Posizionarsi su Google comprando clic organici: i risultati di un test SEO

Dario Ciracì

giu 19, 20208 min di lettura
Google test

INDICE

Uno degli argomenti ricorrenti tra le discussioni SEO in merito ai fattori di ranking è quello relativo alla possibilità che il CTR in Serp influenzi il posizionamento. Ormai cinque anni fa, Andrea Scarpetta e (il compianto) Cesarino Morellato avevano effettuato un test per dimostrare che il CTR influenzasse il ranking.

Dal loro test, era venuto fuori che ci fosse una “certa influenza” tra clic e posizionamento, ma con alcune “riserve”. Vi invito a leggere il loro test sul blog di Giorgio Tave a questo link.

Sono passati cinque anni da allora e vuoi per la mia voglia di testare in prima persona tutto quanto si dà per assodato e non nella SEO, vuoi per la quarantena che, costringendomi a casa mi ha dato un po’ di tempo libero in più al pc, togliendone alla palestra, ho deciso di cimentarmi in nuovo test SEO che, più che avvalorare la tesi dell’influenza del CTR sul ranking, vorrebbe rispondere a una domanda specifica:

Ha senso comprare clic organici per modificare i posizionamenti del nostro sito Web e, se sì, è più o meno conveniente dell’acquisto di link?

Ho quindi effettuato tre differenti test, con invio di un quantitativo di clic diverso per ogni test.

In particolare, oggetto del SEO test sono state pagine Web con variabili differenti:

  1. Una pagina (articolo di blog) che in passato, per una specifica keyword, si era già posizionata nella Top 3 dei risultati di ricerca di Google;
  2. Una pagina (articolo di blog) che non è mai stata posizionata in Top 20 per quella keyword e che non ha mai ricevuto traffico organico;
  3. Una pagina (homepage) che non è mai stata posizionata in Top 30 per la keyword scelta, ma che, per la stessa, riceve clic da campagne Google Ads.

Anche i clic sono stati caratterizzati da variabili differenti:

  • Quantitativo di clic differente per ogni test.
  • Provenienza geografica differente (per 1 test su 3). In questo caso si intende la possibilità di ricevere clic dall’Italia o da tutto il mondo. C’è infatti una teoria, senza molta evidenza scientifica, che i clic su una Serp da utenti geolocalizzati in uno specifico Paese aiutino a posizionarsi per il motore di ricerca del Paese di riferimento.

Nell’immagine che segue, le parole chiave scelte per il test, con i loro volumi di traffico e keyword difficulty. In particolare, ci troviamo di fronte a:

  • 2 keyword informative, legate a “trend”;
  • 1 keyword transazionale e al tempo stesso locale.

seo test: le keyword scelte

Per eseguire il test, ho utilizzato Serpclix, un servizio online di acquisto clic.

Un appunto va fatto sulla natura dei clic. I clic inviati sono del tutto reali e non fatti da bot. Il tool permette infatti sia di acquistare clic, sia di diventare clicker, ovvero di monetizzare cliccando, in modo organico, sulle pagine degli acquirenti, per specifiche keyword.

Una volta che clicchi, il tool ti chiede infatti di restare per almeno 60 secondi sulla pagina. In questo modo, il clic “comprato” cerca, per quanto possibile, di simulare il reale comportamento umano di fruizione di Google.

come funziona il seo test sul posizionamento usando clic acquistati

Inoltre, ogni utente può cliccare un determinato sito solo una volta.

Per accertare che ciò fosse vero, mi sono anche iscritto come clicker, vedendomi poco dopo proposto il mio stesso sito da cliccare.

Test seo: verifica del servizio utilizzato per l'esperimento

Cliccando sulla proposta, mi si apre una finestra con già la keyword cercata e io, come clicker, devo scorrere la Serp alla ricerca del risultato da cliccare, cliccarci e stare sulla pagina per almeno 60 secondi.

procedimento del seo test

Appurata la natura del servizio, mi sono lanciato nei test.

Vediamo caratteristiche e risultati dei tre test.

TEST SEO 1

Keyword: “diventare influencer”, volume ricerche: 880

Pagina di destinazione: https://www.webinfermento.it/come-diventare-un-influencer/

Numero clic inviati: 50 da clicker da tutto il mondo e 500 da clicker italiani.

Risultati: dalla posizione 9 alla 1 con featured snippet

risultati del primo seo test

Il test è iniziato il 5 aprile partendo dalla posizione 9 e il 23 aprile, dopo appena 50 clic inviati, raggiungeva la posizione 1 con featured snippet. Il test è poi proseguito con l’invio di altri 500 clic spalmati in circa 15 giorni.

La posizione 1, sempre con featured snippet è stata mantenuta per quasi tutto il periodo (fino al momento in cui scrivo, 11 giugno), con piccole variazioni al ribasso (ma ricordiamo che i featured snippets hanno alta volatilità nelle Serp).

La cosa interessante è che, spingendo la keyword “diventare influencer” le ripercussioni positive si sono avute anche per le keyword correlate, che hanno anche volumi di ricerca più alti.

Da notare, in modo particolare, la keyword secca “influencer”, con un volume di 33100 ricerche mensili e un keyword difficulty del 77%, che prima dell’inizio del test era fuori dalle prime 100 posizioni in Google.it, il 15 aprile torna in posiziona 91 per poi fare un balzo, in un solo giorno, fino alla posizione 21 e risalire, pian piano fino a rientrare nella top 10.

analisi dei posizionamenti seo in seguito al test

i posizionamenti ottenuti in seguito al test seo
I posizionamenti medi per tutte le keyword correlate a "influencer"

risultati del seo testi posizionamenti per la keyword "influencer"

A vederlo così sembrerebbe un test riuscito al 100%. Dimostrerebbe che, oltre ad influenzare il CTR nelle Serp, basterebbe comprare clic e avremmo la vittoria per tutte le keyword che ci interessano. Non è così però e nelle considerazioni finali spiegherò i motivi.

Per approfondire leggi: Featured Snippet: cosa sono e come si possono ottenere?

TEST SEO 2

Keyword: “nutella biscuits recensioni”, volume ricerche: 220 (ma con un keyword difficulty molto alto: 84,50%)

Pagina di destinazione: https://www.opinioniprodotti.it/2019/11/29/nutella-biscuits-i-biscotti-della-nutella/

Numero clic inviati: 50 da clicker da tutto il mondo.

Risultati: dalla posizione 28 alla 14, con un balzo di 10 posizioni avanti a distanza di quasi un mese dal test.

Anche in questo caso, le keyword correlate hanno subito un incremento positivo nei posizionamenti.

in questo test vogliamo posizionare la keyword nutella biscuits recensioni

analisi posizionamenti raggiunti con il seo test

TEST SEO 3

Keyword: “psicologo bari”, volume ricerche: 1000

Pagina di destinazione: https://filomenatripputi.it/

Numero clic inviati: 50 da clicker da tutto il mondo e 265 da Italia.

Risultati: dalla posizione 41 alla 40. In particolare, c’è stato un miglioramento che ha portato il sito fino alla posizione 22, tornando poi a scendere alla posizione che aveva prima dell’avvio del test.

Questo è il test più negativo registrato, tra i 3 differenti effettuati.

Test seo per la keyword psicologo bari

Veniamo all’analisi dei risultati.

Test 1: Considerazioni

Per quanto riguarda il primo test, quello del risultato migliore (prima posizione raggiunta per la keyword), possiamo affermare un’influenza sul ranking e un’altra, più indiretta, sui featured snippet.

Sembrerebbe, infatti, che questi ultimi siano molto influenzati dai trend di ricerca e clic che una pagina riceve in un lasso di tempo. I clic in più ricevuti nel lasso di tempo del test, hanno infatti premiato, con i featured snippet, anche le altre query correlate.

Relativamente alla “stabilità” del posizionamento, sono per le stesse considerazioni emerse dal test di Andrea Scarpetta e Cesarino Morellato, ovvero che, probabilmente, terminato il test e “annullati” i clic, la pagina smetta di crescere e ha probabilità di tornare alla posizione iniziale, con un’eccezione però: il tipo di posizionamento raggiunto dopo il test.

Mi spiego. Nel caso del primo test, è stata raggiunta la prima posizione su Google per quella chiave e molte correlate (consideriamo che la keyword “come diventare influencer” ha un volume di ricerca interessante (2900 ricerche/mese). Salire in Top 3 per le keyword del test può alimentare nuovi clic naturali (veri) organici portando la curva di clic a stabilizzarsi, al rialzo, nel tempo.

Infatti su Search Console, il traffico organico è rimasto comunque al rialzo rispetto a prima, anche nelle settimane successive al test.

analizziamo i risultati del seo test su search console

Ora veniamo alla mia teoria più interessante: 

Credo che sia più facile influenzare i posizionamenti con i clic per quei risultati che in passato erano già stati posizionati in prima pagina o, meglio ancora, nella Top 3.

L’articolo dedicato a “come diventare influencer”, online oramai da diversi anni, alla sua uscita si posizionò per diversi mesi nella Top 3 per molte delle keyword viste sopra.

Da quello che sappiamo, infatti, Google mantiene una memoria dei posizionamenti storici di una pagina per determinate keyword e, probabilmente, il fatto di vedere una pagina ricevere nuovamente clic per una keyword rappresenta un segnale di “ritorno di interesse” verso quella pagina e, di conseguenza, è più facile far salire su pagine che avevano già goduto in passato di quei posizionamenti.

Test 2: Considerazioni

Per quanto riguarda il secondo test si è registrato un miglioramento nei ranking con appena 50 clic. Sarebbe interessante notare se, all’invio di nuovi clic, la pagina riuscirebbe a salire in Top 10 e poi in Top 5. Tuttavia, per la keyword di riferimento (nutella biscuits recensioni) c’è da dire che la top 10 è costellata da pagine di siti molto autorevoli (Amazon, Dissapore, Agrodolce, ilFattoAlimentare) e che, probabilmente, il peso dei clic sarebbe superato dall’autorevolezza dei loro domini.

Test 3: Considerazioni

Questo è il test meno riuscito. Non solo in termini di posizioni che si è riuscito a scalare, ma anche per il fatto che, al netto del test, è praticamente tornato al punto di partenza.

Le variabili che qui hanno fatto la differenza sono secondo me due: il fatto che provavo a far salire nei ranking una homepage (non ne conosco la motivazione, ma probabilmente è più facile spingere con i clic una singola pagina e non una homepage) e il fatto che, per la keyword di riferimento (“psicologo bari”) il sito riceva traffico da campagne Google Ads (sebbene dirette ad una singola landing page differente).

Conclusioni

Premettendo che l’ideale sarebbe poter testare decine o centinaia di differenti Serp con l’invio di quantitativi più cospicui di clic, penso sia possibile affermare che:

  1. I clic possono influenzare il posizionamento su Google, ma non in tutti i casi;
  2. L’influenza più diretta è sulle oscillazioni nel ranking, che possono però poi stabilizzarsi e tornare alle posizioni di origine una volta che smettiamo di inviare clic (a meno che riusciamo a portare la nostra pagina nella Top 3 e a rendere possibile l’inizio di un naturale circolo di clic di utenti reali);
  3. C’è una correlazione più “visibile” tra aumento di clic e featured snippet (a patto che la pagina si trovi già posizionata entro le prime 15 posizioni prima dell’invio di nuovi clic e che la Serp mostri già featured snippet per la keyword di riferimento);
  4. Non è dimostrabile che comprare clic sia più conveniente o più efficace dell’acquisire link. Consideriamo che un pacchetto di 500 clic può costare in media 130€, l’equivalente del costo di un link di discreta qualità. Il pacchetto di clic può darti una spinta iniziale, salvo poi “spegnersi” dopo un po’ di tempo. Un po’ come avviene con le campagne PPC. Il link, ad oggi, ha ancora più stabilità nel tempo. Inoltre, per keyword con volumi di traffico molto elevati, potrebbe essere necessario dover acquistare migliaia di clic a caro prezzo, prima di raggiungere risultati utili che, comunque, non ci sarebbero garantiti.
  5. L’invio di clic potrebbe però tornare utile in due scenari: uno legato alla necessità di riportare su pagine che in passato “godevano” della top3-10 di Google (al netto di penalizzazioni e/o core update che hanno “filtrato” la pagina per intento di ricerca non più apprezzato da Google) e un altro legato a campagne di online reputation management. In questo caso potrebbero aiutare a spingere su pagine con lo scopo di sostituire risultati in Serp “poco desiderati”.
  6. Ci sarebbero poi tante altre variabili che andrebbero considerate e che, probabilmente, da SEO ci sfuggono, come ad esempio una potenziale correlazione con i link e l'autorevolezza di dominio. Nel senso che l'invio di clic funziona meglio su domini autorevoli e meno su domini che non hanno link (come nel caso del sito del terzo test).

Ricorda, infine, che questo era solo un esperimento e che acquistare clic per alterare i posizionamenti organici va contro le linee guida di Google!

Che ne pensi dei risultati di questi test SEO?

Se hai qualcosa da aggiungere, usa i commenti sotto questo post.

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Dario è il fondatore dell‘agenzia Webinfermento e autore del blog Webinfermento.it.. Specializzato in SEO, Content Marketing e Link Earning, partecipa come docente e relatore nelle più importanti conferenze italiane di web marketing. Ha curato numerosi progetti di successo nel Content Marketing e ha scritto il libro “Gestisci Blog, Social e SEO con il Content Marketing“, edito da Flaccovio Editore.