Strategia SEO internazionale: la gestione di un sito in più Lingue
Molte aziende scelgono di raggiungere il mercato estero tramite il proprio sito aziendale e di portare avanti un'attività di web marketing internazionale, ma non tutte sono consapevoli che la gestione delle lingue di un sito multilingua non è per nulla banale e non è sufficiente una buona attività di espansione della query e un buon copywriting.
Anzi, la gestione di un sito multilingue deve essere portata avanti in modo preciso e puntuale, in modo che il motore di ricerca non si “confonda”, presentando risultati non coerenti con la lingua dell’utente che ha effettuato la ricerca.
Il caso Sony e l'errore delle 2 versioni in SERP
La gestione dell'Hreflang rappresenta il primo passo lato SEO verso il posizionamento del sito web di un'azienda all'interno dei mercati esteri.
Molti siti in Italia che hanno una traduzione in una lingua straniera (inglese, spagnolo, tedesco, ecc) spesso e volentieri non implementano alcuna accortezza lato SEO per tutelare la scelta da parte del motore di ricerca dei risultati da mostrare all’utente nella pagina di ricerca. Per questo motivo alcuni siti web multilingua si trovano in una situazione come quella di Sony.
Cercando all'interno di Google la parola “Walkman”, nei primi 10 risultati della SERP troviamo tre risultati per Sony: una pagina in lingua inglese e due in italiano.
Una pagina è dedicata alla storia del Walkman, mentre le altre due pagine sono in realtà la stessa pagina “catalogo” semplicemente tradotta.
La visualizzazione delle due pagine “catalogo” in due lingue differenti va considerato come un errore nella strategia di SEO internazionale di Sony, in quanto nella SERP di Google Italia non ha senso avere sia la versione inglese che quella italiana: il risultato in inglese non è pertinente e all'utente italiano non interessa visualizzarlo.
Quale errore ha commesso Sony?
L'errore, per quanto potrebbe sembrare di Google, è in realtà di Sony. Questo particolare caso di snippet “duplicati” si verifica in quanto non si sono tenute le dovute accortezze lato SEO nel sito multilingua del brand; infatti, non sono state date al motore di ricerca le giuste indicazioni per comprendere che quella pagina in realtà è la stessa, solo in due versioni diverse (in inglese e in italiano).
Nel dubbio Google, visto che la ricerca è di brand in lingua inglese, ha preso sia la versione .com sia la versione .it del dominio ufficiale di Sony, lasciando all'utente la libertà di scegliere su quale risultato cliccare.
Come indicare a Google che esistono versioni in più Lingue di un sito?
Per evitare o risolvere questo errore è necessario effettuare due passaggi:
-
indicare la nazione di riferimento all’interno del profilo di Google Search Console (ex Google Webmaster Tools);
-
implementare nel modo corretto l'attributo HrefLang.
Gestire le lingue tramite Google Search Console
All’interno di Search Console è possibile indicare la nazione a cui fa riferimento il proprio sito (per esempio www.ilmiosito.com). Va però considerato il fatto che questa funzione è abilitata solo per i domini con Top Level Domain (TLD) non geolocalizzato, per esempio il .com oppure il .net, dove le varie versioni della lingua possono essere indicate con sotto-directory (www.ilmiosito.com/it) o domini di terzo livello (www.it.ilmiosito.com).
Possiamo procedere a segnalare e quindi associare una lingua di riferimento al dominio principale www.esempio.com e alle varie lingue, come www.esempio.com/es oppure es.miosito.com per lo spagnolo, nel seguente modo:
-
effettuare il login in Google Search Console;
-
creare un profilo per ogni dominio/URL che identifica ogni lingua.
Il risultato sarà una schermata simile alla seguente:
Nel menu di spalla sinistro si deve aprire la voce di menu “Traffico di ricerca”
e successivamente cliccare la voce “targeting internazionale” e nella schermata che appare selezionare il tab “Paese”.
Ora sarà possibile indicare a Google il paese di riferimento.
Per i domini geolocalizzati (come .it .es .co.uk), invece, questa indicazione non può essere data perché in automatico Google sceglie la nazione di appartenenza prendendola dal TLD.
Gestire le Lingue tramite l'attributo HrefLang
Ipotizziamo di avere un sito multilingua con due pagine: la prima è www.esempio.com/a.html, che è la pagina italiana che mostra il prodotto A; la seconda è es.esempio.com/a.html, che mostra lo stesso prodotto in lingua spagnola.
Avendo giàindicato a Google in Search Console le nazioni di riferimento per il dominio principale e per il sottodominio "es", a questo punto ci si aspetta che la pagina A italiana appaia per le ricerche effettuate su Google.it e quella in spagnolo per le ricerche effettuate su Google.es.
Questo è vero in parte, infatti, così facendo, abbiamo già fornito un’indicazione di massima al motore di ricerca, ma per rafforzare la relazione tra queste pagina sarà indispensabile implementare per entrambe l’attributo hreflang.
Cosa è l’HrefLang?
L’HrefLang è quell’attributo che va inserito nel codice di tutte le pagine che hanno una versione in lingua. Si tratta di un attributo bidirezionale che, per questo motivo, va inserito in tutte le pagine di un sito multilingua, anche in quelle autoreferenziali.
Con l'esempio visto in precedenza sarà quindi fondamentale e obbligatorio che entrambe le pagine del sito web riportino il markup che direzioni sia verso la pagina stessa che verso la versione tradotta.
L’HrefLang può essere implementato in modi differenti:
- all’interno dell’head tra i tag <head> </head>;
- all’interno del file che contiene la sitemap, comunemente nominato sitemap.xml;
- nell’intestazione http. Questa soluzione è comunemente adottata con i file PDF per indicare una versione in lingua diversa della pagina che si sta visualizzando.
Il valore contenuto all’interno dell’attributo HrefLang permette di identificare la lingua (nel formato ISO 639-1) e l’area geografica (nel formato ISO 3166-1 Alpha 2) della pagina che si sta visualizzando e di quella alternativa. Quest’ultimo elemento, ovvero l’inserimento dell’area geografica, è facoltativo.
Esempio:
-
it: permette di identificare una pagina con contenuti in italiano, indipendentemente dalla regione;
-
es-ES: indica che la pagina ha contenuti in spagnolo per utenti provenienti dalla Spagna;
-
es-US: indica contenuti in spagnolo per gli utenti degli Stati Uniti d’America.
Riprendendo l’esempio precedente della pagina A.html in italiano e spagnolo, l’indicazione delle pagine di riferimento può essere effettuata tramite l'attributo HrefLang con questa sintassi nell’head:
<head>
<link rel="alternate" href="http://www.esempio.com/a.html" hreflang="it-it" />
<link rel="alternate" href="http://es.esempio.com/a.html" hreflang="es-es" />
</head>
Nel caso si vogliano fornire le stesse indicazioni nella sitemap, la sintassi sarà la seguente:
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<urlset xmlns="http://www.sitemaps.org/schemas/sitemap/0.9"
xmlns:xhtml="http://www.w3.org/1999/xhtml">
<url>
<loc>http://www.example.com/english/</loc>
<xhtml:link
rel="alternate"
hreflang="it-it"
href="http://www.esempio.com/a.html"
/>
<xhtml:link
rel="alternate"
hreflang="es-es"
href="http://es.esempio.com/a.html"
/>
</url>
</urlset>
Se invece si trattasse di due PDF,le indicazioni nelle intestazioni http dovranno essere così strutturate:
Link: <http://www.esempio.com/a.pdf/>; rel="alternate"; hreflang=”it",<http://es.esempio.com/a.pdf/>; rel="alternate"; hreflang=”es”
Infine, per tutti quei siti multilingua che possiedono una pagina di smistamento con re-indirizzamento automatico o dove l’utente può scegliere la lingua, è stato introdotto l'attributo HrefLang X-Default, utile proprio a indicare questa tipologia di pagine.
Rivedendo il caso precedente, ci si potrebbe trovare in una situazione come la seguente:
- http://www.esempio.com/ = Quando l’utente atterra qui è reindirizzato automaticamente tramite geotargeting verso la versione del sito in lingua corretta.
- http://it.esempio.com/ = Versione italiana.
- http://es.esempio.com/ = Versione spagnola.
- http://en.esempio.com/ = Versione inglese.
In questo caso, oltre all’attributo HrefLang - come indicato precedentemente - per le varie lingue dovrà essere inserito anche il seguente in tutte le pagine:
<link rel="alternate" href="http://www.esempio.com/" hreflang="it-it" />
Il sito web internazionale: da affidare agli specialisti?
Risulta quindi evidente che approdare nel Web “internazionale” non è così semplice e immediato come si potrebbe pensare e a tutti coloro che decidono di avere un sito web in più lingue si consiglia di affidarsi a un'agenzia SEO che conosca Google e sappia utilizzare tutti i suoi utili e indispensabili strumenti di gestione.
Anche tu hai un sito web multilingua?
Stai ottenendo i risultati sperati o hai qualche dubbio sulla tua strategia SEO internazionale?
Puoi scrivere le tue domande qui nei commenti!
Commenti
Si è appena iscritto o è troppo timido per dire qualcosa.
Nella root c'è il selettore delle lingue.
Come devo configurare Google Search Console? Io ho la versione del sito inglese (miosito.com/en) ma non è solo per gli Stati Uniti.
Si è appena iscritto o è troppo timido per dire qualcosa.
Si è appena iscritto o è troppo timido per dire qualcosa.
Io ho una situazione che non ho trovato nei commenti sotto.
Io ho un sito .com, ovviamente in Italia, ma per mia scelta è in inglese e dedicato al mercato estero.
Con WPML è stato tradotto in italiano, quindi esce .com/it.
Non sono certo che sia la cosa giusta, e tra l'altro nella SERP dagli USA esco anche bene ma con i link in Italiano
Secondo te è stata una buona scelta o avrei dovuto fare altro?
Si è appena iscritto o è troppo timido per dire qualcosa.
Gli editorialisti di SEMrush sono autori che hanno dimostrato la loro esperienza nel marketing digitale e contribuiscono regolarmente alla nostra comunità.
la scelta è corretta in termini assoluti, bisogna però vedere come sono implementati gli Hreflang e visionare il codice della pagina.
C'è anche da verificare come è effettuato il check delle SERP USA e la lingua in cui sono effettuate le ricerche.
Se ti va scrivimi qui il sito o mandami un messaggio su Facebook o similare che proviamo a controllare.
grazie per il commento e buona giornata,
Andrea
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il caso è un po' particolare, se vuoi aggiungimi pure su Facebook e scrivimi così ci guardiamo insieme.
ciao,
Andrea
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Come potrei ottimizzare il problema metadescription?
Di switchare tra it e en si occupa un index.php nella directory principale che verifica la lingua di sistema e fa un redirect.
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Ogni tanto prende parte alle conversazioni.
1 miobrand.it, miobrand.fr, e così via
2 es.miobrand.it, fr.miobrand.it.
3 miobrand.it/es, miobrand.it/fr, ecc.
Ora per la Seo le risposte sono nel post, ATTENZIONE QUESTO È UN LAVORO DA PRO P.S. PERCHÉ PERDERE LE POSIZIONI ACQUISITE NEI SEARCH ENGINE È UN ATTIMO.
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io parto da un sito in Italiano e vorrei tradurlo in varie lingue: sarebbe corretto aprire un sito con dominio localizzato (es per la Spagna ad esempio) per ogni lingua?
In questo caso ho due domande: usare un nome dominio spagnolo o italiano (stesso dominio italiano solo .es)?
Essendo una traduzione dei contenuti del sito italiano, risulteranno a Google come duplicati?
Grazie :)
Ogni tanto prende parte alle conversazioni.
A mio modesto avviso con base in it e in possesso di un .it per un business a un certo livello è consigliato comprare da subito i domini di primo esempio :.es,.Fr,.de,e via ,poi (avendo la forza finanziaria comprare anche nomi a dominio simili al nome de brand) .
Questo è uno dei scenari da top Company , poi è possibile accontentarsi con un .it e creare un terzo livello es.miobrand.it o ancora in ordine di importanza è possibile utilizzare miobrand.it/fr ,/de,/pt,e così via tutto dipende dal dinero che si investe, PER IL SEO NON TROVANDO RISPOSTA IN QUESTO POST CONSIGLIO UN PRO P.S. PERCHÉ PERDERE TUTTO NEI SEARCH ENGINE È UN ATTIMO , e dopo affidarsi a un pro è tardi(è come portare un paziente in coma) MA NON IMPOSSIBILE.
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ti rispondo per punti:
1) Si è corretto comprare un dominio localizzato per ogni lingua, o meglio nazione, a cui vuoi far riferimento, quindi avrai: brand.it, brand.es ecc.
2) L'hreflang esiste proprio per questo motivo, permettere a Google di capire che i contenuti sono uno la traduzione dell'altro e di conseguenza fornirli come risposta quando è più indicato.
Spero di aver rispoto alle tue domande, in caso scrivi pure :)
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quindi hreflang è un link che dovrei sistemare in tutte le pagine che ho condiviso tra i vari siti in lingua, in modo che gli utenti possano passare da quella che leggono alle altre disponibili per quel post e che google sappia che quella pagina è sempre la stessa, mia, da in più lingue, corretto?
E se il brand è un concetto (ad esempio imparalelingue.it) è meglio tenere il nome originale o tradurlo in ogni lingua?
Ogni tanto prende parte alle conversazioni.
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internazionalizzare un sito su Wordpress è un lavoro che si può fare anche con WPML, tutto dipende anche dal livello di conoscenza della piattaforma e le necessità.
È corretto personalizzare in base alle esigenze linguistiche e di mercato per ogni nazione, la cosa migliore però non è l'utilizzo del .com ma estensioni dominio localizzate .it .fr .co.uk ecc.
ciao,
Andrea
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Mi chiedevo, è sbagliato implementare l'hreflang sia da codice che da sitemap? Avere due implementazioni è dannoso?
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dannoso direi di no, ti trovi in una situazione simile?
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complimenti per l'articolo che ho trovato davvero interessante. A tal proposito la domanda nasce spontanea (cit. Lubrano): come mai nella versione inglese di questa pagina (https://www.semrush.com/blog/the-most-common-hreflang-mistakes-infographic/) non c'è un hreflang che indichi la versione italiana (https://it.semrush.com/blog/sito-multilingua-errori-piu-comuni-hreflang/)? C'è solo il rimando alla versione "es" ed "en" (autorefenziale). Magari c'è qualcosa che mi sfugge...
Ti ringrazio anticipatamente per l'eventuale risposta. Saluti
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scusa la risposta tardiva, ma il team di SemRush sembra averti letto ;) , ora vedo implementate correttamente tutte le correlazioni.
grazie per il commento,
Andrea
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Volevo un consiglio: ho un blog nel quale ho scritto articoli sia in italiano sia in inglese. Inoltre volevo impostare una home page (dalla quale poi si accede al blog) con contenuti in italiano se l'accepted language è it, inglese in tutti gli altri casi. Qual'è secondo te la soluzione migliore in casi come il mio?
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Ora mi rimane un dubbio, Semrush riconosce la presenza dell'attributo su ogni pagina, google search console invece afferma: Il tuo sito non ha tag hreflang. A questo punto pensavo di creare una nuova proprietà .com/en con destinazione Inghilterra. Il mio dubbio è: poichè il sito è dedicato a clienti, oltre che inglesi, anche da altre nazioni, è preferibile mettere la spunta su "non elencato". Oppure creare una proprietà per ogni paese di interesse anche se il sito è solo in inglese ed italiano?
Grazie
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mi fa piacere che ti sia stato utile. È molto strano che nonostante sia stato inserito, Google Search Console non ti dia indicazioni in merito. Prova a riverificare che sia stato fatto tutto correttamente,
ciao,
Andrea
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ho due piccole domande. Ho un sito .com che è in inglese con altre 3 versioni, spagnolo (/es/), russo (/ru/), italiano (/it).
Mi confermi la correttezza di quanto segue? Ho un dubbio se va inserito anche l'hreflang per l'inglese su sè stesso, ovvero sul com . Non metterei l'xdefaul perché il sito è in inglese e dalla home non si scelgono le altre lingue.
Domanda 2. In un caso come questo dove le versioni di lingua sono nelle cartelle, tu verificheresti più proprietà sulla search console o solamente la principale sitoesempio.com?
Grazie
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assolutamente sì, l'hreflang deve riportare tutte le versioni in lingua della pagina compresa verso sè stesso, quindi nella home del .com avrai hreflang per en,es,ru e it.
Condivido il non mettere un xdefault se non c'è una pagina dedicata allo smistamento.
Ti consigli di verificare ogni versione in Search Console assegnando la nazione di riferimento.
buona giornata e scusa la risposta tardiva,
Andrea
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Ipotizziamo l'esistenza di N versioni linguistiche in gTLD, es: example.com/IT-it per Italiano, Italia, example.com/IT-en per Inglese, Italia, example.com/UK-en per l'inglese britannico e così via e per ognuna di esse esista una versione dedicata del sito stesso, con traduzioni e contenuti personalizzati.
Una agenzia SEO ha consigliato anche la creazione di versioni statiche del sito per altri paesi esteri es: Romania example.com/RO-en per facilitare gli accessi da questi paesi. La versione in queste lingue però non è personalizzata, ma rappresenta una replica statica di un inglese 'internazionale'. Cosa ne pensi?
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la prima domanda è: se non è personalizzabile la versione inglese perchè farla? Il discorso è sempre legato agli obiettivi che uno si prefigge.
Di base ti direi che se il markup è implementato correttamente non dovrebbero esserci grossi problemi.
Scusa la risposta super tardiva :(
Andrea
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Il vecchio sito era multilingua con la suddivisione in sottocartelle /ita/ e /eng/. Il nuovo sito ha lo stesso dominio ed è sempre multilingua con la suddivisione in sottocartelle /it/ e /en/. I contenuti del nuovo sito e le pagine sono suddivisi diversamente dal vecchio.
Io ora mi trovo a dover fare i redirect dal vecchio sito a quello nuovo (tramite htaccess perché per motivi che adesso non starò ad elencare non posso usare un plugin per questo progetto) e mi chiedevo: posso fare i redirect 301 da singola pagina a pagina (ovviamente è possibile per farlo per il numero di pagine) o mi conviene seguire un altro metodo?
Per intenderci ti faccio un esempio di come io procederei per fare questi redirect:
www.miosito.com/ita/ reindirizzato a www.miosito.com/it/
www.miosito.com/eng/ reindirizzato a www.miosito.com/en/
www.miosito.com/ita/prodotti reindirizzato a www.miosito.com/it/prodotti
www.miosito.com/eng/prodotti reindirizzato a www.miosito.com/en/products
e così via...
Rischio di incontrare delle problematiche?
Grazie!
Ogni tanto prende parte alle conversazioni.
In alternativa puoi crearti delle RewriteRule.
RewriteRule ^eng/([a-zA-Z]+)/([0-9]).html$ http://sito.it/en/$1/$2.html [R=301,NC]
Poi ovviamente Andrea potrà essere più preciso
Ogni tanto prende parte alle conversazioni.
In alternativa puoi crearti delle RewriteRule.
RewriteRule ^eng/([a-zA-Z]+)/([0-9]).html$ http://sito.it/en/$1/$2.html [R=301,NC]
Poi ovviamente Andrea potrà essere più preciso
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la rispota alla tua domanda è: no, non incontri problematiche ma anzi fare i redirect è la soluzione migliore che tu possa adottare.
In caso tu abbia dei pattern predefiniti e conosciuti (ad esempio: tutte le pagine sotto /eng/prodotti ora sono sotto /en/products, quindi /eng/prodotti/my-product ora è /en/products/my-product) puoi utilizzare delle regular expression nell'.htaccess come indicato da Gennaro.
Poni comunque particolare attenzione alle pagine più visitate e più linkate, sfrutta poi Search Console per scoprire se ad esempio c'è qualche pagina che va in errore.
Per evitare problematiche il mio consiglio è fare un backup di tutte le vecchie URL per poi inserirle in un tool come Screaming Frog e verificarne i reindirizzamenti.
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1) Per acquistare i domini nelle varie nazioni (e quindi "dedicati", bisogna essere residenti?). Lo chiedo perché il servizio clienti di un hosting mi aveva detto tempo fa che non potevo acquistare un dominio ".de" perché bisogna essere residenti... (!)
2) Tanti anni fa ho cominciato l'ecommerce che gestisco con un .it ... col senno di poi il avrei fatto meglio ad utilizzare il .com (cmq acquistato)... ovviamente non mi conviene - visto che è ben posizionato - trasferire il tutto sul .com, giusto?
3) ...di conseguenza per l'estero avrei individuato un nuovo nome a dominio diverso, anche perchè il dominio è con parole italiane di difficile comprensione per un utente inglese o tedesco e quindi ho individuato un nome più comprensibile... : ovviamente si tratta di cominciare daccapo oppure se il .it se nella selezione della lingua punta il .de o .fr si "porta dietro" un po' di "valore"? Oppure cosa consiglieresti?
Grazie!
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grazie per i complimenti. Per punti:
1) Dipende dalla nazioni. Per un dominio .de, se non erro, il contatto di amministrazione deve essere residente in Germania.
2) Puoi mantenere il .it per il mercato italiano e andare sull'estero con il .com declinandolo sulle varie country attraverso sotto cartelle miodominio.com/de oppure con sotto dominio de.miodominio.com.
3) Rifacendomi al punto 2, potresti optare per un nome brand generico che ti permetta di utilizzare un'estensione .com da declinare poi sulle varie lingue.
Per qualsiasi dubbio scrivimi pure,
buona giornata,
Andrea
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Mi spiego meglio, va da sè che sul sito.ch l'inglese/francese/tedesco sarebbero le lingue per la svizzera, mentre sul sito.it la parte inglese sarebbe la semplice traduzione dell'italiano lingua madre. sul sitogruppo.com che secondo me non serve a nulla (stessa società della svizzera) sono traduzioni di lingua generiche non riferite ad alcun paese.
Dovrei quindi settare hreflang su sito.it come alternate it-IT e en-IT ? o cose del genere?
Dovrei anche aggiungere altri href su sito.ch che esiste un alternate sito.it it-IT oltre che ali 3 alternate en/fr/eng?
spero di essermi spiegato il meglio possibile, in effetti faccio ancora fatica a capirci qualcosa pure io
grazie
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la tua situazione direi che è quanto mai complessa. Così a sentimento potresti gestire l'italiano sulla svizzera con la definizione hreflang it-ch. Mentre le versioni in lingua di scarso valore per l'utente e meramente duplicate di quelle principali potresti valutare di sfruttare l'utilizzo di canonical.
Buona serata,
Andrea
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Quello che ti domando è: sarebbe meglio prendere un dominio di primo livello (www.miosito.fr) o per Google possono andare bene anche le sottocartelle (come è attualmente) e posizionarlo per keywords italiane e francesi? Del sottodominio manco ci penso dato che non ho una TLD generica.
Grazie mille in anticipo
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la situazione migliore e ottimale è quella in cui per il tuo cliente crei il sito miosito.sn (sn è l'estensione per i domini Senegalesi) e che le pagine tradotte siano correlate a miosito.it tramite l'uso corretto dell'hreflang.
In alternativa valuterei l'utilizzo di un dominio generico come miosito.com/sn mantenendo il riferimento sempre fr-SN in quanto la declinazione linguistica va localizzata sulla nazione di riferimento.
Eviterei di utilizzare il dominio .it per effettuare qualsiasi lavoro al di fuori dell'Italia.
ciao e grazie per il commento.
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Se io prendo il dominio .sn, quindi un dominio a parte, l'hreflang perché dovrei inserirlo?
Cioè se avessi sullo stesso sito la lingua principale e quella francese, lo capisco, ma in questo caso non mi è chiaro
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Una domanda. Nel caso si scegliesse l'opzione sottodomini per un sito multilingua, come gestire versioni del sito con lingua uguale (al di là di tener conto nella traduzione del contesto nazionale, sia linguistico che abitudine dei consumatori) e area geografica diversa?
Ad esempio la versione del sito in inglese per l'Inghilterra e per l'Australia tu come la gestiresti? gb.sito.com e au.sito.com (sottodominio con codice geografico all'inizio) o en.sito.com/gb/ e en.sito.com/au/ (sottodominio con codice lingua comune e sottocartella per distinguere aree geografiche)
Grazie mille!
ps e si chiaramente tutto con HrefLang correttamente implementato :-)
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grazie per i complimenti :)
Premesso che la soluzione migliore sarebbe quella di avere dei domini di primo livello geolocalizzati, nel caso questo non fosse possibile penso che ad oggi opterei per gestire la nazione con il dominio di terzo livello quindi uk.sito.com in questo modo favorirei situazioni come quella statunitense dove avrei:
us.sito.com con dichiarazione all'interno di search console del mercato USA in inglese come quello di riferimento per il sotto dominio facilitando poi le declinazioni linguistiche differenti ad esempio:
us.sito.com/es per tutti gli utenti statunitensi che parlano spagnolo.
L'altra soluzione da te proposta è comunque attuabile ma penso renderebbe un po' complessa la gestione soprattutto in search console dei sottodomini più folder per indicare il mercato di riferimento, infatti replicando la situazione appena presentata avresti:
en.sito.com -> sito generico in inglese (non necessario ma da tenere in considerazione e che in search console non avrebbe una country di riferimento)
en.sito.com/us/ -> sito in inglese mercato Stati Uniti ( da inserire in search console)
es.sito.com -> sito generico in spagnolo (non necessario ma da tenere in considerazione e che in search console non avrebbe una country di riferimento)
es.sito.com/us/ -> sito in spagnolo mercato USA (da inserire in search console)
Spero di aver risposto in modo esauriente alla tua domanda e se hai altri dubbi non esitare a scrivermi,
buona giornata!
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Ogni tanto prende parte alle conversazioni.
Se ho un sito multilingua diviso in sottocartelle, quindi sito.com/it e sito.com/de. Dove la pagina di default .com effettua il redirect in base all'ip, oppure alla lingua del browser. Voglio chiederti due cose:
- la pagina di default è utile inserire l'attributo hreflang="x-default"
- in google search console posso registrare soltanto il sito.come (quindi non le sottocartelle) posso lo stesso impostare il targeting? e se si come?
In una risposta che hai dato a vincezo gli hai consigliato di registrate sito.eu e sito.eu/it, e impostare il target. nel mio caso devo registrare sito.com, sito.com/it e sito.com/de, anche se il sito .com non ha contenuti? Io pensavo che in search console non si potevano registrare url identici
Grazie
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se hai un riconoscimento sull'ip o la lingua del browser devi prima di tutto verificare il comportamento effettuato dal server in caso non sappia riconoscere la lingua. Ipotizziamo che se non riconosce la lingua/nazione porta a sito.com dove si trova una splash page con tutte le lingue disponibili, se così fosse allora sarebbe necessario l'inserimento dell'attributo "x-default".
In search console basta che registri tutte le versioni del sito (anche quelle in sottocartelle) e puoi indicare la destinazione geografica del sito (http://prnt.sc/em53ef qui puoi vedere che in un sito ho la versione con sottocartella registrata e la possibilità di scegliere il targeting).
Per sito.com anche se presenta solo una splash page ti consiglio la registrazione in Search Console senza però indicare il targeting geografico.
Buona giornata,
Andrea
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Avevo creato un unico profilo in Google Search Console senza specificare il Paese e inserendo due sitemap Xml una per la versione spagnola e una per la versione italiana.
Adesso ho modificato in Google Search Console la lingua di riferimento indicando la Spagna come Paese nel profilo sito.eu, dato che è questa la lingua mostrata di default.
Devo creare un altro profilo per sito.eu/it in Google Search Console per indicare che esiste l'altra versione in italiano? Quindi inviare qui la sitemap xml italiana e levarla dall'altro profilo.
L'hareflang c'è nell'head di ogni pagina come indichi.
Grazie!
Saluti,
Vincenzo
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prima di tutto occhio a non avere duplicati tra sito.eu e sito.eu/es se già il .eu è in spagnolo la versione nella sottocartella /es/ non dovrebbe essere necessaria.
Per quanto riguarda la creazione in search console del profilo per l'IT si te lo consiglio perché può mostrarti dati interessanti relativi al sito e al mercato di riferimento selezionato.
fammi sapere se ci sono problemi e aggiungimi pure su Facebook,
ciao e buona serata,
Andrea
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Siccome non esiste un codice per l’area geografica “Europa”, come posso comportarmi in questo caso spinoso?
Grazie mille!
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