Come eseguire una SEO audit in 18 passaggi

Chiara Clemente

mar 23, 202221 min di lettura
SEO Audit guida

INDICE

Che cos'è una SEO Audit?

Una SEO audit è il processo di identificazione di problemi o errori che potrebbero impedire al tuo sito di posizionarsi su Google e altri motori di ricerca. Una corretta SEO audit si compone di più parti, tra cui:

  • Assicurarti che il tuo sito venga correttamente scansionato, indicizzato e visualizzato da Google.
  • Controllare il tuo sito Web per problemi di SEO on-page.
  • Esaminare la tua SEO off-page per potenziali problemi sui siti che rimandano/si ricollegano al tuo sito.
  • Verificare che il tuo sito offra una buona esperienza utente (sia per utenti mobili che desktop).
  • Ottimizzare le parole chiave dei tuoi contenuti.
  • Perlustrare il tuo sito Web alla ricerca di contenuti duplicati o scadenti.
  • Configurare e gestire report completi per monitorare le prestazioni del tuo sito Web.

Perché le Audit SEO sono importanti?

Una corretta SEO audit è fondamentale per aiutare il tuo sito e la tua attività a evitare:

  • Perdita di traffico organico a causa di problemi di salute del sito.
  • Perdita di opportunità di vendita o del vantaggio competitivo rispetto ad altri marchi.
  • Un'indicizzazione errata del tuo sito Web (che impedirebbe agli utenti di trovarlo).
  • Sanzioni da Google per backlink tossici.

In breve, l'audit del tuo sito può rivelare problemi che potrebbero costarti traffico e vendite.

Consiglio Pro: Assicurati che la tua SEO audit si sviluppi in chiari passaggi successivi. Dopo aver identificato i problemi, devi agire.

Eseguire una SEO Audit: i tool necessari

La buona notizia è che non sono necessari molti SEO tool per eseguire con successo un audit SEO.

Durante tutto il processo di audit, utilizzeremo cinque strumenti principali:

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  1. Site Audit di Semrush: uno strumento che permette uno sguardo completo e panoramico delle prestazioni del tuo sito. Analizzeremo in dettaglio lo strumento Site Audit in seguito.
  2. Google Analytics: il tool di Google che fornisce metriche e dati sulle prestazioni del tuo sito nel suo motore di ricerca.
  3. Google Search Console: ti consente di vedere se il tuo sito è indicizzato correttamente e come appare nella SERP.
  4. Google PageSpeed Insights: PageSpeed Insights misura le prestazioni di pagina del tuo sito per piattaforme mobili e desktop.
  5. Lo strumento di convalida del markup schema di Google: se stai creando uno schema per il tuo sito (di cui parleremo tra poco), ti consigliamo di assicurarti che il codice sia creato correttamente. Lo strumento di convalida del markup schema di Google ti consente di testare e verificare che il tuo schema sia privo di errori.

Come fare una SEO Audit

Prima di iniziare a lavorare sul processo di audit, esegui una scansione del tuo sito Web con uno strumento di analisi del sito. Puoi sfruttare la versione gratuita del nostro tool Site Audit, ma può andar bene qualsiasi strumento di analisi del sito con cui ti senti a tuo agio.

Faremo riferimento agli insights di questo report man mano che elaboreremo ogni passaggio; a seconda delle dimensioni del tuo sito, il completamento di ogni operazione potrà richiedere un po' più di tempo.

Iniziamo!

  1. Vai sullo strumento Site Audit.
  2. Clicca su "Configura" accanto a un progetto esistente o su "Aggiungi nuovo progetto" in alto a destra dello schermo.
  3. Compila le impostazioni per l'audit: le impostazioni di base includono "Limite di pagine controllate" e "Fonte crawl".
  4. Non dovresti aver bisogno di modificare alcuna impostazione tranne il limite delle pagine selezionate: questo dipenderà dalle dimensioni del tuo sito. In alcuni casi, potresti dover rimuovere determinati parametri URL, ignorare le restrizioni, consentire o non consentire la scansione di determinate cartelle o sottodomini.
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5. Avvia l'audit del tuo sito e lascia che il crawler faccia il suo lavoro; su questo torneremo a breve.

Se non l'hai già fatto, controlla il tuo sito su Google Search Console.

Al termine della scansione del sito, vedrai una dashboard che mostra i risultati:

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Ora che abbiamo esaminato le nozioni di base, vediamo come eseguire un audit del sito.

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Le basi di una SEO Audit - I controlli da realizzare al 100%

Diamo il via all'audit con i check che devi assolutamente eseguire.

Si tratta delle potenziali aree problematiche che potrebbero impedire la corretta scansione e indicizzazione del tuo sito o problemi seri che potrebbero causare criticità.

1. Valuta i tuoi posizionamenti e comprendi i tuoi competitor

Prima di approfondire un audit tecnico o on-page, è necessario comprendere la concorrenza.

Non importa se stai lavorando su un nuovo sito per la prima volta o realizzando un controllo del sito come parte della tua strategia: più cose sai sugli altri protagonisti del tuo spazio, maggiori sono le tue possibilità di successo.

Devi confrontare le classifiche del tuo sito e profilare le tue prestazioni rispetto alla concorrenza.

E puoi fare tutto questo all'interno del set di strumenti di Semrush.

Analizza le classifiche del tuo sito

Se non l'hai già fatto, devi impostare il monitoraggio della posizione per il tuo sito.

Vai allo strumento Tracking della posizione e crea un nuovo progetto.

Crea la tua campagna scegliendo la posizione, il dispositivo, il motore di ricerca e la lingua, oltre a inserire il nome completo della tua attività.

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Fatto ciò, aggiungi le parole chiave da monitorare.

Esistono diversi modi per aggiungere le parole chiave: manualmente, da una campagna, da Semrush o da Google Analytics.

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Una volta iniziato il monitoraggio, puoi vedere come ti posizioni per le parole chiave che hai inserito.

Per avere un'idea di come i tuoi concorrenti si classificano per le stesse parole chiave, vai al report Ricerca competitor.

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Comprendi i tuoi competitor

Passa allo strumento di Ricerca organica per una panoramica più generale dei tuoi concorrenti.

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Inserisci il tuo dominio e clicca sulla scheda Competitor. Si creerà automaticamente la mappa di posizionamento competitivo e vedrai un report sui tuoi primi 100 concorrenti in base al livello di concorrenza.

Consiglio Pro: il livello di concorrenza è una metrica calcolata in base al numero di parole chiave di ciascun concorrente e al numero di parole chiave comuni di entrambi i concorrenti. I siti con molte parole chiave in comune sono considerati concorrenti.

2. Verifica la presenza di versioni duplicate del tuo sito nell'indice di Google

Questo è forse il controllo più semplice che puoi eseguire sul tuo sito, ma è essenziale per assicurarti che Google stia indicizzando solo una versione del tuo sito. Confuso? Lo chiariamo subito.

Il tuo sito potrebbe trovarsi su:

  • http://www.dominio.com
  • http://dominio.com
  • https://www.dominio.com
  • https://dominio.com

Per un utente, c'è poca differenza (tranne che potrebbe vedere un avviso per un sito non sicuro nel proprio browser).

Per un motore di ricerca, invece, queste sono versioni differenti del sito. Il tuo sito dovrebbe avere una sola versione indicizzata e devi verificare la presenza di duplicati. Fortunatamente, puoi verificarlo facilmente.

duplicate indexation check

Questo comando restituisce gli URL indicizzati per il tuo dominio.

Se vedi un mix di versioni del sito, hai un potenziale problema da risolvere.

L'alternativa, qui, è inserire ogni versione dell'URL nel tuo browser. Dovresti essere reindirizzato a una singola versione, qualunque sia la tua. In caso contrario, reindirizza con un redirect 301 tutte le versioni a una sola.

Detto questo, è importante fare una ricerca sul sito. Otterrai rapidamente anche un'idea di tutti i sottodomini utilizzati e non è raro trovare versioni duplicate del sito anche su sottodomini impostati per gli affiliati.

3. Controlla gli URL indicizzati del tuo sito

Questo è un controllo che puoi eseguire contemporaneamente al passaggio precedente, ma merita una propria sezione.

Quando realizzi un "site: cerca" su Google, guarda il numero di URL indicizzati.

indexed URLs

Potresti rimanere scioccato dal numero di pagine indicizzate da Google.

Se gestisci un negozio di e-commerce, quanti prodotti hai elencato? Se hai un semplice sito di lead generation, quante pagine e post hai pubblicato nel tuo CMS?

Tutto ciò che stiamo facendo qui è un rapido controllo: il numero di risultati indicizzati è quello che ti aspettavi?

In caso contrario, potresti riscontrare un problema con pagine di contenuto duplicato o scadente che deve essere risolto.

Ne parleremo più avanti nel processo di auditing, ma per ora è bene sapere che puoi deindicizzare o bloccare la visualizzazione di determinate pagine nei risultati di ricerca utilizzando lo strumento di rimozione di Google Search Console.

Nota: devono essere URL di tua proprietà e registrati con Google Search Console.

Ad esempio, non è raro che un negozio di e-commerce con 5.000 prodotti veda improvvisamente centinaia di migliaia di URL indicizzati: la causa, in questo caso, è solitamente la navigazione a faccette che è indicizzabile.

D'altra parte, se il risultato è inferiore a quello che ti aspettavi, potresti scoprire che il tuo sito non viene scansionato o indicizzato come dovrebbe. Esploreremo questo caso in modo più dettagliato di seguito.

4. Verifica la presenza di azioni manuali

Se il tuo sito viola le Linee guida sulla qualità per i webmaster di Google, potrebbe ricevere un'azione manuale da parte di Google.

È definita penalità manuale e significa che le classifiche del tuo sito diminuiranno e che non sarai in grado di classificarti così in alto come in precedenza fino a quando Google non revocherà l'azione.

Questa azione può essere a livello di pagina o a livello di sito.

Nel peggiore dei casi, l'intero sito verrà deindicizzato e non si classificherà nemmeno per il nome del tuo brand.

Puoi controllare se hai ricevuto un'azione manuale su Search Console. Nel menu a sinistra, vedrai la scheda "Sicurezza e azioni manuali" e, all'interno di questa, un collegamento per le azioni manuali.

Clicca e atterrerai su una pagina in cui vedrai lo stato del tuo sito.

Speriamo tu possa vedere una spunta verde che indica che non sono stati rilevati problemi.

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Se invece vedi elencato un problema, dai un'occhiata a questa guida su come risolverlo e revocare l'azione manuale.

Abbiamo anche una guida con i suggerimenti degli esperti per correggere ed evitare le sanzioni manuali di Google.

5. Analizza la velocità del tuo sito

La velocità del sito ha un ruolo importante nella SEO da molto tempo.

Nel 2018, Google ha lanciato un Page Speed Update dedicato, che ha introdotto la velocità come fattore di ranking per i dispositivi mobili.

Successivamente, nel 2021, Google ha lanciato il suo Page Experience Update. Attualmente, come molti già sospettavano, la UX è più importante che mai nel successo SEO.

E ciò che non possiamo negare è che la velocità sia un aspetto fondamentale.

Osservando i comportamenti degli utenti, Google ha mostrato che la possibilità che un utente rimbalzi aumenta significativamente quanto più una pagina carica lentamente.

PageSpeed Bounce rate data
Immagine per gentile concessione di Google

Quindi, è più importante che mai che il tuo sito sia veloce, sia dal punto di vista della SEO che della UX.

Vai al report Performance dalla dashboard di Site Audit.

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Puoi anche accedere al report Core Web Vitals, che evidenzierà eventuali problemi relativi a Largest Contentful Paint (LCP), Total Blocking Time (TBT) e Cumulative Layout Shift (CLS).

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Successivamente, passa a Google PageSpeed Insights per ricevere consigli su azioni specifiche da intraprendere per vedere dei miglioramenti.

Google PageSpeed Insights data

Trovi ulteriori consigli nella nostra guida su come migliorare il tuo punteggio di PageSpeed.

6. Conferma che il tuo sito usa HTTPS

Se il tuo sito non è configurato con HTTPS, è una buona idea effettuare il passaggio. Quella "S" stava per "Socket Security Layer", ma ora viene usata come "Transport Layer Security".

In poche parole, quella "S" è una versione crittografata del protocollo HTTP. La sua funzione è aggiungere un livello di sicurezza informatica per chiunque visiti il tuo sito Web.

Vai al report HTTPS di Site Audit.

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Qui vedrai un punteggio assegnato al tuo sito Web e una serie di potenziali problemi. Prenditi del tempo per risolvere eventuali problemi o vai al passaggio successivo, se questa pagina mostra solo spunte verdi.

Tieni presente che HTTPS è un segnale di ranking dal 2014 e se il tuo sito funziona ancora su HTTP, devi implementare un certificato SSL.

Puoi farlo gratuitamente con Let's Encrypt.

7. Verifica che il tuo sito sia mobile-friendly

Viviamo in un mondo incentrato sui dispositivi mobili, per questo se il tuo sito non è mobile-friendly non stai mettendo l'esperienza dei tuoi utenti al primo posto.

L'ottimizzazione per i dispositivi mobili è un fattore di ranking dal 2015. La realtà è che la maggior parte dei siti ora è responsive o utilizza versioni dedicate ottimizzate per dispositivi mobili, ma ciò non significa che non possano insorgere problemi.

E, cosa ancora più importante, a partire dal 2021 l'ottimizzazione per i dispositivi mobile fa parte del Page Experience update.

Un pratico strumento di Google chiamato Test di ottimizzazione mobile ti consente di controllare le prestazioni delle versioni mobile dei siti Web.

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Puoi anche verificare eventuali problemi nella sezione Usabilità su dispositivi mobili nella scheda Esperienza di Search Console.

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Eventuali problemi sono evidenziati qui. Se non ce ne sono, puoi spuntare questo controllo della SEO audit.

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Ma puoi anche rimanere all'interno di Site Audit per verificare alcuni problemi di ottimizzazione per i dispositivi mobili come AMP (Accelerated Mobile Pages).

Le pagine AMP hanno un HTML semplificato per velocizzare i tempi di caricamento.

Vai al report Pagine sottoposte a crawling e filtra per "Link AMP". Visualizzerai eventuali problemi sul tuo sito.

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Puoi anche andare sul report Statistiche per verificare se il tuo sito ha pagine AMP

È importante sapere se disponi di più versioni di una pagina (come una AMP e una non AMP) perché in questo caso dovrai impostare un tag canonical per puntare alla pagina preferita.

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Scopri altri suggerimenti su come rendere il tuo sito mobile-friendly.

8. Analizza e risolvi ulteriori problemi di indicizzazione

Rimani su Google Search Console e vai alla pagina Copertura nella scheda Indice.

Qui puoi ottenere informazioni dettagliate sia sugli errori di copertura che sulle pagine escluse, e visualizzare le pagine valide o con avvisi.

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Se vedi degli errori, significa che ci sono problemi che potrebbero impedire la corretta scansione e l'indicizzazione del tuo sito: devi affrontare questi problemi il prima possibile.

Alcuni degli errori più comuni:

  • Pagine che hanno un attributo noindex incluse in una sitemap.
  • Pagine la cui scansione è bloccata nel tuo file robots.txt ma sono incluse nella sitemap.
  • Pagine 404 incluse in una sitemap.

Se vedi errori e ne hai determinato la causa, devi risolverli.

URL esclusi

In questo report vedrai anche un elenco di URL esclusi. Si tratta di pagine che non sono attualmente nell'indice di Google e possono includere:

  • Pagine escluse con un attributo noindex.
  • Pagine che reindirizzano.
  • Anomalie di scansione.
  • Problemi di canonizzazione.
  • Pagine sottoposte a scansione ma non indicizzate.
  • Errori di pagine non trovate (404).
  • Pagine bloccate dal tuo file robots.txt.

Queste esclusioni possono verificarsi per diversi motivi e non sempre devono essere modificate.

Ad esempio, potresti aver realizzato di recente la migrazione del tuo sito. Questo prevede dei reindirizzamenti. Potresti anche voler bloccare la navigazione a faccette utilizzando i tag noindex.

Analizza il report e agisci sulle aree critiche.

9. Comprendi l’esperienza in pagina sul tuo sito

Abbiamo già accennato al Page Experience update di Google, in particolare riguardo alla velocità del sito e all'ottimizzazione per i dispositivi mobili.

In breve, l'esperienza dell'utente viene (finalmente) utilizzata come fattore di ranking.

Ecco cosa ha detto Google:

Attualmente stiamo proseguendo in questa direzione e vogliamo offrire un'anteprima di una modifica imminente al ranking della Ricerca che incorpora queste metriche relative all'esperienza sulle pagine. Introdurremo un nuovo indicatore che unisce i Segnali web essenziali ai nostri attuali indicatori per l'esperienza sulle pagine, al fine di fornire un quadro completo della qualità dell'esperienza di un utente su una pagina web.

— Google Webmaster Blog

Hai notato la menzione dei Core Web Vitals?

È giunto il momento di includerli nelle tue SEO audit. Dovrai monitorarli regolarmente e agire in base ai problemi che si presentano.

Ma cosa sono i Core Web Vitals o Segnali web essenziali?

Web Vitals è un'iniziativa lanciata da Google nel maggio 2020 per fornire una guida unificata ai segnali di qualità essenziali per un'esperienza utente eccezionale.

Dal 2021 i Web Vitals sono un fattore di ranking. I Segnali web essenziali che devi comprendere sono:

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La buona notizia è che ora hai un report in Search Console che ti aiuterà a controllarli. Si trova nella scheda "Esperienza".

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Vedrai un report relativo a dispositivi mobile e desktop. Aprendolo, troverai informazioni dettagliate sui problemi esistenti in relazione agli URL scadenti e a quelli che necessitano di miglioramenti: agisci di conseguenza.

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10. Verifica la tua SEO on-page

La SEO on-page riguarda cose come:

  • Ottimizzazione di tag title, meta description e tag di intestazione.
  • Aggiunta dei tag alt nelle immagine.
  • Creazione di contenuti ottimizzati.
  • Costruzione di una struttura di collegamenti interni.

È fondamentale controllare gli elementi della SEO on-page perché queste opportunità di ottimizzazione sono sotto il tuo controllo.

La buona notizia è che puoi utilizzare lo strumento On Page SEO Checker per farlo. Configuralo per il tuo sito dalla pagina Progetti e ricevi un elenco di idee di ottimizzazione:

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Il report in basso mostra le principali pagine da ottimizzare e puoi cliccare sul pulsante verde a destra di ogni pagina per l'elenco completo delle idee.


Vittorie rapide di una SEO Audit

Eseguire una SEO audit di successo è una partita lunga. Può essere difficile impegnarsi così tanto, solo per vedere i risultati migliorare lentamente nei mesi successivi all'implementazione.

Detto questo, la buona notizia è che ci sono vittorie rapide che possono migliorare i posizionamenti del tuo sito in tempo reale. Questi passaggi sono un ottimo modo per aumentare la tua fiducia nella SEO e assicurarti rapidi successi. 

Vediamo di cosa si tratta.

I link interni interrotti sul tuo sito creano un'esperienza utente scadente. Se un utente clicca su un collegamento, si aspetta infatti di essere indirizzato a quella pagina, senza ricevere un errore 404. Ma a parte questo, l'errore invia segnali di scarsa qualità ai motori di ricerca.

Trovi tutti i link interni interrotti sul tuo sito evidenziati nella scheda Problemi del report di Site Audit.

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Per risolverli, aggiorna il link interno all'URL corretto o rimuovi il collegamento.

Se vai al report sui Link interni, puoi anche scoprire quali pagine sono in grado di passare il valore più alto di Internal LinkRank, ovvero quali pagine passano la maggior parte di link juice.

Ad esempio, potresti linkare pagine orfane da pagine più forti con LinkRank interno più alto.

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12. Ripulisci la tua Sitemap

La Sitemap XML del tuo sito mostra a Google le pagine principali del tuo sito da indicizzare.

Nel tuo report di Site Audit, vedrai i problemi relativi agli URL errati nella sitemap presentati come errori.

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Questi errori si attivano se il file della mappa del tuo sito contiene URL che rimandano a pagine Web con lo stesso contenuto, se reindirizzano a una pagina Web diversa o se restituiscono codici di stato diversi da 200.

Considera la rimozione di eventuali pagine errate dalla sitemap come una priorità, in quanto azione di correzione rapida.

13. Controlla i tuoi redirect

Non è raro trovare problemi che hanno a che vedere con i redirect: per fortuna, trovarli e risolverli è spesso abbastanza rapido.

Il report di Site Audit evidenzia vari problemi di reindirizzamento.

Catene di redirect e loop

Se i reindirizzamenti non sono impostati correttamente, possono verificarsi problemi di scansione. Esempi comuni di utilizzo improprio del redirect sono le catene di reindirizzamento e i loop.

Li vedrai evidenziati nella scheda Problemi.

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Reindirizzamenti temporanei

In quasi tutti i casi, dovresti utilizzare redirect 301 anziché 302. I 301 sono un tipo permanente di reindirizzamento rispetto ai 302, che segnalano una mossa temporanea. Se hai intenzione di mantenere le cose dove sono a lungo termine, un redirect 301 è probabilmente la scelta migliore.

Controlla il report di Site Audit per vedere se sono presenti reindirizzamenti temporanei e, se questi dovrebbero essere permanenti, cambia il 302 con un 301.

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Consulta la nostra guida SEO completa ai redirect 301.

I controlli sui contenuti

Il contenuto è il re nella SEO. I contenuti mantengono i visitatori del tuo sito coinvolti e insegnano loro qualcosa. Per questo devi assicurarti che i tuoi contenuti siano completi, utili e che funzionino bene sui motori di ricerca.

Ora vedremo quindi i modi in cui puoi analizzare i tuoi contenuti e discuteremo di come risolvere i problemi che sono emersi dal tuo audit.

14. Trova e risolvi i problemi di contenuto duplicato

I contenuti duplicati possono impedire al tuo sito di posizionarsi più in alto sulle SERP. Il motivo è che la loro presenza può inviare segnali confusi ai motori di ricerca. Ovvero: se esistono due duplicati, qual è la pagina che dovrebbe essere classificata?

In alcuni casi, il contenuto duplicato può anche essere visto come un tentativo di manipolare le classifiche. Tuttavia, questo è oggi un problema minore rispetto a una volta.

Trovi i problemi di contenuto duplicato nella scheda Problemi del report di Site Audit.

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Puoi anche assicurarti che i tuoi contenuti siano freschi e originali utilizzando il nostro SEO Writing Assistant per identificare i contenuti duplicati da tutto il Web con la funzione Controllo di originalità.

Se ritieni di dover riformulare qualsiasi parte del tuo pezzo, prova la funzione Riformulatore per aiutarti a riscrivere sezioni di testo.

15. Identifica le pagine con contenuti scadenti

Sebbene non siano un fattore di ranking diretto, è comunque importante assicurarsi che i propri contenuti offrano contesto e informazioni sufficienti sull'argomento di cui stai scrivendo.

Il problema del contenuto sottile o thin content si riferisce a pagine che offrono poco o nessun valore agli utenti e ai motori di ricerca. Questo contenuto probabilmente non ti aiuterà a convertire gli utenti e potrebbe persino allontanarli dal tuo sito Web.

Ad esempio, se stai scrivendo su un argomento corposo come "lenti intraoculari", probabilmente vorrai concentrarti sia sui dettagli delle varie lenti del mercato che sulle procedure disponibili per i pazienti che desiderano ottenere questo tipo di soluzioni mediche.

Al contrario, se fai marketing per un brand di cibo per cani e desideri evidenziare i vantaggi di dare cibo secco al proprio cane, la trattazione di quell'argomento potrebbe essere più breve e più incisiva. Ma non per questo il contenuto sarà scadente.

Farmer's Dog landing page

Stai infatti dando al lettore quello che vuole esattamente, con tutte le parole di cui hai bisogno per offrire il tuo punto di vista. Questa è la differenza tra un contenuto short-form e uno long-form.

Detto questo, è importante identificare le pagine sottili e risolvere questi problemi. Hai due opzioni:

  • Migliorare queste pagine creando contenuti utili e unici.
  • Aggiungere un attributo noindex per impedire l'indicizzazione delle pagine.

In entrambi i casi migliorerai la situazione 

Vedrai questi problemi contrassegnati nella scheda Avvertimenti di Site Audit, riportati come pagine che hanno un conteggio parole basso.

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16. Risolvi i problemi con le pagine orfane

Le pagine orfane sono pagine presenti sul tuo sito che non sono collegate a nessun'altra pagina.

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In sostanza, se una pagina non è linkata da nessun'altra, non riceve l'autorità tematica che passa attraverso il collegamento interno e, in rari casi, può essere considerata una pagina gateway.

Troverai pagine che esistono nella tua sitemap XML ma non sono linkate da nessun'altra pagina.

Vai al report Link interni per trovare le pagine della sitemap orfane e le pagine con un solo collegamento interno.

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In questo caso, la soluzione più rapida è aggiungere pagine chiave alla navigazione del tuo sito o inserire almeno un collegamento interno da un contenuto pertinente.

17. Confronta i tuoi contenuti con le pagine che si posizionano meglio e analizza l'intento degli utenti

Una delle considerazioni più significative su cui i SEO si sono concentrati negli ultimi anni è l'intento del ricercatore.

Può sembrare ovvio, ma dedica del tempo ad analizzare le pagine più in alto in classifica per i termini di ricerca che stai prendendo di mira. Se noti una netta differenza tra i tuoi contenuti e le pagine che si posizionano in cima alle SERP di Google, dovrai prendere in considerazione la possibilità di rielaborare i tuoi contenuti tenendo presente l'intento del ricercatore.

Forse non sei andato abbastanza in profondità in un argomento o gli utenti si aspettano di leggere una guida, ma tu stai cercando di classificarti nella categoria e-commerce.

Se fatichi a identificare l'intento di una parola chiave specifica, non temere: molti dei nostri strumenti di ricerca delle keyword ora hanno una metrica che indica l'intento di ricerca per aiutarti a determinare se una parola chiave è Transazionale (T), Commerciale (C), Navigazionale (N) o Informativa (I).

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Abbiamo anche creato una guida per comprendere l'intento di ricerca, che puoi consultare per saperne di più.

I link rimangono un fattore chiave di ranking. Oltre a pianificare una strategia per creare link migliori rispetto ai tuoi concorrenti, puoi anche verificare la presenza di link potenzialmente tossici eseguendo una Backlink Audit.

Non tutti i link ti aiutano a classificarti. Se Google considera un link come un tentativo di manipolare le tue classifiche di ricerca, ti sanzionerà per aver violato le sue Linee guida per i webmaster.

È importante controllare la presenza di link tossici come parte di qualsiasi SEO audit, soprattutto se stai lavorando su un sito per la prima volta. Se non conosci i backlink tossici o desideri una rinfrescata, puoi consultare la nostra pratica guida.

Puoi utilizzare lo strumento Backlink Audit per identificare i link tossici, in modo da poterli sistemarli per evitare un impatto negativo sulle prestazioni del tuo sito.

I "backlink tossici" sono considerati dannosi per diversi motivi - puoi filtrarli nella scheda Audit dello strumento. Alcuni fattori negativi che influenzano il livello di tossicità di un backlink nel nostro strumento includono:

  • Backlink derivanti da siti non indicizzati.
  • Backlink da siti con molte pagine mirror.
  • Backlink provenienti da directory di link.

Ci sono anche altri fattori "potenzialmente pericolosi" indicati dallo strumento. Ciò è utile se stai cercando di anticipare eventuali problemi di backlink lungo il cammino.

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Sebbene Google tenda a ignorare i backlink "cattivi" a condizione che tu non abbia acquistato i link o non abbia partecipato a un'altra forma di schema di backlink, potrebbe valere la pena esaminarli se noti che si presentano in grandi quantità.

Ora diamo un'occhiata a come iniziare un audit dei backlink.

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Nella parte superiore della pagina di Backlink Audit, troverai brevi descrizioni delle tre regole principali per assicurarsi un buon profilo di backlink:

  • Contatta i proprietari del sito per richiedere la rimozione dei backlink tossici: questo è il modo più semplice per affrontare i backlink tossici (come raccomanda Google).
  • Rifiuta i backlink più tossici: per quei link che sono veramente tossici (hanno un punteggio di tossicità molto alto), potresti voler andare direttamente al motore di ricerca per rinnegare qualsiasi relazione con il sito che sta originando il backlink.
  • Inserisci in una whitelist i backlink validi: se da una parte devi riunire tutti i backlink tossici per rifiutarli, dall'altra devi contrassegnare i backlink positivi, in modo da non rinnegarli inavvertitamente o contattare il proprietario del sito per rimuoverli.

Se hai un sito grande, potresti avere molti backlink da controllare. Fortunatamente, lo strumento semplifica il filtraggio in base a molti fattori, in modo da rendere l'elenco più gestibile.

Supponiamo che tu decida di affrontare prima i backlink con il punteggio di tossicità più alto. Ti consigliamo di andare alla scheda Audit per visualizzare i risultati. Quindi, procedi attraverso i link, cliccando per aprire l'URL in una nuova scheda.

Dopo aver esaminato personalmente l'URL, hai tre opzioni tra cui scegliere:

  1. Inviarlo alla whitelist: questo è per quei backlink che si rivelano legittimi e non tossici.
  2. Spostarlo nell'elenco "Rimuovi": invia qui i backlink che vuoi chiedere al proprietario di rimuovere dal suo sito. Genereremo automaticamente le informazioni di contatto del proprietario del dominio. Una volta spostati i link qui, lo strumento ti fornirà una bozza di messaggio per risparmiare tempo e non dover scrivere email da zero.
  3. Inviarlo all'elenco "Rifiuta": questi backlink sono quelli che vuoi allontanare dal tuo sito rinnegandoli. Una volta che hai un elenco completo di backlink che desideri rifiutare, puoi preparare un singolo file che puoi quindi caricare sullo strumento Disavow di Google.
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Nota importante: lo strumento Disavow di Google è una funzionalità avanzata. Potrebbe essere più facile contattare il proprietario del dominio per rimuovere un link piuttosto che affrontare il complesso processo di disconoscimento, soprattutto se sei nuovo nel mondo dei backlink.


Quali sono i passi successivi a una SEO Audit?

Uff! Quindi, hai finito la tua audit SEO e hai trovato molte aree di miglioramento. Cosa succede dopo? Inizia il lavoro. Ecco alcuni elementi dell'elenco di controllo da raggiungere una volta completata l'audit:

  • Traccia le classifiche/posizioni delle tue parole chiave (e tieni d'occhio i siti della concorrenza).
  • Usa lo strumento di rimozione in Google Search Console per eliminare qualsiasi contenuto duplicato indicizzato su Google.
  • Rimuovi eventuali codici di programmazione poco funzionali che rallentano le prestazioni della tua pagina o rendono difficile per Google il rendering corretto del tuo sito.
  • Correggi eventuali link interrotti, converti i redirect 302 in 301 dove necessario e ripulisci la mappa del tuo sito (utilizza lo Strumento di convalida del markup schema per verificare che il codice sia privo di errori).
  • Inizia a raggruppare i tuoi backlink nelle tre categorie principali e contatta gli editori/esporta il tuo elenco di link rifiutati.
  • Lascia che SEO Writing Assistant ti aiuti a creare i contenuti più unici e originali del Web.
  • Aggiungi almeno un link interno pertinente a qualsiasi pagina orfana che identifichi.
  • Inizia a eseguire report utilizzando la nostra funzione I miei report per verificare che tutto il tuo duro lavoro di SEO audit stia dando i suoi frutti. Questo è particolarmente importante per le agenzie. Puoi generare report personalizzabili per i clienti praticamente su tutto ciò che riguarda la SEO, dalla tecnologia, ai contenuti, alle audit del sito.

Pensieri finali

Condurre una SEO audit può aiutarti a mettere insieme una solida strategia all'inizio di un nuovo progetto o per il lancio di un sito ed è una parte essenziale per un successo continuativo.

Trovando i problemi il più rapidamente possibile, puoi risolvere gli ostacoli che impediscono al tuo sito di raggiungere il suo pieno potenziale. Puoi analizzare altre aree, ma otterrai una visione approfondita dello stato di salute generale del tuo sito eseguendo questi primi passi.

Vuoi immergerti più a fondo nel mondo della SEO tecnica?

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Marketer con una gigantesca passione per i video. In Semrush ho trovato la mia dimensione come manager del mercato italiano: ho modo di sperimentare in tutte le aree del marketing, dalle email ai video, dalla SEO al digital, e ho l‘opportunità di imparare sempre cose nuove.
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