2 esempi di sitemap: i diversi tipi di sitemap

Michelle Ofiwe

feb 24, 20235 min di lettura
Esempio di sitemap
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INDICE

Le sitemap sono una parte importante della tua strategia tecnica in campo SEO e sono utili sia ai crawler che agli utenti. In questa guida analizzeremo i vari esempi di sitemap per siti web, i loro vantaggi e come eliminare gli errori con il tool Site Audit.

Che cos’è una sitemap?

Una sitemap fornisce informazioni sulla struttura del sito web. Si usa per aiutare i crawler e gli utenti a navigare nel sito. 

Le sitemap sono disponibili in formato XML (eXtensible mark up language) o HTML. I file XML condividono importanti informazioni sul sito web, ad esempio i suoi link interni, i backlink e la struttura delle pagine, in un linguaggio che i crawler dei motori di ricerca riescono a comprendere.

Questi crawler dei motori di ricerca (come i bot di Google) prendono in considerazione questi dati quando devono decidere sull’autorevolezza di una pagina del sito o sul ranking tra le loro SERP.

Perché le sitemap sono importanti?

Le sitemap indicano ai bot quali sono gli elementi importanti del sito. I bot possono usare la sitemap XML per comprendere meglio la struttura dei collegamenti tra le tue pagine web e il modo in cui il sito è organizzato in generale.

Anche i motori di ricerca usano le sitemap XML per effettuare il crawling dei contenuti e di eventuali file host (per esempio immagini o video). Quanto più i motori di ricerca comprendono il sito, tanto migliori sono le chance di figurare meglio nel ranking con le giuste parole chiave.

Gli utenti usano le sitemap HTML per esplorare il sito in profondità. La sitemap HTML di solito include le pagine più importanti del sito.

I vari tipi di sitemap

Due sono i tipi di sitemap più usati: XML e HTML. 

Hanno funzionalità in comune, ma anche importanti differenze. I professionisti della SEO li usano entrambi nella loro strategia di marketing, per targettizzare crawler e utenti. 

Sitemap XML

Le sitemap XML sono scritte per i bot dei motori di ricerca, non per gli utenti. Si usano per condividere dati tecnici del sito, per esempio il numero di pagine e la frequenza di aggiornamento.

Si usano anche per comunicare con i motori di ricerca se vengono apportate delle modifiche al sito. L’aggiornamento o l’aggiunta di nuovi contenuti segnala ai bot dei motori di ricerca che probabilmente il contenuto è rilevante o utile, e che potresti avere autorevolezza nel tuo campo o settore di nicchia. 

Consulta la nostra guida per creare la tua sitemap XML e approfondire meglio le tue conoscenze sui file XML di una sitemap. 

Sitemap HTML

Le sitemap HTML assomigliano ai file XML perché contengono un dettaglio delle pagine e dei link disponibili sul tuo sito. I bot dei motori di ricerca possono eseguire il crawling delle tue sitemap HTML e, usandole, inviare segnali forti di user experience a Google. 

Tuttavia, trattandosi di un file HTML, l’utente può aprire questo tipo di sitemap nel suo browser. La tua sitemap HTML dovrebbe includere link che aiutino l’utente a navigare nel sito.

Spieghiamo per esteso le sitemap HTML nella nostra guida dettagliata per costruire una sitemap HTML.

Che differenza c’è tra sitemap XML e sitemap HTML?

Le sitemap XML sono scritte per il crawling dei bot dei motori di ricerca. 

Le sitemap HTML si trovano sul sito web e possono essere consultate dagli utenti. Si trovano spesso nel footer dei siti per aiutare nella navigazione.

Esempi di sitemap XML

Esempi di sitemap XML

Esempi di sitemap HTML

Esempi di sitemap XML

Fonte: The Good Guys.

Best practices per le sitemap

La sitemap è fondamentale se si vuole che Google indicizzi il nostro sito. Anche se la tua sitemap sarà diversa da quella del tuo competitor, esistono alcune best practices da prendere in considerazione quando crei la tua mappa.

Durante la configurazione della tua sitemap puoi usare il tool Site Audit per accertarti che sia configurata correttamente. Il tool comprende oltre 120 controlli di SEO on page e tecnici che evidenziano per esempio link non funzionanti, pagine orfane e altri errori che impediscono ai bot del crawling di indicizzare il sito.

Usa questo tool per trovare e correggere gli errori prima di inviare la sitemap. Dovrai creare un progetto nel tool di Semrush prima di eseguire un audit. 

Una volta che il progetto è pronto, seleziona il tool dalla dashboard di progetto e inizia a configurare l’audit:

configurare l’audit
configurare l’audit

Completato l’audit, il tool ti restituirà una lista di errori categorizzati per priorità:

Completato l’audit

Inoltre ti consigliamo di:

Includere pagine prioritarie

Puoi assegnare un tag alle pagine della tua sitemap. Questo tag spiega a Google che per te queste pagine sono importanti. 

Le priorità sono impostate con questi intervalli: 0.0, 0.1, 0.2, e così via fino a 1.0. La pagina con priorità più alta è impostata a 1.0. Se tutte le pagine hanno la stessa priorità, Google non sarà in grado di dire quali sono effettivamente importanti. Accertati di taggarle in modo appropriato.

Frequenza di aggiornamento

Puoi impostare il tag all’interno di una sitemap XML per indicare a Google la frequenza con cui aggiungerai nuovi contenuti. Questo tag si riferisce unicamente al codice o al testo, e non alle immagini.

Vi sono 7 possibili tag changefreq da usare:

  • Mai: il contenuto della pagina è statico e non cambia. Si usa per gli articoli di news, i report e contenuti simili. 
  • Annualmente: si usa se si hanno eventi annuali, vendite o report.
  • Mensilmente: questo potrebbe essere il tag ideale per le FAQ, i report mensili o i blog aggiornati a cadenza mensile.
  • Settimanalmente: potresti usare questo tag per le pagine di prodotto, i blog aggiornati settimanalmente oppure per i briefing sugli aggiornamenti “settimanali” delle notizie.
  • Giornalmente: questo tag è perfetto per le pagine dei giornali, le bacheche e gli articoli dei blog.
  • Ogni ora: i maggiori siti web di notizie usano questo tag per esempio per gli aggiornamenti meteo.
  • Sempre: questo tag riguarda le pagine del mercato azionario, i feed di Twitter e contenuti analoghi che vengono costantemente aggiornati. 

Evita le pagine non indicizzate

Quando invii una sitemap a Google, chiedi che il tuo sito venga sottoposto a crawling e che sia indicizzato. Se una pagina è etichettata come “noindex,” non aggiungerla nel file della sitemap.

Evita i duplicati

A volte si tengono per motivi di archiviazione. Per esempio, per avere accesso a una versione precedente di un documento aggiornato. 

Google penalizza i contenuti duplicati, pertanto cerca di etichettare come “noindex” i doppioni di pagine.

Usa sitemap multiple

Se hai un grosso sito web, la tua sitemap potrebbe essere troppo grande da caricare. I file della sitemap dovrebbero essere al massimo di 50 MB, o non contenere più di 50.000 URL.

In questo caso potrebbe essere utile avere più di una sitemap. Anche se non hai ancora raggiunto il limite, è consigliabile dividere il file in più di una sitemap XML, in modo da accelerare il processo di crawling.

Siti web di e-commerce molto grandi possono trarre giovamento dallo sviluppo di sitemap diverse per categorie e pagine di prodotti diversi.

Spunti chiave

Le sitemap consentono ai motori di ricerca di analizzare il sito e agli utenti di navigarlo. In entrambi i casi, sono file utili.

Si possono modificare secondo necessità. Quando lo fai, carica di nuovo la sitemap in modo che Google possa effettuare il crawling del contenuto nella sua versione più aggiornata.

Gli audit dei siti aiutano a individuare gli errori che potrebbero avere un impatto sulla capacità di crawling del sito da parte dei motori di ricerca. Esegui regolarmente audit del sito per controllare se ci sono errori, e risolvili prima di inviare la sitemap ai motori di ricerca.

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