Local Mobile Search: come integrarla nella tua strategia?

Marco Ziero

giu 17, 20197 min di lettura
Local Mobile Search: come integrarla nella tua strategia?

Sai come sfruttare la local search per promozionare la tua azienda?

Internet è un grande mezzo per generare possibilità a livello commerciale. Per tutti. O quasi.

Sicuramente il fattore discriminante non è il budget; è vero, si tratta di una componente importante, ma non è quella che può impedire ad un’azienda di provarci comunque. È anche per tale ragione che ritengo la rete un’opportunità golosa per le imprese locali, quelle che hanno a che fare con il territorio, quelle che, magari, hanno una ristretta area geografica di competenza.

Con questo mio contributo ho provato a mettere in ordine alcuni ragionamenti ed alcune idee grazie alle quali internet può aiutare un’impresa locale/territoriale a raggiungere l’obiettivo ultimo: portare le persone al punto vendita (foot traffic).

Potremmo descrivere, sommariamente, la situazione così:

  • Poco (pochissimo) budget.
  • Poco tempo.
  • Il coinvolgimento non è riferito esclusivamente al titolare dell’azienda ma anche allo staff che lo aiuta nella gestione.
  • Occuparsi di digital non rientra tra i primi requisiti per mandare avanti un’impresa local; vorremmo fosse così ma, al netto dell’utilizzo basilare di Facebook c’è, effettivamente, un gap da colmare.

Il contesto, di primo acchito, potrebbe non figurare come quello dei più ottimali, ma lo sforzo deve essere quello di riuscire a ricavare il massimo da quanto a disposizione. 

Spostando poi i ragionamenti sulla clientela, si può dire che potrebbe essere classificata secondo due gruppi (più o meno accentuati a seconda del tipo di impresa locale):

  • Nuovi clienti.
  • Clienti fidelizzati.

I secondi sono una fonte preziosa, oltre che per il fatturato, anche per la generazione di contenuti digitali e, speriamo, di passaparola (leggi il post:  5 tecniche per fidelizzare i tuoi clienti (e un esempio pratico).

I contenuti “dal basso”: il ruolo dei clienti nella tua strategia local

Nella local search si dà grande spazio ai contenuti prodotti dai clienti, in particolare la tipologia di contenuto che possiamo aspettarci dal cliente fidelizzato è:

  • La recensione (che è un elemento fondamentale della presenza online di un’impresa locale).
  • Gli user generated content (foto, hashtag, tag, check-in).

Qualora volessimo provare a stimolare la generazione dei contenuti creati dai nostri clienti, dobbiamo fare mente locale sugli stessi e, in alcuni casi, andando oltre quello che già sappiamo: uno strumento utile, potente e molto vicino all’essere gratuito potrebbe essere quello di far compilare un brevissimo questionario immediatamente dopo l’acquisto o la consumazione; le due aree di interesse da descrivere sono:

  1. Quali sono le abitudini del nostro cliente online? In altre parole, dove passa il suo tempo? Quali app utilizza, ad esempio?
  2. Qual è il vero valore che la mia impresa locale potrebbe generare nei confronti del cliente (questo perché non sempre lo sconto può essere quella leva che fa generare le azioni sperate)?

Disporre di questi dati aiuterà moltissimo la nostra azienda per quanto riguarda la local search.

Infatti, unendo i concetti di valore per il consumatore, le sue abitudini online e la tipologia di contenuto desiderato (da parte nostra), dovrebbero derivare delle iniziative atte a far scattare questa proliferazione di contenuti “dal basso”.

Le recensioni: in quali siti vogliamo stare

Visto che ci siamo apro una piccola digressione sulle recensioni. Esistono un sacco di siti web che raccolgono le recensioni ma, dal mio punto di vista, ha senso incentivare il nostro cliente a lasciare una recensione solo nei siti che rispettano questi criteri:

  • Sono maggiormente utilizzati dalle persone.
  • Hanno un’app mobile.
  • Vengono presi in considerazione nel calcolo dell’ algoritmo di Google (quello per dare visibilità alle imprese locali).

Incrociando questi tre criteri, di fatto, saltano fuori: Tripadvisor, Yelp, Foursquare, Google stesso, Booking. Chiusa la digressione.

La relazione con i tuoi clienti: come fomentare l’interazione

Tra la generazione di contenuti dal basso e il traffico pedonale verso il punto vendita, si inserisce un altro obiettivo (che è naturalmente collegato agli altri): lo scopo di queste attività digitali è quello di creare e mantenere una relazione (anche debole) con il consumatore per posizionarsi all’interno della sua mente come “posto dove andare se ho bisogno di…”.

Ragion per cui ciò a cui si deve ambire quando si pianificano queste attività è rappresentato da: l’indirizzo email del cliente (facciamo l’esercizio di pensare che Facebook non sarà per sempre) e, in alcuni casi ancora meglio, il contatto su Whatsapp.

Tra le diverse attività che si possono compiere, ve ne sono alcune che è possibile svolgere una tantum e che servono ad ottimizzare la presenza dell’impresa locale online (tipo sui motori di ricerca):

  1. Verificare la consistenza delle informazioni NAP (number, address, phone number). Non è raro infatti il cambio di indirizzo per la stessa attività o il giungere di una nuova, in corrispondenza di un indirizzo precedentemente occupato/associato.
  2. Creare, ottimizzare (inserire le paroline chiave) e verificare la completezza e l'esattezza delle informazioni riportate su Google My Business.
  3. Ottimizzare lo spazio fisico per favorire il proseguo della relazione online (vetrine, menu, poster, tovagliette, salviettine). In fondo parliamo di LOCAL search!

Ottimizzare lo spazio fisico per favorire il proseguo della relazione online

Di seguito, a pioggia, alcuni suggerimenti divisi per canale ed altri più generici:

  • Il sito (se presente) deve essere essenziale nelle informazioni riportate e, soprattutto, responsive (in altre parole: che si legga bene da mobile).
  • Rispetto a tutti i canali social oggi disponibili, dovendo fare una cernita per questioni di tempo, mi limiterei a Facebook, Instagram e WhatsApp.
  • All’interno di Foursquare è possibile pianificare delle campagne di advertising;
  • Provate ad interagire con le risorse locali (più popolari ed attive) per essere retwittati e per vedere i vostri contenuti da loro ricondivisi.
  • È veramente difficile, per le imprese locali, derivare il ritorno dell’investimento rispetto ad una singola iniziativa, però è vero che ci sono degli strumenti che, un po’, una mano la danno: i coupon, ad esempio, piuttosto che la possibilità di tracciare le telefonate in ingresso ( con appositi tool e funzionalità). Digressione sui coupon: io credo che Groupon, in alcuni casi, rappresenti ancora oggi un’opportunità pazzesca per farsi conoscere. Se nel passato questo investimento è diventato un fallimento per gli esercenti, la motivazione è principalmente una: non hanno capito (o non gli hanno spiegato bene) lo strumento. Chiusa la digressione.
  • Un buon consiglio è quello di realizzare una checklist quotidiana delle cose da fare (è utile sia al titolare - per ricordarsi - che allo staff).
  • Non dimentichiamoci della promozione offline, non come alternativa ma in affiancamento: se l’impresa è micro-locale, il vecchio volantino funziona benissimo.

Facebook

Rappresenta sicuramente uno dei luoghi virtuali dove stare. Ma per iniziare bisogna prima prendere consapevolezza di questi aspetti:

  1. Non guardare esclusivamente le vanity metrics (il numero di fan), quelle quantitative.
  2. Va bene pagare per ottenere dei fan ma solo se, in un certo momento della strategia, sappiamo che li inviteremo a compiere un’azione.
  3. Mettiamocela via che bisogna pagare

I consigli che si possono dare sono:

  • Facebook restituisce parecchia visibilità ai video (anche non professionali - e caricati direttamente nella piattaforma, non copia-incollati da Youtube) che, al contempo, si prestano bene alla viralità
  • Utilizzate la pagina aziendale in parallelo con un profilo personale.
  • Solo se si fotografano delle persone: utilizzare il profilo personale per taggarle (nell’ottica di generare un pizzico di viralità).

Eventi

Gli eventi hanno buona visibilità/viralità ma (a) bisogna targetizzarli bene! (b) non bisogna tenerne conto per l’organizzazione dell’ evento stesso.

Se richiedere l’indirizzo email ha senso per la vostra natura di attività, è bene sapere che:

  • Esistono ottime soluzioni gratis o poco costose (es. Mailchimp che fino a 2.000 iscritti è gratuito).
  • Queste soluzioni consentono di “classificare” i clienti a seconda del livello di coinvolgimento. Tale informazione, con sforzo minimo, consente, ad esempio, di poter creare e pubblicare delle promozioni ad hoc; alla stregua della promozione “valida solo per i fan della pagina Facebook”.

Google Ads:

  • Sappiate che è possibile segmentare per fascia oraria, giorno della settimana, device (si pensi ad una pizzeria con consegna a domicilio).
  • Esiste Google AdWords Express (una versione “light” di Google AdWords che richiede poco tempo di configurazione ed ancora meno tempo di gestione).
  • Esistono anche le estensioni “Click-to-call” e Gget-direction”.

Esistono anche le estensioni “Click-to-call”

Alcuni altri piccoli consigli magari meno discussi online ma efficaci per l’impresa che punta sullalocal search (sicuramente se si fa un bilanciamento tra costi e benefici): 

  • Esiste un’app di Facebook realizzata ad hoc per la gestione delle pagine aziendali;
  • Facebook: si può configurare un invito all’azione (CTA, call to action) sopra l'immagine di copertina da mobile (app).

Facebook: si può configurare un invito all’azione

  • Facebook: se stiamo parlando di rete retail e rete franchising, c’è uno strumento ad hoc (non troppo conosciuto): Facebook Locations ( qui presentazione e guida).
  • Ci sono un sacco di applicazioni mobile che, in pochi passaggi, rendono una foto più carina consentendo, oltre ai filtri, di applicarci sopra delle scritte (un contenuto così potrebbe avere più chance di far scaturire un sorriso e quindi un accenno di passaparola), es. Over.
  • Poiché è bene alimentare con una certa costanza i canali social ma è anche vero che le cose da fare sono tante e le ore a disposizione sono sempre quelle, consiglio il servizio Buffer (che ha anche un’app mobile).
  • Mailchimp ha rilasciato un’app, Snap, che consente di creare una newsletter (con spazio per i contenuti più visivi) in davvero pochi passi (attingendo anche dal feed di Instagram).
  • Un’idea per Foursquare: tramite un profilo personale si potrebbe creare una lista all'interno della quale contemplare il proprio esercizio fisico locale.

Chiudo con l’elenco di alcuni trend - relativamente attuali - che possono aiutarvi a migliorare l’approccio che la vostra azienda ha nei confronti della local search, con riferimento agli aspetti mobile:

  • Pagamenti via mobile (es. Apple Pay).
  • In-store analytics.
  • Beacon.
  • Advertising su Waze.

Sulla Local search ho realizzato anche un webinar per SEMrush:

Local Mobile Search: le cose indispensabili da sapere per le imprese locali!

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Avete altre idee che potrebbero essere aggiunte a questo elenco?

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Marco si occupa di marketing digitale per MOCA Interactive, agenzia di performance marketing di Treviso, di cui è socio titolare dal 2010. Segue la pianificazione e la progettazione della visibilità online dei clienti.