Che cos'è la negative SEO? (E come contrastarla)

Daryana Solntseva

mar 01, 202113 min di lettura
Che cos'è la negative SEO? (E come contrastarla)
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INDICE

Che cos'è la negative SEO? (E come contrastarla)

In questo articolo parleremo di negative SEO: che cos'è, quanto può essere dannosa, e cosa puoi fare per rilevare e bloccare un possibile attacco basato su di essa.

Che cos'è la negative SEO?

Innanzitutto chiariamo che cos'è la negative SEO e cosa implica. 

La negative SEO è una pratica scorretta atta a sabotare i ranking di un sito web competitor. Per la sua natura malevola viene generalmente considerata "black hat SEO".

image.pngUn esempio di offerta di servizi di negative SEO in un thread di Reddit.

GSA SER (GSA Search Engine Ranker, ranker per i motori di ricerca) è uno strumento per la creazione spam automatizzata di link. 

Tipi di attacchi da negative SEO

image.pngUn altro esempio di offerta per servizi di negative SEO.

Ci sono varie forme di negative SEO. In questo articolo parleremo delle tattiche più comuni associate alla negative SEO.

1. Hackerare un sito web

Questa può essere la tattica più efficiente, anche se è costosa. Come puoi vedere, hackerando un sito web è possibile danneggiarne le prestazioni SEO come si desidera. Se l'hacking porta a una perdita di visibilità sui motori di ricerca, allora si può ritenere un attacco da negative SEO.image.png

La risposta qui sopra è stata pubblicata nel Centro Assistenza di Google Search Console. Clicca per visualizzare il thread.

2. Creare backlink tossici con testi anchor spam che puntano al sito web

Link farm, software automatici, PBN (public blog network, reti di blog pubbliche): tutti mezzi ampiamente usati per generare questo tipo di link negativi. Il numero di link può variare da poche centinaia a migliaia. image.png

Un esempio di attacco da negative SEO usando backlink tossici. Clicca per visualizzare il thread.

3. Eseguire lo scraping dei contenuti di un sito e crearne dei duplicati

Questa pratica si basa sul creare duplicati dei siti web o di parte dei loro contenuti, inserire hotlink, e poi diffondere i falsi in giro per il web. 

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Una domanda su un attacco da negative SEO condotto usando duplicazione dei contenuti e clonazione del sito. Clicca per visualizzare il thread nel Centro assistenza di Google Search Console.

4. Postare recensioni negative false sul sito web

Questa tattica può funzionare per rovinare la reputazione di un sito web (o di un brand) e, di conseguenza, può portare a un calo di traffico. 

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Un thread del Centro Assistenza di Google Search Console relativo a recensioni negative sospette. Clicca per visualizzare il thread. 

5. Rimuovere i backlink dei siti inviando richieste di rimozione false ai webmaster

Gli aggressori potrebbero mirare al tuo profilo di backlink con l'intento di danneggiare le tue posizioni nelle SERP. Potrebbero fingere di essere te o un'agenzia che agisce a tuo nome ed entrare in contatto con i webmaster per convincerli a rimuovere i link che puntano al tuo sito. 

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Un esempio di richiesta di rimozione dei backlink falsa. Clicca per visualizzare la fonte.

Alcune pratiche di negative SEO vanno oltre: per esempio, inviando richieste di rimozione ai sensi della DMCA false (ma questi casi sono rari). Le tattiche di cui abbiamo appena parlato sono le più comuni in ambito negative SEO. 

NOTA: La DMCA è una legge statunitense sul copyright che fornisce linee guida sul safe harbor per i fornitori di servizi online in caso di infrazione del copyright. Google ha un modulo di segnalazione specifico per questo.

Prima di andare più in profondità, è importante sottolinare che l'intero concetto di negative SEO è discutibile. Andiamo ad analizzarne le motivazioni. 

Perché gli attacchi da negative SEO possono essere difficili da individuare e dimostrare

Individuare e dimostrare di aver subito un attacco da negative SEO è complicato, specie se il profilo di backlink di un sito conteneva già tanti link tossici e/o i contenuti erano pochi o di bassa qualità. 

Molto spesso i webmaster che credono di essere vittime di negative SEO non tengono in considerazione le altre condizioni che possono portare a un calo nei ranking, come ad esempio:

  • Un aggiornamento negli algoritmi/nell'algoritmo di base di Google.

  • L'essere esclusi dal filtraggio algoritmico di Google.

A volte questi cali vengono scambiati per negative SEO. Marie Haynes, Consulente SEO di MarieHaynes.com, ha detto a riguardo: 

Abbiamo avuto svariati clienti che credevano profondamente di avere un calo nei ranking perché un competitor aveva creato dei link non naturali che puntavano ai loro siti. In quasi ogni caso, abbiamo trovato un'altra spiegazione più plausibile per questi cali di ranking.

Questo significa che non bisogna saltare a conclusioni sul perché i ranking siano calati. 

Per evitare ogni possibile impatto degli aggiornamenti negli algoritmi e nel filtraggio algoritmico, devi sempre accertarti che i tuoi contenuti siano conformi alle linee guida di Google e devi avere cura del tuo profilo di backlink. 

Controllare i tuoi backlink è molto importante perché potresti già avere un profilo di backlink che i filtri di Google potrebbero considerare spam (contiene cioè dei link innaturali). Puoi imparare altro sull'affrontare il filtraggio algoritmico dagli esperti intervistati sul nostro blog.

Alcuni webmaster ignorano questi fattori e giudicano senza riflettere che i loro siti hanno subito un attacco da SEO negativa. Per dirla come John Mueller:

In genere, i casi dove pare che stia avvenendo qualcosa che coinvolge la negative SEO sono casi che, quando vengono analizzati manualmente, fanno dire "be', sembra proprio che qualcuno abbia creato questi link nel corso del tempo". E non si tratta di competitor, ma in genere di qualcuno addetto alla SEO che lavorava per l'azienda.

Di conseguenza, i contenuti del tuo sito web devono sempre essere ottimizzati, coinvolgenti, orientati all'utente, e il tuo profilo di backlink deve essere più pulito e affidabile possibile.

Perché l'efficacia della negative SEO è discutibile 

Google dubita che la negative SEO, in particolar modo la generazione intenzionale di backlink nocivi, sia una pratica efficace. 

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Clicca per visualizzare il thread di Twitter.

Quindi, è possibile che un attacco da negative SEO sia efficiente? 

La risposta è: dipende.

Google è molto bravo a distinguere tra i backlink che hai creato e i backlink tossici apparsi improvvisamente. Ciò nonostante, potrebbe essere più facile sabotare un sito web che ha pochi contenuti e un profilo di backlink non curato, perché l'aggressore dovrebbe semplicemente aggiungere benzina sul fuoco. 

Allo stesso tempo, anche un sito web di qualità può subire un attacco da negative SEO, ma portarlo avanti potrebbe diventare un'attività costosa e impegnativa dal punto di vista tempo per l'aggressore. Un attacco deve essere progettato attentamente e condotto in modo intelligente per essere davvero efficace. 

Ci spiega Marie Haynes:

Se un competitor creasse un link spam al tuo sito sarebbe molto costoso e potrebbe perfino migliorare i tuoi ranking, anziché danneggiarli. [...] In tutti i miei anni di audit a link e di supporto a siti che avevano subito un calo di traffico, ricordo un unico caso dove ho davvero sospettato che i link creati tramite negative SEO fossero i colpevoli.

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Come rilevare e bloccare un attacco da negative SEO

Un aggressore può combinare vari approcci per far uscire dalle SERP il tuo sito web. Per minimizzare le conseguenze un attacco di questo tipo, ecco alcune azioni preventive che puoi valutare.

Prevenire che un sito venga hackerato

Per fare in modo che la negative SEO funzioni in un caso come questo, è improbabile che l'hacker si appropri in toto del tuo sito web. Potresti avere ancora accesso completo al tuo sito mentre un aggressore installa vari segnali di spam che potresti non individuare. Per esempio, manomettere i file robots.txt o la sitemap può danneggiare il tuo sito senza che tu possa notare nessuna variazione eclatante. 

Per individuare delle violazioni della sicurezza, puoi impostare le notifiche su Google Search Console ed eseguire audit regolari del sito per risolvere qualunque problematica tecnica. 

Inoltre, puoi usare questo semplice strumento che fornisce una panoramica di alto livello e può dirti se ci sono segni di hacking del tuo sito. 

Infine, puoi usare la procedura guidata di reclamo dell'FTC per segnalare l'attacco da parte di un hacker.

Combattere i backlink falsi

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John Mueller sul rifiutare i link. Clicca per visualizzare il tweet originale.

Google può non vedere la negative SEO come una tattica di black hat SEO seria ma, secondo quanto dice John Mueller, usare lo strumento Rifiuta può essere utile se pensi di essere stato colpito da un attacco di negative SEO dove qualcuno genera link tossici che puntano al tuo sito. 

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Come emerge da questo commento che è stato condiviso sul subreddit r/SEO, alcuni utenti dicono che rifiutare i backlink funziona come risposta alla negative SEO. 

Ma cosa puoi fare quando qualcuno genera migliaia di backlink tossici che indirizzano al tuo sito? Dovrai rifiutarli proprio come quando risolvi un'azione manuale di Google. 

In altri casi dovrai analizzarli manualmente link per link, raccoglierli in base a determinati criteri, e rifiutarli.

Come funziona la creazione di link falsi

Ecco due esempi di campagne di negative SEO basati sul generare backlink tossici.

Esempio n. 1

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Nell'arco di tre mesi a partire dall'ottobre del 2018, una piccola azienda si è trovata di fronte a un'impennata improvvisa del numero di backlink che puntavano al suo sito web. Il numero di backling era cresciuto enormemente, da 275 a 341.824. 

Questa impennata non naturale portò a un'azione manuale da parte di Google. Il webmaster dovette allora eseguire un audit approfondito dei backlink e inviare una richiesta di rianalisi a Google con in allegato i file di rifiuto.

Sono servite due richieste di rianalisi per far cancellare la penalizzazione; ed è stata rimossa nell'agosto del 2019, quasi un anno dopo. 

Nella seconda richiesta, il webmaster pose l'accento sul fatto che si trattasse di un attacco da negative SEO, e questo potrebbe aver aiutato a chiarire le cose e a far rimuovere la penalizzazione. A oggi, i ranking si stanno ancora riprendendo. 

Esempio n. 2

Un altro sospetto caso di attacco da negative SEO, tuttora attivo, potrebbe aver preso di mira il sito di Semrush. A partire da novembre 2019 abbiamo rilevato un'impennata nei backlink tossici pubblicati da siti identici. Ecco un esempio di questi siti. 

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Questa attività sospetta non ha portato risultati negativi ovvi, ma ci tiene comunque impegnati nel gestire questi backlink inaspettati. La maggior parte di questi link puntano a una pagina non esistente. 

Come puoi proteggere un sito web dai link falsi?

Ecco un sommario delle azioni da intraprendere: 

  • Usa regolarmente Backlink Audit per il tuo sito e tieni sempre d'occhio il Punteggio di tossicità per rilevare qualunque variazione sospetta nel tuo profilo di backlink.

  • Verifica il valore e il trend relativi all'Authority Score del tuo sito. Un calo del punteggio può significare che c'è qualcosa che non va nel tuo profilo di backlink.

  • Aggiorna regolarmente il tuo file Rifiuta se ricevi dei backlink tossici che non hai possibilità di rimuovere.

Individuare i contenuti che hanno subito uno scraping e i duplicati del sito 

I contenuti identici non solo attivano i problemi collegati alla cannibalizzazione ma portano anche alla completa espulsione di siti o pagine specifiche dai risultati di ricerca. 

Gli aggressori potrebbero duplicare il tuo intero sito o parte di esso per sabotare le sue prestazioni nelle ricerche. 

Per individuare comportamenti dannosi collegati alla duplicazione dei tuoi contenuti o del tuo intero sito, controlla regolarmente il sito usando strumenti come Copyscape e Siteliner

Se trovi un sito fraudolento che copia il tuo, valuta di intraprendere i seguenti passaggi: 

Trovare e segnalare le recensioni negative false relative al tuo sito

L'impatto delle recensioni negative false varia da caso a caso. Le recensioni false infatti difficilmente intaccheranno la reputazione di un grande marchio, ma possono danneggiare una piccola società. 

Secondo Google, le recensioni influenzano le tue prestazioni nelle SERP, quindi le recensioni false possono danneggiarle.

Fare in modo che la gente creda a questi feedback richiede tempo e "recensioni" ben strutturate. Diffondere negatività può portare a far calare la reputazione del sito web e, di conseguenza, a far diminuire il traffico. 

Per farlo, un aggressore deve impegnarsi davvero tanto a rovinare la reputazione del sito, e non ci sono garanzie che riesca nel suo intento. Ciò nonostante, devi stare attento a queste attività monitorando le recensioni online

Se una recensione è decisamente falsa, dovresti segnalarla agli amministratori del sito dove è presente la "recensione". Puoi leggere di più su questa pratica di negative SEO in questo articolo su un caso di attacco tramite recensioni false.

Segnalare le false richieste di rimozione dei backlink

Stai attento ai tuoi backlink, specie a quelli a cui tieni di più. Non si può sapere quando un aggressore potrebbe iniziare a inviare false richieste di rimozione chiedendo al tuo dominio di riferimento di rimuovere i link. 

Non c'è nessuna garanzia che il webmaster del sito che presenta il backlink non soddisfi questa richiesta fraudolenta. 

Per rilevare rapidamente la scomparsa di link di valore, puoi impostare le notifiche per tracciare qualunque backlink perso e trovato all'interno di Backlink Audit di Semrush

Q&A con un esperto di negative SEO

Abbiamo parlato con Ralf Seybold, un esperto nel bloccare le campagne di negative SEO, ecco quello che ci ha detto sul problema.

D. In base alla tua esperienza, qual è un tipico caso di campagna di negative SEO davvero efficace? Che cosa include di solito? 

R. Ci sono alcuni approcci che funzionano discretamente bene. 

Il più semplice è il furto di immagini/hotlinking da un enorme numero di domini con TLD "di molto molto lontano". Per esempio, il tuo sito è domain.de e i domini che puntano ad esso provengono da .gq, .tk, .cc, e così via. 

Inoltre, anche "The Globe" e pattern simili (webhostlist.in) fanno calare i ranking. 

NOTA: The Globe (theglobe.net) è un sito web di spam che posta link tossici. È online dal 2006.

Altri pattern tipici della negative SEO sono il furto di contenuti e il mescolare i contenuti con porno, scommesse online, o materiale medico con canonici che puntano al sito web originale. 

Anche i redirect da siti web tossici a siti web molto buoni sono molto efficaci.

D. In media, quanti casi di negative SEO ti capita di incontrare l'anno?

R. Vedo molti furti di immagini/hotlinking e link da siti come "The Globe". Vedo spesso anche dei redirect. I canonici sono meno frequenti, li incontro 2-3 volte l'anno. 

D. Quali sono i casi più difficili di negative SEO con cui hai avuto a che fare? 

R. Link negativi insieme a spam dei contenuti su un sito di e-commerce. Ogni nuovo contenuto era stato rubato e inserito in siti differenti per oscurare i TLD. 

Quando si visita il sito per la prima volta, c'è un elenco di prodotti con prodotti/articoli del sito originale, più frammenti di testo dalla pagina originale. Il secondo recupero del sito porta a un sito di incontri con redirect multipli. Questo significa che la pagina originale non era neanche nelle SERP per il nome del brand. 

Ci sono voluti quasi 7 mesi per liberarsi del problema e individuare una soluzione funzionante per il cliente. Abbiamo segnalato quasi quotidianamente il furto di contenuti a Google per riottenere i buoni risultati precedenti. 

D. Quanto spesso succede che webmaster e proprietari di siti ritengano di essere stati colpiti da negative SEO quando in realtà i ranking sono calati a causa di profili di backlink poco curati e/o contenuti deboli o non ottimizzati nei siti web? 

R. Ah, mi capita molto spesso. Io mi riferisco alla negative SEO solo quando i pattern negativi sono stati impostati intenzionalmente da qualcuno.

Conclusioni

Se analizziamo tutte le pratiche associate con la negative SEO, vediamo che generare backlink (tossici) spam, duplicare contenuti, e pubblicare recensioni false sono tutte azioni con un collegamento reale alla SEO. 

Tutte le altre tattiche, di fatto, riguardano più l'hacking e lo scam puri e semplici. 

Nel complesso, la negative SEO può effettivamente essere dannosa. La portata dei danni dipende da varie condizioni iniziali. L'unico modo per proteggersi è prendere tutte le necessarie precauzioni per far sì che gli aggressori vengano rimbalzati. Controlla sempre il tuo sito web usando strumenti differenti per essere consapevole di ogni potenziale problema si possa presentare.

Spero che sia stata una lettura piacevole! Facci sapere nei commenti se ti è mai capitato di subire un attacco da negative SEO. 

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Daryana is a PR manager at Semrush, she is responsible for product studies launch and coverage. Being an expert in public and international relations she takes inspiration from all possible cases to improve her work. She loves her profession because here you need to study and update your knowledge literally every day.