Keyword difficulty: che cos’è e come misurarla

Connor Lahey

feb 27, 202313 min di lettura
che cos’è e come misurarla keyword difficulty

INDICE

Che cos’è la keyword difficulty?

La keyword difficulty è una metrica che misura lo sforzo richiesto affinché il contenuto si posizioni sulla prima pagina di Google per una determinata parola chiave. In altri termini, se una parola chiave è difficile, ci vorranno molto tempo e attenzione da parte tua prima di vedere i risultati. 

Ma questo cosa comporta per la ricerca di parole chiave? Che bisogna concentrarsi solo su parole con un basso grado di difficoltà? 

Non necessariamente. Una volta che sai cosa ti serve, la strategia più intelligente è prendere in considerazione sia la keyword difficulty che il volume di ricerca. In questo modo potrai creare una strategia che bilanci opportunità e facilità di posizionamento.

Di seguito scoprirai tutti i retroscena della keyword difficulty: che cos’è, come interpretarla e come incorporarla nella tua strategia.

Perché è importante capire la keyword difficulty?

Che tu lo sappia o no, la keyword difficulty influenza sia la strategia che la pianificazione delle risorse. Se hai capito questo, riuscirai a scegliere quelle più efficaci per il tuo sito e ad accertarti che il tuo team di lavoro sappia su cosa focalizzarsi per sviluppare un contenuto vincente.

Per esempio, prova a immaginare di scegliere “project management” come prossima parola chiave target in base solo alla rilevanza e all’alto volume di ricerca. Quindi procedi assegnandola a uno dei tuoi writer senza pensare minimamente alla difficoltà di posizionamento. 

Pensi di posizionarti in prima pagina con il nuovo articolo? Forse, ma dovrai metterci veramente un sacco di impegno, se prima non comprendi la difficoltà di posizionamento con quella parola e perché potresti non sapere di doverlo fare.

In altre parole la difficoltà della keyword può aiutarti a capire se il tuo obiettivo di posizionare una nuova pagina è realistico. Puoi usare quest’informazione per mappare il tuo piano di contenuti e allocare risorse a suo sostegno.

Ma come si fa a valutare la difficoltà di una parola chiave? Entrano in campo diversi fattori:

  • I competitor
  • La qualità del contenuto
  • L’intento di ricerca
  • Backlink
  • L’authority del dominio

Di seguito entreremo nel dettaglio di questi aspetti.

I competitor

Se vuoi competere per quell’ambito primo posto tra tutti i risultati di ricerca, devi innanzitutto sapere chi altri sta cercando di farlo. Il fatto è che la concorrenza potrebbe non essere quella che credi. 

È qui che entra in gioco l’analisi dei competitor per la SEO.

In genere dovrai gestire tre tipi diversi di concorrenza: 

  • I competitor del tuo settore: altre imprese che vendono prodotti o servizi simili a un pubblico analogo al tuo
  • I competitor SEO: altri domini che scrivono contenuti per un pubblico simile al tuo e competono con lo stesso profilo di parole chiave
  • I competitor per quella parola chiave: chi sta effettivamente vincendo, in quel momento, e proprio per la parola chiave che vuoi usare tu.

Di solito le tre categorie si sovrappongono. È assai probabile infatti che anche i competitor del tuo settore stiano sviluppando un ottimo contenuto rivolgendosi a un pubblico simile al tuo. Ma non è detto. 

Se non sei certo di chi siano i tuoi competitor per la SEO, puoi scoprirlo usando il tool Market Explorer che fa parte di .Trends. Così potrai non solo identificare i principali competitor del tuo mercato in termini di traffico e capire meglio da chi ti devi guardare, ma anche valutare il tuo business e i tuoi rivali attraverso dei parametri oggettivi di confronto con le tendenze generali del mercato. 

Market Explorer per ebay.com

Per scoprire con chi stai gareggiando in relazione a una specifica parola chiave, usa il tool Panoramica keyword per l’analisi della SERP.

Risultati di Keyword Overview

Qui otterrai non solo un’istantanea di chi si sta posizionando in quel momento, ma potrai anche confrontare l’authority della pagina, il numero di domini di riferimento che puntano al loro sito e il loro traffico di ricerca. Puoi consultare queste pagine per capire quali sono le caratteristiche di un contenuto di successo.

Infine, usa Panoramica dominio per studiare i nuovi competitor che non avevi ancora approfondito.

Risultati di Domain Overview

Usa quello che impari per costruire una strategia più efficace per i contenuti, che soddisfi il pubblico e distingua il tuo brand da tutti gli altri.

La qualità del contenuto

Se non crei un contenuto di qualità non sarai in grado di posizionarti bene. Semplice. 

Ma cos’è un contenuto di qualità? 

Per rispondere a questa domanda, leggi la dichiarazione di intenti di Google.

Crediamo che la ricerca debba offrire le informazioni più pertinenti e utili.

Vuol dire che, in primo luogo, si deve cercare di offrire un contenuto che non sia solo rilevante per il pubblico e le sue necessità, ma anche affidabile e coinvolgente. Bisogna allora ottimizzare quel contenuto in modo che Google possa trovarlo, comprenderlo e portarlo all’attenzione dei lettori che ne hanno bisogno.

Ecco come funziona: 

  1. Effettua la ricerca delle keyword per capire cosa vuole sapere il tuo pubblico e cosa fa per trovare quello che cerca. Accertati che l’argomento sia rilevante per il tuo brand e i bisogni degli utenti.
  2. Crea un articolo che risponda a questi bisogni in modo chiaro, esaustivo e coinvolgente. Accertati che il testo sia fluido e interessante, e che le informazioni siano corrette e aggiornate.
  3. Ottimizza il testo. Usa le testate in modo che siano facili da seguire e accessibili per i motori di ricerca. Usa parole chiave di supporto per aiutare i motori di ricerca a leggere il contenuto e per essere certo di usare un linguaggio analogo per il pubblico.
  4. Aggiungi un alt text descrittivo e chiaro, a tutte le immagini di supporto. Accertati di fornire contesto anche a quelle immagini, in modo che l’articolo sia accessibile a chi usa lo screen reader.

Vuoi saperne di più? Leggi quest’articolo su come misurare la qualità del contenuto nel nostro blog.

Come creare un contenuto di qualità

L’intento di ricerca

Sfortunatamente la qualità non basta per scrivere buoni contenuti. Se vuoi che Google ti posizioni in alto o che il tuo pubblico ti legga, dev’essere il contenuto giusto. A questo punto entra in campo l’intento della ricerca. 

Il search intent o intento di ricerca si riferisce al tipo di contenuto che l’utente sta cercando quando inserisce una parola chiave. Ce ne sono quattro tipi diversi: 

  • Informazionale: L’utente vuole studiare e formarsi su un dato argomento
  • Commerciale: L’utente sta facendo ricerche prima di decidere di acquistare
  • Transazionale: L’utente vuole comprare qualcosa
  • Navigazionale L’utente vuole trovare una pagina specifica

Puoi trovare l’intento di ricerca di una parola chiave in due modi. 

Primo: puoi inserire la parola chiave in Google e guardare i risultati. 

I risultati sono per lo più articoli di consultazione con post di blog? O ci sono pagine di prodotti? Che funzionalità SERP sono presenti? Studiando i risultati puoi stabilire il modo in cui Google ha interpretato l’intento di ricerca.

Oppure puoi risparmiare un po’ di tempo e usare la nostra metrica Intento della keyword, che è reperibile in quasi tutti i tool che visualizzano i dati sulle parole chiave. Ecco dove puoi trovarlo nel Keyword Magic Tool:

Metrica Intento di ricerca in Keyword Magic Tool

Mentre crei il contenuto per il tuo sito, accertati che sia conforme all’intento dietro le parole chiave che stai usando. Anche se scrivi contenuti corretti, se inserisci le informazioni sbagliate ci metterai molto più tempo a posizionare la pagina.

Se con il tempo i fattori di ranking di Google si sono evoluti, presenza e qualità dei backlink continuano a essere valutazioni importanti per la SEO. Google lo ribadisce nel suo articolo di riferimento su come funzionano gli algoritmi di ricerca

I backlink di qualità, vale a dire link in entrata che provengono da fonti autorevoli, dicono ai motori di ricerca come Google che il tuo contenuto probabilmente è affidabile. Ciò aiuta a consolidare l’authority di dominio.

Esempio di backlink

Ma cos’ha a che fare tutto questo con la keyword difficulty? Semplice. Se tutti i tuoi principali competitor nella ricerca di una determinata parola chiave hanno solidi profili di backlink, sarà molto difficile che una nuova pagina li scalzi dalla posizione acquisita. 

Tuttavia, questo vale in entrambe le direzioni. Se vuoi posizionare un contenuto nuovo, crea una strategia di costruzione di link per aumentare la sua autorevolezza nel tempo. E per il contenuto che è già posizionato, costruire e aggiornare un solido profilo di backlink può aiutarti a restare in alto.

L’authority del dominio

La verità è che un nuovo dominio dovrà innanzitutto lottare per posizionarsi in relazione a parole chiave competitive. Ci vuole tempo per strutturare l’authority che serve per conquistare la SERP, specialmente se c’è già un’authority consolidata nel tuo campo. 

L’authority del dominio influenza la keyword difficulty che riguarda: 

  • Te: Se il tuo sito web è nuovo o ha una bassa authority, sarà più difficile dimostrare ai motori di ricerca che il tuo contenuto è migliore e più affidabile di quello della concorrenza. 
  • I tuoi competitor: Se i tuoi principali competitor per una parola chiave sono ben consolidati e hanno un’elevata authority, sarà ancora più difficile scalzarli dall’alto del loro trono.

Puoi fare una valutazione oggettiva dell’authority di dominio con l'Authority Score di Semrush. L’Authority Score è una metrica composta che valuta la qualità generale di un dominio. Leggi di più su come calcolarlo sul nostro blog. 

Puoi trovarlo nello strumento Panoramica dominio: 

Domain Overview tool

Basta inserire un dominio di cui vorresti sapere qualcosa e cliccare su Cerca. 

Ora osserva come se la cava il tuo dominio rispetto a quelli che attualmente si stanno posizionando per le parole chiave che vuoi usare tu. Se i loro punteggi sono molto più alti, potresti considerare l’idea di dedicare del tempo a migliorare l’authority.

Se hai un account Guru o superiore, puoi anche navigare alla tab Confronto dei domini per visualizzare il confronto dei risultati.

Se hai già una strategia di creazione di contenuti di qualità e di costruzione di link, sei già sulla strada giusta per arrivarci.

Come usare Semrush per capire la difficoltà della keyword

Con Semrush puoi capire la difficoltà relativa di una parola chiave usando la metrica Keyword Difficulty Score (KD%). Viene visualizzata in percentuale da 0 a 100. Zero significa che la parola è molto facile da posizionare, mentre 100 che è molto difficile. 

Per calcolare la keyword difficulty, Semrush considera l’authority delle pagine che si posizionano in quel momento, la quantità e qualità dei loro backlink (compreso il rapporto follow/no follow) e gli altri dati specifici della parola chiave.

Ecco come si compone il punteggio:

Punteggio

Significato

0-14: molto semplice

Queste parole chiave potrebbero essere facili da usare se vuoi posizionarti in fretta con pochissimo sforzo. Tuttavia, accertati di controllare il volume di ricerca prima di decidere di usarle, perché a volte potrebbe essere basso.

15-29: semplice

Sono parole relativamente facili da usare, anche se il tuo dominio è nuovo. Per posizionarti con queste, devi produrre contenuto di qualità e pertinente. 

30-49: possibile

Per queste parole chiave ti serve un contenuto di qualità che non sia solo ben ottimizzato per le parole chiave target, ma che sia anche ben organizzato, con una buona struttura.

50-69: difficile

Oltre a produrre qualità e contenuto ben strutturato e a ottimizzarlo, servono backlink di qualità per posizionarsi con queste parole.

70-84: difficile

Se vuoi posizionarti con queste, devi metterci molto impegno. Ti servono più backlink di qualità migliore che sostengano tuo contenuto.

85-100 = molto difficile

Sono le parole in assoluto più difficili con cui competere. Oltre al contenuto e alla costruzione di link di alta qualità, devi dedicare un sacco di tempo e di impegno alla promozione del contenuto e alla SEO.

Tieni presente questi punteggi in ogni fase del processo di ricerca delle keyword. 

Ecco come funziona.

Supponiamo che voglia scrivere più post per il blog, ma ti trovi ancora nella fase di ideazione. Non sei sicuro di quali parole usare, ma vuoi creare contenuto di qualità che attiri i lettori sul sito. 

Inizia con il Keyword Magic Tool. Inserisci una parola chiave iniziale che rappresenti un argomento su cui vuoi scrivere. Ciò genererà un’articolata lista di parole papabili, insieme a una tonnellata di dati che ti aiuteranno a creare la tua lista di keyword. Puoi controllare la keyword difficulty per ciascuna di esse nella colonna KD%.

Risultati del Keyword Magic Tool per project management

Quando scegli le parole chiave poniti queste domande: 

  • L’argomento è rilevante per il pubblico?
  • Il volume di ricerca è alto o basso?
  • Che livello di difficoltà ha?
  • L’intento di ricerca si allinea ai miei obiettivi?
  • La parola è competitiva? 
  • Ci sono funzionalità SERP che vorrei coinvolgere?

Rispondere a queste domande ti aiuterà a identificare le parole rilevanti, più a impatto e attuabili nel caso concreto.

Quando hai scelto la parola, inseriscila nello strumento Panoramica keyword per approfondirla. Puoi inserire fino a 100 parole alla volta.

Pagina principale di Keyword Overview

Qui puoi comprendere meglio il livello di difficulty generale del tuo articolo. Puoi trovare: 

  • Ulteriori dettagli sulla KD%, compreso quello che ti serve per vincere
  • Le principali parole chiave correlate, le domande e le alternative, e la loro KD%
  • Altri dati sulle keyword compresi l’intento di ricerca, il volume, le funzionalità SERP e il CPC
  • Un’analisi SERP ti consente di capire chi si sta posizionando in quel momento, i suoi Authority Score, il traffico, i profili di backlink e parole chiave

Usando questi dati, puoi prendere una decisione ponderata sulla parola chiave che stai considerando. Se decidi di procedere con quella parola, la ricerca sui competitor e le parole di supporto che trovi qui possono aiutarti a strutturare l’articolo.

Consiglio per professionisti: Inserisci sempre keyword difficulty nel contesto del tuo dominio. In base all’Authority Score del dominio, una parola chiave potrebbe essere più facile o più difficile di quanto non suggerisca la KD%.

Qual è un buon punteggio di keyword difficulty?

In ultima analisi, per sapere qual è un buon punteggio di KD, devi prima conoscere il tuo sito. Se stai gestendo un dominio ad alto livello di authority, potresti riuscire a vincere più facilmente con più parole chiave difficili. In quel caso, potrebbe valere la pena usare termini di ricerca ad alto livello di difficoltà.

Viceversa, se hai un sito nuovo, decidere di usare le parole più difficili potrebbe non essere una strategia vincente. In alcuni casi è più saggio evitare le parole chiave più difficili, e usare piuttosto quelle più semplici per costruire l’autorevolezza gradualmente nel tempo. 

Tuttavia, se le parole chiave più difficili sono cruciali per il tuo business, potresti decidere che valga la pena fare uno sforzo in più e usarle, anche se ci vorrà più tempo per posizionarsi. 

Supponiamo che tu stia lavorando al sito di una concessionaria d’auto che offre servizi di riparazione. Devi avere una pagina di destinazione per il centro servizi anche se le parole chiave legate alla riparazione di automobili hanno un elevato livello di difficulty.

In questo caso quindi come fare a scegliere le keyword partendo da questo livello di difficoltà?

  • Comprendere che la SEO è una partita a lungo termine. Anche se una parola chiave sembra fuori portata, ciò non vuol dire che si debbano ignorare tutte le parole chiave difficili da posizionare. Bisogna semplicemente accettare che ci vuole tempo per vincere. Nel frattempo, continua ad analizzare la tua authority rispetto ai siti e alle pagine web che in quel momento si posizionano con le parole chiave a cui ambisci e integrale in una strategia di più lungo termine. 
  • Una strategia intelligente sa bilanciare le parole chiave facili da posizionare e quelle difficili. È importante poter riscontrare qualche progresso, perciò ha senso bilanciare le parole chiave più facili e quelle che richiederanno tempo per acquisire visibilità. Strutturare cluster di argomenti è un ottimo modo per farlo. Usa termini più ampi che hanno un Keyword Difficulty Score più alto per le pagine pillar e termini con punteggi inferiori per il contenuto dei cluster. 

Qual è un punteggio facile di keyword difficulty?

Formalmente un punteggio facile di keyword difficulty si attesta tra 0 e 29. Tuttavia, come per un “buon” punteggio, la risposta può variare. 

Per esempio, se il tuo dominio viene considerato un’autorità del settore in materia, riuscirai molto più facilmente a posizionarti con parole chiave magari più difficili per siti emergenti. In quel caso, un punteggio di keyword difficulty “facile” per te potrebbe essere difficile per qualcun altro. 

Quando valuti se una parola è facile o difficile, considera sia la sua KD% che la tua esperienza.

Le long tail keyword influenzano la difficoltà della keyword?

Le long tail keyword sono frasi più lunghe che di solito hanno volumi di ricerca più bassi e livelli di competizione inferiori. Siccome sono meno competitive, è più probabile che abbiano anche più elevati tassi di conversione.

Grafico long tail keyword

In quest’esempio, la frase “perché le mie piante di pomodori stanno diventando gialle” è considerata long tail. Ha meno ricerche mensili, ma può produrre più conversioni.

Ma riprendiamo l’esempio della concessionaria di prima. Il gestore potrebbe avere difficoltà a posizionarsi con le parole “cambio olio”, ma andare molto meglio con la frase “cambio olio a scottsdale”. 

Pertanto, anche se nel complesso hai meno traffico, è molto più probabile che ti arrivi il traffico giusto (cioè le persone che stanno concretamente cercando il servizio di cambio olio a Scottsdale del nostro esempio).

Dal punto di vista dell’utente, questi sta cercando di trovare la risposta più specifica possibile alla sua domanda. Se digita “pianta di pomodori” probabilmente otterrà risultati molto generali nelle SERP.

Ma se digita “perché le mie piante di pomodori stanno diventando gialle”, otterrà risultati molto più specifici.

Considerazioni finali

Non commettere l’errore di fondare la ricerca delle keyword solo sul volume di ricerca,

perché farai fatica a crearti aspettative realistiche o a stimare il tempo e le risorse necessari per avere successo.

Prenditi il tempo per capire se è fattibile posizionarsi con le parole chiave che vuoi, trova soluzioni vincenti sul breve termine (difficulty più bassa, parole chiave di valore più alto) e percorri fino in fondo la tua strategia fondandola su prospettive solide e realistiche. 

Usa il punteggio di Keyword Difficulty come guida, in combinazione con lo studio dell’authority del dominio e della sua capacità di posizionarsi, al fine di mettere a segno un insieme ponderato di azioni che ti portino a crescere. 

Per iniziare si possono provare moltissimi tool di ricerca delle keyword!

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Content strategist, SEO and writer. Enjoys monitoring SERP volatility. You can find me reading Tolkien in the far north of Norway.
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