Cos'è un link Nofollow? Una risposta semplice e chiara

Brian Dean

gen 27, 20236 min di lettura
Cos'è un link Nofollow? Una risposta semplice e chiara

INDICE

In questo articolo troverai tutto ciò che devi sapere sui link nofollow.

Cosa sono.

Perché sono importanti.

E se sono utili o meno per la SEO.

Entriamo subito nel vivo dell'argomento.

I link nofollow sono link a cui viene applicato il tag HTML rel="nofollow". Il tag nofollow indica ai motori di ricerca di ignorare quel link. Poiché i link nofollow non trasmettono PageRank, probabilmente non hanno alcun impatto sul posizionamento nei motori di ricerca.

L'unica differenza tecnica tra i due tipi di link è che il primo è dotato di un tag nofollow.

Nofollow link – Technical

Come utente, è impossibile distinguere un link nofollow da uno dofollow. Puoi cliccare, copiare e utilizzare un link nofollow come qualsiasi altro link sul web.

Tuttavia, quando si parla di ottimizzazione per i motori di ricerca, c'è una grande differenza tra link nofollow e dofollow.

La differenza è questa:

I link dofollow aiutano il tuo posizionamento nei motori di ricerca. I link nofollow (generalmente) no.

Ora ti spiego: Google e gli altri motori di ricerca utilizzano i link come segnale chiave per il ranking.

img-semblog

Ma nei loro algoritmi contano solo i link dofollow. Infatti, stando a Google, i link nofollow non trasmettono alcun PageRank.

Se un link non trasmette PageRank (alias "autorità del link"), non aiuterà il tuo posizionamento su Google.

(Detto questo, potrebbero esserci delle eccezioni a questa regola, ma ne parleremo più avanti).

Ecco perché, quando si tratta di link building, è meglio ottenere link dofollow ogni volta che è possibile.

Vediamo rapidamente un esempio reale.

Ecco due backlink che puntano al mio sito:

Ahrefs – Backlinko – Backlink

e

Location Rebel – Backlinko – Backlink

Il primo link proviene dalla homepage di un sito web autorevole.

Ma se guardi l'HTML di quella pagina, puoi vedere che il link è nofollow:

Ahrefs – Nofollow backlink

Questo significa che il link non mi aiuterà con la SEO.

Il secondo link proviene da un post del blog di un sito che non ha la stessa autorità.

Tuttavia, il link è dofollow:

Location Rebel – Dofollow backlink

Ciò significa che quel link avrà probabilmente un impatto sul mio posizionamento su Google.

Ecco come verificare se un link è nofollow:

  1. Clicca con il tasto destro del mouse sul tuo browser e clicca su "Visualizza sorgente pagina"
img-semblog

2. Cerca il link nell'HTML della pagina.

Backlink in source code

3. Se vedi un attributo rel="nofollow", il link è nofollow. In caso contrario, il link è dofollow.

Dofollow links

Puoi anche utilizzare l'estensione per Chrome "Strike Out Nofollow Links".

Chrome Webstore – Strike Out Nofollow Links

Questo pratico strumento traccia automaticamente una linea su tutti i link nofollow presenti in una pagina:

Strike Out Nofollow Links in action

(In questo modo non dovrai controllare manualmente l'HTML).

Perché i motori di ricerca hanno creato il tag Nofollow?

Il tag nofollow era stato originariamente creato da Google per combattere lo spam dei commenti sui blog.

Man mano che la popolarità dei blog cresceva, aumentava anche lo spam nei commenti. In particolare, gli spammer lasciavano nei commenti dei link che rimandavano al loro sito:

Spammy comment example

Questo causava due grossi problemi:

  1. In primo luogo, i siti di spam iniziavano a posizionarsi molto bene su Google. Questo spingeva i siti di alta qualità fuori dai risultati di ricerca.
  2. Poiché la tattica funzionava così bene, lo spam dei commenti sui blog andò rapidamente fuori controllo.

Nel 2005 Google contribuì a sviluppare il tag nofollow, che poi inserì nel suo algoritmo.

Il tag è stato poi adottato da altri motori di ricerca (come Bing e Yahoo).

Qualsiasi link con il tag nofollow è tecnicamente un link nofollow.

Ma, in generale, i link in entrata da queste fonti tendono a essere nofollow:

  • Commenti sui blog.
  • Social media (ad esempio i link nei post di Facebook o nelle descrizioni dei video di YouTube).
  • Link nei post dei forum o in altre tipologie di contenuti generati dagli utenti.
  • Alcuni blog e siti di notizie.
  • Link da "widget".
  • Link nei comunicati stampa.

Questi siti web popolari utilizzano il tag rel="nofollow" su tutti i loro link in uscita:

  • Quora.
  • YouTube.
  • Wikipedia.
  • Reddit.
  • Twitch.
  • Medium.

C'è un'altra categoria di link che dovrebbe essere nofollow: i link a pagamento.

Secondo le Linee Guida per i Webmaster di Google, per tutti i link a pagamento dovrebbe essere usato l'attributo nofollow (o il nuovo attributo "rel=sponsored").

Google guidelines on nofollow links

(Perché? Perché Google vuole che tutti i tuoi link siano guadagnati).

Ad esempio, se paghi per un banner pubblicitario su un sito web, Google richiede che il link nel banner sia nofollow.

Google banner ads – Nofollow

In caso contrario, il tuo sito potrebbe essere penalizzato da Big G.

Google guidelines – Link schemes

Alcuni dicono che: "I link nofollow non hanno alcun impatto sulla SEO".

E altri sostengono che: "I link nofollow non sono potenti come i link dofollow... ma sono comunque utili".

Qual è la verità?

Innanzitutto, cosa dice Google sui link nofollow?

In generale, non li seguiamo.

In "generale”?

Ciò implica che in alcuni casi li seguono.

Vediamo un caso di studio molto interessante.

Adam White voleva posizionare il suo blog per la parola chiave "software per backlink".

Cosa ha fatto? Ha acquistato una serie di link nofollow da un sito di alta qualità nel settore SEO.

Tutti questi link avevano come anchor text la parola chiave "software per backlink ".

Backlink software – Anchor text

Quindi: cosa è successo?

Il suo posizionamento è passato dal posto numero 19... al numero 1 di Google per la sua parola chiave di riferimento.

Number 1 ranking for target keyword

Diamo un'occhiata a un altro piccolo esperimento interessante.

In questo caso, il responsabile SEO di SurveyMonkey ha deciso di rispondere alla domanda: "Google segue davvero i link nofollow?".

Internet Marketing Ninjas – Link building – New case study

Per scoprirlo, ha aggiunto un link nofollow a una delle pagine 404 di SurveyMonkey.

SurveyMonkey – 404 page with link

Quel link conduceva a una pagina non ancora indicizzata.

In teoria, Google doveva ignorare quel link, ma non è andata così.

Al contrario, Google ha seguito il link... e ha indicizzato la pagina nel giro di 48 ore.

Andiamo a dare un'occhiata:

Come hai appena visto, alcuni esperimenti e studi di settore hanno rilevato che i link nofollow possono portare a un posizionamento più elevato su Google, anche se i dati non sono chiari al riguardo.

Non dimenticare che il link nofollow giusto può inviare traffico mirato al tuo sito.

Ad esempio, qualche tempo fa ho postato questo messaggio su Facebook:

Brian Facebook post

Come puoi vedere, ha un link nofollow al mio sito:

Brian Facebook post – Nofollow link

Questo tipo di link nofollow aiuterà la mia SEO?

Probabilmente no.

Detto questo, il link mi ha inviato 2.745 visitatori:

Brian Facebook post – Visitors

Lo stesso approccio vale per lasciare commenti utili sui blog.

Anche se sono nofollow, i link ai commenti possono inviarti una discreta quantità di traffico mirato (soprattutto se sei uno dei primi a commentare il post).

Ad esempio, quando ho iniziato a scrivere sul mio blog lasciavo commenti utili sui blog che trattavano di SEO e di marketing.

Brian site comment

E questi commenti mi portavano diversi visitatori in target.

Brian site comment – Visitors

Un nofollow da un sito popolare può portare decine di link dofollow.

Ti spiego con un esempio.

Qualche tempo fa scrissi un guest post per il blog di Noah Kagan.

OkDork – Brian's guest post

Non sono sicuro al 100% del motivo, ma Noah inserisce il nofollow a tutti i suoi link in uscita... incluso quello che rimandava al mio sito.

OkDork – Nofollow backlink

Quindi, questo link è totalmente inutile?

Fortunatamente no.

Ho ricevuto una marea di traffico da quel post.

Backlinko – OKDork guest post – Traffic increase

Ma la cosa più importante è che molte persone che mi hanno trovato grazie a quel post hanno finito per linkarmi:

Backlinko – OKDork guest post – New links

Con link dofollow.

E quei link dofollow hanno aiutato il mio posizionamento nelle SERP.

Vediamo un altro esempio.

Qualche tempo fa pubblicai uno studio approfondito sui fattori di ranking di Google.

Backlinko – Search engine ranking

Grazie a una campagna di PR di successo, il mio studio venne citato su Forbes.com.

Backlinko – Google Ranking Factors study – Forbes mention

Ma quel link era... nofollow.

Backlinko – Forbes link – Nofollow

Fortunatamente, molte persone consultarono il mio studio grazie a quel link nofollow.

E quelle persone citarono il mio studio sul loro blog... con link dofollow:

Ahrefs – Backlinks to Google Ranking Factors study

Se il tuo profilo di link appare innaturale, sei a rischio di penalizzazione da parte di Google.

Search Engine Land – Link profile analysis

A quanto pare, i link nofollow sono una parte importante di un profilo di link naturale.

Per esempio, guarda YouTube.

Stando a Semrush, il 23% dei suoi link sono nofollow.

img-semblog

Questo non significa che il 23% dei tuoi link debba essere nofollow, ma dimostra che i profili di link naturali hanno una discreta quantità di link nofollow.

Qual è la differenza tra Nofollow e Noindex?

La direttiva noindex è un metatag che puoi aggiungere a determinate pagine del tuo sito web. Questo tag indica ai motori di ricerca di non aggiungere una pagina specifica al loro indice.

Noindex links

Al contrario, i link nofollow indicano ai motori di ricerca di non seguire un determinato link. Quindi, se non vuoi che una pagina venga indicizzata, un link nofollow non funziona: devi usare il tag noindex.

Risposta breve: dipende dalla tecnologia alla base del tuo sito web.

Ad esempio, se il tuo sito utilizza WordPress, tutti i link ai commenti del blog hanno automaticamente l'attributo nofollow.

Backlinko blog comment – Nofollow

Esistono anche dei plugin per WordPress che possono rendere tutti i tuoi link nofollow.

WordPress plugin – Nofollow for external link

Altrimenti, dovrai collaborare con uno sviluppatore per aggiungere manualmente o automaticamente il tag rel="nofollow" ai tuoi link esterni.

Ora tocca a te

Ora vorrei sentire il tuo parere: qual è la tua esperienza con i backlink nofollow?

O forse hai un dubbio specifico sull'impatto SEO del tag rel=nofollow?

In ogni caso, fammelo sapere lasciando un commento sui nostri social media.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su backlinko.com.

Condividi
Author Photo
Brian Dean è un esperto SEO e imprenditore di fama internazionale. Il sito web che ha lanciato, backlinko.com, è la fonte principale di notizie e consigli sulla SEO e il marketing. Non esitare a contattarlo su Twitter scrivendo all‘account @backlinko!