Digital Strategy: Cos'è e Come Crearne Una

Valentina Turchetti

ott 23, 20238 min di lettura
Digital Strategy

INDICE

Se non hai una strategia digitale alla base, non andrai da nessuna parte: rischierai di buttare via sforzi, tempo e denaro perché non saprai come raggiungere i tuoi obiettivi di business, quali canali usare, a quale pubblico rivolgerti, come misurare le performance.

Se quindi vuoi portare la tua azienda o il tuo brand online (e direi che oggi è imprescindibile!), dovrai partire proprio da qui, dalla creazione della Digital Strategy.

Digital Strategy: Cos'è 

Hai presente la mappa che si usa quando non si conosce un luogo e si deve capire come partire dal punto A per arrivare al punto B?

Ecco, la mappa è la tua strategia digitale: è quel documento che ti consente di impostare i tuoi obiettivi e individuare il percorso migliore da prendere, considerando anche eventuali ostacoli, per giungere alla vetta, e portare a casa i risultati per la tua azienda.

La mappa sarà anche in grado di fornirti i canali, i metodi e le alternative valide per arrivare da A a B nel modo più veloce possibile, ottimizzando tempo e risorse.

Ogni Digital Marketing Strategy si compone dei seguenti elementi:

Digital Marketing Strategy

1. Obiettivi

Il primo punto che devi chiarire per creare una digital strategy efficace è: dove vuoi arrivare? Cosa vuoi ottenere?

Se sei presente online, o se la tua ambizione è quella di presenziare il mercato online con il tuo prodotto o servizio, devi innanzitutto capire la meta che vuoi raggiungere.

Mi raccomando: poniti degli obiettivi che siano realistici, concreti e umili. Con “umili” intendo davvero raggiungibili.

Ti faccio un esempio pratico: se sei una startup, appena immessa sul mercato, non puoi porti come obiettivo +80% di vendite del tuo servizio in 3 mesi grazie al Digital Marketing.

Sarebbe pura follia. Un ragionamento di questo tipo ti farebbe cadere in una tale delusione e in un tale sconforto che molleresti subito.

Se sei una startup, obiettivi validi potrebbero essere:

  • brand awareness → fatti conoscere dai tuoi potenziali clienti;
  • incremento delle visite al sito → se nessuno capisce chi sei e cosa fai, difficilmente comprerà da te;
  • costruzione di una community sui social, così da comunicare i tuoi valori e risolvere problemi ai possibili clienti grazie ai tuoi prodotti o servizi.

Se invece sei un brand già affermato, allora gli obiettivi della tua strategia digitale potranno essere più legati alla Lead Generation e alle conversioni, del tipo:

  • aumento delle richieste di preventivo;
  • incremento dei lead - contatti email di prospect;
  • aumento delle vendite;
  • aumento del download degli scaricabili/lead magnet.

2. Timing

Il secondo aspetto da considerare è legato alle tempistiche della digital strategy, che anche in questo caso devono essere accurate, misurate e vere.

Consideriamo ancora il caso di una startup: se la mia azienda è nuova al mercato, è decisamente improbabile che possa fatturare milioni di euro in sei mesi.

Questo perché è prima necessario creare una presenza strutturata online, analizzare bene il target di riferimento, così come i competitor e lo scenario in cui si opera. E ancora (sembrerà banale, ma non lo è affatto), individuare i giusti partner e collaboratori.

In base poi al budget a disposizione, si avrà più o meno la possibilità di velocizzare certe operazioni o scegliere attività (come il paid advertising) che, se effettuate con estrema professionalità, portano risultati in tempi più brevi rispetto ad altre.

Infine, non dimenticare la Customer Journey dell’utente: le tempistiche da rispettare non sono di certo solo le tue come azienda, ma anche (e soprattutto) quelle del tuo potenziale cliente.

All’inizio la persona sente una necessità che vuole soddisfare: ecco allora che incomincia a cercare informazioni per trovare una soluzione ai suoi bisogni. Entra in contatto con diversi touchpoint. Poi, magari, si rende conto che non è ancora pronta, per svariati motivi, ad acquistare.

Decide quindi di continuare la sua ricerca. Intanto il tempo scorre.

Alla fine, prenderà la sua decisione e acquisterà.

Come vedi dall’immagine sotto, il processo di acquisto è lungo e complesso:

Customer Journey Map

Fonte: edrawsoft.com

3. Budget

Senza soldi, non si va da nessuna parte. Brutto a dirlo, ma è proprio così.

Il budget serve per:

  • le risorse, quindi le persone coinvolte nel progetto (possono essere dipendenti, collaboratori, consulenti, agenzie di marketing&comunicazione, fornitori e così via);
  • le piattaforme, visto che, indipendentemente dal canale scelto, si dovranno utilizzare piattaforme esterne per promuovere il sito, l’e-commerce, l’azienda e il brand;
  • le attività di marketing & comunicazione, come i canali di advertising.

4. Analisi competitor

Osservare ciò che fanno i concorrenti non significa certo cercare di copiare le loro azioni, ma avere sempre un occhio sulle loro strategie di digital marketing.

Analizzare i competitor significa quindi studiare:

  • il loro sito;
  • la loro presenza sui social;
  • l’email marketing;
  • i lanci;
  • le campagne ads.

Per studiare il sito, è fondamentale capire da un lato il copy, il visual, le CTA, l’interfaccia, il grado di navigazione user-friendly e, dall’altro, il loro posizionamento SEO, le keyword per le quali sono posizionati, le ricerche correlate, quali azioni di Link Building hanno fatto.

Semrush è l’alleato perfetto:

Panoramica dominio Semrush

Vai poi sui canali social dei tuoi concorrenti e osserva:

  • la tipologia di post che pubblicano;
  • le CTA e i link: dove portano? Prova a capire perché;
  • il contenuto multimediale: usano immagini? Video? Caroselli? Reel? Stories?
  • la frequenza di pubblicazione;
  • il livello di engagement sulle pagine: ci sono like, commenti, condivisioni?

Iscriviti alle loro newsletter e intuisci se:

  • seguono un piano editoriale strutturato per le l’email marketing;
  • hanno una frequenza di invio prestabilita;
  • sono solo newsletter informative/educative o anche DEM, che promuovono prodotti o servizi;
  • lavorano di sconti e/o codici coupon;
  • testano diverse forme di Call-To-Action;
  • lanciano numerosi prodotti o servizi o si concentrano solo su quello di punta.

Infine, i tuoi competitor attivano campagne a pagamento, ad esempio sui social e/o su Google? Se sì:

  • quale copy utilizzano?
  • usano hasthag e/o mention?
  • quale visual adottano?
  • quale CTA impiegano?
  • le ads atterrano su una landing page specifica?

Ti consiglio di sfruttare al massimo la funzionalità “Pubblicità” di Semrush, soprattutto il PPC Keyword tool:

PPC Keyword tool

E se ti proponessi una lista di tool utili per analizzare i competitor? Eccola!

Valentina Turchetti LinkedIn

5. Target

Se non sai esattamente a chi ti rivolgi con la tua digital strategy, come puoi pensare di ottenere risultati in termini di Lead Generation e vendite?

Definire il target significa capire a chi indirizzare ogni tuo sforzo di marketing e comunicazione.

Ecco come fare:

  • Se la tua azienda (o quella del tuo cliente) ha un Customer Service interno, indaga su quali sono le domande e i dubbi che avanzano i clienti o semplicemente le persone interessate ai tuoi prodotti o servizi. Potrai scoprire, ad esempio, la loro professione e il percorso d’acquisto o ancora perché comprano da te e non dai tuoi competitor.
  • Crea dei mini sondaggi da inviare per email o pubblicare sui social per capire sesso, età, ubicazione, quali problemi il tuo prodotto o servizio risolve ai tuoi interlocutori.
  • Fai Social Listening: sui social, nel campo di ricerca, immetti parole chiave legate alla tua azienda e ai tuoi prodotti o servizi oppure gli hashtag di riferimento e trova tutti i post e le immagini ad essi associati. Potrai trovare profili di tuoi clienti, quindi analizzarli per captare chi sono, dove vivono, quali sono i loro interessi e così via. Puoi anche avvalerti di tool a pagamento, che ti faranno risparmiare un sacco di tempo, come Brand24.

Ora sei pronta/o a creare la tua Buyer Persona, compilando tutti i campi a te utili per definire il tuo potenziale cliente.

Buyer Persona

Fonte: HubSpot

Un altro metodo per definire il tuo target, potrebbe essere la mappa dell’empatia.

A dir la verità, la trovo una modalità un po’ particolare, perché si tratta di mettersi proprio nei panni del target, immedesimarsi e cercare di elaborarne un profilo.

Capisci bene che non è molto semplice, ma, se si fa fatica a trovare gli elementi di cui ti parlavo sopra, rappresenta una soluzione conveniente.

Mappa dell’empatia

Fonte: https://www.nngroup.com/

Seguendo questa mappa, nel box “says” devi inserire frasi e modi di dire che, secondo te, dice appunto il tuo target; nel box “thinks” ciò che pensa; nel box “does” ciò che fa e infine, nel box “feels” ciò che sente.

Facciamo un esempio.

Il mio brand realizza abbigliamento per donne dai 35 ai 65 anni con tessuti rigorosamente di alta qualità. Pochi capi, si misura. Ecco un esempio di mappa dell’empatia che potrei creare:

Mappa dell’empatia

6. KPI e metriche

Spesso si parte con la quinta ingranata, iniziando subito a implementare gli aspetti operativi, invece è fondamentale fare un passo indietro e impostare metriche e KPI.

Sarà infatti proprio grazie ad esse che sarai in grado di capire se stai investendo correttamente soldi, tempo e risorse.

Se non monitori le azioni che hai intrapreso, come fai a misurare risultati e performance?

Considera che KPI e metriche andrebbero misurate con una cadenza temporale prestabilita, ad esempio ogni mese o ogni sei mesi.

Ma veniamo al dunque.

Per KPI intendiamo il macro cappello entro cui considerare le metriche, quindi i valori quantitativi, che ti occorrono per raggiungere il tuo più grande KPI.

Facciamo un esempio concreto:

  • KPI → aumento del 40% del fatturato entro 12 mesi;
  • Metriche → aumento sessioni al sito, decremento bounce rate, aumento lead, aumento richieste di preventivo, aumento telefonate al call center per ricevere maggiori informazioni sul prodotto/servizio, incremento delle vendite.

7. Planning

Stabilisci ora il tuo piano, il cuore della tua Digital Strategy, che dovrà prevedere le attività, i canali e i formati di marketing e comunicazione.

In base ai tuoi obiettivi, al tuo target e al tuo budget, tra le attività potranno rientrare:

  • SEO;
  • Digital PR;
  • Social Media Marketing;
  • Ads (Social Ads, Google Ads, Bing Ads);
  • Email Marketing;
  • Content Marketing;
  • Video Marketing;
  • Podcasting.

Dovrai poi decidere i canali e i formati da sfruttare per far decollare il tuo business online, tra cui:

  • sito;
  • e-commerce;
  • blog;
  • social network;
  • email;
  • audio;
  • immagini;
  • video;
  • stories;
  • infografiche;
  • mappe.

Individua, inoltre, le persone che ti serviranno per attuare il tuo piano digital: sei davvero sicuro/a di poter occuparti tu di tutto?

Potresti aver bisogno di diverse figure professionali. Valuta tu se sia meglio affidare la tua digital strategy a tanti professionisti singoli o se rivolgerti ad una Digital Agency, dove al suo interno sono coperte tutte le aree del marketing e della comunicazione online.

Digital Strategy

Strategie Digitali Efficaci: Analizza i Dati per Prendere Decisioni Data-Driven

Le decisioni devono sempre essere guidate dai dati, non dal sentimento o dalle mode.

Ecco perché è fondamentale saper leggere bene i dati, interpretarli e usarli per estrapolare azioni operative da implementare, così da migliorare la tua strategia digitale un passo alla volta.

Ti spiego quali sono i dati principali, quelli che contano davvero, che devi considerare in base ai canali e alle attività che hai scelto, osservando non solo i dati quantitativi ma anche quelli qualitativi.

Piattaforme Social

Non è importante tanto il numero di follower (a meno che l’unico obiettivo del business non sia la Brand Awareness): meglio avere meno follower, ma molto attivi, che interagiscono con la pagina, piuttosto che mille mila follower passivi. Che senso avrebbe altrimenti gestire i canali social?

I social sono il regno dell’engagement, della conversazione, dell’intrattenimento.

Cruciale è il tasso di engagement in termini di like, commenti e condivisioni, ma anche quante volte e come è stato utilizzato l’hashtag ufficiale del brand (ciò infatti comporta un passaparola online: più persone pubblicano post con quell’hashtag, più il brand circola in rete).

Non è finita qui: non fermarti ai dati statistici, ma osserva le domande che hai ricevuto in posta in arrivo. Si tratta di dati qualitativi davvero preziosi, che ti forniscono idee puntuali su cosa il tuo pubblico pensa del tuo prodotto o servizio.

Sito/Blog/E-commerce

  • Sessioni al sito.
  • Tempo di permanenza medio.
  • Bounce rate.
  • Tasso di abbandono al carrello.
  • Utenti nuovi VS. di ritorno.
  • Canali da cui arrivano gli utenti sul sito (pubblicità, banner, articolo e così via).

Email Marketing

  • Numero di iscritti e, soprattutto, di disiscritti.
  • Tasso di apertura email (Open Rate).
  • Numero di click su una determinata CTA.
  • Risposte ricevute dopo l’invio (dato qualitativo).

Ora hai tutti gli elementi per dare il via alla tua digital marketing strategy! Ricorda di tenere sempre a mente i tuoi obiettivi e di controllare l'andamento del tuo piano attraverso i dati che ti forniscono strumenti ad hoc e le piattaforme e canali che utilizzi.

Condividi
Author Photo
SEO Content Expert┃Author┃Speaker┃CoFounder YourDigitalWeb [SEO+Digital Agency]┃CoFounder Marketing Business Summit
Maggiori info