEO locale che aiutano i clienti a trovare la tua attività:

  • Listing Management: gestisci automaticamente le citazioni, collega il tuo profilo GBP e invia le informazioni sulla tua attività a oltre 70 directory.
  • Tracking della posizione: traccia la posizione del tuo sito web per un set personalizzato di parole chiave fino al livello locale. 

I 5 migliori blog sulla SEO

La SEO è in continua evoluzione, quindi è bene tenersi aggiornati con fonti affidabili. Ecco alcuni dei nostri blog preferiti:

  1. Search Engine Journal: uno dei blog SEO più popolari del settore, ti offre le ultime notizie sulla ricerca, guide, webinar e suggerimenti per la SEO.
  2. Search Engine Land: fornisce anche guide pratiche e gli ultimi sviluppi del settore.
  3. The Keyword: il blog di Google è il luogo dove trovare tutte le notizie e gli aggiornamenti di Google. 
  4. Backlinko: Brian Dean scompone argomenti complessi in consigli pratici in modo che chiunque possa imparare la SEO e applicarla al proprio sito.
  5. Semrush: il blog di Semrush ti tiene aggiornato sulle ultime notizie, gli sviluppi del settore e i trucchi strategici per SEO, PPC e SEM.

Posso imparare la SEO da solo? 

Assolutamente sì.

Esistono molti corsi online gratuiti e a basso costo sulla SEO.

La maggior parte sono approfonditi, scritti da esperti e offrono una qualche forma di riconoscimento o certificazione alla fine: 

Pensieri finali 

Imparare la SEO non deve necessariamente essere un percorso carico di ansia. Può anche essere piacevole capire come i motori di ricerca vedono i tuoi contenuti.

Aiutare i clienti a trovare esattamente ciò che cercano sul tuo sito può essere un'esperienza gratificante. 

Inoltre i nostri strumenti ti aiutano a impostare una strategia SEO efficace. Richiedi oggi stesso una prova gratuita di Semrush per 7 giorni.

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