Non c'è e-commerce che non abbia qualcuno a cui portare via traffico organico di valore. Per farlo, oggi, ti spiego quello che chiamo METODO ICEBERG, perché al posto di soffermarci in superficie, andiamo a vedere quanto è grosso il nostro mercato con 3 semplici azioni:
- I - ispeziona la SERP, il cliente pensa sempre ai suoi competitor, se sei online un e-commerce ne avrà molti di più;
- C - chiacchiera con il tuo cliente, devi sederti con lui ad esplorare come stanno lavorando gli altri perché la sua esperienza in materia ti aiuterà a comprendere al meglio cosa dovrai fare online;
- E - esplora la comunicazione online, la SEO è influenzata da fattori indiretti, non sottovalutarli.
1. Ispeziona la SERP per il tuo e-commerce
Tutt'altro che banale, perché significa sapere vita morte e miracoli delle parole chiave posizionate e del traffico generato. Un ottimo strumento per iniziare l'analisi è proprio SEMrush che ci fornisce:
- concorrenza, basandosi sul numero di ciascun dominio analizzato e sul numero delle keyword comuni del tuo sito;
- mappa dei competitor, costruita sul traffico dei domini, compreso il tuo, sul numero di keyword che appaiono nei primi 100 risultati di ricerca organica su Google.
Perché ho detto "per iniziare"? Se il tuo e-commerce non è ottimizzato per le query di ricerca che portano maggior conversione da traffico organico, SEMrush, giustamente, ti mostrerà dei competitor che non sono davvero quelli a cui portare via il mercato. Dovrai, quindi, utilizzarlo proprio per andare a focalizzare il tuo negozio online con i competitor giusti.
Es. E-commerce multiprodotto fashion che stiamo curando attualmente, completamente fuori contesto perché i suoi competitor sono praticamente solo produttori di scarpe:
Il nostro compito sarà quello di spostare la nostra bolla di competizione su e-commerce che vendono fashion per uomo, donna e bambino, tutto, non solo calzature.
Se, invece, riteniamo che i competitor trovati sono effettivamente quelli ai quali portare via traffico organico, ecco le attività che devi fare:
- valutare chi ha campagne a pagamento attive, è sicuramente competitor più maturo e quindi si deve prendere in considerazione. Un e-commerce con ADS, più che spesso, ha delle agenzie di digital marketing a seguirlo.
- Verificare anche i rami di servizi/prodotti che non definiscono perfettamente il campo semantico del mio sito. Se hai un e-commerce di pere e hai iniziato a vendere anche banane, devi prendere in considerazione anche coloro che vendono banane, perché dovrai lavora al tuo e-commerce per posizionarlo su una SERP fino a prima fuori focus.
- Selezionare le keyword impossibili da raggiungere con quello che si ha. "Si fa con quello che si ha" deve rimanerti in testa.
Non spendere energie a cercare di ottenere posizionamenti insperati. Lavora per obiettivi di medio e lungo termine, devi vendere, non è un esercizio di stile.
A questo punto preparati la lista dei tuoi competitor, non sceglierne più di 5, sarebbe complesso monitorarli e se già riesci a lavorare bene su questi, molto probabilmente, starai rubando posizionamento e conversioni anche agli e-commerce.
Per approfondire leggi: Come fare l'analisi dei competitor online.
2. Chiacchiera con il tuo cliente: lui ha un e-commerce, tu fai SEO
L'umiltà è una dote che devi sviluppare tanto quanto la capacità di portare massima conversione dal canale organico. Il tuo cliente (o te stesso sei hai tu l'e-commerce) è il più grande esperto nella vendita del suo prodotto/servizio e può perfettamente dare le migliori indicazioni sui suoi competitor.
La fase dell'intervista al possessore dell'e-commerce è importantissima, devi uscire da queste giornate con la stessa chiarezza di chi da tempo vende i suoi prodotti/servizi online e conosce quel mercato come le sue tasche.
Preparati un bel file excel, un foglio per ogni competitor e lavora almeno una giornata analizzando tutti gli e-commerce che vuoi battere in SERP. Dico almeno una giornata per farti capire che con la mole di informazioni che si possono reperire solo osservando con attenzione i contenuti online, non si può pensare di essere superficiali.
Non posso svelarti il questionario che utilizzo, è un regalo che ho lasciato come contributor della nuova edizione del libro SEO&Content di S. Russo, A. Agostini Ed. Hoepli in collaborazione con la nostra società &Love srl, posso dirti però che è un mix tra analisi SWOT e studio della buyer personas (su, dai, lasciami la soddisfazione di gongolarmi del mio contributo).
Certo, dovrebbe esserci un reparto marketing che ti fornisce un brief pazzesco sul comportamento di acquisto e su chi lo fa, e accade, ma non è mai del tutto applicabile al mondo SEO. Ogni canale di conversione ha le sue peculiarità e non possono essere sviluppate, sicuramente, da chi è impegnato a creare e commercializzare il prodotto.
3. Esplora la comunicazione online degli e-commerce
Analizzare i tuoi competitor per la tua strategia SEO significa anche valutare i fattori indiretti che, per me, sono almeno tre:
- social media marketing
- email marketing
- link building
Il tuo impegno deve essere focalizzato a:
- cercare le falle del tuo competitor attorno all'e-commerce;
- valutare quale di queste falle possono essere completate da te;
- studiare la terminologia che il tuo competitor utilizza per i suoi prodotti/servizi;
- registrare i commenti più importanti di chi acquista dal tuo competitor, da cosa chiede a di cosa si lamenta.
Tu pensi che questo non sia un lavoro per un SEO specialist? Certo, fisicamente non lo è, sicuramente dovranno lavorarci coloro che se ne occupano. Ma, credimi, se pensi che per portare un e-commerce a sbaragliare la concorrenza, basti un bel lavoro di ottimizzazione on-site hai sbagliato candeggio.
Per me esiste sempre la metafora della discoteca, chi fa SEO è il PR, colui che gestisce le relazioni pubbliche affinché le persone arrivino in massa nella discoteca ma, se il nome di quel locale è sconosciuto, non esiste nessuna pubblicità che non sia quella che fa lui, non viene comunicato ovunque perché andare lì e non in quella affianco, è garantito che le masse non si spostano.
Riconoscibilità del Brand, ottima reputazione e belle referenze, permettono di avere un vantaggio non indifferente in SERP:
In un mondo in cui Amazon è sempre con noi, far conoscere il nostro Brand è una grandissima leva per il click.
Competitor analysis: analizza i tuoi competitor prima di fare qualsiasi attività
Dovresti aver raccolto così tante informazioni da poter creare una strategia a prova di SERP, ti manca solo decidere quali sono le priorità a seconda di investimento, tempo e risorse e:
- scegli a chi vuoi tendere con ambizione: se punti al migliore, hai già gli altri competitor alle spalle (vedi mappa di posizionamento competitivo sotto riportata, mira a quello davanti a te e hai già battuto gli altri e-commerce);
- inizia ad essere presente sempre nella stessa SERP del tuo competitor, anche se non sei in prima posizione;
- lavora prima sulle falle del competitor che puoi colmare;
- valuta quali sono le attività che non puoi fare nell'immediato (strutturale tecnico, contenutistico o UX);
- elenca tutte le azioni che richiedono grandi investimenti.
Nel tuo file excel, definisci ogni singola attività su di te per battere il tuo e-commerce competitor, con una scala di priorità da 1 a 3, così da verificare cosa può essere un obiettivo di breve, medio e lungo termine.
Definisci dei milestone di progetto con dei KPI ben definiti che misurino gli effetti delle tue azioni, senza mai perdere di vista l'e-commerce che hai puntato come modello di riferimento. E non dimenticarti gli altri selezionati inizialmente, in SERP dovrai pensare di averli sempre al di sotto del tuo posizionamento.
Tutto chiaro?
Buon lavoro!