Trend di web marketing 2019: le previsioni degli esperti

Valentina Pacitti

dic 27, 201811 min di lettura
Trend di web marketing 2019: le previsioni degli esperti

Dicembre è per tutti il momento dei bilanci. Guardarsi indietro e valutare i risultati raggiunti negli ultimi 12 mesi è una buona abitudine per tutti i professionisti, ma diventa una necessità per chi lavora in settori in costante sviluppo e grande competizione come il Web marketing.

Per questo ogni anno, in questo periodo, chiediamo ad alcuni esperti del settore di aiutarci a capire cosa è accaduto nell'anno appena trascorso e quali indicazioni di cambiamento si possono intravedere per prepararsi a ciò che accadrà nei mesi a venire.

Come evolverà il il Web marketing nel 2019?

Avventurarsi in previsioni non è facile, ma possiamo approfittare di questa occasione per fare una riflessione e condividere opinioni professionali. Anche se non abbiamo la palla di cristallo, possiamo sfruttare l'esperienza e la lungimiranza di chi ogni giorno si confronta con algoritmi e utenti e ricavarne qualche buon consiglio.

Ci saranno cambiamenti importanti nel 2019 per chi lavora nel digital marketing? La SEO andrà finalmente in pensione? Sarà, di nuovo, l'anno dei video? Dobbiamo aspettarci qualche nuovo sobbalzo nelle SERP di Google?

Abbiamo ragionato sul 2018 e su quello che potrebbe accadere nel 2019 insieme a 4 esperti di web marketing, professionisti che lavorano ogni giorno su siti web, blog ed e-Commerce, a cui spesso ci affidiamo per spiegare le best practice della professione e per rispondere alle tante domande di chi lavora in questo settore.

Ti sei perso il webinar sui Trend di Web marketing 2018/19 con Gaetano Romeo, Benedetto Motisi, Emanuele Arosio e Francesco Margherita? Recuperalo ora, lo trovi proprio qui sotto!

Nel corso del webinar sono emerse molte questioni interessanti, soprattutto riguardo alla SEO, e gli utenti collegati in diretta sono stati molto attivi, ponendo tante domande interessanti. Abbiamo ricapitolato i punti salienti del webinar nella parte finale di questo post, sotto il titolo di SEO trends 2018/19. Non solo: abbiamo chiesto agli esperti di rispondere alle domande degli utenti a cui non è stato possibile rispondere in diretta per mancanza di tempo.

Vuoi conoscere l'opinione degli esperti sui trend di Web marketing del 2018 e 2019?

Guarda la registrazione del webinar di SEMruh sull'argomento e poi leggi il recap finale con le risposte alle domande di chi ha partecipato in diretta da casa. Buona lettura!

Trend di Web marketing 2018/19: il webinar di SEMrush

Youtube video thumbnail

Considerazioni sul 2018 dal punto di vista della SEO

seo-trend-margherita.pngFrancesco Margherita, Sociologo, Consulente SEO per aziende, Formatore privato

Banale dire che si è trattato di un anno ricco di cambiamenti. Nessuno mi toglie dalla testa che gli amici di Google abbiano “liberato la bestia”, vale a dire che abbiano rilasciato un aggiornamento che non si limita a funzionare in automatico, ma impara proprio da solo. È importante notare che da agosto contano molto più di prima da un lato le performance tecniche e dall'altro la verticalità dei contenuti rispetto al progetto. Le serp sono (e saranno) molto più definite di prima rispetto al tipo di sito. Per certi versi sembra un passo indietro, per altri è solo l’inizio di un nuovo capitolo della storia infinita. 

SEO trend: l'opinione dell'esperto Benedetto MotisiBenedetto Motisi, Consulente Web, Giornalista, Formatore

Con le due "botte" del Search Quality/Medic Update e del Mobile-First Index, anche quest'anno si è ballato parecchio. Oddio, c'è da dire che rispetto gli anni passati forse un po' più del solito dato che si è trattato di due update strutturali per Google, e non dei filtri punitivi come in passato. Forse, rispetto a prima, si tratta proprio di cambiare paradigma lavorativo più che stare attenti a come si è lavorato. 

SEO trend: commenti sul 2018Emanuele Arosio, Head of SEO in Triboo Digitale e formatore Web Marketing

L’anno in chiusura è stato un anno molto positivo e particolare perché mi ha visto con maggior focus sui motori di ricerca internazionali ma soprattutto l’anno della strategia SEO per Amazon che è stata richiesta da molti clienti. Oramai Amazon è il motore di ricerca che Google ha come concorrente. 

Quali cambiamenti vorresti vedere nella seo per il 2019?

seo-trend-margherita.pngFrancesco Margherita, Sociologo, Consulente SEO per aziende, Formatore privato

Mi piacerebbe che Google riuscisse a determinare meglio la rilevanza di chi scrive, quindi della fonte del messaggio. Sarebbe più utile per gli utenti trovare prima i risultati di chi ha saputo dimostrare serietà rispetto all’ambito di cui si occupa. Certo è anche vero che spesso siamo proprio noi produttori di contenuti a rendere la vita difficile a Google, perché tante volte non facciamo altro che riempire il web di spazzatura (un po’ a tutti i livelli di popolarità). Auspico dunque uno sforzo da tutte e due le parti. 

seo-trend-arosio.pngEmanuele Arosio, Head of SEO in Triboo Digitale e formatore Web Marketing

Vorrei vedere Google sempre più verso l’utente e meno verso i ricavi. So che sarà difficile ma basti vedere come Baidu e Naver impostano le ricerche per capire che l’utente è sempre al centro dell’attenzione soprattutto con le informazioni della prima pagina che si dispongono fluidamente rispetto alla ricerca fatta.

seo-trend-motisi.pngBenedetto Motisi, Consulente Web, Giornalista, Formatore

Nel mio mondo ideale, da bravo araldo del Chaos, possono fare tutti i cambiamenti che vogliono: evolversi o morire, certo  il rischio è quello di fare come Son Goku sulla mano del Buddha, ma in fondo è proprio così. Palla, campo e arbitro sono di Google e a noi non resta che adeguarci.

seo-trend-romeo.pngGaetano Romeo, Top Brand Influencer SEMrush - Digital Entrepreneur

Io vorrei sinceramente vedere cambiare l'atteggiamento dei colleghi ogni volta che ci troviamo in presenza di un update, ovvero se non segui le regole prima o poi ci cadi. Quindi se lo sai non imprecare ogni volta!

Aspettative per la SEO nel 2019

seo-trend-arosio.pngEmanuele Arosio, Head of SEO in Triboo Digitale e formatore Web Marketing

La SEO morirà. Ne sono sicuro, un po’ come lo siamo stati tutti in questi anni. Vero?

A parte gli scherzi, penso che il 2019 sia l’anno di molti fattori che determineranno un’ulteriore svolta nella strategia SEO. Penso alla Voice Search per molti aspetti legati all’e-commerce e soprattutto alla Local SEO come punto fondamentale per il drive-to-store.

seo-trend-margherita.pngFrancesco Margherita, Sociologo, Consulente SEO per aziende, Formatore privato

Non sono granché bravo a fare le previsioni, a maggior ragione se è vero che ci confrontiamo con una macchina messa lì ad imparare in (quasi) totale autonomia. È probabile che avremo serp sempre più variabili e che aumenterà la volatilità per quelle oggi considerate “solide”.

Il concetto stesso di ricerca cambierà in modi insospettabili finché anche le aziende capiranno che il posizionamento non significa essere primi su Google, ma venire in mente alle persone. Una bella rivoluzione se ci pensi.

motisi.pngBenedetto Motisi, Consulente Web, Giornalista, Formatore

Se riescono, sul lato filtri, ad applicare effettivamente quanto dichiarato non sarebbe male, anche perché –magari sarò malfidato io – non vedo affatto questi miglioramenti dal punto di vista di valutazione di link di spam, per dirne una. Anzi, la situazione non è mai stata così selvaggia, fra attacchi di Negative e link bombing per salire in massa, anche con anchor text secca. 

seo-trend-romeo.pngGaetano Romeo, Top Brand Influencer SEMrush - Digital Entrepreneur

Penso nulla di eclatante, Google è in continua evoluzione come sempre, io penserei a come funziona bene la vocal search questo sì.

Che cos'è il Medical Update di agosto 2018

seo-trend-margherita.pngFrancesco Margherita, Sociologo, Consulente SEO per aziende, Formatore privato

In agosto è successa una pesante redistribuzione del traffico sulla base della rilevanza dei siti web rispetto agli argomenti che trattano. La sostanza del “medical” update è che se per Google il tuo sito web tratta di fitness deve mostrare le schede con gli esercizi, non le ricette di cucina light. Se le correlazioni larghe hanno funzionato in passato, ora possono annacquare il piano editoriale fino ad abbassarne la rilevanza. Ed è appunto di un relevance update che parliamo, quindi occhio alla verticalità del progetto!

seo-trend-motisi.pngBenedetto Motisi, Consulente Web, Giornalista, Formatore

Vi è stata una iper-specializzazione delle pagine dei risultati di ricerca, ovvero i siti fortemente tematizzati e non generalisti – tranne i portali estremamente autorevoli – hanno potuto beneficiare di un grosso balzo in avanti a scapito proprio dei siti senza una linea ben precisa.

Il crawl budget, ovvero la spesa di risorse del motore di ricerca nel recuperare una risorsa da inserire nei propri indici, assume una rilevanza ancora maggiore: la SEO, insomma, seppure legata a tematiche di marketing, mantiene un cuore tecnico ancora molto forte e pulsante e limitarsi ai contenuti e ai link senza ottimizzare la struttura è come “tunnare” un’auto con un telaio arrugginito. L’ideale sembrerebbe essere quello di snellire la propria struttura e ottimizzare il codice.

seo-trend-arosio.pngEmanuele Arosio, Head of SEO in Triboo Digitale e formatore Web Marketing

Il Medical Update è un algoritmo di Google che nasce come primo algoritmo dopo l’intelligenza artificiale. Questo vuole dire che non è un algoritmo pensato da calcoli umani ma da calcoli artificiali. È anche il motivo per cui Google ci ha messo del tempo per capire come indicare alcune “cure” specifiche. Quello che è successo è la penalizzazione di siti non tematici per gli argomenti di settore.

Il 2019 sarà l'anno dei video? Le previsioni secondo gli esperti

seo-trend-margherita.pngFrancesco Margherita, Sociologo, Consulente SEO per aziende, Formatore privato

I video impattano sui motori di ricerca quando gli utenti che vogliamo intercettare si aspettano di trovarli, quindi si guardano le pagine di risposta. È anche vero che talvolta esistono serp su cui Google sarebbe disposto a far comparire un video, ma nessuno ne ha mai fatto uno. Occorre osservare bene le intenzioni di ricerca e progettare i contenuti giusti. Da un altro punto di vista, i video possono favorire nel tuo pubblico di riferimento quei segnali sociali come le menzioni del tuo brand a cui Google pure è sensibile. Tali segnali possono dal canto loro consolidare i posizionamenti per i contenuti del tuo sito. 

seo-trend-motisi.pngBenedetto Motisi, Consulente Web, Giornalista, Formatore

Se li vendiamo funzionali alla SEO, allora sarei per sviluppare contenuti video DOVE Google in SERP decide di mostrarli, o dove comunque rappresentano la scelta migliore per la domanda posta dall'utente. Sviluppare un contenuto video lato SEO su una richiesta che non ha riscontro "visivo" rischia di essere solo una perdita di tempo e budget.

seo-trend-arosio.pngEmanuele Arosio, Head of SEO in Triboo Digitale e formatore Web Marketing

Lavorare sui video per YouTube è essenziale se i video fanno parte della vostra strategia SEO. Abilitare i sottotitoli scrivendone però il contenuto. Avere un video posizionato nella SERP per una ricerca di parola chiave importante per il vostro business sarebbe un miglioria molto utile.

Dei tantissimi aggiornamenti e nuovi tool di SEMrush, qual è stato il vostro preferito e perché?

seo-trend-romeo.pngGaetano Romeo, Top Brand Influencer SEMrush - Digital Entrepreneur

Tutti! Ma il Log Analyzer conquista il mio cuore.

seo-trend-margherita.pngFrancesco Margherita, Sociologo, Consulente SEO per aziende, Formatore privato

Da quando lavoro con il Topic research tool risparmio giorni in sede di definizione dei piani editoriali. Il tool apre automaticamente le pagine che si posizionano per la query in ingresso e analizza le intestazioni presenti, dopodiché effettua un secondo passaggio per individuare nuove correlazioni e domande pertinenti. Era davvero quello che mancava alla keyword research.

motisi.pngBenedetto Motisi, Consulente Web, Giornalista, Formatore

Il Keyword Magic Tool toglie più di una soddisfazione a chi vuole approfondire le domande, anche latenti, che partono da una query specifica. Fra l'altro è la mia parte di analisi SEO preferita, mi diverte un mondo vedere cosa cercano gli utenti (soprattutto lavorando nei settori borderline). 

seo-trend-arosio.pngEmanuele Arosio, Head of SEO in Triboo Digitale e formatore Web Marketing

Il Content Marketing Toolkit è quello che ultimamente nel mio team utilizziamo di più, vista la grande complessità di strumenti dedicati al contenuto e al vostro ottimo lavoro. La cosa molto interessante è l’assistente virtuale di scrittura (SEO Writing Assistant) che permette di tenere sott’occhio gli eventuali errori di scrittura e di semantica.

Ecommerce: problema relativo indicizzazione pagine prodotto

seo-trend-margherita.pngFrancesco Margherita, Sociologo, Consulente SEO per aziende, Formatore privato

Se un sito web va online dall’oggi al domani con 100.000 prodotti, in assenza di segnali di rilevanza forti come un’ondata inarrestabile di traffico, Google tenderà a non scansionare l’intera volumetria delle pagine. Viceversa i rubinetti delle risorse di scansione si aprono a rotta di collo per siti come Amazon che sulla sola chiave di brand secca ha oltre 20 milioni di ricerche mensili. È questione di quanto Google percepisce che un progetto viene richiesto dal “popolo”.

seo-trend-motisi.pngBenedetto Motisi, Consulente Web, Giornalista, Formatore

Quello che viene da chiedersi è: di questo catalogo molto vasto, quanti prodotti effettivamente vale la pena tenere / c'è margine di vendita nel funnel da costruire per l'utente? In ambito di e-commerce medicali, ho visto i progetti più vasti crescere davvero quando paradossalmente si sono concentrati su pochi prodotti di punta. Ovvio che se stiamo parlando di colossi, si gioca un'altra partita (e comunque anche Google tende a trattarli differentemente).

seo-trend-arosio.pngEmanuele Arosio, Head of SEO in Triboo Digitale e formatore Web Marketing

Controllare la gestione dei filtri, dei parametri e la corretta implementazione dei canonical per non duplicare all’infinito pagine su pagine. Partire a lavorare sulle pagine di categoria e in modo parallelo sulle pagine di prodotto meno indicizzate.

seo-trend-romeo.pngGaetano Romeo, Top Brand Influencer SEMrush - Digital Entrepreneur

Puntate sul microcopy e diversificate da chi ha gli stessi prodotti vostri in store dove magari tutti nel web hanno le stesse descrizioni.

Inserire i terzi livelli per distribuire in maniera strutturata i contenuti di grossi portali

seo-trend-margherita.pngFrancesco Margherita, Sociologo, Consulente SEO per aziende, Formatore privato

Il terzo livello è visto come un dominio indipendente, quindi è opportuno utilizzarlo quando dobbiamo trattare argomenti interessanti per pubblici di riferimento diversi. Le aree semantiche non sono dunque il discrimine che deve portarci a fare una scelta simile. Conta capire se le aree diverse possono essere interessanti per le stesse persone. Ogni caso va studiato a sé.

seo-trend-motisi.pngBenedetto Motisi, Consulente Web, Giornalista, Formatore

Se si tratta di salvaguardare un grosso brand dalle problematiche emerse al punto 1, è forse la soluzione ideale, anche se sono dell'idea, se ci sono forze (e soprattutto budget) di sviluppare un network di portali editoriali ben specifici e tematizzati. Del resto, gran parte delle grosse media company italiane sono così organizzate.

seo-trend-arosio.pngEmanuele Arosio, Head of SEO in Triboo Digitale e formatore Web Marketing

I terzi livelli possono essere una buona soluzione, a volte usata per creare dei mini siti con relativo testo e contenuto. Penso però che i contenuti di grossi portali possano essere distribuiti in percorsi di cartelle attentamente organizzate e pensate, in modo da avere url parlanti in modo appropriato.

Che cosa ne pensi dei trend emersi in questa discussione con gli esperti del Web marketing?

C'è qualcosa che vorresti aggiungere? Vorresti fare qualche altra domanda ai nostri esperti? Sfrutta i commenti sotto questo post o sulle nostre pagine social per dire la tua come professionista o per chiedere un'opinione a Gaetano Romeo, Benedetto Motisi, Emanuele Arosio e Francesco Margherita.

Il 2019 è più vicino che mai, non farti trovare impreparato: tra qualche giorno pubblicheremo un recap dei migliori webinar che abbiamo realizzato nel 2018. Approfitta delle feste per recuperare quelli più interessanti per il tuo settore e migliorare le tue strategie di Web marketing.

Ne approfitto per farti tanti auguri di Buon Anno a nome di tutto il team di SEMrush! Ti aspettiamo anche nel 2019 per parlare di SEO, Content marketing, Social media marketing e tanto altro! 

Vuoi vedere se le previsioni degli anni passati si sono avverate? Puoi rileggere Previsioni per il 2018: cosa si aspettano gli esperti? e L’oroscopo del Web marketing: tutti i Trend del 2017.

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Esperta di digital marketing e contenuti, blog editor di Semrush Italia. Aiuto piccole e grandi aziende a creare le migliori strategie di contenuti per raggiungere il loro pubblico ideale. Con l‘obiettivo di fare la differenza.