Come scrivere un articolo partendo (e superando) la main keyword

Riccardo Esposito

mar 01, 20196 min di lettura
Come scrivere un articolo partendo (e superando) la main keyword

Regola SEO rispetto alla scrittura testi: individua e segui una main keyword. Vale a dire una parola chiave principale.

Da dove arriva questo diktat? In passato si lavorava così: si ottimizzava la pagina per una query. Così notavi siti web che si articolavano come alveari, ogni minima variazione della query aveva una pagina dedicata. Sul serio, ho visto pubblicazioni diverse per intercettare variazioni di accento o query digitate con errori di ortografia e grammatica. Insomma, questa era la preistoria della SEO. Te la ricordi?

When most of us first learned SEO, we learned to research one keyword at a time. We optimized our page for that keyword by placing it in the title tag, in the headline, a few times in the body, and maybe the alt text of a photo.

— Cyrus Shepard

Poi le cose sono cambiate. In meglio, per fortuna. L'evoluzione del motore di ricerca ha portato i SEO a impartire consigli chiari a chi si occupa dei contenuti: bisogna scrivere in modo naturale, senza forzature. Abbandonando l'idea malsana che costringe a inseguire una fantomatica keyword density.

Google è in grado di capire se un contenuto è valido per una ricerca a prescindere dalla ripetizione spasmodica della main keyword nel testo. Però questo elemento continua ad avere un'utilità nel lavoro di SEO copywriting. Qualche esempio? Ecco come mi muovo, ogni giorno, per sfruttare la parola chiave.

Cos'è la main keyword per chi deve scrivere un testo

Oggi il concetto di parola chiave principale va oltre l'approccio classico che si è formato nel tempo. L'idea è quella di comprendere il concetto relativo all'intento di ricerca. Vale a dire ciò che l'utente vuole, cerca e si aspetta di trovare digitando determinati termini. Per approfondire questo tema mi appoggio al linguista Ferdinand de Saussure che fa una distinzione attenta tra significante e significato. Prendo da Wikipedia:

Il significante è la parte fisicamente percepibile del segno linguistico: l'insieme degli elementi fonetici e grafici che vengono associati a un significato (che invece è un concetto mentale), che rimanda all'oggetto (il referente, ciò di cui si parla, un elemento extralinguistico).

Riflettendo sul lavoro da svolgere sulla keyword research del tuo blog l'idea è questa: cerca di capire cosa si trova dall'altro lato della parola che hai digitato.

Per partorire un articolo dedicato alla SEO basta scrivere una Bibbia a cuor leggero prendendo come unico parametro la ripetizione della keyword, magari dei suoi sinonimi più vicini come search engine optimization e ottimizzazione per i motori di ricerca? No, puoi e devi fare di più.

Espandi la keyword per capire cosa vogliono le persone

Il bello dei nuovi SEO tool è proprio questo: ti aiutano a scoprire quanti cercano quella parola chiave e quale investimento economico si nasconde dietro una keyword, ma non solo. Dobbiamo andare oltre. 

La vera utilità, almeno dal mio punto di vista personale di web writer, riguarda l'indagine che si può fare a monte. Per definire quale significato si trova dietro al significante. Per esempio, le persone che cercano SEO su Google, in realtà, cosa vogliono da te? La prima risposta arriva dalle correlate del motore di ricerca.

Keyword principale: un esmpio di correlazioni sulle serp di Google
Un esempio di correlazioni nella serp.

La pagina dei risultati dà sempre un bel po' di dati da analizzare. In primo luogo trovi le ricerche collegate a quella principale, una buona fonte per capire che le persone vogliono sapere di cosa si tratta, e quindi cercano definizioni di base. Poi l'interesse si snocciola attraverso definizione più precise e dettagliate:

  • Cos'è il ranking.
  • Ottimizzazione on-site.
  • Differenza con il concetto di SEM.

Poi c'è un'indicazione relativa ai corsi. Che mi colpisce, soprattutto se collego questa query con il box sopra: ci sono dei libri. Ciò lascia intendere che una buona parte delle persone è interessata all'aspetto formativo, al come imparare a fare SEO e cosa studiare. Basta questo per lavorare nella direzione giusta?

No, è evidente che, per quanto utile, questa funzione risulta molto limitante per espandere al massimo la main keyword. Ma qual è la strada giusta per analizzare e sfruttare la main keyword? Io conosco questa.

Strumenti avanzati per scoprire i topic da affrontare

Ci sono molti tool che consentono di incrociare quest'argomento. Ad esempio c'è Answer The Public che offre una soluzione per intercettare long tail keyword che si presentano anche con un volume di ricerca basso. Ritengo questa soluzione utile soprattutto per i testi FAQ, tutorial e sezioni del sito che hanno bisogno di un contenuto basato su domande e risposte. Un buon passaggio per sfruttare anche la voice search.

Altra soluzione imprescindibile è Google Trends, una realtà che offre dati ufficiali di Mountain View rispetto a un argomento. Al centro dei numeri proposti da questa suite ci sono gli andamenti di una ricerca nel tempo. Uso questo SEO tool storico per affrontare la scrittura in modo intelligente: se una query è ricorrente, con andamento sinusoide, creo un contenuto senza data nell'URL da aggiornare con costanza. Un esempio?

google trends
Un caso di andamento stagionale.

Perché scrivere nuovi articoli dedicati alla settimana bianca se puoi pubblicarne uno completo da aggiornare ogni anno? In questo modo eviti contenuti duplicati e avvantaggi il motore di ricerca che non deve decidere cosa prendere in considerazione per quel topic. Ah, e magari puoi evitare di scrivere un post inutile.

Tipo quello per le vacanze sulla neve: settimana bianca può essere un buon candidato per coprire entrambi i topic. Come lo determini? Ricette certe al 100% non ne conosco, ma puoi iniziare a studiare sul serio il tema.

Informazioni più precise e dettagliate per scrivere?

Per analizzare il topic in modo completo io lavoro con il Keyword Magic Tool di SEMrush.

Questo strumento mette a confronto diversificazioni che mi consentono di rispettare una delle indicazioni migliori per fare una buona analisi della main keyword: snidare e individuare tutte le varianti che mi permettono di comprendere l'intento di ricerca. 

Our first job is to expand our keywords research to incorporate these related phrases and concepts (...): close variants and synonyms, includes abbreviations, plurals, and phrases that mean the same thing, primary related keywords, (...) secondary related keywords (...) Entity relationships, concept that describe the properties and relationships between people, places, and things.

— Cyrus Shepard

Dobbiamo espandere la ricerca delle parole chiave per includere concetti correlati come varianti e sinonimi (abbreviazioni, plurali e significati simili) ma anche relazioni di entità: connessioni tra persone, luoghi e cose. Questo ti aiuta a scrivere un articolo completo. Ecco cosa posso fare con Keyword Magic Tool di SEMrush:

Keyword Magic Tool di Semrush
Ecco Semrush all'opera.

Praticamente hai tutto. A sinistra puoi navigare tra i gruppi di keyword raggruppati per concetti correlati alla parola chiave principale e, oltre ai classici volumi di ricerca, la sezione correlate indica anche la rilevanza tra concetto base e nuove keyword. Questo ti aiuta a capire quanto può essere utile approfondire un argomento all'interno del tuo articolo.

Ma non è finita, c'è ancora un passaggio che puoi svolgere.

Vale a dire quello della ricerca attraverso le community, i forum e i siti di Q&A. Pensi che un topic sia rilevante per un determinato argomento? Vediamo se ci sono discussioni online e affrontiamo una breve ricerca nei luoghi di discussione. Questo porta a verifiche sul campo interessanti, ma anche alla scoperta di sfumature che forse non eri riuscito a cogliere attraverso gli strumenti per fare SEO copywriting.

I vantaggi di quest'approccio alla main keyword

In primo luogo superi la banalità della parola chiave ripetuta all'infinito. Non serve, non ti aiuta. E poi non fai altro che rispettare il principio chiave della buona scrittura: parli alle persone e non al motore di ricerca.

La base di partenza: non esiste il SEO copywriting. Vero? Per me non è giusto parlare di tecniche capaci in qualche modo di piegare l'algoritmo per farti notare con maggior forza. Ma cerco solo di capire cosa vogliono le persone. Creare il contenuto migliore è indispensabile per posizionarti. Secondo te questo percorso è utile?

Articoli usati come fonte

E il tuo approccio qual è?

Se ti va di raccontarmelo puoi sfruttare i commenti qui sotto.

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Riccardo è webwriter freelance, blogger, appassionato di scrittura online. Si occupa anche di formazione per liberi professionisti e PMI che vogliono sfruttare il blog per migliorare i loro risultati. Tutti i suoi preziosi consigli li trovi su Mysocialweb.