Quando si parla di SEO, è impossibile non parlare di keyword research e search intent. Del resto, la ricerca delle parole chiave e l'intento di ricerca dell'utente giocano un ruolo fondamentale ai fini di un buon progetto SEO.
In questo articolo, però, vorrei affrontare un argomento che molti sottovalutano: l'intento commerciale di una keyword. Di' la verità, quando esamini una query guardi più al volume di ricerca o ai possibili introiti che quella determinata keyword phrases può portarti?
L'intento commerciale di una keyword è molto più importante del volume di ricerca.
Per farti comprendere ancora meglio lo scenario, ti racconto un piccolo aneddoto.
Un po' di tempo fa, ho ricevuto la richiesta di una SEO audit per un e-commerce. Prima di mandare un preventivo, ho dato una rapida occhiata al sito, tramite l'operatore Google site:. Ed è qui che ho notato una pagina alquanto esilarante. La pagina in questione era ottimizzata per la keyword marmotte. Peccato che il cliente non venda simpatici roditori, ma confezioni per gioielli: la pagina, infatti, doveva essere ottimizzata per la query marmotte personalizzate, che è la keyword che intercetta il settore di riferimento corretto, oltre al search intent più adatto - chi cerca marmotte personalizzate, non è alla ricerca di un animale, e probabilmente è (quasi) pronto all'acquisto.
Chiusa questa piccola parentesi tragicomica, condivido con te il mio modus operandi per individuare le parole chiave orientate al fatturato. Anche perché, con un po' di ricerca è possibile trovare le domande che le tue buyer personas fanno al motore di ricerca. E se fai in modo di farle apparire tra i risultati, le possibilità di visite, lead e vendite aumenteranno a dismisura.
Intento commerciale: 3 dritte per la tua keyword research
Quando ti approcci a un qualsivoglia tool per la keyword research, e vuoi intercettare un intento commerciale, ti suggerisco di suddividere in gruppi di parole chiave quelle che ti sembrano più idonee. I suddetti gruppi sono 3. E, brevemente, possono essere riassunti in:
#1 Keyword di vendita
Iniziamo dal gruppo di parole chiave più scontato, ma anche più sottovalutato: quello inerente alle keyword di vendita, o buy now keyword.
Nello specifico, si tratta di tutte quelle parole che l'utente inserisce in una ricerca e che indicano la propensione all'acquisto.
Ti faccio un esempio pratico:
Se cerchi marmellata di visciole, secondo te, il motore di ricerca cosa ti restituisce? Te lo dico io; questa schermata:
La SERP di "marmellata di visciole"
Come vedi, in posizione zero, come featured snippet, Google premia una ricetta. La stessa che troviamo, subito dopo, come primo risultato. La SERP continua con altre 6 ricette, un articolo che spiega cos'è la marmellata di visciole e soltanto 2 pagine con la scheda prodotto di un e-commerce.
In questo caso, per Google, stai cercando informazioni su come preparare questa marmellata - a proposito, è deliziosa. Di conseguenza, non dà la priorità a pagine destinate alla vendita.
Lo scenario cambia radicalmente, se aggiungi la parola "vendita", alla fine della query.
Ecco il risultato:
La SERP di "marmellata di visciole vendita"
Dal mio screenshot non riesci a vedere tutta la SERP, ma posso assicurarti che tutti e 10 i risultati portano alla scheda prodotto di un negozio virtuale. Inoltre, sono presenti anche 6 annunci (3 in cima e 3 in fondo alla pagina), sintomo di una chiave di ricerca concorrenziale e che spinge sul fatturato.
Naturalmente, rispetto alla query secca marmellata di visciole, i volumi di ricerca calano in maniera vertiginosa (1000 ricerche mensili, contro una decina appena). Così come i risultati complessivi: 30.200 e 7.050.
Ma, come detto all'inizio di questo articolo, per intercettare un intento commerciale non bisogna guardare il volume di ricerca. È molto più saggio controllare cosa restituisce il motore di ricerca, ragionare di conseguenza e verificare, con i tool a nostra disposizione, se la nostra intuizione ha riscontro, oppure no. Un po' come ti ho appena mostrato.
SEMrush, Keyword Planner di Google Adwords e Answer The Public è il tris che schiero in campo. Sempre. Ed è quello che ti consiglio.
Oltre "vendita", però, puoi provare a inserire altre keyword. Come queste:
- vendita online
- coupon
- sconti
- offerte
- spedizione
L'idea è quella di creare (e attaccare) keyword phrases che abbiano all'interno un termine che strizza l'occhio a una transazione. Magari il tuo e-commerce di marmellate non esploderà di traffico, ma se ben ottimizzato per la vendita, esploderà di fatturato.
#2 Keyword di prodotto
Il secondo gruppo di keyword, come dice il nome stesso, sono parole chiave legate a stretto giro con un prodotto specifico o una categoria, con un brand o con un servizio.
Solitamente, i tassi di conversione di queste keyword sono più bassi rispetto a quelle di vendita. Eppure, è possibile costruirci attorno sia pagine di schede prodotto sia una strategia editoriale - magari affiancando un blog al tuo progetto SEO.
Di seguito, i termini che puoi (e devi) usare per intercettare un intento commerciale:
- nome specifico del brand (jediconsulting, madd, semrush)
- prodotto specifico (scheda video asus, iPhone X)
- categoria di prodotto (scarpe da tip tap, consulenza seo)
- recensione
- top 10
- migliore
- economico
- conveniente
Sui primi tre termini, scommetto che non hai alcun dubbio. Gli altri, invece, potrebbero sembrarti poco rilevanti per generare una transazione. Eppure, con articoli creati ad hoc, ad esempio, è possibile intercettare traffico qualificato e interessato all'acquisto.
Prendiamo la query schede video Nvidia. E supponiamo tu voglia guadagnare con il programma di affiliazione di Amazon. La soluzione più ovvia è quella di creare tante recensioni per quante schede video hai intenzione di vendere tramite il colosso di Jeff Bezos. In questo modo, non ti scontri con il sito ufficiale di Nvidia.
I tuoi contenuti possono spaziare da le migliori N schede video Nvidia low cost alla recensione di una scheda video specifica (GTX 1070, TITAN, ect.). E continuare comunque a intercettare un bisogno quasi del tutto espresso: quello di acquistare una nuova scheda video.
#3 Keyword informazionali
Infine, ho scelto di inserire anche le keyword informazionali. In primis, perché la stragrande maggioranza dei contenuti presenti sul web appartiene a questa categoria. In più, sono anche chiavi di ricerca che, in genere, producono molto traffico.
C'è da dire, però, che quest'ultimo gruppo di parole chiave non converte molto bene. Chi cerca informazioni, solitamente, non è ancora pronto all'acquisto.
Eppure, non puoi ignorarle. Perderesti davvero una fetta di traffico troppo ghiotta. Qualunque sia il tuo core business.
Termini come i migliori modi per, modi per, come fare a, ho bisogno di, etc., puoi sfruttarli per acquisire visite e trasformarle in lead, cercando di giocare con le newsletter. Naturalmente, occorre mostrarsi autorevole e utile agli occhi del lettore. Viceversa, non vedresti una mail neanche con il cannocchiale. Ma questo (forse) lo sai già.
Questo piccolo excursus sull'intento commerciale di una query di ricerca si conclude qui. Ora, non ti resta che applicare i miei consigli e aumentare le tue conversioni.
E tu su che tipo di keyword preferisci puntare?
Fammi sapere la tua opinione e se anche tu hai avuto qualche problema come il mio cliente con le marmotte!
Per ulteriori dubbi o domande, ti aspetto nei commenti.