Strategia Local con Facebook Ads (Low Budget)

    Alessandro Lombardi

    lug 01, 20194 min di lettura
    Strategia Local con Facebook Ads (Low Budget)

    Per chi, come me, lavora in una Web Agency si sarà trovato di fronte a clienti "Locali" che con 300 € di budget mensili credono di rivoluzionare il proprio business e magari, perché no, diventare ricchi! Ahimè, crescono come i funghi.

    Però anche con piccoli budget ci possiamo divertire; perché per noi Marketers il divertimento nel fare Ads deve venire prima di tutto!

    Ora vi riporto un Case Study della mia agenzia.

    Il cliente è un ottimo ristorante della mia zona già piuttosto affermato, a gestione familiare con esperienza pluriennale e lo Chef, uno dei figli, è un personaggio pittoresco e particolare... musicista, cantante, burlone e ottimo cuoco, insomma un personaggio sopra le righe ma totalmente ignorante di Web Marketing

    Quindi per lui fare una campagna su Facebook Ads o la classica pubblicità Offline non ha la benché minima differenza. 

    Cosa deve capire il cliente?

    Il cliente in questo caso deve capire che per lui questa è un'opportunità di comunicare con il suo potenziale target il suo stile, la sua cucina, la sua personalità e il lavoro che c'è dietro per giustificare il conto a fine cena.

    Il bello è che online tutto è misurabile ma, non essendo un E-commerce o una campagne di Lead Generation, tutti i dati che andremo ad estrapolare dalle campagne di Awareness saranno più utili a noi per ottimizzare che a lui, che in fin dei conti non gli dicono nulla, anche a spiegarglielo.

    Cosa devo chiedere al cliente?

    In questo caso, sapendo già qual è il budget e conoscendo personalmente ristorante e chef, le domande da fare sono poche ma fondamentali:

    1. Cosa vuoi ottenere dalle Campagne?
    2. Quali pensi siano le tue Buyer Personas?
    3. Sei disposto a metterci la faccia?

    Risposte

    1. Maggiore consapevolezza a livello regionale del ristorante e del tipo di cucina proposta
    2. Chiunque apprezzi la buona cucina Toscana rivisitata in chiave Moderna
    3. Ovvio che sì! Sono un animale da palcoscenico! (Gli voglio bene per questa risposta)

    Una volta fatto capire al cliente come funzioneranno le campagne e capito cosa vuole ottenere, possiamo partire con la strategia.

    La strategia di Facebook Ads

    Analizzando la Pagina del cliente abbiamo capito che i tipi di post che coinvolgono di più i suoi 1800 fans sono quelli inerenti alla pubblicazione del menu (che viene cambiato stagionalmente) e quelli dove vengono svelate le ricette.

    La fan base è piuttosto bassa, ma non così bassa da non poter fare un LookaLike.

    Voglio fare una precisazione sulla fan base: è una vanity metric ma, in caso di campagne Brand come queste, può essere un compromesso con il cliente per fargli capire che le campagne stanno funzionando e che qualcosa si muove.

    Entriamo nel vivo della Strategia.

    Le basi della strategia

    Abbiamo deciso di lavorare su 2 fronti:

    1. Consolidare chi già ci segue
    2. Far entrare nuovi Fans

    Quindi dal Business Manager siamo andati in Risorse e poi Pubblico e abbiamo creato 5 Pubblici:

    • Interazione con i post FB negli ultimi 365 giorni
    • Interazione con il profilo Instagram negli ultimi 365 giorni
    • LookaLike su interazione con i post FB negli ultimi 365 giorni all'1%
    • LookaLike su interazione con il profilo Instagram negli ultimi 365 giorni all'1%
    • LookaLike sulla Fan Base al 2%

    Business Manager: creazione pubblici personalizzati su Facebook
    I 5 pubblici personalizzati – Business Manager

    Quindi siamo andati a sviluppare le Campagne su 3 livelli, ovviamente usando il CBO (Campaign Budget Optimization):

    • Campagna Like 
      • Gruppo di annuncio con LookaLike delle interazioni con spesa massima per like impostata a 0,20€
      • Gruppo di annuncio con LookaLike della Fan Base con spesa massima per like impostata a 0,20€
    • Campagna per interazione sui Fan
    • Campagna di interazione sui FoF, ovvero i Friends of Fun – in italiano sono gli amici di chi segue una determinata pagina.

    Amici della Pagina Facebook
    Amici della Pagina Facebook

    La strategia sta nel far sì che queste campagne siano un cerchio, vale a dire che con le campagne Like parlo con un pubblico semi freddo (dico semi freddo perché nato da un LaL che va a prendere gli interessi dei Fan o di chi ha interagito con i post, quindi un gradino più vicino alla mia Buyer persona) e gli prometto che se metterà un like alla pagina potrà diventare parte di una cerchia ristretta e vedere i segreti della suddetta cucina svelati online.

    Post Like
    Post Like

    La seconda parte di strategia sta nel coinvolgere gli amici di chi segue la pagina, i FoF, per poi farli diventare Fan a tutti gli effetti con contenuti volti a farli interagire con il post per creare community e consapevolezza riguardo alla qualità del ristorante.

    Post per coinvolgere gli amici dei Fan
    Post per coinvolgere gli amici dei Fan

    Terza ed ultima parte della strategia: comunicare con chi è già Fan o lo è diventato da poco e quindi si aspetta qualche segreto o qualche pillola svelata. In questa campagna abbiamo deciso di integrare un video per coinvolgere ancora di più e abbattere i costi. I video, è un dato di fatto, hanno un engagement più alto.

    Video su post Facebbok
    Video su post Facebbok

    Il bello di questa strategia è che i pubblici sono dinamici e in continuo popolamento: la campagna Like, oltre a far vedere al cliente che la cosa sta lavorando, va ad alimentare la campagna per interazione sui Fan, che a sua volta va ad alimentare la campagna sui Friends of Fan. Per questo a inizio articolo ho definito la strategia un "cerchio".

    Cosa è la CBO?

    Per spiegare la CBO, ovvero l'ottimizzazione del budget a livello di campagna e non più a livello di gruppi di annuncio, ed elencarne pregi e difetti servirebbero 5 articoli e forse non basterebbero, ma ti spiegherò brevemente come mi ha aiutato ad ottimizzare le campagne.

    Il budget è impostato sulla campagna, che all'interno contiene più gruppi di annunci con vari Ad set differenti impostati su pubblici, interessi, posizionamenti ecc... e differenti approcci in ottica copy e visual. Sarà l'algoritmo di Facebook a capire in autonomia quale degli Ad set impostati è più performante, attribuendogli più budget e liberandoti, solo un po', dall'andare ad ottimizzare assiduamente le campagne.

    Perché Facebook Ads sì e Google Ads no?

    Ve lo starete chiedendo e la risposta è molto semplice. Il cliente non ha un sito. È in fase di sviluppo quindi poi implementeremo anche Google Ads.

    Per adesso andremo a stuzzicare solo la domanda latente con foto fatte da un fotografo professionista, copy studiato su misura sullo stile dello Chef, video di cibi dalle lunghe cotture e la vita della cucina durante una serata in Time-Laps o finezze creative del genere e avremo fatto bingo! Forse.

    E tu come gestisci i clienti che vogliono fare ads ma hanno poco budget?

    Aspetto i tuoi commenti qui sotto!

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    Advertiser specializzato in Facebook Ads e Google Ads. Founder di "EnRoi" mi piace fare campagne adv per vendere prodotti e servizi... meglio se miei.