Sai cos'è la SEO off site? E se sì, la fai nel modo giusto?
Tutti, ormai, sanno pressappoco cos'è la SEO. Occhio: ho detto che tutti sanno più o meno cos'è, non ho detto che tutti la sanno fare. Pochissime persone che hanno a cuore la presenza della propria attività in rete, dunque, ignorano la SEO, ma è altrettanto vero che molte persone, quando parlano dell'ottimizzazione per i motori di ricerca, si riferiscono soltanto ad una certa gamma di operazioni, ovvero a quelle azioni fatte all'interno di un sito web per migliorare il suo posizionamento.
In altre parole, insomma, nella testa dei più la Search Engine Optimization si riduce alle sole tecniche di SEO on site, oscurando invece la fondamentale parte di ottimizzazione off site.
Il problema è che, senza una buona strategia di SEO off site, nemmeno il più spinto dei siti web potrà mai sperare di guadagnare grande visibilità, soprattutto nei casi in cui si abbia a che fare con delle parole chiave caratterizzate da una certa difficoltà.
E tu, sai a che cosa ci si riferisce con il termine SEO off site? Sai che non si limita alla sola link building, vero?
Cos'è la SEO off site?
Faccio un passo indietro: quello della SEO è un processo teso a ottimizzare un sito dal punto di vista dei motori di ricerca, non solo per aumentare la visibilità e quindi il numero di visitatori, ma anche per migliorare la user experience di un portale e accrescere la credibilità di uno specifico brand.
Detto questo, possiamo dire che la SEO on site si occupa della costruzione interna della pagina – titoli, descrizioni, URL, link interni, formattazione del testo, ottimizzazione delle immagini, contenuti freschi e di qualità, link verso l'esterno... – mentre la SEO off site fa riferimento a tutte quelle tecniche che possono essere usate per migliorare il posizionamento operando al di fuori del sito web.
L’errore principale di fronte alla SEO off page: dimenticarsene
La SEO off site – anche detta SEO off page – è dunque l'insieme di tutte le attività esterne volte a migliorare la posizione di un sito sulle SERP dei motori di ricerca.
Non si contano le persone – e, purtroppo, le aziende – che, appena lanciato il proprio portale in rete, si concentrano anima e corpo sull’ottimizzazione on site, trascurando del tutto l'esterno. Questo comportamento, però, equivale a lanciare un ristorante curando nel minimo dettaglio il menu e il design degli interni, senza però spendere nemmeno un minuto per costruire una porta d’accesso per i clienti, né per appendere un’insegna visibile.
Il fatto che sia un errore comune, però, non lo rende meno grave, in quanto non c'è dubbio che la SEO off page sia importante tanto quanto quella on page. Chi pensa di poter fare a meno di una delle due – o di poter supplire alla mancanza dell'una aumentando gli sforzi con l'altra – ha capito ben poco del funzionamento di Google.
Attenzione, però: anche chi è convinto di 'saperne' di SEO off site, talvolta, finisce per sottovalutarla, cadendo nell'errore di confonderla con le sole ‘classiche’ tecniche di link building. Il problema, in questo caso, è doppio, in quanto le tecniche di link building si sono dovute evolvere e diversificare nel tempo, per via dello sviluppo dell’intelligenza dei motori di ricerca; oltre a ciò, va sottolineato che le tecniche di link building, pur essendo i più importanti strumenti per l'ottimizzazione off-site, non sono le uniche. Anche un'attenta gestione dei social network, per esempio, rientra a pieno titolo nelle azioni di SEO off site.
Perché la SEO off page è così importante? Semplicemente perché lo dice Google?
Beh, di fatto la risposta è sì: dobbiamo sgobbare con l'ottimizzazione off page perché i motori di ricerca pretendono che sia così. Del resto non è certo un loro capriccio insensato, in quanto per anni Google e i suoi competitor hanno cercato, con tutti i mezzi possibili e leciti, di fornire di volta in volta i migliori risultati ai propri utenti. E, per raggiungere questo obiettivo, hanno pensato bene di servirsi delle opinioni che il mondo intero ha di ogni singolo sito.
Nel concreto, la convinzione è quella per cui, più un sito è utile, più i suoi contenuti sono di qualità, maggiori saranno i siti che lo nomineranno e lo citeranno, e maggiori saranno le menzioni sui social media.
Per questo è necessario fare SEO off site: per dimostrare ai motori di ricerca che il nostro sito è utile e meritevole di essere mostrato agli utenti. Una buona strategia di ottimizzazione off page porta ad un posizionamento migliore sulle SERP e quindi, in definitiva, a una più ampia visibilità.
L'indispensabile link building
Come anticipato, in molti confondono la SEO off site con la link building, pensando che con questa l'argomento sia esaurito. Non è così, ma va sottolineato che l'estrema importanza delle tecniche di link building in qualche modo 'giustifica' l'errore. Costruire e incentivare link esterni che puntano verso il nostro sito web, infatti, è la più cruciale tra le tecniche di SEO off site.
Ma come si possono accumulare link dall'esterno – ovvero backlink? E soprattutto, come è possibile attirare backlink di qualità?
Come si attirano backlink di qualità?
Negli anni gli esperti SEO e i webmaster hanno creato molte tecniche per costruire frotte di backlink, ma in parallelo Google ha sviluppato degli algoritmi sempre più rigorosi per andare a premiare solo i link naturali e spontanei, rifuggendo così i mezzucci più artificiali.
Questo significa che acquistare link al chilo, oggi, non può che fare dei seri danni ai nostri siti web, i quali, invece che avanzare nella SERP di Google, finirebbero per venire molto probabilmente penalizzati.
Le migliori tecniche di link building per ottenere dei backlink di qualità, dunque, sono:
- Creare dei contenuti di qualità: da anni si ripete il motto 'content is king', e non è certo un caso. Realizzare e pubblicare online dei contenuti utili, originali e accessibili è il primo e principale modo per attirare dei backlink spontanei e di qualità, ed è per questo che i blog interni ai siti aziendali hanno un'importanza fondamentale per il loro posizionamento.
- Rispondere alle domande degli utenti: la rete è ricca di portali in cui gli utenti possono porre dei quesiti ai quali degli esperti daranno poi una risposta. Tu sei probabilmente un esperto per quanto riguarda le tematiche del tuo settore, e quindi puoi collegarti a siti come Quora e Yahoo Answer, fornire delle risposte esatte ed esaustive a favore degli altri utenti e, in fondo alla tua risposta, linkare il tuo sito web, offrendo così ai lettori la possibilità di trovare ulteriori informazioni sul tuo portale.
- Puntare sulla reciprocità: vuoi che gli utenti della rete condividano i tuoi contenuti? Bene, inizia a farlo tu per primo, commentando e condividendo i contenuti degli altri siti e blog del tuo settore. Con i tuoi commenti creerai nuove possibili interazioni con i proprietari degli altri portali e con i loro utenti. E non è tutto qui, in quanto essere attivo all'interno di una community aumenterà la notorietà del tuo brand.
- Fare guest blogging: fatti ospitare come guest da altri blog attinenti il tuo settore di attività. In qualità di esperto potrai scrivere dei contenuti utili per gli utenti di quel portale, linkando ovviamente il tuo sito web in margine al post.
- Riparare tutti i link rotti: i link rotti in entrata al tuo sito devono essere reindirizzati, così da eliminare l'errore 404 e guadagnare in termini di link popularity. Ricordatelo bene: i link rotti non piacciono affatto ai motori di ricerca! [Leggi l'approfondimento Broken Link Building: come ottenere un backlink di qualità]
Esistono ovviamente molte altre tecniche per fare link building, ma queste sono senz'altro le più efficaci e le meno macchinose. Proprio per questi motivi, d'altronde, Google le premia in modo concreto.
Non solo link building: la SEO off site e i social media
Sua maestà link building, come ho detto all'inizio, non è però l'unico metodo per fare della buona SEO off site.
Anche i social media, infatti, ci possono aiutare in questo senso, seppure il peso di ogni singolo collegamento, in questo caso, sia minore. Non va infatti scordato che la quasi totalità dei link che arriva dai social media è caratterizzata dall'attributo 'nofollow': questo significa che il crawler di Google non segue il suddetto link.
Ciononostante, i social media costituiscono un ottimo modo per fare SEO 'fuori casa', in quanto il traffico potenziale dirottato dai social media è tale da tenere in alta considerazione ogni buon link in nostra direzione. A tutto questo va sommato il fatto che, nonostante questo sia tutt'altro che ufficiale, è indubbio che i motori di ricerca stiano provando a trasformare la reputazione sui social in un fattore di ranking vero e proprio.
E tu quanto ti preoccupi della SEO off site del tuo sito web?
Hai già verificato il peso di altri segnali esterni, oltre i backlink, come appunto i link dai social network?
Fammi sapere qual è la tua esperienza.