Qual è la metrica chiave per misurare il successo dei contenuti?
Il 76% dei nostri intervistati ha dichiarato che è il traffico organico. Il problema è che la creazione di contenuti che attirino traffico organico è la sfida principale per il 52% dei marketer intervistati.
Quando sai quali passaggi eseguire, aggiungere la fase SEO prima di creare contenuti non complica di tanto il processo di produzione. E visti i vantaggi, ne vale la pena: l'ottimizzazione può influire positivamente sulle tue prestazioni a lungo termine.
Ottimizzando subito il tuo testo:
- Risparmi il tuo tempo: puoi ottenere risultati a lungo termine quando il traffico arriva al tuo sito ogni mese senza investire molto nella promozione di quel contenuto.
- Crei contenuti di gran valore: rispondi alle domande che interessano davvero il tuo pubblico.
- Attiri nuovi segmenti di pubblico: le persone che hanno trovato la risposta alla loro domanda nel tuo articolo possono diventare un pubblico fedele e persino ambasciatori del tuo brand.
"Il passaparola e la condivisione organica aiutano a creare la reputazione del tuo sito sia tra gli utenti che rispetto a Google e raramente prescindono da contenuti di qualità." dice Google.
In questo articolo, ti guiderò attraverso nove semplici passaggi per creare contenuti SEO-friendly e apportare più valore al tuo pubblico.
- 1. Comincia con la Keyword Research
- 2. Determina l'intento di ricerca e identifica il formato corretto
- 3. Crea un Meta title ben ottimizzato
- 4. Crea un H1 accattivante
- 5. Ottimizza la Meta description
- 6. Struttura i tuoi contenuti e rendili facili da leggere
- 7. Aggiungi contenuti visivi
- 8. Rendi comprensibile il tuo URL
- 9. Migliora i link interni
Cosa significa contenuto SEO friendly?
Il contenuto SEO friendly è un contenuto scritto in modo tale da aiutare i motori di ricerca a capire di cosa tratta, a quali domande degli utenti risponde e cosa le persone impareranno leggendo l'articolo.
In cambio, i motori di ricerca possono mostrare il tuo articolo per le query pertinenti degli utenti nei primi risultati. L'ottimizzazione della ricerca apporta innegabili vantaggi a un sito, come la crescita del traffico e del pubblico, e può essere più economica, più duratura e talvolta più efficace della pubblicità a pagamento.
Come scrivere contenuti SEO friendly
1. Comincia con la Keyword Research
La ricerca di parole chiave è la base per una distribuzione organica di contenuti di successo. Le parole chiave sono i termini che le persone inseriscono nei motori di ricerca per trovare informazioni su un argomento.
Contrariamente a quanto si crede, le parole chiave non riguardano solo la SEO, ma ti aiutano anche a trovare le risposte alle seguenti domande:
- Cosa sta cercando il tuo pubblico? Questo ti aiuterà a scoprire gli interessi del tuo pubblico e a scegliere un argomento di cui scrivere.
- Cosa chiede online? Scoprirai domande specifiche su un argomento a cui rispondere nei tuoi contenuti.
Devi iniziare la tua ricerca con la parola chiave giusta. Google consiglia di "pensare alle parole che un utente potrebbe usare per trovare una parte dei tuoi contenuti". Per un articolo, devi selezionare una keyword principale e fino a 5-10 parole chiave secondarie.
Come scegliere una parola chiave principale
Quando si scrive un articolo, si è tentati di prendere quante più parole chiave possibili e ottimizzare il testo per tutte. Ma questo può far perdere il focus e rendere i contenuti meno completi.
Quindi, scegli una parola chiave principale e poi approfondisci. La tua parola chiave principale dovrebbe indicare l'obiettivo primario dell'intero articolo.
Io ho scelto "corsi online" come keyword con cui iniziare la mia ricerca e ho utilizzato il Keyword Magic tool di SEMrush per trovare il volume, le parole chiave correlate e molto altro.
In Italia le persone cercano questa parola chiave più di 12 000 volte al mese. Le parole chiave ad alto volume sono popolari, ma è difficile posizionarsi a breve termine.
Se usi SEMrush, fatti guidare dalla metrica Keyword Difficulty: fai in modo che sia inferiore a 70-80, se possibile, ma concentrati comunque su un volume sufficientemente alto (ogni settore ha il proprio standard per ciò che è considerato un volume elevato e ciò che non lo è, quindi non possiamo davvero indicare dei numeri esatti). Io ho scelto "corso di fotografia online" come parola chiave principale dell'articolo.
Come scegliere le parole chiave secondarie
Le parole chiave secondarie devono essere strettamente correlate alla tua parola chiave principale, in modo che il loro inserimento non cambi l'obiettivo dell'articolo, ma piuttosto rafforzi il focus della parola chiave principale.
Puoi selezionarle dai gruppi di argomenti a sinistra o dalle schede "Correlate" e "Domande" in alto nello strumento Keyword Magic tool.
Un altro ottimo strumento per espandere il tuo elenco di parole chiave e domande degli utenti è Topic Research. Lo strumento aiuta a trovare gli interessi del tuo pubblico e mostra un'ampia gamma di argomenti correlati, titoli di articoli popolari e domande che le persone fanno per la tua parola chiave principale.
Nei passaggi successivi, aggiungerai la parola chiave principale a title e H1 e quelle secondarie ai sottotitoli e al corpo del testo. Questo dirà sia ai motori di ricerca che agli utenti che scorrono i risultati di ricerca di cosa tratta l'articolo.
2. Determina l'intento di ricerca e identifica il formato corretto
L'intento di ricerca è ciò che gli utenti stanno cercando di ottenere e ciò che si aspettano di vedere quando digitano o richiedono via voce una query. Google dedica molta attenzione alla programmazione degli algoritmi, affinché possano valutare correttamente le intenzioni degli utenti e incoraggia i creatori di contenuti a rispondere alle richieste con materiale pertinente.
Il formato del contenuto che scegli, il messaggio che trasmetti e l'invito all'azione che usi dovrebbero dipendere dall'intento di ricerca di una parola chiave. L'intento di ricerca può essere suddiviso in quattro tipi distinti:
- Informazionale - l'utente sta cercando informazioni specifiche su un argomento.
- Navigazionale - l'utente sta cercando una pagina o un sito Web specifico.
- Commerciale - l'utente sta valutando un acquisto e vuole esaminare le opzioni a sua disposizione.
- Transazionale - l'utente vuole acquistare qualcosa.
Come puoi determinare che tipi di parole chiave stai cercando o come trovare l'intento corrispondente? È molto semplice: ci sono parole che ti forniscono un indizio:
- Informazionale: nel titolo trovi le parole "guida", "tutorial", domande che iniziano con "cosa", "come" o elenchi con "primo", "migliore", "checklist" (ad es. "il miglior corso inglese online").
- Navigazionale: è presente il nome di un brand, prodotto o servizio (ad es. "corsi online unitn").
- Commerciale: ci sono parole che mettono a confronto dei prodotti, come "il più economico", "recensione", "confronto" (ad es. "igea corsi online recensioni").
- Transazionale: è indicato dalle parole "acquista", "prezzo", "coupon" e così via (ad es. "corso di inglese online prezzi").
Le parole-indizio ti aiuteranno a determinare il tipo di intento di ricerca. Se ad esempio cerchi parole chiave con Keyword Magic tool, puoi filtrare in base a una parola specifica per ottenere un elenco di parole davvero rilevante per la tua ricerca.
Inoltre, io uso Topic Research per scoprire rapidamente cosa chiedono le persone su Internet riguardo all'argomento che mi interessa. Nel mio caso si tratta per lo più di un intento informativo.
La mappa mentale all'interno dello strumento presenta un elenco pronto all'uso di potenziali argomenti da trattare. Puoi sceglierne uno qualsiasi e vedere le domande esatte che fanno le persone al rispetto.
Potresti anche voler digitare la tua parola chiave nella barra di ricerca di Google per verificare eventuali funzionalità delle SERP che possono aiutarti a identificare il tipo di parola chiave:
- I Featured snippet possono indicare un intento informazionale;
- Il box People Also Ask può indicare un intento informazionale;
- I Sitelink possono indicare un intento navigazionale;
- Gli annunci di Google possono indicare un intento commerciale o transazionale;
- Gli annunci di Google Shopping possono indicare un intento commerciale o transazionale.
Prendendo in considerazione l'intento di ricerca e il tipo di parola chiave, ora puoi identificare il formato migliore per il tuo articolo.
È qui che la ricerca manuale può aiutarti: guarda le pagine della concorrenza che si posizionano già tra le prime 10 per le tue parole chiave. Sono guide passo passo o forse un elenco di diverse opzioni? A quale azione invitano gli articoli? Quali sono i loro titoli, ovvero come descrivono il loro articolo per i risultati di ricerca?
Per citarne alcuni, le guide pratiche hanno più successo per le query informative, mentre i post di confronto possono funzionare per le query commerciali, le pagine dei prodotti per quelle transazionali e le pagine delle categorie possono essere classificate per le parole chiave di navigazione.
Se usi Content Marketing Platform di SEMrush puoi automatizzare l'analisi manuale della concorrenza, con SEO Content Template. Lo strumento analizza i primi 10 risultati del motore di ricerca e fornisce consigli chiave basati su di essi: parole semanticamente correlate da includere nel testo, lunghezza del testo e punteggio di leggibilità a cui mirare. E lo strumento mostra tutto ciò di cui hai bisogno in un'unica scheda: i titoli degli articoli migliori e il contesto per la tua parola chiave di destinazione menzionata in un articolo.
Hai bisogno di più argomenti per il tuo piano di contenuti? Scopri come trovare idee per argomenti nella nostra dettagliata guida passo passo.
3. Crea un Meta title ben ottimizzato
Il titolo del tuo articolo non è necessariamente il titolo che verrà mostrato nei risultati di ricerca. Considera che il tuo articolo ha due intestazioni: il tag H1, mostrato nella pagina stessa, e il meta title tag, mostrato nello snippet dei risultati di ricerca.
Il tag H1 e il title possono essere strettamente correlati o simili, ma non devono necessariamente essere identici. La cosa più importante è che ogni tag deve contenere la tua parola chiave di destinazione.
Sebbene il tag H1 sia uno dei segnali che mostrano ai motori di ricerca come è strutturata la pagina, il meta title è più importante ai fini SEO.
Il meta title presenta i tuoi contenuti al pubblico. Ecco perché è spesso l'informazione principale che utilizzano le persone per decidere su quale risultato cliccare, soprattutto quando fanno una ricerca da dispositivi mobili.
Per rendere il tuo title attraente sia per i motori di ricerca che per gli utenti, segui le regole di base:
- Usa un title diverso per ogni pagina. Se usi lo stesso title su pagine diverse di un sito Web, Google può mostrare un titolo alternativo invece del tuo.
- Considera l'intento degli utenti che abbiamo identificato in precedenza. Scegli un titolo che indichi chiaramente quale problema risolveranno gli utenti o il vantaggio che otterranno dalla lettura dei tuoi contenuti. Includi le parole-indizio per attirare l'attenzione degli utenti e invogliarli a cliccare.
- Mantieni il title tra 15 e 40 caratteri. Le pagine con una lunghezza del tag title compresa tra 15 e 40 caratteri hanno un CTR superiore dell'8,6% rispetto a quelle che non rientrano in tale intervallo. La lunghezza massima è di circa 60 caratteri: qualsiasi testo che superi questo limite può essere troncato automaticamente.
- Includi la tua parola chiave di destinazione nei title. Gli URL che contengono una parola chiave hanno una percentuale di clic superiore del 45% rispetto agli URL che non contengono una parola chiave. I motori di ricerca utilizzano i title per capire se il contenuto è pertinente alla query. Tuttavia, attenzione a non ottimizzare eccessivamente.
"In generale, cerchiamo di riconoscere quando un tag title è pieno di parole chiave perché per gli utenti questi risultati possono rappresentare un'esperienza negativa. Se stanno cercando di capire di cosa trattano le pagine che hanno davanti e vedono solo un miscuglio di parole chiave, questo non li aiuta." (John Mueller, Webmaster Trends Analyst di Google, 2016)
- Considera l'idea di porre una domanda. I title tag che contengono una domanda hanno un CTR superiore del 14,1% rispetto alle pagine che non hanno una domanda nel titolo.
- Motiva gli utenti a visitare il sito Web. Secondo la ricerca di Backlinko, mentre le parole potenti (come "segreto", "potente", "definitivo", "perfetto", "migliore", "folle", "sorprendente") riducono il CTR, i titoli emozionali possono aumentarlo. I titoli emozionali possono generare un sentimento positivo o negativo: in entrambi i casi funzionano bene.
4. Crea un H1 accattivante
Se vuoi aggiungere creatività al tuo articolo, troverai un po' più di spazio nel tag H1 che nel tag title.
Ecco cosa devi considerare quando scrivi la tua intestazione H1:
- Crea un H1 unico. In questo modo eviterai che i visitatori si perdano tra pagine simili del tuo sito.
- Usa parole come "perché", "cosa", "dove" e "come". In questo modo, aiuti le persone a capire cosa troveranno nella pagina - guide e articoli how-to generano fino al doppio del traffico rispetto ad altri tipi di contenuti.
- Usa i numeri, ad esempio "i primi 10", "i 5 migliori", "N cose che...", ecc. Gli articoli con titoli che indicano un elenco ottengono il doppio del traffico e delle condivisioni sui social rispetto ad altri tipi di articoli.
- Descrivi ciò che viene trattato nel corpo del testo. L'H1 della pagina dovrebbe descrivere il contenuto dell'articolo, altrimenti Google considera la discrepanza come bassa qualità dei contenuti.
Topic Research può aiutarti a trovare rapidamente i titoli che risuonano di più con il pubblico. Dopo aver inserito un argomento, vedrai immediatamente i titoli più popolari con il maggior numero di backlink ed engagement sui social.
5. Ottimizza la Meta description
La meta description è ciò che gli utenti vedono sotto il titolo della pagina nei risultati di Google. Se gli presti la giusta attenzione, può essere il modo perfetto per incoraggiare un utente a fare clic sul tuo link invece che su quello dei tuoi concorrenti.
Ecco come Gary Illyes, esperto del team di ricerca di Google, descrive i problemi più comuni con le meta description:
"Poiché le meta description sono generalmente visibili solo ai motori di ricerca e ad altri software, i webmaster a volte le dimenticano, lasciandole completamente vuote. Per lo stesso motivo è anche comune che la stessa meta description venga utilizzata su più (talvolta molte) pagine. Dall'altro lato, è anche relativamente comune che la descrizione sia completamente fuori tema, di bassa qualità o completamente spam. Questi problemi rovinano l'esperienza di ricerca dei nostri utenti, quindi preferiamo ignorare tali meta description."
Per ottimizzare correttamente la meta description, ci sono 5 regole di base:
- Assicurati che ogni pagina del tuo sito abbia una meta description e che questa descriva accuratamente la pagina specifica.
- Includi una parola chiave pertinente nella meta description.
- La meta description dovrebbe essere formata da 1-2 frasi (140-160 caratteri). Anche se non esiste alcun limite alla lunghezza di una meta description, gli snippet dei risultati di ricerca vengono generalmente troncati per adattarsi alla larghezza del dispositivo.
- Le meta description non solo devono essere in formato frase, ma possono anche essere il posto in cui riunire le informazioni chiave sparse in una pagina. Ad esempio, nelle descrizioni delle pagine prodotto potrebbero essere indicati prezzo, nome del produttore, condizioni di consegna. Descrizioni di questo tipo sono molto più attraenti sia per i motori di ricerca che per gli utenti.
- Punta a un'emozione e aggiungi un invito all'azione se pertinente.
La meta description è uno dei modi migliori per attirare l'attenzione dei nuovi visitatori, quindi presta attenzione a questo passaggio dell'ottimizzazione dei tuoi contenuti.
6. Struttura i tuoi contenuti e rendili facili da leggere
Immagina di aprire uno dei risultati di Google e trovare un articolo con paragrafi lunghissimi. Quante probabilità ci sono che continuerai a leggerlo? Probabilmente proverai a utilizzare la scorciatoia Ctrl + F, o più semplicemente uscirai dalla pagina per trovare un articolo strutturato meglio. Se l'utente esce da una pagina del tuo sito, il tempo di permanenza sul sito diminuisce e la frequenza di rimbalzo aumenta, e questo non va bene per il posizionamento del tuo sito Web.
Una buona struttura è un indicatore essenziale di contenuti di alta qualità. I sottotitoli rendono il tuo contenuto scansionabile e quindi più facile da leggere per gli utenti. Secondo il nostro studio, il 36% degli articoli con tag H2+H3 ha prestazioni più elevate in termini di traffico, condivisioni e backlink.
Secondo le parole di Google:"Gli utenti apprezzano i contenuti scritti bene e facili da seguire. Evita di scrivere grandi quantità di testo su vari argomenti su una pagina senza paragrafi, sottotitoli o separazioni".
Ecco alcuni consigli per migliorare la leggibilità di un contenuto:
- Amplia il tuo testo, se l'argomento lo richiede. Longread di oltre 3000 parole ricevono 3 volte più traffico, 4 volte più condivisioni e 3,5 volte più backlink rispetto ad articoli di lunghezza media (901-1200 parole). Questo non significa che un articolo breve sia destinato a posizionarsi male, dipende da ciò di cui hanno bisogno gli utenti. È probabile che articoli più lunghi forniscano più informazioni su un argomento e quindi funzionino meglio.
- Considera l'idea di aggiungere un sommario. Se l'articolo è lungo, aggiungi un indice all'inizio dell'articolo per consentire ai visitatori di accedere rapidamente alla sezione a cui sono interessati.
- Usa H2 + H3. Articoli ben strutturati, con tag H2 e H3, hanno più probabilità di avere un rendimento elevato. Struttura l'articolo per rendere più facile per l'utente la comprensione del contenuto, ma non esagerare: troppi sottotitoli possono rendere la struttura più complessa.
- Un paragrafo = un'idea. Dividi il contenuto in segmenti logici, facili da assimilare, per mantenere alto il coinvolgimento dei lettori.
- Rispondi alle domande degli utenti. Attira l'attenzione delle persone che vuoi raggiungere includendo nei sottotitoli le loro domande (che hai scoperto nella Fase 1).
- Evidenzia le idee più importanti. Puoi utilizzare il grassetto o modificare la dimensione del carattere. Questo aggiunge enfasi, rende il testo più facile da seguire e aiuta a fissare le idee principali nella mente degli utenti.
- Spezza le frasi lunghe. Proprio come suddividi il contenuto in paragrafi, dividi le frasi lunghe in frasi più brevi.
- Usa elenchi puntati e numerati. Con gli elenchi puoi trasmettere grandi quantità di informazioni in una forma concisa. Gli elenchi puntati aumentano anche le tue possibilità di ottenere uno snippet in primo piano.
Ricordare così tante informazioni quando crei i tuoi contenuti può sembrare davvero complicato. Per fortuna, puoi fare affidamento su strumenti intelligenti che ti aiutano a ottimizzare i tuoi contenuti prima della pubblicazione, come SEO Writing Assistant di SEMrush. Riceverai tutti i consigli di cui hai bisogno in tempo reale e potrai valutare il tuo testo direttamente in Google Docs o WordPress:
- Controlla il tuo stato di ottimizzazione generale: assicurati che il tuo testo sia perfettamente strutturato per una parola chiave di destinazione e scritto in modo SEO-friendly.
- Regola la lunghezza del testo e ottimizza il tempo di lettura - controlla se il tuo testo corrisponde al numero medio di parole per i tuoi primi 10 concorrenti.
- Aggiungi keyword consigliate: lo strumento ti suggerirà di aggiungere alcune parole chiave correlate al tuo testo per aumentare il potenziale SEO dell'articolo.
- Rendi coerente il tuo tono di voce: assicurati che il tuo contenuto rispetti il tone of voice del tuo brand (informale, neutro o formale) e individua le frasi non conformi.
- Assicurati che il tuo testo sia unico - evita il plagio scoprendo la percentuale totale di parole copiate nel tuo testo e visualizzando le fonti originali dei contenuti su Internet.
7. Aggiungi contenuti visivi
Le persone ricordano solo il 10% delle informazioni che ascoltano, tuttavia, se le informazioni sono presentate in modo visivo, questa cifra passa al 65%: è così che funziona il nostro cervello. Usando elementi visivi nei tuoi contenuti, puoi trasmettere un'idea che i visitatori del tuo sito ricorderanno e potranno condividere.
Inserire immagini in una pagina non solo ti aiuterà a trasmettere meglio le informazioni all'utente, ma farà anche circolare meglio i tuoi contenuti. Secondo Twitter, i tweet con foto ricevono in media il 35% in più di retweet. I contenuti visivi non sono solo belli da vedere: sono un elemento essenziale di un blog post di successo.
Usa anche infografiche, checklist, template e altri tipi di contenuti visivi per offrire valore al tuo pubblico in modo più rapido e accattivante.
Più il contenuto è utile, interessante e pertinente, più è probabile che tu riceva backlink. I backlink da siti Web autorevoli rendono i tuoi contenuti degni di fiducia per Google. Pertanto, il motore di ricerca ti posizionerà più in alto.
L'altro vantaggio di inserire immagini e video in un blog post è che possono essere classificati nelle sezioni Immagini e Video di Google e persino entrare negli snippet in primo piano e attirare traffico aggiuntivo.
Assicurati di ottimizzare i tuoi contenuti visivi: di seguito troverai le cose principali di cui devi occuparti.
1. Riduci le dimensioni del file
Le immagini spesso danno il contributo maggiore alla dimensione complessiva delle pagine Web, rendendole lente e dispendiose da caricare. Se ridimensioni le immagini alle loro massime dimensioni di visualizzazione, scoprirai quasi sempre che il tuo sito carica più velocemente, portando vantaggi SEO e una migliore esperienza utente.
Trovi gli strumenti per l'ottimizzazione delle immagini in questo articolo; analizza poi la velocità del tuo sito con PageSpeed Insights.
2. Dai alle immagini nomi descrittivi
Usare "corso-fotografia-online.jpg" è molto più chiaro di "IMG00353.JPG" per capire cosa mostra un'immagine. Cambia il nome di file generico in un nome descrittivo per fornire a Google indizi sull'argomento dell'immagine.
3. Aggiungi i tag Alt
I tag Alt forniscono un testo alternativo a un'immagine per i motori di ricerca e per coloro che utilizzano lettori di schermo per accedere a una pagina Web.
Ci sono best practice che dovresti seguire quando ottimizzi i testi alternativi delle tue immagini:
- Descrivi il contenuto di un'immagine nel modo più dettagliato possibile. Ciò la aiuterà a posizionarsi sulla ricerca per immagini di Google e fornirà un contesto per relazionare l'immagine al contenuto della tua pagina.
- Rendi i tag Alt assolutamente pertinenti all'argomento della pagina in cui si trovano.
- Assicurati di scrivere testi Alt unici che descrivono i contenuti specifici delle immagini, piuttosto che ripetere la parola chiave di destinazione principale della pagina o i tag Alt di altre immagini.
Un buon tag descrive l'immagine per i motori di ricerca e i lettori di schermo includendo le parole chiave. Trovi altri suggerimenti per ottimizzare le immagini nella nostra guida.
8. Rendi comprensibile il tuo URL
Le parole chiave negli URL hanno un peso minore come fattore di ranking. Tuttavia, scrivere un URL di qualità che descriva chiaramente il contenuto della pagina aiuterà i tuoi lettori a capire cosa c'è dentro.
Gli URL vengono regolarmente copiati e incollati e, a volte, quando un link non ha testo di ancoraggio, l'URL stesso funge da anchor text. In altri casi, gli utenti possono passare il mouse sul testo per vedere il collegamento nell'angolo inferiore sinistro della finestra del browser. Un URL leggibile spiega cosa c'è dentro quella pagina.
Quale di questi link ti ispira più fiducia: "https://www.esempio.com/eventi/migliori-corsi-fotografia-online/" o "http://www.esempio.com/index.php?id_sezione=360&sid=3a5ebc944f41daa6f849f730f1"?
La struttura dell'URL di un sito Web dovrebbe essere il più semplice possibile. Ricorda che, basandosi solo su queste poche parole, il cervello degli utenti decide se un contenuto è utile per loro o no.
Ecco cosa consiglia Google per assicurarsi che un URL sia comprensibile:
- Usa la punteggiatura negli URL e dividi le parole con i trattini (-) anziché gli underscore (_).
- Fai in modo che l'URL sia descrittivo e integra la parola chiave principale della pagina.
- Utilizza le lettere minuscole anziché quelle maiuscole.
- Rendilo il più breve possibile, ma fornendo una descrizione chiara dei contenuti della pagina.
Vuoi sapere rapidamente come i tuoi concorrenti per una parola chiave compongono i loro URL e testi? È qui che entra in gioco SEO Content Template: digita una parola chiave, controlla i primi 10 risultati di Google e prendi il meglio da ognuno di loro.
9. Migliora i link interni
I link interni sono quelli che puntano da una pagina all'altra del tuo sito Web, mentre i link esterni sono quelli che puntano da un sito a qualsiasi sito diverso dal dominio su cui si trova il link.
"Alcune pagine sono note perché Google le ha già scansionate in precedenza. Altre vengono scoperte quando Google segue un link da una pagina nota a una nuova pagina", dice Google.
- I link interni aiutano i motori di ricerca
Per aggiungere le pagine del tuo sito al suo enorme database di URL noti, Google invia robot per indagare sul tuo sito. I robot iniziano recuperando alcune pagine Web, poi seguono i link per trovare nuovi URL. Quindi, per i motori di ricerca, l'interlinking è uno dei modi per scoprire regolarmente contenuti contestuali e rilevanti sul tuo sito.
Oltre a mostrare la struttura del tuo sito e offrire contenuti pertinenti, i link interni trasmettono autorità tra le pagine e possono migliorarne il posizionamento. Se una pagina del tuo sito, ad esempio, ha ottenuto backlink autorevoli, avrà accumulato un punteggio di PageRank. Questa autorità può essere trasferita a un'altra pagina del tuo sito tramite link interni.
- I link interni aiutano le persone
L'interlinking aiuta anche gli utenti a navigare e trovare informazioni più utili sul tuo sito Web.
In una nostra ricerca recente, il 50% degli intervistati ha affermato che incoraggiare i potenziali clienti a procedere lungo il funnel di conversione è una delle attività più impegnative. È interessante notare che il 67% di loro cerca di risolvere questo problema migliorando i link interni e rendendo i contenuti più facili da trovare. Il 56% degli intervistati suggerisce contenuti correlati per rispondere a domande più specifiche.
Ai link interni non basta dedicare tempo una sola volta, sono elementi che devono essere monitorati costantemente. Ecco i nostri suggerimenti su come gestire i link interni.
1. Fai un audit
Un audit dei contenuti esistenti ti aiuterà a capire quali sono gli argomenti che i tuoi contenuti coprono e quali no, quali articoli sono pertinenti e vale la pena linkare, quali vale la pena aggiornare, ecc.
Il Site Audit tool di SEMrush dispone di un report tematico che controlla i collegamenti interni del tuo sito, mostrando:
- Quanto sono raggiungibili i tuoi articoli - quanti clic sono necessari per raggiungerli dalla pagina principale.
- Le pagine che hanno un LinkRank interno debole e quelle che passano più LinkRank interno. Questo può aiutarti a identificare le pagine più autorevoli e quelle che lo sono meno sul tuo sito.
- Problemi dei link interni - errori, avvisi e avvertimenti relazionati con i link interni.
2. Ottimizza i link interni
Trova contenuti pertinenti sul sito e aggiungi collegamenti che puntano a nuovi articoli. Questo può aiutarti a migliorare l'organizzazione del tuo sito Web e a ridurre la frequenza di rimbalzo.
Puoi anche ottimizzare i tuoi link interni in base al buyer’s journey per far procedere i tuoi potenziali clienti verso la fase successiva. I contenuti di Awareness dovrebbero linkare gli articoli di Consideration e gli articoli di Consideration dovrebbero linkare i contenuti di Decision, non il contrario.
Per far interessare i lettori ad altri contenuti, e facilitare il passaggio lungo il funnel, aggiungi articoli correlati alla fine di ogni post.
3. Costruisci la tua strategia di link interni
Crea un elenco delle pagine hub che ti aiuteranno a creare cluster di argomenti per una migliore comprensione dell'architettura del tuo sito. Queste pagine sono spesso quelle che indirizzano il traffico più prezioso al tuo sito e in genere puntano alle tue parole chiave principali con i contenuti migliori.
Crea cluster di argomenti utilizzando i link interni. Ciò significa associare la pagina hub principale per un particolare argomento a un gruppo di pagine di supporto che aggiungono profondità al tema. Puoi creare un foglio di calcolo per ogni gruppo di argomenti, e poi aggiungere i link.
Crea gli anchor text corretti. Assicurati che siano pertinenti all'articolo a cui stai linkando, inseriscili in modo naturale e valuta la possibilità di utilizzare le varianti a coda più lunga delle tue parole chiave. Potrebbero aiutare a migliorare le classifiche della tua pagina di destinazione per quel termine specifico, a condizione che siano scritti nel modo in cui le persone cercano online.
Semplifica la creazione e l'ottimizzazione dei contenuti con Content Marketing Platform di SEMrush. Scopri come usare SEMrush per il content marketing passo dopo passo e creare una perfetta strategia di contenuti.