Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza
Consigli strategici, approcci operativi e i tips di 10 professioniste
Prendo in prestito le parole di una grande donna per aprire questo post annuale al quale sono molto affezionata: il post dell'8 marzo. Oggi si festeggiano le Donne: professioniste, lavoratrici, mamme.
E proprio di grandi professioniste parlerà questo post! Lo scorso anno consigliai ai lettori del blog di SEMrush 10 donne del web marketing da seguire. Fu una grande soddisfazione quel post, perché continuò ad arricchirsi nel tempo di suggerimenti di tutti i lettori del blog, che a loro volta si sentivano di consigliare altre grandi professioniste che per loro rappresentavano autentiche fonti d’ispirazione, donne dalle quali imparare ogni giorno.
Quest’anno ho voluto dare un tono più personale al mio post per l’8 marzo. Ho coinvolto 10 fantastiche professioniste del web marketing, 10 colleghe che stimo per la loro professionalità, e ho chiesto loro di parlarmi sì di lavoro e web, ma soprattutto di come la vita professionale e quella personale si intreccino e influenzino a vicenda e l’una possa essere fonte di energia per l’altra.
In questo post per la Festa della donna troverai tanti consigli utili per essere più produttivo sul lavoro e nella vita di tutti i giorni, scoprirai l'approccio utilizzato da grandi esperte di web marketing per gestire il proprio team di lavoro e se stesse, e, tra le altre cose, anche come coordinare con lucidità le situazioni più difficili, sul lavoro ma anche nella vita personale.
Parleremo quindi di come fare buon uso del tuo tempo, e di come puoi ripartire le risorse a disposizione tra più progetti, senza dimenticare che oltre che professionisti siamo anche persone che vogliono avere tempo per la famiglia, gli amici, la vita!
Sono certa che troverai estremamente interessanti i consigli delle 10 professioniste che ho coinvolto in questo post!
Allora non perdiamo altro tempo ed entriamo nel vivo di questo post dell'8 marzo, in cui 10 donne esperte di web marketing raccontano le loro best practice per gestire tempo e lavoro.
Francesca Borghi, Founder di Your Smart Agency
"Il tempo sembra sempre scivolarti fra le dita e vorresti avere giornate lunghe almeno il doppio…
In verità è possibile gestire tutto, facendo una sorta di Tetris organizzato fra vita personale e lavorativa: è importante trovare lo spazio per gli affetti, perché in fondo sono ciò che di più prezioso abbiamo. Il lavoro va e viene ma le persone a cui vuoi bene non rimangono per sempre e il tempo che non dedicherai a te e a loro non tornerà indietro (attimo malinconico e romantico, sorry ☺).
Tornando al lavoro, invece, uno “strumento” immancabile per me è la to-do-list mattutina o realizzata il giorno prima: ti permette di avere una mappa mentale chiara di tutto ciò che devi fare e sai qual è il tuo obiettivo giornaliero che devi assolutamente raggiungere.
In aggiunta un bel calendario virtuale che mi ricorda in maniera puntuale le scadenze e che in caso di organizzazione eventi è la mia salvezza. Pc e smartphone ovviamente, strumenti di cui nessuno può fare a meno ormai, sono quasi diventati prolungamenti delle nostre braccia.
Ti svelo un segreto: faccio ancora tantissime cose a mano, adoro il tocco umano e la carta ;) "
Floriana Giambarresi, Specialista di marketing e comunicazione online
"Volontà, disponibilità, auto-disciplina.
Ho una volontà di ferro e quando decido di fare qualcosa, faccio effettivamente di tutto per riuscirci. Ho imparato a essere disponibile e, in effetti, aprirsi agli altri porta vantaggi nel lavoro come nella vita, l’importante è fare in modo che gli altri non si approfittino della tua disponibilità. Ok all’essere disponibili ma non va bene essere sempre a disposizione. Infine, ho molta auto-disciplina: faccio quello che voglio e devo fare ma non agisco mai in base a come mi sento. Cerco di sostituire i "dovrei" con i "vorrei" e sono disposta a fare grandi sacrifici per costruire il mio futuro.
Ascolto, semplicità, passione nelle cose che faccio.
Cerco sempre di ascoltare idee e opinioni di chi mi sta accanto, comprendere un punto di vista differente mi aiuta moltissimo ad aprire la mente e questa capacità di ascolto che ho sviluppato nella vita è diventata una dei miei punti di forza anche nel lavoro. Sono poi una ragazza estremamente semplice e cerco di applicare il concetto di semplicità nelle attività che svolgo, e soprattutto metto una grande passione in tutto ciò che faccio. Perseguo sempre le mie passioni e di una grande passione che avevo sin da bambina - l’informatica - ne ho fatto anche un lavoro".
Sonia Milan, Consulente di comunicazione digitale
"Per il lavoro che faccio, ma anche per una questione di passione personale, comunicazione digitale e comunicazione reale si sono fuse in un unico flusso di informazioni che ormai non è più possibile tenere distinto. Alcuni aspetti del digitale, però, mi hanno fatto riflettere sul loro corrispettivo nella vita reale.
Il primo di questi è la sintesi: nel digitale, avere il dono della sintesi è una delle qualità più importanti per un comunicatore. Le persone ricevono giornalmente quantità impressionanti di informazioni tali che, riuscire a farsi “leggere” in questo mare di parole, si sta trasformando in arte: un’arte difficile. Ho la fortuna di essere brava nella sintesi dei miei scritti, ma non lo sono altrettanto dal vivo: nelle conversazioni, durante gli incontri di lavoro, alle mie lezioni sulla comunicazione digitale è un fiume di parole incontrollato che deriva dalla mia volontà di essere chiara nell’esposizione, dalla volontà di far arrivare correttamente il messaggio. Su questo aspetto ci sto ancora lavorando.
Un'altra cosa che ho imparato dal digitale è l'essere più aperta alle relazioni. Nel digitale ci siamo abituati ad entrare in contatto con sconosciuti (amici di amici su Facebook, contatti interessanti su LinkedIn, personaggi affini a noi su Twitter, ecc…). Da queste “relazioni apparentemente pericolose” sono in realtà nate solide amicizie e proficui contatti di lavoro. Un atteggiamento che ho portato, con le dovute cautele, anche nell'ambito privato.
L'ultimo aspetto, invece, sovverte la domanda: una caratteristica della comunicazione personale dalla quale ho appreso lezioni importanti per la comunicazione digitale. La comunicazione è composta di un aspetto verbale (il COSA si comunica, cioè il contenuto) e un aspetto non verbale (il COME si comunica, il modo in cui le cose sono dette). Nella comunicazione digitale il COME è difficile da veicolare e lascia spazio a numerosi fraintendimenti. Ho capito, nel tempo, che nel digitale il COME si comunica non va mai dimenticato, non si deve mai dare per scontato che il mio interlocutore capisca al volo se sono seria, se sto facendo una battuta, se sto comunicando un'informazione in modo neutro."
Valentina Turchetti, Web Content Manager di SEOBUZZ e YourDigitalWeb
"Perdere la calma nel mio lavoro è davvero comune: un cliente che si spinge oltre il consiglio e chiede una consulenza spacciandola per suggerimento, internet che decide di non funzionare più, i task che sembrano tutti da concludere “entro ieri”, i pagamenti delle fatture che tardano ad arrivare… sono solo alcuni esempio di situazioni in cui la pazienza viene davvero messa a dura prova.
Nel corso di questi cinque anni come libero professionista ho cercato di trovare alcuni escamotage per non perdere la calma e affrontare con la maggiore lucidità possibile contesti poco piacevoli. Te ne indico tre principali.
1# Pensa positivo
Sembrerà banale e scontato, ma, confrontandomi con molte persone, ti garantisco che non lo è affatto. Pensare che per ogni problema esiste una soluzione, che ce la puoi sempre fare, in un modo o nell’altro, che “devi”, per forza, trovare una soluzione è un ottimo atteggiamento mentale, che aiuta la mente a sbloccarsi e a risolvere veramente un problema.
2# Stacca la spina
Ovvio? Anche questo non tanto se ci pensi bene…
Ti trovi in una brutta situazione? Non sai come trasformare una minaccia in opportunità? Non capisci come procedere positivamente in un contesto che ti sembra nero e già segnato di negatività? Stacca la spina! E il cervello! Spesso e volentieri è inutile stare ricurvi sulla scrivania a pensare ad uno stratagemma studiato a tavolino o, peggio ancora, continuare a riflettere sul dolore che ti provoca quella sensazione. Molto meglio uscire all’aria aperta, fare una bella passeggiata o una corsa, o ancora trascorrere qualche ora in compagnia dei tuoi genitori o del tuo partner o del tuo cane. Vedrai che i tuoi pensieri assumeranno una connotazione differente e quel problema che ti sembrava insormontabile ti apparirà come scalabile.
3# Pensa che domani sarà un altro giorno
Ho frequentato un liceo classico indirizzo linguistico molto tosto. Ma tosto davvero, eh. Quei licei da cui esci con un’impostazione mentale ambiziosa e determinata, ma anche con ricordi di fatiche immense… A volte la mattina mio padre, prima di andare a lavoro, mi accompagnava, passeggiando al mio fianco, da casa fino alla piazza, dove avrei preso l’autobus per andare a scuola. Io spesso gli raccontavo che ero angosciata e intimorita perché quel giorno avrei avuto una verifica o un’interrogazione molto importante e difficile. Lui mi ripeteva sempre: «Vedi Valentina, non devi pensare oddio, non ce la farò mai, mi aspetta una giornata tremenda, ma guarda le nuvole in cielo: sono diverse, cambiano ogni giorno, perché ogni giorno è differente da un altro. Quindi se oggi è una giornata difficoltosa, pensa a quella di domani, che potrà essere magnifica!»"
Gaia Provvedi, Digital Strategic Planner
"Creare un gruppo di lavoro di successo è una delle cose più complesse e anche più affascinanti della mia professione. Dopo aver definito con il cliente analisi e strategia di marketing, mi trovo a selezionare e coordinare team di lavoro interni del cliente o da me selezionati per la parte operativa e di attivazione degli strumenti di comunicazione on e off line.
La prima cosa da fare è quella di non far prevalere le capacità del singolo, creare fiducia e far capire che si lavora ad un intento ed obiettivo comuni, costruendo valore aggiunto insieme. Il potenziale di un team infatti non è dato solo dalla somma dei singoli, ma è la moltiplicazione e amplificazione del potenziale di ognuno.
Direi che per quanto riguarda la gestione del tempo e degli obiettivi comuni, nel lavoro si ricreano spesso dinamiche similari a quelle della vita personale, mentre cambiano molto i pesi delle emozioni e del coinvolgimento. In casa poi non sono io ad organizzare e pianificare, ho un team leader accanto a me, quindi sulla gestione delle persone ho solo da imparare. La collaborazione, la fiducia, il supporto sono indispensabili in entrambi i mondi, lavorativo e personale, e spesso quando il team di lavoro è giusto, ci si sente anche quasi in famiglia. Un po' di sano umorismo e leggerezza valgono anch’esse sia nel lavoro che nella vita di coppia come soluzione a momenti di stress e difficoltà."
Giulia Bezzi, CEO & Founder presso Seospirito
"Credo che l’online sia il nostro megafono verso il mondo, bisogna saperlo utilizzare bene, perché ti permette davvero di raggiungere persone che difficilmente potresti anche solo toccare nella vita reale.
Non è facile arrivare con un mezzo freddo come lo smartphone e non nascondo che, per farlo, studio tanto. Sono una SEO specialist, fino a 3 anni fa non volevo saperne di un palco, un’intervista o un evento. Mi andava bene starmene alla mia scrivania, tra i miei excel, senza vedere nessuno. Poi ho deciso di aprire la SEOSPIRITO srl e ho iniziato a frequentare gli eventi per conoscere altri specialisti del settore con cui confrontarmi ma, anche, chiedere offerta per i servizi che non trattavo. È così che ho conosciuto l’ormai socio Salvatore Russo, piuttosto che Fabio Piccigallo, i miei occhietti come lo chiamo io, grande esperto di web analysis, che conoscete bene.
Questo per dire che è fondamentale partecipare perché ti permette di confrontarti, imparare e creare sinergie che online sono più difficili da gestire. Offline c’è il momento empatia, quella sensazione che ci rende differenti da un algoritmo e che deve essere vissuta a pelle."
Silvia Signoretti, Consulente di marketing strategico, specializzata in franchising e local marketing
"Ci sono tanti eventi di settore, oggi, davvero tanti. Mi sento di dare almeno due consigli che partono a monte degli eventi, ovvero dalla scelta e che determinano quindi il terzo, più operativo. Gli eventi costano soldi e tempo, e quindi sempre denaro. Investiamo per bene le nostre risorse!
Il primo consiglio che mi sentirei di dare è capire quale evento scegliere, perché non è possibile partecipare a tutto, anche se la “fame” di aggiornamento è tanta. Non si smette mai di imparare: è la base del nostro lavoro. Poi, però, quello che impariamo va testato, e applicato, e il tempo è sempre un po’ tiranno.
Come scegliere? Focalizzandosi. Qual è il tuo core business e la tua specializzazione? Lo facciamo per le aziende e poi ce lo dimentichiamo per noi. Capirlo ci aiuta a comprendere se all’evento ci saranno argomenti a noi utili e a porci gli obiettivi che vorremo raggiungere frequentando questo o quell’intervento. Questo è il secondo consiglio.
Detto questo, viene la partecipazione, focalizzata. Essere nelle sale giuste o concentrarsi su quello che può essere utile da subito per i business che seguiamo o che ci riguardano, fa il resto. Pianifichiamo bene la nostra presenza e quello che non vogliamo perdere. Avere attenzione per tutto non è facile. Io prendo appunti usando le mappe mentali, che aiutano anche il ripasso. Nel retro delle mie mappe metto sempre due aree: gli appunti discorsivi, o quei concetti che non possono essere inseriti nella mappa, e le idee. Cerco di vedere in chiave operativa ogni spunto di un relatore, come idealmente applicabile. E dal giorno dopo, provo a vedere se posso implementare una strategia o creare nuove opportunità di sviluppo per un progetto, a mente fredda, e più lucida. E se non è possibile, rimane in un quaderno delle idee, perché un giorno potrebbe tornarmi utile comunque, non si sa mai."
Cora francesca Sollo, Digital Strategist
"Da piccola ho sempre amato alla follia Alice nel Paese delle Meraviglie. Una volta letto, non ne puoi più fare a meno. Per me la comunicazione è il mio personale paese delle meraviglie. Il ”dove” posso essere strategicamente me stessa, senza maschere e senza filtri, tirando fuori i miei migliori difetti ed i miei peggiori pregi e farli diventare dei tratti distintivi del mio personal branding. Così è nata la mia comunicazione morbida (confrontati, conversa e condividi)!
Da Alice devi imparare ad essere curiosa, a non perdere mai la speranza e che prima di colazione possono avvenire ben 6 cose che fino ad un minuto prima pensavi impossibili.
Un’altra fonte di ispirazione è stata Lady Gaga o meglio Brand Gaga. Un brand perfetto. Una pioniera (o chi per essa) del digitale. Il perché è semplice: ha preso quel meraviglioso concetto di Lovemark - Kevin Roberts, grazie! - e lo ha impersonificato. Mistero, sensualità ed intimità: la formula magica per ogni azienda che vuole raccontarsi sul web e fare leva sulle emozioni dovrebbe leggere questo libro ascoltando Born This Way. Senza dimenticare che la sua forza deriva dalla sua rete, dalla sua Factory di professionisti.
Da Lady Gaga puoi imparare come si costruisce una community (cerca Little Monster e capirai), come sfruttare a proprio vantaggio le critiche ricevute per migliorare e che, se al mondo non va bene come sei, dì al mondo come dovrebbe essere lui!
Ed infine c’è lei, la Virago: Meryl Streep. È così che ogni professionista dovrebbe essere: appassionata, ricca di contenuti e di valori originali, carismatica. Una che #lasuastoria l’ha fatta davvero: decisioni autonome, scelte forti, pensieri fuori dagli schemi. Da Maryl Streep si può imparare tutto."
Marina Pitzoi, Social Media Strategist
"Le campagne social che per me sono state fonte di ispirazione sono: FordSocialHome, Zalando e Pennyblack. Nonostante siano brand con riferimento merceologico diverso, mettono in rilievo i bisogni delle persone e le relazioni fra Brand e persone. In breve, FordSocialHome per creare relazioni online e offline sotto il binomio cibo e auto; Zalando proponendo mix fashion per donne dalle personalità differenti, e Pennyblack utilizza uno strumento di acquisizione lead sfruttando le potenzialità del newsfeed di Facebook.
1# FordSocial Home (aka #FordSocialHome)
Come scritto nella loro bio di Twitter “Una vera propria casa nel cuore di Milano, colorata e accogliente e incredibilmente high-tech…”. Più che una campagna Ford, è un evento di intrattenimento da non perdere. Lo sponsor ufficiale è MasterChef Italia, dove si aggiungono: social star, VIP, influencer, i quali sono invitati a twittare commenti e foto con l’hashtag #FordSocialHome, tutto condito dalla tradizione culinaria italiana e la passione per l’auto. Un mix incredibile quello fra automotive e food, insieme in una location tech. I contenuti pubblicati dall’account ufficiale di @FordSocialHome spaziano da live attraverso periscope, GIF e immagini della serata. Straordinario davvero!
2# Zalando
La campagna Zalando per la nuova collezione primavera/estate non scherza affatto. Zalando SS17 WOMEN A$AP Hotel. Anche in questo caso c’è un mix di elementi: fashion, hotel e virtuale. La campagna video su Facebook è un invito a fare il check-in e scoprire i 4 remix per donne con personalità diverse. Si va dall’easy glam all’eleganza ribelle, dal sexy chic al california cool. Questi remix sono composti da suggerimenti di combinazioni di abiti per donne che vogliono osare e mixare look e stili differenti. Promossa!
3# Pennyblack
Termino la mia whish-list con la semplicità di Pennyblack. Ultimamente si è parlato di campagne advertising di acquisizione lead su Facebook e la nuova introduzione da parte di questi anche su Instagram, in questo caso sicuramente Pennyblack è un esempio da seguire! Iscrivendosi alla newsletter attraverso la lead ads di Facebook, si riceve uno sconto sul prossimo acquisto. Una buona pratica di offline marketing utilizzata spesso negli store, ora applicabile nel newsfeed social."
Valentina Vellucci, Social Media Marketing Consultant e Digital Analyst
"Il processo di analisi dovrebbe essere lo step alla base di una qualsiasi strategia di marketing e comunicazione. Se non si ha ben chiaro il proprio posizionamento, reale e percepito, risulta davvero impossibile strutturare una strategia di marketing. Se non si conoscono il proprio target, il proprio mercato di riferimento e l’attuale scenario comunicativo risulteranno fallimentari anche i presidi con maggiore budget a disposizione, in quanto privi di strategia.
Non esistono metriche predefinite per fare una buona analisi di performance: le metriche vanno stabilite sulla base degli obiettivi che il cliente vorrebbe raggiungere. E non di sole metriche vive un progetto: la fattibilità si misura attraverso business plan sostenibili, in cui non dovrebbe esistere richieste come “si può fare uno sconto” ma “è il giusto focus per il mio progetto?”
Per capire se un progetto deve essere sviluppato o meno su un determinato social o attraverso una determinata leva di marketing è necessario effettuare prima un’analisi accurata del proprio target, conoscere il bacino di dati esistenti prima di lanciarsi in voli pindarici.
Anche vanity metrics come numero dei fan, numero di views video possono essere utili all’interno di una strategia di marketing: non dobbiamo pensare che ci sia un pacchetto standard di metriche giuste per ogni tipo di strategia. Ogni cliente è un caso a sé, ogni prodotto è un percorso di studio che va affrontato singolarmente.
Non esistono set di metriche da analizzare in maniera predefinita, ma esistono percorsi logici di analisi che l’esperienza può insegnarci. Ad esempio, il numero delle views di un video, se confrontato con le visualizzazioni ottenute su diverse piattaforme e con la durata di visualizzazione, può rivelarci alcuni abitudini di consumo del nostro target.
Questi suggerimenti si possono applicare anche alla vita personale? Beh, personalmente faccio molta fatica, talvolta, a separare progetti di vita professionali da progetti di vita personali, quindi… perché no? Ciò che distingue un progetto di valore da uno senza futuro non è l’ambito professionale o personale, ma la capacità di saperlo organizzare nel tempo."
10 Consigli per essere più produttivi ogni giorno
Saper sfruttare ogni minuto del proprio tempo è fondamentale quando si gestiscono tanti progetti, ma riuscire a fare in modo che il tempo dedicato ad ogni attività sia il più proficuo possibile è ancora più importante. Essere immersi nel web, destreggiandosi tra notifiche dei social, messaggi su chat aziendali, mail di clienti, call e avvisi vari di app e tool può diventare una vera battaglia quotidiana.
Funziona il multitasking? E la regola del Pomodoro? Meglio chiudere tutti i social quando si lavora? E come gestire messaggi personali e comunicazioni di lavoro?
Ho chiesto anche questo alle 10 professioniste del web marketing che ho coinvolto in questo post sulla gestione di lavoro e vita personale, perché riuscire ad essere efficaci e produttivi è la base per trovare il tempo di fare tutto quello che si vuole.
Valentina Turchetti
"Evito il multitasking. C’è chi sostiene che il multitasking sia imprescindibile e chi, invece, sia un ostacolo alla produttività. Ecco, io sono del secondo parere. Dopo anni di lavoro, ho capito che il multitasking non fa per me: devo concentrarmi prima su un unico task, portarlo a compimento, rimanendo ben concentrata, poi passare al secondo task e così via. Districarmi tra un’attività ed un’altra, in modo continuativo, saltando qua e là, per me è davvero controproducente: arrivo a fine giornata con mille task aperti, senza però averne portato uno a compimento. Ciò non significa, però, rigidità: ho una lista delle cose da fare giornaliera, ma può essere che essa venga modificata per urgenze o imprevisti: no al multitasking, ma sì alla flessibilità!"
Giulia Bezzi
"Sono una maniaca del controllo, anche se a volte non mi riesce. Premessa per dire che: ho un’agenda cartacea con la lista dei task della giornata e degli appuntamenti, rigorosamente di colori differenti. Sul calendar, invece ci sono solo gli ingombri delle attività e i calendar dei miei collaboratori. Preparo i promemoria per le telefonate e la verifica dei pagamenti e il gioco è fatto."
Cora Francesca Sollo
“Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, poi però li seguiva raramente.” Direi a tutti di applicare la metodologia GTD (“Detto, fatto” di David Allen, da leggere assolutamente). Personalmente, invece, ho sviluppato il metodo Macedonia perché soffro della Sindrome del Tapiroulan (fare tanto ma avere la sensazione di non essere avanzata in nessuna attività) e dovevo trovare la mia soluzione organizzativa.
La ricetta è semplice, come quella di una buona macedonia estiva:
- semplicità, meglio fare poche cose fatte bene, che to-do list infinite che non completerai mai;
- bontà, chiediti sempre se quel task è “buono” per la tua to-do list o è solo una perdita di tempo e di energia;
- freschezza, i task devono essere sempre aggiornati, la tua lista flessibile perché deve essere una tabella di marcia da rispettare, non uno schema mentale di cui diventare schiavi;
- creatività, rendere le tue do-to list più spiritose e colorate può aiutarti ad aumentare la produttività;
- selettività, impara a scegliere ciò che davvero conta per la tua produttività (ed il tuo business).
Questo è il mio consiglio (anche se io non riesco a seguirlo!)."
Silvia Signoretti
"In realtà io ancora testando diverse tecniche: GTD, meditazione, the one thing,… per me la svolta è stata comprendere che se non mi concentro per un tempo x, perdo tanto tempo. Le distrazioni sono all’ordine del minuto, specie quando lavori con i social. Sto applicando la tecnica del pomodoro, che mi aiuta a concentrarmi su un progetto alla volta e mi costringe a segnare a parte le idee che nascono, o le telefonate che arrivano, in modo da non farmi interrompere e prenderle in carico quando mi ci posso concentrare veramente. Smitizziamo il multitasking femminile, che anche noi donne siamo più produttive facendo una cosa alla volta (anche se ne pensiamo altre mille)."
Floriana Giambarresi
Marina Pitzoi
"Un trucco per essere più produttiva è mixare formazione e camminata durante la giornata. Durante la mattina cerco di formarmi leggendo le ultime novità nel mondo social e web, visiono statistiche o controllo gli insight delle campagne social e blog. La camminata mi rende più energica e mi libera la mente per affrontare le sfide di ogni giorno nel mondo del web!"
Valentina Vellucci
"Alternare lavori che ci piacciono di più a lavori che non sono nelle nostre corde, lavori che richiedono molto tempo con lavori di breve svolgimento. E fare qualche break in compagnia ogni tanto. In questo modo la produttività rimane alta e la fatica si sente meno."
Francesca Borghi
"Anche io inizio sempre dai lavori che mi piacciono meno, così che “via il dente, via il dolore” e non avendo l’ansia di doverlo realizzare per tutta la giornata vado spedita verso la meta. Altra cosa: evito distrazioni soprattutto la mattina: silenzio attorno, luce soffusa e produttività al massimo."
Gaia Provvedi
"Un metodo veramente efficace per sfruttare nel modo migliore il mio tempo e le mie energie in verità lo sto ancora cercando. Ho modificato molto spesso le mie abitudini, usando tecniche di concentrazione e organizzazione, per migliorare la mia produttività. Ma ogni volta ricambio abitudini, tool e tecniche, perché anche io cambio nel frattempo. Ad oggi, per assurdo, concedermi qualche minuto al giorno solo per me, mi aiuta molto ad essere più concentrata anche sul lavoro. Ho imparato negli anni che trovare energie anche fuori dal lavoro e tempo per me, ha enormi benefici anche sulla mia vita professionale."
Sonia Milan
"Io stacco il telefono! Scherzi a parte, le nuove tecnologie ci hanno fornito strumenti incredibili per lavorare in qualunque contesto, agevolando non poco la nostra vita lavorativa. Di contro, però, questa connessione costante col mondo ci espone a continui stimoli durante il lavoro: telefonate, messaggi su WhatsApp o Messenger, notifiche di ogni tipo che arrivano anche ad orari solitamente dedicati alla vita privata. Per lavoro devo scrivere molto e ho bisogno di molta concentrazione per farlo al meglio. Perciò, in alcuni momenti della giornata spengo il telefono e disabilito la funzione alert del mio programma di posta elettronica (così evito di ricevere notifiche per ogni mail che arriva). In tre ore di "disconnessione" riesco a produrre quanto otto ore vissute ad alto tasso di connessione."
Professione e vita privata: uno scambio di energie continuo
Come hai potuto vedere dalle risposte delle 10 esperte di web marketing a cui ho chiesto un consiglio per gestire in modo più efficace progetti di lavoro e vita personale, il confine tra questi due mondi è spesso labile e impreciso, e proprio questo può essere fonte di problemi. Concentrarti e focalizzarti su un task alla volta è il modo migliore per lavorare proficuamente su tutti i progetti che vuoi portare avanti.
Per sopravvivere alle distrazioni del web devi definire dei confini netti tra il tempo che dedichi al lavoro e quello che deve essere un momento per staccare e trovare nuovi stimoli, idee, ispirazioni.
L'esperienza professionale e quella personale devono lavorare in sinergia: in alcuni casi saranno alcune tue doti personali ad aiutarti a risolvere problemi professionali; in altre situazioni, invece, potrà capitarti che proprio certi approcci lavorativi ti suggeriranno un'ottima forma per affrontare anche i problemi della vita quotidiana.
Festa dell'8 marzo: un augurio per tutte le donne!
Vorrei chiudere questo post dell'8 marzo, scritto con 10 ospiti d'eccezione, con gli auguri che le protagoniste di questo articolo hanno voluto rivolgere a tutte le donne in questa giornata così speciale.
Giulia Bezzi: "Oggi non festeggiate di essere donne, festeggiate di essere voi. È una gran bella prova di amore."
Francesca Borghi: "Sarò banale e ripetitiva, forse, ma il mio augurio è quello di riuscire a trovare uno spazio, del tutto personale, anche per voi all’interno delle mille corse giornaliere perché alla fine rimaniamo sempre la persona più importante della nostra vita.
Ps.: Qualche NO si può anche dire ed anzi spesso è quello che ci salva..."
Floriana Giambarresi: "Non abbiate paura di prendere la strada sbagliata: sperimentate, sperimentate, sperimentate! Il mondo in cui viviamo oggi ci offre tantissime possibilità di autorealizzazione personale e professionale ma è importante riuscire a capire ciò che vogliamo veramente. Da giovane dicevano ai miei il tipico “Sua figlia è intelligente ma non si applica”, questo è perché non mi piaceva per nulla ciò che facevo: ho sbagliato tante volte fin quando non ho mollato tutto per fare solo ciò che volevo fare veramente, ciò che amavo. Allora applicarmi è venuto naturale ;) Il mio consiglio è quello di imparare il più possibile, continuamente, e non buttarsi giù quando si fallisce. Solo se si ha un atteggiamento positivo verso i propri errori/fallimenti si può riuscire a migliorarsi continuamente, lavorativamente, così come nella vita."
Sonia Milan: "Auguro (e mi auguro) che possa arrivare presto il tempo in cui le donne non saranno più costrette a scegliere tra lavoro e affetti, il tempo in cui il concetto di lavoro si sarà evoluto e non più legato ai paradigmi del secolo scorso."
Valentina Turchetti: "Che possiate realizzarvi sul piano personale e professionale, vivere una vita intensa di emozioni e svegliarvi ogni giorno con il sorriso e “la voglia di fare”."
Silvia Signoretti: "Mi auguro e ci auguro di guardare avanti, senza farci influenzare dai pregiudizi. Ogni volta che sento gettizare la nostra figura mi sento boicottata. Siamo alla mercé del bisogno di dimostrare chi siamo e quanto valiamo. E rischiamo di omologarci al mondo maschile. Invece dovremo collaborare, e fare. Farlo per un riconoscimento o per farci guardare dovrebbe essere un obiettivo ormai superato. Noi valiamo, punto, così come valgono gli uomini. Dimostriamolo e guardiamo avanti."
Valentina Vellucci: "Sentiamoci meno in colpa per il tempo che ci facciamo sottrarre dal lavoro. Se vogliamo quel tempo, prendiamocelo."
Marina Pitzoi: "Non abbiate paura di osare ed essere affermate nel mondo del lavoro. Non accontentatevi mai!"
Gaia Provvedi: "Auguro alle donne amiche, colleghe, conoscenti e lettrici dell’articolo di essere sempre voi stesse, di prendervi cura di voi e di regalarvi tempo per le persone, cose, passioni che vi animano. Non dimenticate mai il vostro valore interiore e sorridete, la vita è un viaggio unico e bellissimo."
Cora Francesca Sollo: " Il mio augurio a tutte le donne è di essere strategicamente se stesse sempre.“Darsi” per il lavoro va bene, diventarne schiave (assolutamente) no. Così come in ogni settore. Impara a dosare le energie, mettici impegno ma non farti mai sopraffare da chi hai di fronte. Mantieni una spanna di distanza da tutto, siamo emotive, a volte troppo. Tieni testa e non essere remissiva, fatti valere ma con eleganza. Non lamentarti perché non piace a nessuno ma, allo stesso tempo, fatti valere. Sei una donna, sei una guerriera, che lotta sempre, non limitarti all’otto marzo!"
Caro lettore, spero che in questo post tu abbia trovato consigli utili e ispirazioni per gestire la tua professione e la tua vita in modo più pratico ed efficiente. La Festa della donna ha rappresentato l'occasione per riunire 10 grandi professioniste del web e stilare una lista di suggerimenti e buone abitudini di lavoro che probabilmente puoi applicare da subito anche tu, migliorando i tuoi risultati.