Tips per aumentare l’open rate di una e-mail commerciale

Raffaella Sansoni

mar 21, 20185 min di lettura
Tips per aumentare l’open rate di una e-mail commerciale

Vuoi conoscere i tassi medi di apertura delle e-mail e capire a che punto sei con la tua campagna? Leggi l’articolo e scopri come aumentare da subito l’open rate di una e-mail commerciale.

tassi medi di apertura delle tue e-mail commerciali ti forniscono indicazioni davvero significative sulla bontà della tua lista contatti. In generale:

  • tra l’8 e il 10%: la lista di contatti è fuori target o non viene ottimizzata nelle sue potenzialità

  • di circa il 20%: è il tasso di apertura medio che puoi considerare come un buon punto di partenza

  • oltre il 20% e preferibilmente intorno al 40%: è un tasso di apertura soddisfacente, che indica un ottimo stato della lista.

Raggiungere un open rate oltre il 40%? Molto difficile. In Pepyta, ad esempio, la percentuale di apertura delle e-mail che inviamo ai nostri lead, è del 50,70%. Ovviamente generalizzare in questo caso è indispensabile, perché ogni settore e ogni azienda contemplano una tale molteplicità di fattori, che é impossibile fare una valutazione unica.

Punti a un tasso di apertura delle tue email commerciali del 70-80-90%? Per raggiungere quest'obiettivo dovrai lavorare molto, concentrando l’attenzione in particolare su due elementi:

  1. la qualità dei tuoi lead

  2. l’oggetto delle tue e-mail

Come assicurarsi una lista contatti di qualità?

Per quanto riguarda la qualità della lista, a mio avviso ci sono indicazioni di carattere generale che possiamo certamente seguire ma oltre le quali non possiamo andare, perché ogni azienda – come abbiamo già visto – e ogni settore mettono in gioco così tante variabili che ogni caso va analizzato in maniera indipendente.

  • Punta tantissimo sui contenuti (affidati a un copywriter professionista che te li scriva), perché una e-mail di tipo promozionale non è sbagliata ma la maggior parte di quelle che invii devono “nutrire ed educare” i tuoi lettori, quindi fornire informazioni utili e di qualità; devono poi contenere anche delle Call-To-Action, e questo è un lavoro che richiede tempo, meticolosa ricerca delle informazioni e abilità di scrittura persuasiva.

  • Mantieni aggiornata la lista e, se un contatto non apre una tua e-mail da più di 3 mesi, valuta l’opportunità di cancellarlo. Il concetto di base è che devi sempre privilegiare la qualità a discapito della quantità. Per questo motivo, mantieni ben in vista in fondo all’e-mail la possibilità per i contatti di cancellarsi dall’invio delle e-mail: “fare numero” in questi casi non è produttivo. Il tuo obiettivo invece deve essere di selezionare il più possibile la tua lista, in modo da avere solo ed esclusivamente persone che davvero sono interessate a ricevere aggiornamenti da parte tua e potenzialmente ad acquistare le soluzioni che proponi (sia in termini di servizi o di prodotti).

Vale davvero la pena investire tempo e risorse in questo tipo di attività perché, ad oggi, le e-mail restano in assoluto il sistema più produttivo per fare marketing online.

Come migliorare l’oggetto delle tue e-mail?

La prima regola è di non procedere per tentativi ma di utilizzare le formule già testate e comprovate, a disposizione dei copywriter più abili. Questa regola è più che mai da tenere in mente, se sai che la tua e-mail entrerà a far parte di un flusso automatico da inviare ai diversi tipi di contatto.

Proseguendo nella lettura di questo articolo, scoprirai gli oggetti più efficaci che garantiscono una buona percentuale di apertura alle tue e-mail commerciali.

  1. Dati statistici. Numeri, percentuali, cifre attirano senza dubbio l’attenzione del lettore. Soprattutto quando sono significativi.
  2. Personalizzazione. Inserire il nome proprio di chi riceverà l’e-mail è una molla molto efficace per spingere il diretto interessato a leggere il messaggio ricevuto. Ma non basta. Devi dare l’impressione che si tratti di un messaggio realmente unico, scritto pensando in chi lo leggerà. Quindi nessun Signor/Signora ma usa nome e cognome del contatto e, se il tono of voice della tua azienda te lo permette, dai del tu, utilizza un approccio informale come faresti con un amico.

  3. Dettagli strategici o intriganti. Inserire un dettaglio tra parentesi è tra gli elementi che funzionano maggiormente nell’oggetto di una e-mail. Ad esempio: (video gratis) oppure (piccola confessione).

Ecco, queste sono tre caratteristiche che potenzieranno da subito l’oggetto delle tue e-mail commerciali, aumentandone l’open rate.

L'importanza della coerenza

C’è un altro consiglio che reputo basilare e che se terrai in considerazione, determinerà il successo della tua campagna di e-mail marketing (rientra tra le best practice da seguire per scrivere un’e-mail commerciale): mi riferisco alla coerenza.

Al di là della scelta dei termini più efficaci per le tue comunicazioni, il rispetto per il lettore è la prima leva per guadagnarti la sua fiducia.

Se c’è una cosa che chi riceve una email commerciale non tollera è la sensazione di sentirsi preso in giro, confuso o addirittura imbrogliato. Cosa significa in pratica?

Significa che nel momento in cui manderai la tua e-mail commerciale il primo aspetto a cui dovrai prestare attenzione sarà la coerenza tra il messaggio che inserisci nell’oggetto e il testo che il tuo lead leggerà, aprendo l’e-mail.

Scegliere parole sensazionali solo per attirare l’attenzione del lettore e spingerlo a “fare click” per aprire l’e-mail, sortisce di sicuro degli effetti, anche se ho ragione di credere che siano lontani anni luce da ciò che ti sei prefissato di ottenere.

Infatti, usare un oggetto “sensazionalistico” e non essere coerente nell’e-mail significa:

  • che sicuramente il tuo lead non procederà all'acquisto o comunque non andrà avanti nel funnel

  • che lo perderai anche solo come contatto, perché gli avrai fatto perdere tempo e si sentirà raggirato

Aumentare l'open rate: le 3 email commerciali che fanno la differenza

Alla luce dei consigli che hai letto in questo articolo, ecco le tre tipologie principali di e-mail tra cui scegliere la prossima da indirizzare al tuo target.

1. La prima e-mail del flusso automatizzato (workflow)

In virtù degli accorgimenti che abbiamo analizzato fino a questo punto, penso tu abbia già molti spunti interessanti sui quali lavorare. Ciò che ti propongo è di riscrivere in quest’ottica tutte le “prime e-mail” di ogni flusso di lavoro che hai creato. Questo per una semplice ragione: di solito è l'e-mail che riceve più click e che ha quindi un tasso di apertura più elevato rispetto alle altre. Non correre il rischio di deludere le aspettative, commettendo qualche errore che ora sai invece come evitare.

2. E-mail transazionale

Si tratta dell’e-mail che “parte” a seguito di un’azione compiuta da parte del potenziale cliente. Può essere quindi una e-mail per ringraziarlo dell’iscrizione a un servizio o una ricevuta per un acquisto effettuato: l’importante è che non risulti mai fine a se stessa ma che contenga una CTA finale, un invito a compiere un’azione come scaricare una guida, lasciare una recensione, seguire un link per visionare un contenuto.

3. E-mail dell’auto-responder

Per ottenere il massimo dalle tue e-mail commerciali e aumentare sensibilmente l’open rate, la personalizzazione è l’arma vincente. Ogni persona (ossia possibile cliente) ha esigenze diverse. Invece di prevedere una e-mail standard da inviare con l’auto-responder, il consiglio è di crearne tante differenti, una per ogni pagina del sito visitata, ad esempio. In questo modo la risposta che il visitatore riceverà sarà specifica, il suo interesse aumenterà e la propensione ad aprire l’e-mail per leggere il messaggio, s’impennerà.

E tu sei soddisfatto dei tassi di apertura delle email che mandi ai tuoi contatti?

Quale fattore consideri determinante quando si invia una newsletter commerciale?

Aspetto i tuoi commenti.

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Laureata in Psicologia dei Processi Sociali, Decisionali e dei Comportamenti Economici all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, tra le diverse esperienze professionali è stata SEM & Campaign Specialist presso Google Operation – Covisian. Ama mangiare e cucinare, leggere libri fantasy, guardare serie tv e bere tè.