12 tecniche SEO per aumentare il traffico organico

Chiara Clemente

ott 10, 202218 min di lettura
12 tecniche SEO
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INDICE

Una volta comprese le basi della SEO, potresti essere alla ricerca di altre tecniche che ti aiutino a portare il traffico organico del tuo sito al livello successivo. Quando lanci un sito per la prima volta (o hai appena iniziato a imparare la SEO), devi avere a disposizione tutta una serie di nozioni di base. Ad esempio:

  • Come fare una ricerca delle parole chiave.
  • Come ottimizzare i tag title e i meta tag.
  • Come creare contenuti ottimizzati.

Ma cosa c'è dopo? Forse non sei ancora pronto a immergerti in tattiche SEO avanzate, ma hai bisogno di ottenere una crescita significativa della visibilità organica e, di conseguenza, del traffico del tuo sito web. In questa guida condivideremo con te 12 tecniche SEO che possono aiutarti a potenziare le prestazioni del tuo sito a livello organico e ti spiegheremo passo a passo come eseguire ciascuna di esse.

Le 12 migliori tecniche SEO per aumentare il traffico organico di un sito web

Ecco le tecniche SEO a cui dovresti prestare attenzione per aumentare il traffico organico del tuo sito. Qui non troverai solo tattiche SEO on-page, ma anche off-page. Lavorando su alcune di queste best practice SEO, sarai in grado di migliorare la tua visibilità e il tuo traffico.

Iniziamo.

1. Trova le pagine più performanti dei tuoi competitor

Quanto più conosci la strategia SEO dei tuoi concorrenti, tanto più il tuo sito potrà essere performante.

Se ti prendi il tempo di capire cosa funziona per i siti web con cui competi nelle SERP, puoi portare la tua analisi a un livello superiore e scoprire perché un determinato approccio funziona, prima di utilizzarlo per guidare la tua strategia.

Un punto di partenza efficace è quello di trovare le pagine più performanti dei tuoi concorrenti, in modo da avere un'idea della provenienza del loro traffico organico e delle motivazioni che lo alimentano. L'analisi delle pagine più importanti dei tuoi concorrenti può indicarti aspetti quali:

Come puoi trovare le migliori pagine dei tuoi concorrenti? Puoi utilizzare lo strumento di Ricerca organica di Semrush, inserendo l'URL di un concorrente nella barra di ricerca.

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Questo ti mostrerà il traffico organico stimato del sito e una panoramica generale delle sue prestazioni, ma ti consigliamo di andare più a fondo.

Apri la scheda Pagine e ordina per traffico: vedrai quali sono le pagine che hanno un buon rendimento organico su questo dominio.

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Questo è un modo semplice per scoprire quali sono le pagine che portano più traffico ai siti web concorrenti. Dovrai approfondire queste informazioni per capire perché queste pagine sono così performanti e come puoi elaborare una strategia che ti permetta di rubare parte del loro traffico.

Considerala come un'analisi delle opportunità o una scorciatoia per capire dove potresti ottenere i maggiori successi in base all'attività dei concorrenti, piuttosto che iniziare con la ricerca delle parole chiave.

Questo metodo funziona perché ti aiuta a determinare le aree potenziali su cui concentrare i tuoi sforzi a livello di pagina, piuttosto che a livello di parole chiave specifiche. Questo esercizio può anche aiutarti a trovare altri siti web che competono con il tuo e che forse non avevi considerato come concorrenti. 

Nella scheda Competitor dello stesso strumento potrai vedere una lista di domini concorrenti, oltre a informazioni sul numero di parole chiave comuni e sul traffico stimato.

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Puoi quindi utilizzare lo strumento per analizzare questi domini singolarmente e ottenere una visione dettagliata delle pagine che hanno le migliori prestazioni nel tuo settore.

2. Guida la tua content strategy con l'analisi del Gap di keyword

Quando si tratta di creare una strategia di contenuti, in genere ci si concentra su due aree principali:

  • ottimizzare i contenuti esistenti;
  • creare nuovi contenuti.

Sebbene l'ottimizzazione dei contenuti esistenti sia spesso il punto di partenza più efficace (dopotutto, è più facile vedere i guadagni derivanti dal miglioramento di contenuti già indicizzati, piuttosto che da contenuti completamente nuovi), la maggior parte dei siti web arriva a una fase in cui ha ottimizzato tutti i contenuti esistenti.

A questo punto, i tuoi sforzi dovrebbero essere rivolti alla creazione di nuovi contenuti. Ma uno dei maggiori errori che i SEO commettono quando creano contenuti è quello di farlo alla cieca.

Devi creare contenuti con uno scopo e devi essere in grado di giustificare l'esistenza di ogni singolo articolo creato. Questo significa prendersi il tempo necessario per pianificare attentamente una strategia per la creazione di nuovi contenuti.

Uno dei modi più rapidi per orientare il tuo piano di contenuti è quello di condurre un'analisi del gap di parole chiave che ti aiuterà a vedere le parole chiave per le quali i tuoi concorrenti si posizionano e tu no. Da lì, potrai creare contenuti su queste parole chiave e su questi argomenti per colmare il divario. E puoi farlo in modo più veloce ed efficiente con gli strumenti SEO dedicati.

Vai allo strumento Gap di keyword di Semruh e inserisci il tuo dominio insieme a quello di un massimo di quattro concorrenti. Assicurati di selezionare "Keyword organiche".

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Clicca su "Confronta" e vedrai una panoramica dettagliata delle opportunità per le parole chiave. Ma in particolare vogliamo prestare attenzione alla griglia di confronto.

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Vedi i filtri nella parte superiore della griglia?

Questi possono aiutarti a trovare le lacune delle parole chiave.

La voce "Mancanti" ti permette di vedere le parole chiave per le quali tutti i tuoi concorrenti si posizionano, ma tu no, mentre la voce "Non coperte" mostra le parole chiave per le quali almeno uno dei tuoi concorrenti si posiziona.

Il consiglio è quello di filtrare per "Volume" o "KD% (difficoltà delle parole chiave)", in base alla capacità del tuo sito di competere per le query di ricerca ad alto volume. Se sei un sito nuovo, ad esempio, potresti voler puntare a termini di ricerca con una KD% più bassa.

Puoi utilizzare queste lacune di keyword per guidare la tua strategia di contenuti e creare contenuti similari a quelli con cui i tuoi concorrenti si posizionano e di cui tu ancora non disponi.

Una delle sfide più grandi che i SEO si trovano ad affrontare quotidianamente è come guadagnare backlink autorevoli in scala.

I backlink rimangono uno dei principali fattori di ranking di Google e, sebbene esistano diverse strategie di link building che possono aiutarti a guadagnare link rilevanti, molte tattiche sono difficili da scalare in modo efficace.

Se consideriamo le linee guida di Google sugli schemi di link, le raccomandazioni sono chiare:

Il modo migliore per far sì che altri siti creino link di alta qualità e pertinenti verso il tuo sito web è quello di creare contenuti unici e rilevanti che possano guadagnare naturalmente popolarità nella comunità di Internet. Creare buoni contenuti paga: i link sono di solito voti redazionali dati per scelta e più contenuti utili hai, maggiori sono le possibilità che qualcuno possa trovare quei contenuti preziosi per i propri lettori e li linki.

Una tattica che può aiutarti a guadagnare link redazionali attraverso la creazione di ottimi contenuti è quella delle PR digitali.

Si tratta di creare contenuti e poi promuoverli presso giornalisti ed editori affinché li includano nei loro articoli attraverso un link. Questi contenuti possono essere ad esempio:

  • infografiche;
  • studi di ricerca;
  • strumenti e calcolatori;
  • approfondimenti di esperti.

In realtà, si tratta di pensare come un PR e agire come un SEO. Le PR digitali non consistono nel lanciare articoli promozionali con un comunicato stampa, ma piuttosto nel promuovere risorse linkabili con una solida strategia di outreach.

La vera attrattiva è che la storia giusta può fornire un numero significativo di link redazionali da pubblicazioni che il tuo prossimo cliente potrebbe visitare online.

Le PR digitali portano benefici che vanno oltre i semplici link, tra cui:

  • generano traffico di riferimento;
  • creano coinvolgimento sui social;
  • aumentano la brand awareness;
  • ti posizionano sotto gli occhi dei tuoi clienti quando consumano contenuti online;
  • favoriscono le vendite.

Ecco un'ottima guida per saperne di più.

4. Migliora il tuo CTR organico utilizzando i test PPC

Il CTR viene utilizzato come fattore di ranking e per questo dovresti ottimizzarlo. Ma vediamo quali sono gli elementi che possono influire sul tasso di clic del tuo sito:

  • tag del titolo;
  • meta description.

Almeno, questi sono quelli su cui hai un discreto controllo (tenendo presente che spazi pubblicitari aggiuntivi, blocchi di immagini e simili possono abbassare le schede organiche e determinare un CTR più basso). Ma come si fa a sapere quale meta title tag o meta description garantirà il CTR più alto?

Devi fare un test!

Puoi realizzare questa operazione in un periodo di tempo più lungo, apportando modifiche e misurando i risultati, ma altre variabili potrebbero entrare in gioco. Se non vuoi aspettare troppo a lungo i risultati, puoi sfruttare il PPC per testare i meta title tag e le meta description.

Anche se non stai conducendo una campagna PPC come azienda, vale la pena stanziare un budget e creare annunci per una serie di pagine per testare titoli e descrizioni diversi. Non otterrai meta title tag e meta description identici con le inserzioni, a causa del modo in cui sono strutturati i titoli e le descrizioni degli annunci, ma avrai alcuni dati importanti su frasi chiave e titoli, ad esempio.

Assicurati di impostare correttamente il test per determinare quale sia l'impatto maggiore sul CTR:

  1. Per determinare il miglior tag title da utilizzare, prova almeno tre titoli diversi, mantenendo la stessa descrizione per ognuno di essi.
  2. Per determinare la migliore descrizione da utilizzare, testane almeno tre diverse, mantenendo lo stesso titolo per ognuna di esse.

Finché non riceverai un numero sufficiente di clic sui tuoi annunci, potrai riscrivere i tag title e le meta description sulla base di questi dati di performance e migliorare il tuo CTR organico per ottenere più traffico.

5. Ottimizza per "Le persone hanno chiesto anche".

Le SERP attuali vanno ben oltre i "10 link blu" che un tempo occupavano la prima pagina di Google e i SEO più intelligenti devono modificare le loro tecniche e strategie per sfruttare il maggior numero possibile di SERP Feature.

Una di queste caratteristiche che i SEO devono utilizzare è "Le persone hanno chiesto anche". Se non la conosci, ti spieghiamo cos'è: si tratta delle domande degli utenti che vengono visualizzate nelle SERP, come quelle riportate di seguito.

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Secondo Sensor di Semrush, la percentuale media di SERP con questa funzionalità è cresciuta fino a circa il 40-42% sia per desktop che per mobile. Ma ci sono molti motivi per cui dovresti prestare attenzione al box "Le persone hanno chiesto anche", tra cui:

  • può aiutarti a posizionarti due volte in prima pagina, in quanto è possibile ottenere un risultato nel box delle domande e un posizionamento in prima pagina, a differenza di quanto accade con i featured snippet;
  • può aiutarti a comparire in primo piano nelle SERP come risposta alle domande dei tuoi clienti: oltre il 75% dei risultati di questo box compaiono infatti nei primi tre risultati;
  • può essere attivato come perfezionamento delle query per i tipi di domande che Google fatica a interpretare.

Molti marketer non prestano attenzione al box "Le persone hanno chiesto anche" e questo significa che per te è un'opportunità per ottenere un vantaggio competitivo.

Per sapere come sfruttare queste opportunità per il tuo sito web, leggi il nostro studio su Come massimizzare le opportunità SEO del box "Le persone hanno chiesto anche".

L'approccio generale per ottenere questa funzionalità è:

  • Ottieni una panoramica delle funzionalità della SERP esistenti per le tue parole chiave target con lo strumento Tracking della posizione di Semrush e filtra per "Le persone hanno chiesto anche" per capire le tue opportunità.
  • Trova le opportunità mancate utilizzando lo strumento di Ricerca organica: individua le query per cui sei già posizionato ma che non generano risultati nel box delle domande.
  • Raccogli idee per creare contenuti mirati ai risultati del box delle domande con lo strumento Panoramica keyword.
  • Assicurati che il testo della tua pagina risponda a una specifica query dell'utente dal punto di vista SEO utilizzando il SEO Writing Assistant di Semrush.

Abbiamo già parlato di quanto possa essere difficile costruire backlink di qualità, ma un'ottima tattica che puoi utilizzare è una variante della broken link building

Sebbene questa tattica si basi tipicamente sulla ricerca di link rotti, la creazione di contenuti adatti al link e la ricerca di un nuovo link verso il tuo sito (piuttosto che verso quello scomparso), c'è un'altra possibilità che puoi sfruttare per avere un vantaggio: trovare i link che puntano alle pagine 404 dei siti web dei tuoi concorrenti. 

Inserisci il dominio del tuo concorrente nello strumento Analisi Backlink di Semrush, vai alla scheda Pagine indicizzate e spunta la casella "Pagine inaccessibili".

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Si tratta di pagine che restituiscono un errore 4XX e, pertanto, non acquisiscono PageRank attraverso i link che puntano ad esse.

Ordinando il tutto per "Domini", vedrai il numero di domini di riferimento che rimandano a questa pagina specifica. Ha senso iniziare con questa metrica, dato che i domini di riferimento unici sono una delle migliori misure del successo della link building.

Vediamo l'esempio più importante di questa lista. Aprendo il link possiamo vedere chiaramente che si tratta di una pagina 404.

NerdWallet 404

Cliccando sul link nello strumento, si apriranno gli approfondimenti specifici per questo URL. Clicca sulla scheda Backlink e filtra per i link "Follow".

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Queste sono opportunità per raggiungere un sito che ha linkato un contenuto simile al tuo (potresti doverlo creare), e che potrebbe sostituire il link non funzionante con uno al tuo sito web.

In fin dei conti, puoi giustificarlo come un modo per evitare che un utente abbia una brutta esperienza di ricerca, nel caso in cui dovesse cliccare su un link non funzionante sul sito della persona a cui chiedi di sostituire il link.

Per sapere come utilizzare la tecnica della broken link building, consulta questa guida.

7. Usa i contenuti di supporto per dimostrare la tua competenza su una tematica specifica

Google vuole ottenere il miglior risultato per ogni query di ricerca, ecco perché è così importante ottimizzare per argomenti, non solo per singole parole chiave.

Per avere una possibilità di posizionarti ai primi posti nelle SERP per le tue principali "money keyword", devi dimostrare di possedere un'esperienza approfondita sul tuo argomento, il che significa che devi familiarizzarti con il concetto di contenuto di supporto. Conosci i cluster di argomenti?

In sostanza, si tratta di creare contenuti di supporto che sono collegati internamente a una pagina pilastro. In pratica sono pagine più approfondite che rispondono a una domanda specifica sull'argomento e che rimandano alla pagina principale. Questa strategia ti permette di creare contenuti ottimizzati per le parole chiave a coda lunga

Pensa ai contenuti di supporto come a contenuti che aggiungono profondità tematica al tuo sito e dimostrano a Google (e agli utenti) che sei un esperto nel tuo campo.

Tuttavia, è importante ricordare che questi contenuti non devono sempre essere creati sulla base degli spunti della ricerca di parole chiave. Infatti, la pubblicazione di contenuti relativi a nuovi trend o sottoargomenti è importante quanto la stesura di articoli d'opinione che possono ottenere un'ampia diffusione sui social o su altri canali.

I contenuti di supporto, da soli, potrebbero non portare migliaia di visite dalla ricerca organica ogni mese, ma possono aiutare le tue pagine principali a posizionarsi più in alto e a guadagnare traffico attraverso altri canali, se promossi correttamente. Inoltre, possono aiutare la SEO generale del tuo blog, se colleghi i post l'uno all'altro.

Hai delle parole chiave che si posizionano nella pagina 2 di Google e che vorresti portare nella prima pagina delle SERP? L'aggiunta di link interni che puntano a queste pagine potrebbe aiutarti a raggiungere questo obiettivo.

I link interni trasmettono segnali di PageRank (autorità dei link) e di rilevanza. Il linking interno è una tecnica SEO decisamente sottoutilizzata che spesso è sufficiente per far balzare le classifiche da pagina 2 a pagina 1.

Per trarre vantaggio dall'internal linking, devi prima trovare le opportunità per incrementare le posizioni nella pagina 2.

Inserisci il tuo dominio nello strumento di Ricerca organica di Semrush e clicca sulla scheda Posizioni.

Dal filtro "Posizioni", scegli #11-20. In questo modo otterrai una lista di query di ricerca che si posizionano nella pagina 2 di Google e che potrebbero beneficiare di un aumento delle classifiche grazie all'internal linking.

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L'opportunità principale che vediamo qui è un posizionamento #11 per "vanity url".

Utilizziamo questo esempio.

Vogliamo soprattutto passare l'autorità dei link, quindi diamo un'occhiata agli approfondimenti dello strumento Analisi Backlink per il dominio. Dalla scheda Panoramica vediamo che la homepage di SEOquake è stata linkata da 8200 domini unici.

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Clicca sulla scheda Pagine indicizzate e ordina per domini di riferimento. Qui cerchiamo di trovare le pagine rilevanti che sono state linkate da altri siti web.

Sorprendentemente, il contenuto della pagina non rimanda alla pagina che si classifica per "vanity url". Si tratta di un'opportunità mancata.

Esamina le pagine più linkate del tuo sito e aggiungi i link interni dove possibile. Non trascurare nemmeno altre opportunità.

Ad esempio, vai su Google ed esegui una ricerca "site:" per il tuo dominio e la parola chiave target.

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Queste sono le pagine che Google ritiene rilevanti per la ricerca. Controlla queste pagine e, se qualcuna non ha un link interno a quella pagina, assicurati di aggiungerlo.

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9. Ottimizza per i Core Web Vitals

Nel 2021, Google ha iniziato a dare maggiore importanza alla pagina e all'esperienza dell'utente, che sono diventati fattori di ranking. Di conseguenza, l'attenzione si è spostata su diversi elementi dell'esperienza in pagina, quali:

  • facilità di utilizzo da mobile;
  • navigazione sicura;
  • HTTPS;
  • presenza di inserzioni invadenti.

Forse il cambiamento più importante è stato l'introduzione dei Core Web Vitals, o Segnali web essenziali, che sono diventati un segnale di ranking nell'agosto del 2021.

I Core Web Vitals sono una raccolta di metriche riguardanti la velocità, la reattività e la stabilità visiva di una pagina, definite come:

  • Largest Contentful Paint (LCP): è il tempo necessario al caricamento del contenuto principale di una pagina. L'ideale sarebbe un tempo di 2,5 secondi o meno.
  • First Input Delay (FID): è il tempo necessario affinché una pagina diventi interattiva, idealmente inferiore a 100 millisecondi.
  • Cumulative Layout Shift (CLS): quantifica la frequenza con cui gli utenti subiscono modifiche impreviste al layout dei contenuti visivi della pagina; l'ideale sarebbe un valore inferiore a 0,1.

Dalle parole di Google:

I Core Web Vitals sono il sottoinsieme dei Web Vitals che si applica a tutte le pagine web, dovrebbero essere misurati da tutti i proprietari di siti e saranno visualizzati in tutti gli strumenti di Google. Ognuno dei Core Web Vitals rappresenta un aspetto distinto dell'esperienza utente, è misurabile sul campo e riflette l'esperienza reale di un risultato importante incentrato sull'utente.

Puoi verificare le prestazioni dei tuoi Core Web Vitals in modo semplice e veloce con Site Audit e ricevere consigli su come migliorare i tuoi punteggi.

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Nel frattempo, per saperne di più su Segnali web essenziali, dai un'occhiata al nostro webinar dedicato o leggi la guida di Glen Gabe sui segnali dell'esperienza in pagina.

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La maggior parte delle aziende si ritrova di tanto in tanto a essere menzionata dalla stampa online, anche se non sta lavorando attivamente a una strategia di PR.

Se hai un team di PR che si occupa di promuovere la tua attività, c'è quasi sempre l'opportunità di sfruttare questi sforzi dal punto di vista SEO.

Purtroppo, non tutti i resoconti della stampa rimandano al tuo sito web. Spesso, infatti, vieni solo menzionato. Anche se questo soddisfa quasi sicuramente gli obiettivi di un esperto di PR, i SEO conoscono il potere dei link guadagnati in modo redazionale.

Vediamo perché è più facile che un giornalista menzioni semplicemente un brand invece di linkarlo:

  • non c'è nulla di linkabile (un contenuto che aggiunga valore);
  • il giornalista (che ha poco tempo a disposizione) non crea il link.

È comunque possibile trasformare le menzioni di un brand in link, devi solo concentrare i tuoi sforzi per persuadere una pubblicazione che il tuo link aggiunge valore.

Quindi, da dove iniziare?

Puoi trovare le menzioni del tuo marchio utilizzando il Brand Monitoring Tool di Semrush. Imposta il tuo dominio e potrai vedere tutte le tue menzioni reperibili online. Tuttavia, l'utilità di questo strumento si manifesta quando filtri per visualizzare le menzioni prive di link al tuo sito web.

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Questo ti mostrerà tutte le menzioni che non linkano il tuo sito. Considerale come opportunità di contatto da trasformare in un link.

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Puoi aggiungere questi link direttamente al Link building tool di Semrush, dove potrai inviare email di contatto e monitorare i tuoi progressi. 

11. Ottimizza per la ricerca delle immagini

Se non stai ottimizzando per la ricerca delle immagini, è molto probabile che tu stia perdendo l'opportunità di ottenere traffico da una fonte che probabilmente i tuoi concorrenti non stanno considerando. Non dobbiamo dimenticare che la ricerca visiva è un'attività importante.

Sebbene molti pensino alla SEO delle immagini come all'etichettatura delle immagini con i tag alt, questa strategia va ben oltre. Se ottimizzi correttamente le immagini del tuo sito, hai una possibilità concreta di posizionarti in modo significativo nelle SERP delle immagini.

Quindi, da dove iniziare?

Leggere la nostra guida alla SEO per le immagini ti aiuterà ad approfondire le tecniche SEO che dovresti utilizzare per ottimizzare le immagini del tuo sito, ma in sintesi devi tenere in considerazione:

  • tag Alt;
  • nomi dei file;
  • ridimensionamento delle immagini;
  • riduzione del peso dei file;
  • creazione di una sitemap delle immagini;
  • ospitare le immagini su una CDN.

Tornare indietro e ottimizzare le immagini esistenti potrebbe richiedere un po' di tempo, per questo ti consigliamo di creare un processo per aggiungere e caricare le immagini future sul tuo sito, in modo che questi requisiti siano rispettati fin dall'inizio.

Così come i backlink possono aiutare il tuo sito a posizionarsi più in alto su Google, un tipo di link inappropriato può invece danneggiare le tue classifiche.

Se diamo un'occhiata alla guida agli schemi di link di Google, possiamo vedere la posizione dell'azienda nei confronti dei link ritenuti innaturali o tossici:

Qualsiasi link volto a manipolare il PageRank o il posizionamento di un sito nei risultati di ricerca di Google può essere considerato parte di uno schema di link e una violazione delle Linee guida per i webmaster di Google. Questo include qualsiasi comportamento che manipola i link verso il tuo sito o i link in uscita dal tuo sito.

Nella migliore delle ipotesi, questi link verranno ignorati. Nel peggiore dei casi, potrebbero danneggiare le tue classifiche. 

Se il tuo sito ha dei link tossici nel suo profilo, ti consigliamo di dedicare del tempo a eliminarli. Ma vediamo alcuni dei motivi per cui il tuo sito potrebbe avere dei link tossici:

  • link acquistati (o ricevuti in cambio di prodotti regalati);
  • link creati con testo di ancoraggio a corrispondenza esatta;
  • campagne di article marketing o guest posting su larga scala;
  • SEO negativa;
  • tattiche basate su directory o siti di segnalibri di bassa qualità.

Puoi trovare i link tossici utilizzando lo strumento Backlink Audit di Semrush.

Imposta il tuo dominio nello strumento e vedrai una panoramica della potenziale tossicità del tuo profilo di link, con una chiara scomposizione basata sul rischio di penalizzazione.

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Qui puoi esaminare i link ritenuti tossici, aggiungere quelli che sai essere naturali a una whitelist o spostare i link innaturali nella tua "lista di rimozione" per inviare richieste di eliminazione dei backlink ai proprietari dei domini. Lo strumento ti fornirà automaticamente i dettagli di contatto dei siti. 

Vuoi saperne di più sulla verifica del tuo profilo di link e sulla rimozione dei backlink tossici? Dai un'occhiata alla nostra guida "Come fare un Backlink Audit in 5 semplici step".


Se vuoi continuare a vedere aumentare il tuo traffico organico, devi andare oltre le basi e approfondire le tecniche SEO che porteranno il tuo sito a un livello superiore.

Prenditi il tempo necessario per andare oltre le nozioni generali, cerca le opportunità che i tuoi concorrenti non stanno sfruttando, implementale nella tua strategia e scopri se puoi migliorare la tua SEO.

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Marketer con una gigantesca passione per i video. In Semrush ho trovato la mia dimensione come manager del mercato italiano: ho modo di sperimentare in tutte le aree del marketing, dalle email ai video, dalla SEO al digital, e ho l‘opportunità di imparare sempre cose nuove.