SEO per WordPress: Panoramica sull'ottimizzazione on Site

Elio Amato

mag 30, 20168 min di lettura
SEO per WordPress: Panoramica sull'ottimizzazione on Site

Come migliorare di forma basica la SEO in WordPress?

Dal 2003, anno in cui fu rilasciata la prima versione, WordPress è riuscito a conquistare 1/4 del mercato e si stima che, ad oggi, più del 25% di siti internet online siano realizzati sfruttando questa piattaforma per la gestione dei contenuti. 

Il successo di WordPress è dovuto a vari fattori, tra i quali: 

  • la semplicità di utilizzo 
  • la notevole disponibilità di estensioni 
  • la grande community che si è formata attorno al progetto 
  • la capacità di Automattic, che sviluppa e distribuisce il CMS, di stare sempre al passo con i tempi e con le esigenze degli utilizzatori. 

Anche dal punto di vista SEO, in particolare per ciò che riguarda l'ottimizzazione per i motori di ricerca on SiteWordPress offre soluzioni semplici ed efficaci. Yoast SEO ne è un esempio.

Ovviamente bisogna tener conto che scegliere questo CMS, come qualsiasi altro, non garantisce di per sé una corretta ottimizzazione SEO, né tantomeno un buon posizionamento: guarda a WordPress come una buona automobile, che tu dovrai alimentare con la migliore benzina e guidare da pilota provetto. 

WordPress: Yoast SEO e altri plugin per la SEO On Site 

Se hai mai fatto un giro sul repository ufficiale di WordPress, o su uno dei tanti marketplace, avrai notato la mole di estensioni disponibili per questo CMS. La SEO non fa eccezione, sono infatti tantissimi i plugin che si possono installare per gestire i vari aspetti dell'ottimizzazione on Site, sia gratuiti che a pagamento. 

Per quanto sia possibile gestire l'ottimizzazione on Site anche senza plugin, l'installazione di un'estensione rende il processo molto più veloce e semplice, anche per gli utenti meno esperti che non conoscono i linguaggi di programmazione. Il primo Plugin che riuscì a riscuotere molto successo fu All in One SEO Pack, che ancora oggi ha oltre un milione di installazioni attive. 

Tuttavia, da qualche anno, Yoast SEO (già WordPress SEO by Yoast) ha letteralmente preso il sopravvento, diventando il Plugin SEO più scaricato ed installato. Anche io utilizzo e consiglio di utilizzare Yoast SEO, poiché lo reputo un Plugin completo e semplice da configurare e da gestire (basta fare una ricerca su Google per trovare guide molto complete, che rappresentano un valore aggiunto). 

Il fatto che Yoast SEO sia un Plugin così diffuso è un primo vantaggio: per qualsiasi problema o esigenza specifica, infatti, potrai contare su tantissime risorse presenti in rete. Yoast SEO integra tutta una serie di funzionalità che nativamente non sono presenti in WordPress ma che risultano necessarie per una corretta ottimizzazione dei contenuti del sito internet o del blog che gestisci. 

Ecco alcuni aspetti per i quali vale la pena installare questo Plugin per ottimizzare la SEO on site: 

  • Metadati ed Anteprima Snippet: dopo aver installato Yoast SEO, sotto l'editor di ogni articolo si avrà a disposizione un box all'interno del quale è possibile inserire i metadati, come il tag title e la metadescrizione, ossia quelle informazioni che vanno a formare lo Snippet che verrà visualizzato su Google. Questo strumento rende semplice l'inserimento di queste informazioni ed aiuta a non scrivere titoli o descrizioni troppo lunghe, che verrebbero troncati nelle SERP. Nello stesso box c'è una voce che riguarda la parola chiave principale: inserendo una parola o una query, Yoast SEO analizzerà il testo e restituirà una valutazione che tiene però conto di fattori obsoleti come la keyword density (con un pallino verde, rosso o arancione). Attenzione a non dare troppo peso a questo dato, che spesso è fuorviante e rischia di diventare un'ossessione del tutto inutile. 

  •  Sitemap XML: Yoast SEO consente di gestire al meglio le mappe del sito, anche in siti molto ricchi di contenuti. 
  • Gestione .htaccess e robots.txt dal pannello d'amministrazione: la possibilità di gestire questi file direttamente dal backend di WordPress rende veloce apportare modifiche, senza bisogno di dover entrare nello spazio web via file manager o via FTP. 

  • Titoli e Metadati: al primo punto abbiamo visto come ottimizzare dal punto di vista SEO i singoli articoli e le singole pagine, tuttavia Yoast SEO mette a disposizione un'interessante sezione dedicata alla gestione default dei titoli e dei metadati. 

 Dalle tipologie di articolo, ai custom post Type, senza tralasciare le tassonomie e gli archivi, tutto può essere gestito grazie alle utilissime variabili integrate. 

Panoramica del plugin Yoast SEO

Quelli evidenziati sono solo alcuni degli aspetti interessanti di Yoast SEO, che va esplorato e sfruttato al massimo, non solo per quanto riguarda la SEO, ma anche per altri aspetti come l'ottimizzazione per i Social Network 

È infatti possibile inserire descrizioni, titoli ed immagini diverse per Facebook e Google Plus, con la conseguente possibilità di ottimizzare dal punto di vista SEO ognuno di questi elementi per i diversi canali. 

Struttura del sito: come utilizzare Categorie e Tag? 

Le categorie e le etichette di WordPress sono molto utili per creare una struttura performante e rendere la navigazione e la fruizione dei contenuti semplice tanto per gli utenti quanto per gli spider dei motori di ricerca. 

Non è raro vedere siti, anche molto grossi, strutturati male, con una gestione di categorie ed etichette lasciata al caso e non curata a dovere. Questo è un errore che può costare molto, in particolare dal punto di vista SEO

Innanzitutto è doveroso fare una precisazione circa il corretto utilizzo delle categorie e delle etichette (a monte dell'utilizzo di un plugin come Yoast SEO): molti infatti ancora non hanno ben capito la differenza e lo scopo di queste due diverse risorse per catalogare il contenuto su WordPress. Un'affermazione corretta dalla quale possiamo partire, che si legge spesso su gruppi e forum è la seguente: le categorie servono a dividere, le etichette ad unire. Un esempio dovrebbe rendere tutto più chiaro. 

Poniamo il caso che tu gestisca un sito di news: avrai sicuramente creato le varie categorie, come ad esempio Cronaca, Politica, Sport, Cinema, ecc. Ti trovi a parlare più volte di Aurelio De Laurentiis, che è allo stesso tempo produttore cinematografico (Filmauro) e Presidente della squadra di calcio SSC Napoli: quando parlerai dei film in uscita prodotti dalla sua casa, utilizzerai la categoria Cinema, mentre in riferimento alle sue esternazioni da Presidente del Napoli inserirai la notizia nella categoria Sport. 

I due contenuti riguardano effettivamente argomenti diversi, per questo vanno divisi. Ma allo stesso tempo hanno qualcosa in comune, ossia lo stesso De Laurentiis: in questo caso puoi creare un tag "Aurelio De Laurentiis" ed etichettare entrambe le notizie. Come avrai notato dall'esempio, categorie e tag hanno compiti diversi, per questo è importante utilizzarle a dovere. 

Uno degli errori più comuni riguarda proprio la duplicazione: se esiste già una categoria "Sport" non ha alcun senso andare a creare ed utilizzare un'etichetta che abbia lo stesso nome o un nome simile. Inoltre la modalità di creazione ed assegnazione tag in WordPress espone al rischio di crearne simili tra loro: prima di crearne di nuove, bisogna sempre controllare ed assicurarsi di non avere già a disposizione l'etichetta giusta. 

Per tornare all'esempio di prima, se già abbiamo l'etichetta "Aurelio De Laurentiis", è sbagliato crearne una nuova, ad esempio "De Laurentiis". Per dare maggiore valore alle pagine è inoltre opportuno inserire del testo descrittivo, che aiuti sia il lettore che il motore di ricerca a capire esattamente di cosa tratta quella data categoria o tag e che possibilmente dia risalto, con link diretti, agli articoli di maggiore importanza. 

Inserire testo e contenuto all'interno di queste pagine è molto semplice: è possibile farlo con appositi Plugin o aggiungendo poche righe di codice direttamente all'interno del tema o meglio del tema child. Per evitare di appesantire WordPress, e compromettere così la SEO, è bene limitare il numero di plugin a quelli indispensabili (come Yoast SEO), di conseguenza ti consiglio di adottare la seconda soluzione (per sapere come fare puoi leggere questo mio articolo su come inserire testo e contenuto nelle pagine di categoria WordPress). 

Quando categorie e tag sono ottimizzate, si tratta di pagine che piacciono parecchio a Google ed agli altri motori di ricerca, anche per via dei numerosi link interni (ogni articolo di una categoria ad esempio avrà un link verso la stessa), motivo per il quale vanno sfruttate. 

Errori comuni nell'ottimizzazione SEO On Site con WordPress 

Ci sono alcuni errori, banali ma compromettenti, che spesso vengono commessi da chi non ha molta dimestichezza con la SEO on Site. 

Vediamo quali evitare assolutamente: 

  • Utilizzare plugin e template di dubbia provenienza: l'offerta di questi prodotti digitali è davvero enorme, tuttavia bisogna essere certi della loro provenienza e della bontà del lavoro dello sviluppatore. Se non vuoi usare Yoast SEO perché preferisci testare soluzioni alternative, fai comunque attenzione a non installare plugin e temi dalla dubbia origine o ancor peggio crackati o nulled mette in serio pericolo la sicurezza del sito. Non è raro infatti che contengano codice malevolo, usato dai malintenzionati per entrare e far danni. In questi casi il tuo sito potrebbe essere utilizzato per mandare spam o creare pagine spam, cosa che porta inevitabilmente ad una penalizzazione in tempi brevi. 

  • Utilizzare plugin e template che non vengono aggiornati: capita di frequente che vengano trovate falle di sicurezza, sfruttate dai malintenzionati per le ragioni viste al punto precedente. Quando installi un plugin o un tema, assicurati che venga aggiornato spesso e che sia sviluppato da persone competenti, che conoscono questo genere di problemi. Per quanto non sia una soluzione definitiva, poiché emergono sempre nuove falle, potrai stare più tranquillo. 

  • Utilizzare troppi plugin: sebbene un utilizzo incontrollato di estensioni (esistono estensioni per inserire la favicon per esempio, del tutto inutili) non abbia un effetto diretto sulla SEO, questo può incidere negativamente sulle prestazioni dell'intero CMS, che viene appesantito, o generare altri problemi dovuti a conflitti tra i plugin stessi, cose che invece influiscono direttamente e negativamente. 

  • Non impostare i permalink SEO friendly: dalle impostazioni puoi scegliere quale struttura avranno i tuoi URL, a seconda del tuo progetto potrai scegliere il formato preciso (Yoast SEO consiglia il semplice %postname%, altri preferiscono %postname%.html o .php). 

Yoast SEO: Come impostare un permalink SEO friendly

In ogni caso non lasciare il valore predefinito, che restituisce URL del tipo example.com/?p=123, formato non ottimale per gli utenti e per i motori di ricerca. 

  • Non controllare l'output: per essere sicuro che il risultato sia pulito, è sempre doveroso controllare personalmente qual è l'output generato, ossia qual è il codice generato e servito ai browser ed ai crawlerAd esempio, potrebbero essere stampati due diversi tag title, uno generato dal tema in uso ed un altro da un plugin come Yoast SEO. 

Se non sei sicuro di avere le competenze per effettuare un'analisi di questo tipo, affidati ad un esperto, si tratta di un aspetto troppo importante per lasciarlo al caso. 

Conclusioni 

Quanto visto in questo articolo è solo una panoramica di base dell'ottimizzazione SEO On Site in WordPress.

Abbiamo visto cosa può fare Yoast SEO per te e in generale le funzioni dei plugin che il CMS mette a disposizione. Ci sarebbero ancora tanti aspetti di grande rilievo da approfondire, tuttavia non è possibile prescindere da queste basi, sulle quali fondare un progetto solido, che possa portare visibilità su Google e sugli altri motori di ricerca.  

Questo CMS è sicuramente un'ottima base di partenza e Yoast SEO un buon alleato, ma da soli non sono sufficienti per gestire al meglio i contenuti e per fare in modo che gli stessi siano appetibili per i motori di ricerca. 

Foto (SEO on Site per Wordpress): ShutterStock 

Anche tu utlizzi Yoast SEO per Wordpress? 

O ne conosci di più efficaci? Puoi condividere la tua esperienza nei commenti.

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Sono Elio, Manager della division Advertising di Marketers. ⠀ A muovermi da sempre è la curiosità. La stessa che tanti anni fa mi ha portato a scoprire le potenzialità del web. ⠀ Era il 2007 e frequentavo ancora il liceo, quando decisi di aprire il mio primo blog per pura passione e per mettermi in gioco con qualcosa di nuovo. ⠀ Da quel momento, il percorso che mi ha portato fin qui non è stato per nulla lineare e scontato. ⠀ Per tanti anni il marketing è rimasto una passione, un impegno marginale mentre studiavo all'Università. ⠀ Poi la scelta di dedicarmi a tempo pieno a questo, di mettere da parte il resto e costruire così il mio futuro. ⠀ Le fonti di traffico sono sempre state il mio pallino, dapprima con la SEO, dopo con il paid advertising, materia che ancora oggi mi appassiona e mi stimola.