Link Nofollow: tutto quello che devi sapere (in particolare per la SEO)
In questo articolo troverai tutto ciò che devi sapere sui link nofollow.
Cosa sono.
Perché sono importanti.
E se sono utili o meno per la SEO.
Entriamo subito nel vivo dell'argomento.
Cosa sono i link Nofollow?
I link nofollow sono link a cui viene applicato il tag HTML rel="nofollow". Il tag nofollow indica ai motori di ricerca di ignorare quel link. Poiché i link nofollow non trasmettono PageRank, probabilmente non hanno alcun impatto sul posizionamento nei motori di ricerca.
Link Nofollow vs. Dofollow: qual è la differenza?
L'unica differenza tecnica tra i due tipi di link è che il primo è dotato di un tag nofollow.
Come utente, è impossibile distinguere un link nofollow da uno dofollow. Puoi cliccare, copiare e utilizzare un link nofollow come qualsiasi altro link sul web.
Tuttavia, quando si parla di ottimizzazione per i motori di ricerca, c'è una grande differenza tra link nofollow e dofollow.
La differenza è questa:
I link dofollow aiutano il tuo posizionamento nei motori di ricerca. I link nofollow (generalmente) no.
Ora ti spiego: Google e gli altri motori di ricerca utilizzano i link come segnale chiave per il ranking.
Ma nei loro algoritmi contano solo i link dofollow. Infatti, stando a Google, i link nofollow non trasmettono alcun PageRank.
Se un link non trasmette PageRank (alias "autorità del link"), non aiuterà il tuo posizionamento su Google.
(Detto questo, potrebbero esserci delle eccezioni a questa regola, ma ne parleremo più avanti).
Ecco perché, quando si tratta di link building, è meglio ottenere link dofollow ogni volta che è possibile.
Vediamo rapidamente un esempio reale.
Ecco due backlink che puntano al mio sito:
e
Il primo link proviene dalla homepage di un sito web autorevole.
Ma se guardi l'HTML di quella pagina, puoi vedere che il link è nofollow:
Questo significa che il link non mi aiuterà con la SEO.
Il secondo link proviene da un post del blog di un sito che non ha la stessa autorità.
Tuttavia, il link è dofollow:
Ciò significa che quel link avrà probabilmente un impatto sul mio posizionamento su Google.
Come puoi verificare se un link è Nofollow?
Ecco come verificare se un link è nofollow:
- Clicca con il tasto destro del mouse sul tuo browser e clicca su "Visualizza sorgente pagina".
2. Cerca il link nell'HTML della pagina.
3. Se vedi un attributo rel="nofollow", il link è nofollow. In caso contrario, il link è dofollow.
Puoi anche utilizzare l'estensione per Chrome "Strike Out Nofollow Links".
Questo pratico strumento traccia automaticamente una linea su tutti i link nofollow presenti in una pagina:
(In questo modo non dovrai controllare manualmente l'HTML).
Perché i motori di ricerca hanno creato il tag Nofollow?
Il tag nofollow era stato originariamente creato da Google per combattere lo spam dei commenti sui blog.
Man mano che la popolarità dei blog cresceva, aumentava anche lo spam nei commenti. In particolare, gli spammer lasciavano nei commenti dei link che rimandavano al loro sito:
Questo causava due grossi problemi:
- In primo luogo, i siti di spam iniziavano a posizionarsi molto bene su Google. Questo spingeva i siti di alta qualità fuori dai risultati di ricerca.
- Poiché la tattica funzionava così bene, lo spam dei commenti sui blog andò rapidamente fuori controllo.
Nel 2005 Google contribuì a sviluppare il tag nofollow, che poi inserì nel suo algoritmo.
Il tag è stato poi adottato da altri motori di ricerca (come Bing e Yahoo).
Quali tipi di link sono Nofollow?
Qualsiasi link con il tag nofollow è tecnicamente un link nofollow.
Ma, in generale, i link in entrata da queste fonti tendono a essere nofollow:
- Commenti sui blog.
- Social media (ad esempio i link nei post di Facebook o nelle descrizioni dei video di YouTube).
- Link nei post dei forum o in altre tipologie di contenuti generati dagli utenti.
- Alcuni blog e siti di notizie.
- Link da "widget".
- Link nei comunicati stampa.
Questi siti web popolari utilizzano il tag rel="nofollow" su tutti i loro link in uscita:
- Quora.
- YouTube.
- Wikipedia.
- Reddit.
- Twitch.
- Medium.
C'è un'altra categoria di link che dovrebbe essere nofollow: i link a pagamento.
Secondo le Linee Guida per i Webmaster di Google, per tutti i link a pagamento dovrebbe essere usato l'attributo nofollow (o il nuovo attributo "rel=sponsored").
(Perché? Perché Google vuole che tutti i tuoi link siano guadagnati).
Ad esempio, se paghi per un banner pubblicitario su un sito web, Google richiede che il link nel banner sia nofollow.
In caso contrario, il tuo sito potrebbe essere penalizzato da Big G.
I link Nofollow sono utili per la SEO?
Alcuni dicono che: "I link nofollow non hanno alcun impatto sulla SEO".
E altri sostengono che: "I link nofollow non sono potenti come i link dofollow... ma sono comunque utili".
Qual è la verità?
Innanzitutto, cosa dice Google sui link nofollow?
In generale, non li seguiamo.
In "generale”?
Ciò implica che in alcuni casi li seguono.
Vediamo un caso di studio molto interessante.
Adam White voleva posizionare il suo blog per la parola chiave "software per backlink".
Cosa ha fatto? Ha acquistato una serie di link nofollow da un sito di alta qualità nel settore SEO.
Tutti questi link avevano come anchor text la parola chiave "software per backlink ".
Quindi: cosa è successo?
Il suo posizionamento è passato dal posto numero 19... al numero 1 di Google per la sua parola chiave di riferimento.
Diamo un'occhiata a un altro piccolo esperimento interessante.
In questo caso, il responsabile SEO di SurveyMonkey ha deciso di rispondere alla domanda: "Google segue davvero i link nofollow?".
Per scoprirlo, ha aggiunto un link nofollow a una delle pagine 404 di SurveyMonkey.
Quel link conduceva a una pagina non ancora indicizzata.
In teoria, Google doveva ignorare quel link, ma non è andata così.
Al contrario, Google ha seguito il link... e ha indicizzato la pagina nel giro di 48 ore.
Quali sono i vantaggi dei link Nofollow?
Andiamo a dare un'occhiata:
1. I link nofollow possono aiutare direttamente la tua SEO
Come hai appena visto, alcuni esperimenti e studi di settore hanno rilevato che i link nofollow possono portare a un posizionamento più elevato su Google, anche se i dati non sono chiari al riguardo.
2. I link nofollow possono portare traffico
Non dimenticare che il link nofollow giusto può inviare traffico mirato al tuo sito.
Ad esempio, qualche tempo fa ho postato questo messaggio su Facebook:
Come puoi vedere, ha un link nofollow al mio sito:
Questo tipo di link nofollow aiuterà la mia SEO?
Probabilmente no.
Detto questo, il link mi ha inviato 2.745 visitatori:
Lo stesso approccio vale per lasciare commenti utili sui blog.
Anche se sono nofollow, i link ai commenti possono inviarti una discreta quantità di traffico mirato (soprattutto se sei uno dei primi a commentare il post).
Ad esempio, quando ho iniziato a scrivere sul mio blog lasciavo commenti utili sui blog che trattavano di SEO e di marketing.
E questi commenti mi portavano diversi visitatori in target.
3. I link nofollow possono essere = link dofollow
Un nofollow da un sito popolare può portare decine di link dofollow.
Ti spiego con un esempio.
Qualche tempo fa scrissi un guest post per il blog di Noah Kagan.
Non sono sicuro al 100% del motivo, ma Noah inserisce il nofollow a tutti i suoi link in uscita... incluso quello che rimandava al mio sito.
Quindi, questo link è totalmente inutile?
Fortunatamente no.
Ho ricevuto una marea di traffico da quel post.
Ma la cosa più importante è che molte persone che mi hanno trovato grazie a quel post hanno finito per linkarmi:
Con link dofollow.
E quei link dofollow hanno aiutato il mio posizionamento nelle SERP.
Vediamo un altro esempio.
Qualche tempo fa pubblicai uno studio approfondito sui fattori di ranking di Google.
Grazie a una campagna di PR di successo, il mio studio venne citato su Forbes.com.
Ma quel link era... nofollow.
Fortunatamente, molte persone consultarono il mio studio grazie a quel link nofollow.
E quelle persone citarono il mio studio sul loro blog... con link dofollow:
4. I link nofollow fanno parte di un profilo di link naturale
Se il tuo profilo di link appare innaturale, sei a rischio di penalizzazione da parte di Google.
A quanto pare, i link nofollow sono una parte importante di un profilo di link naturale.
Per esempio, guarda YouTube.
Stando a Semrush, il 23% dei suoi link sono nofollow.
Questo non significa che il 23% dei tuoi link debba essere nofollow, ma dimostra che i profili di link naturali hanno una discreta quantità di link nofollow.
Qual è la differenza tra Nofollow e Noindex?
La direttiva noindex è un metatag che puoi aggiungere a determinate pagine del tuo sito web. Questo tag indica ai motori di ricerca di non aggiungere una pagina specifica al loro indice.
Al contrario, i link nofollow indicano ai motori di ricerca di non seguire un determinato link. Quindi, se non vuoi che una pagina venga indicizzata, un link nofollow non funziona: devi usare il tag noindex.
Come posso utilizzare i link Nofollow sul mio sito?
Risposta breve: dipende dalla tecnologia alla base del tuo sito web.
Ad esempio, se il tuo sito utilizza WordPress, tutti i link ai commenti del blog hanno automaticamente l'attributo nofollow.
Esistono anche dei plugin per WordPress che possono rendere tutti i tuoi link nofollow.
Altrimenti, dovrai collaborare con uno sviluppatore per aggiungere manualmente o automaticamente il tag rel="nofollow" ai tuoi link esterni.
Ora tocca a te
Ora vorrei sentire il tuo parere: qual è la tua esperienza con i backlink nofollow?
O forse hai un dubbio specifico sull'impatto SEO del tag rel=nofollow?
In ogni caso, fammelo sapere lasciando un commento sui nostri social media.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su backlinko.com.