La checklist SEO definitiva: 41 Best practice

Chiara Clemente

ago 01, 202223 min di lettura
SEO checklist

Se stai cercando una checklist SEO che ti aiuti ad aumentare il traffico organico e il ranking del tuo sito su Google, l'hai appena trovata.

Abbiamo messo insieme la checklist definitiva che ti guiderà verso il successo nella SEO, con 41 best practice e attività che devi conoscere.

Dalle nozioni di base della SEO agli elementi che devi tenere presenti quando analizzi i tuoi segnali off-page, usa questa lista di controllo come punto di riferimento per assicurarti che il tuo sito Web aderisca alle migliori pratiche di visibilità e che non ci siano ostacoli che frenano la sua ascesa.

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Ecco le principali categorie che tratteremo in questa guida:

Come usare questa Checklist SEO

Abbiamo suddiviso questa checklist in sezioni che coprono le principali aree di interesse della SEO:

  • nozioni di base,
  • keyword research,
  • SEO tecnica,
  • SEO on-page e contenuti,
  • SEO off-page.

Per una strategia SEO olistica devi concentrarti su tutti questi aspetti. Segui la nostra checklist per assicurarti di seguire le migliori pratiche SEO in ogni area.

Implementando le migliori pratiche e risolvendo eventuali problemi, avrai maggiori possibilità di successo SEO.

Checklist per la SEO di base

Stai ancora imparando cos'è esattamente la SEO? Se non hai ancora le basi, il tuo sito potrebbe faticare a posizionarsi per termini competitivi. 

I punti che seguono sono attività di manutenzione, ma costituiscono le basi per l'implementazione di una strategia SEO di successo.

1. Configura Google Search Console e Bing Webmaster Tools

Google Search Console è uno strumento essenziale che ti fornisce informazioni preziose sulle prestazioni del tuo sito web, nonché una vasta gamma di dati che puoi utilizzare per aumentare la visibilità e il traffico organici delle tue pagine.

Puoi saperne di più sul motivo per cui è così importante utilizzarlo, come configurarlo e altro ancora nella nostra guida definitiva

Bing Webmaster Tools è la piattaforma equivalente, che fornisce solo dati e approfondimenti per il proprio motore di ricerca.

Questi importantissimi strumenti ti consentono di visualizzare i termini di ricerca e le parole chiave per cui gli utenti trovano il tuo sito nelle SERP, inviare le sitemap, identificare gli errori di scansione e molto altro ancora.

Se non li hai già configurati, fallo ora: più tardi ci ringrazierai.

2. Configura Google Analytics

Senza i dati giusti, non puoi prendere le decisioni giuste.

Google Analytics è uno strumento di analisi gratuito che ti consente di visualizzare dati e approfondimenti su quante persone stanno visitando il tuo sito, chi sono e come interagiscono con esso.

Se sei un principiante, nella nostra guida definitiva troverai tutto quello che devi sapere sullo strumento, incluso come configurarlo e quali sono i report più utili. Una cosa è certa: non puoi portare avanti una strategia SEO di successo senza questo strumento.

Dovrai anche collegare Google Analytics e Google Search Console per importare i dati da quest'ultimo. 

3. Installa e configura un plugin SEO (se utilizzi WordPress)

Se usi WordPress come CMS (cosa molto probabile, dato che ora alimenta il 39,5% del Web), dovresti installare e configurare un plugin SEO che ti fornisca le funzionalità necessarie per ottimizzare correttamente il tuo sito.

Nella checklist SEO per WordPress, pubblicata di recente su SEMrush, ti suggerivamo alcuni plugin SEO da installare. Il plugin che scegli di usare dipende dalle tue preferenze personali, noi ti abbiamo indicato tre ottime opzioni.

Se usi un CMS diverso da WordPress, parla con il tuo sviluppatore per valutare se installare un plugin o un modulo SEO dedicato o se le funzionalità di cui hai bisogno sono già incluse.

Plug in SEO, ad esempio, è una delle app SEO più popolari di Shopify.

4. Crea e invia una Sitemap

Lo scopo di una sitemap è aiutare i motori di ricerca a decidere quali pagine devono essere sottoposte a scansione e quale è la versione canonica di ciascuna.

La sitemap è composta da un elenco di URL che specificano il contenuto principale del tuo sito per assicurarti che venga sottoposto a scansione e indicizzato.

 Dalle parole di Google

Una sitemap indica al crawler quali file ritieni importanti nel tuo sito e fornisce anche informazioni preziose su questi file: ad esempio, per le pagine, quando la pagina è stata aggiornata l'ultima volta, la frequenza con cui la pagina viene modificata e qualsiasi versione in lingua alternativa di una pagina.

Google supporta diversi formati di sitemap, ma XML è il più usato. In genere, troverai la sitemap del tuo sito su https://www.dominio.com/sitemap.xml.

Se stai usando WordPress e uno dei plugin sopra menzionati, scoprirai che la generazione di una sitemap è una funzionalità standard.

Altrimenti, puoi creare una sitemap XML con uno dei tanti sitemap generator tool disponibili. Abbiamo recentemente aggiornato la nostra guida definitiva alle Sitemap, che include i nostri migliori consigli.

Dopo aver creato la tua sitemap, assicurati che sia inviata a Google Search Console e agli Strumenti per i Webmaster di Bing.

Assicurati di fare riferimento alla tua sitemap anche nel file robots.txt.

5. Crea un file Robots.txt

Molto semplicemente, il file robots.txt del tuo sito comunica ai crawler dei motori di ricerca le pagine e i file che i crawler web possono o non possono richiedere al tuo sito.

Più comunemente, viene utilizzato per impedire la scansione di alcune sezioni del tuo sito ma non deve essere usato come un modo per de-indicizzare una pagina web e impedirne la visualizzazione su Google.

Puoi trovare il file robots.txt del tuo sito su https://www.dominio.com/robots.txt. 

Controlla se ne hai già uno in funzione.

In caso contrario, dovrai crearne uno, anche se al momento non hai bisogno di impedire la scansione delle tue pagine Web.

Diversi plugin SEO per WordPress consentono agli utenti di creare e modificare il proprio file robots.txt, ma se usi un CMS diverso potresti dover creare manualmente il file utilizzando un editor di testo e caricarlo nella directory principale del tuo dominio.

6. Controlla la Search Console per le azioni manuali

In rari casi, potresti scoprire che il tuo sito è stato influenzato negativamente da un'azione manuale.

Le azioni manuali sono in genere causate da un chiaro tentativo di violare o manipolare le linee guida per i Webmaster di Google. Questo include: spam generato dagli utenti, problemi di dati strutturati, link innaturali (sia da che verso il tuo sito), contenuto scarno, testo nascosto e persino quello che viene definito spam puro.

La maggior parte dei siti non viene colpita da un'azione manuale e non lo sarà mai.

Detto questo, puoi verificarlo nella scheda delle azioni manuali in Google Search Console.

Riceverai una notifica se il tuo sito è stato colpito da un'azione manuale, ma se stai lavorando a un nuovo progetto o stai rilevando un sito, dovrebbe sempre essere una delle prime cose da controllare.

7. Assicurati che Google possa indicizzare il tuo sito web

Una parte delle basi della SEO consiste nell'assicurarsi che il sito venga indicizzato da Google. Diversamente da quanto si possa immaginare, non è così raro che un sito web non sia effettivamente in grado di essere indicizzato da Google. 

In effetti, rimarresti sorpreso dalla frequenza con cui uno sviluppatore causa un'improvvisa de-indicizzazione di un sito lasciando accidentalmente i tag noindex quando sposta il codice da un ambiente di staging a uno live.

Puoi usare Site Audit tool di SEMrush per assicurarti che il tuo sito web possa essere scansionato e indicizzato senza problemi. 

Imposta un Site Audit per il tuo progetto. Una volta eseguito l'audit, puoi accedere al report sulla Crawlability per avere maggiori informazioni.

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Ricontrollare che le pagine principali del tuo sito che dovrebbero essere indicizzate possano effettivamente esserlo può evitare molti problemi nel futuro.

Checklist per la Ricerca delle parole chiave

Senza una valida keyword research, non ti posizionerai per i termini giusti e il tuo traffico non convertirà alla velocità a cui potrebbe farlo.

Ecco una checklist delle attività essenziali di ricerca delle parole chiave che devi assicurarti di coprire per vedere il successo dei tuoi sforzi SEO.

8. Identifica i tuoi competitor

Uno dei modi più rapidi per iniziare la ricerca di parole chiave è trovare i termini che funzionano per i tuoi concorrenti.

Secondo noi, il tempo speso per fare analisi della concorrenza non è mai tempo perso.

Inserisci il tuo dominio (e i tuoi concorrenti chiave) nello strumento Panoramica dominio di SEMrush e sarai in grado di identificare rapidamente quei concorrenti che competono nel tuo stesso spazio e comparare le vostre visibilità. 

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9. Trova le tue "Money" Keyword principali

Devi sapere quali sono le tue "money" keyword.

Se non l'hai capito, sono quelle che ti porteranno lead, vendite e conversioni.

Sono anche definite termini principali e parole chiave della pagina pilastro.

In generale, queste sono le parole chiave ad alto volume e ad alta concorrenza che riassumono realmente ciò che offri, a livello di argomento o di categoria. Prendiamo il termine "Sandali gioiello" come esempio (per tua informazione, è considerato un termine principale).

Puoi utilizzare lo strumento Panoramica delle keyword per condurre ricerche sulle parole chiave che descrivono i tuoi prodotti e servizi e identificare i termini principali.

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Se stai cercando una guida completa per imparare a creare una strategia di contenuti basata su termini prioritari, dai un'occhiata alla nostra guida definitiva alla ricerca di parole chiave.

10. Trova varianti Long-Tail di parole chiave

Una strategia di keyword senza parole chiave a coda lunga non è una vera strategia di keyword.

Infatti, le long tail keyword, nonostante abbiano in genere un volume inferiore rispetto ai termini principali, offrono un tasso di conversione più elevato.

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Devi assicurarti che la tua strategia SEO si rivolga a varianti di long tail keyword, così come alle parole chiave principali.

Può essere utile iniziare a individuare il termine principale su cui si intende puntare, per poi concentrarsi su parole chiave a coda lunga più specifiche che hanno maggiori probabilità di portare conversioni.

Puoi usare Keyword Magic tool per trovare le parole chiave long tail.

Devi solo inserire le tue parole chiave principali e scegliere il tuo Paese e lo strumento ti restituirà un elenco di parole chiave con diverse opzioni di corrispondenza: generica, a frase, esatta o keyword correlate.

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Per ulteriori idee di long tail keyword, anche il Topic Research tool può aiutarti a trovare varianti di parole chiave a cui puntare o da usare in tutti i tuoi contenuti.

11. Crea una mappa delle Keyword

Una volta che hai identificato le tue parole chiave target, devi mapparle sulle pagine del tuo sito e identificare eventuali lacune.

Questa guida alla mappatura delle parole chiave delinea l'attività come segue: 

Nella sua forma più semplice, la mappatura delle parole chiave (Keyword Mapping) è uno schema delle keyword che hai scelto di targetizzare e che rispecchia la struttura del tuo sito. Basata sulla ricerca, gli obiettivi finali della mappa sono aiutarti a scoprire cosa ottimizzare, quali contenuti creare e dove aggiungere nuove pagine per attirare più traffico.

— Andrea Lehr

È importante che dedichi il tempo necessario ad assicurarti di indirizzare le pagine giuste con le parole chiave giuste, e il processo delineato nella guida può aiutarti a ottenere questo risultato fin dall'inizio e potenziare la tua strategia.

12. Analizza l'intento delle pagine che si posizionano

Devi assicurarti che il contenuto della tua pagina corrisponda all'intento di ricerca dell'utente.

Ciò significa dedicare del tempo ad analizzare le pagine che si posizionano per i termini target e assicurarti che il tuo contenuto sia allineato.

Supponiamo che tu stia puntando a un termine a livello nazionale. Potresti aver identificato un volume di ricerca elevato e una keyword difficulty realistica, ma se le SERP restituiscono risultati locali, non ti vedrai classificato in posizioni di rilievo.

Se non comprendi l'intento del contenuto che Google sta posizionando, non sarai in grado di assicurare che il tuo sia allineato.

Usa questo pratico specchietto come punto di partenza per classificare le funzionalità della ricerca in base al tipo di intento:

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Puoi anche utilizzare i vari strumenti di ricerca delle parole chiave di Semrush per identificare l'intento di parole chiave specifiche.

Le opzioni di intento variano leggermente per aiutarti a determinare la posizione del ricercatore nel suo buyer journey. Le parole chiave sono etichettate come navigazionali, informazionali, commerciali o transazionali.

13. Identifica le domande degli utenti

Conoscere le domande che il tuo pubblico sta ponendo può aiutarti a rispondere ad esse attraverso i contenuti del tuo sito. E non dimentichiamo che molte persone ora si riferiscono ai motori di ricerca come motori di risposta

Troverai un elenco di domande relative a qualsiasi parola chiave inserita, nello strumento Panoramica delle keyword, che ti consentirà di visualizzarne anche il volume di ricerca mensile.

Questo è un ottimo punto di partenza e può fornirti una grande ispirazione, soprattutto se cominci con keyword specifiche.

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Inoltre, potresti utilizzare uno strumento come AlsoAsked.com, che perlustra in profondità le SERP e restituisce i risultati del box "People Also Asked" di Google per darti ulteriori idee e domande a cui rispondere con i tuoi contenuti.

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14. Comprendi quanto sia difficile posizionare le tue keyword target

Un sito Web nuovo di zecca farà fatica a classificarsi per parole chiave competitive finché non acquisirà autorità. A volte è difficile sentirselo dire, ma è la verità.

E per questo motivo devi capire quanto sarà difficile classificare le tue parole chiave target, se non altro per gestire le tue aspettative (o quelle del tuo cliente o capo) su quando inizierai a vedere i risultati.

Ancora una volta, vai allo strumento Panoramica delle keyword e inserisci le tue parole chiave di destinazione per vedere la keyword difficulty, ovvero quanto sarà difficile per un nuovo sito Web classificarsi nelle prime posizioni della pagina dei risultati di Google. 

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Checklist di SEO tecnica

La SEO tecnica ti aiuta a creare basi solide e a garantire che il tuo sito possa essere scansionato e indicizzato.

Ecco le aree di più comuni a cui devi prestare attenzione e le best practice SEO da applicare.

15. Assicurati di utilizzare HTTPS

HTTPS è noto come fattore di ranking dal 2014.

Non ci sono scuse per non usare la crittografia HTTPS sul tuo sito e, se stai ancora usando HTTP, è ora di fare una migrazione.

Puoi confermare facilmente se il tuo sito si trova su HTTPS dando un'occhiata alla barra degli indirizzi del tuo browser.

Se vedi un lucchetto, stai usando HTTPS. Se non lo vedi, non lo stai usando.

16. Verifica la presenza di versioni duplicate del tuo sito nell'indice di Google

È molto importante che tu stia facendo indicizzare a Google solo una versione del tuo sito.

https://www.dominio.com
https://dominio.com
http://www.dominio.com
https://dominio.com

Queste sono tutte versioni differenti del tuo sito e dovrebbero puntare tutte a una sola.

Spetta a te scegliere una versione non www o www, ma la più comune è https://www.dominio.com.

Tutte le altre versioni devono avere un redirect 301 che rimanda alla versione principale. Puoi verificarlo inserendo ciascuna variante nella barra del tuo browser.

Se vieni reindirizzato, non ci sono problemi, ma se puoi accedere a diverse versioni, implementa i redirect al più presto.

17. Trova e correggi gli errori di scansione

Puoi identificare rapidamente la presenza di errori di scansione tramite Google Search Console.

Vai al rapporto sulla Copertura e vedrai sia gli errori che le pagine escluse, nonché quelle con avvisi e quelle valide.

Prenditi il tempo necessario per risolvere gli errori che trovi ed esplora in modo dettagliato la causa dell'esclusione degli URL (in molti casi, c'è un motivo per cui ciò accade, da errori 404 a pagine canonizzate in modo errato).

18. Migliora la velocità del tuo sito

I siti lenti creano un'esperienza utente insoddisfacente.

Infatti, nel 2021 Google ha confermato che l'esperienza di pagina diventerà un fattore di ranking ancora più importante.

Devi assicurarti che il tuo sito si carichi rapidamente e riconoscere che gli utenti si aspettano sempre di più.

Nessuno si aspetta un sito lento oggigiorno.

Puoi utilizzare lo strumento PageSpeed Insights di Google per valutare le prestazioni della pagina e le statistiche Core Web Vitals. 

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Scorri verso il basso per visualizzare il punteggio complessivo delle prestazioni del sito e un elenco di azioni suggerite per il miglioramento.

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Puoi anche utilizzare Site Audit per ottenere un'istantanea dei tuoi Core Web Vitals e dei consigli per migliorarli.

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Per ulteriori informazioni, leggi la nostra guida a PageSpeed Insights.

I link interrotti (broken links) sono un altro segnale di un'esperienza utente scarsa. A nessuno piace cliccare su un link e scoprire che non porta alla pagina che si aspettava.

Puoi trovare un elenco dei link interrotti, interni e in uscita, nel report di Site Audit: il consiglio è quello di risolvere e identificare i problemi aggiornando l'URL di destinazione o rimuovendo il collegamento. 

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La maggior parte dei siti è migrata da HTTP a HTTPS un po' di tempo fa, ma è ancora comune scoprire che i collegamenti interni puntano a pagine HTTP, invece che alla versione corrente.

Anche quando c'è un redirect per indirizzare gli utenti alla nuova pagina, questi sono inutili, e si dovrebbe puntare ad aggiornarli il prima possibile.

Dai un'occhiata al report HTTPS in Site Audit per individuare eventuali problemi.

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Se è presente solo un numero limitato di link errati, aggiornali manualmente nel tuo CMS. Tuttavia, se questi sono a livello di sito (cosa che spesso accade), è necessario aggiornare i template di pagina o fare un cerca e sostituisci nel database.

Parla con il tuo sviluppatore se non sei sicuro.

21. Assicurati che il tuo sito web sia mobile-friendly

La compatibilità con i dispositivi mobili è un fattore chiave per il posizionamento su Google. Dalla metà del 2019, Google è passato ufficialmente all'indicizzazione mobile-first per tutti i siti.

Se non offri un'esperienza mobile-friendly, vedrai che la tua visibilità organica ne risentirà. 

Puoi verificare la compatibilità del tuo sito con i dispositivi mobili con il Test di ottimizzazione mobile di Google.

22. Usa una struttura URL ottimizzata per la SEO

Una struttura URL SEO-friendly rende più facile per i motori di ricerca la scansione delle tue pagine e capire di cosa trattano. Gli URL delle tue pagine dovrebbero essere semplici e descrittivi.

Ecco come appare un URL SEO-friendly:

https://www.dominio.com/scarpe-rosse/

Al contrario di una stringa di query non descrittiva:

https://www.dominio.com/categoria.php?id=32

Ricorda:

  • ai trattini nei tuoi URL per separare le parole, no agli underscore.
  • agli URL più corti possibile (uno studio di Backlinko ha mostrato che gli URL più brevi tendono ad avere posizionamenti più alti).

23. Aggiungi i dati strutturati

Man mano che Google crea un Web sempre più semantico, il markup dei dati strutturati diventa sempre più prezioso.

Se non stai già utilizzando i dati strutturati, devi cominciare a farlo.

Di fatto, il vocabolario di Schema.org include formati per creare dati strutturati per persone, luoghi, organizzazioni, attività commerciali locali, recensioni e molto altro ancora.

I dati strutturati aiutano i tuoi risultati organici a risaltare nelle SERP. Nell'esempio seguente, puoi vedere come sia le stelle delle recensioni che il dettaglio del prezzo rendono lo snippet più interessante.

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Consulta la guida di SEMrush ai dati strutturati per principianti per saperne di più e scoprire come sfruttarli per avere successo, oppure vai allo Strumento di test per i dati strutturati di Google per analizzare se il tuo sito li sta già usando oppure no.

24. Controlla la profondità di pagina del tuo sito

Idealmente, per raggiungere le pagine sul tuo sito non dovrebbero essere necessari più di 3 clic.

Se non è così, dovrai dedicare tempo alla rielaborazione della struttura del tuo sito Web per semplificarla. La ragione è semplice: più una pagina è profonda, meno è probabile che gli utenti o i motori di ricerca la troveranno.

Puoi trovare la "Profondità di crawling", ovvero il numero di click necessari per raggiungere una pagina, nel report Link interni dello strumento Site Audit.

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25. Controlla i Redirect 302 temporanei

I redirect 302 indicano che un reindirizzamento è temporaneo, mentre i redirect 301 segnalano che lo spostamento è permanente.

È abbastanza comune trovare i 302 utilizzati al posto dei 301 e, sebbene Google abbia confermato che i 302 passano il PageRank, resta il fatto che se non si prevede che un redirect 302 venga rimosso in futuro, deve essere aggiornato a un 301.

Troverai tutti i redirect 302 del tuo sito Web nel rapporto di Site Audit, chiaramente evidenziati come pagine che hanno reindirizzamenti temporanei.

26. Trova e correggi catene e loop di redirect

Il tuo sito non dovrebbe inviare utenti o motori di ricerca attraverso più redirect (quello che si definisce una catena di redirect), né i reindirizzamenti dovrebbero creare un loop.

I redirect dovrebbero sempre andare dalla pagina A alla pagina B.

La scheda Problemi di Site Audit evidenzia eventuali problemi relativi a catene di redirect e loop. Puoi risolvere questi problemi aggiornando tutti i reindirizzamenti di una catena in modo che puntino all'obiettivo finale, oppure rimuovendo e aggiornando il reindirizzamento che causa il loop.

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Checklist di SEO On-Page e Contenuti

Senza ottimi contenuti e un'eccellente esperienza sulla pagina, farai fatica a posizionare il tuo sito e aumentare il tuo traffico organico. Questo vale per le pagine del sito Web e per i post del blog. La concorrenza è spietata e i blog devono fare tutto il possibile per superare gli altri blog per termini di ricerca importanti.

Assicurati di spuntare tutte le caselle della lista che segue e concentrati sulla creazione di ottimi contenuti per gli utenti, non per i motori di ricerca.

27. Trova e correggi i Title tag duplicati, mancanti e troncati

I Title tag ottimizzati sono la base della SEO. In effetti, sono spesso la prima cosa a cui un SEO dovrebbe dare un'occhiata per aiutare una pagina a posizionarsi.

Un Title tag informa i motori di ricerca di quello di cui tratta una pagina e influiscono sul fatto che un utente clicchi o meno sulla tua pagina.

Evita i tag title duplicati: in linea di massima non dovresti avere contenuti duplicati sul tuo sito e i tag title dovrebbero essere abbastanza specifici da permettere agli utenti di capire su quale tipo di pagina stanno per approdare.

Evita anche i tag title troppo lunghi, perché potrebbero essere tagliati nelle SERP (vedrai tre punti dopo il tag title e una parte di esso mancante). In genere, i tag title che superano i 70 caratteri vengono tagliati.

Devi anche assicurarti che i tag title non siano assenti (al posto del Title tag c'è uno spazio vuoto).

Trovi la segnalazione di tutti questi problemi nel rapporto di Site Audit.

Per risolverli, aggiorna e migliora i Title tag delle tue pagine.

28. Trova e correggi le meta description duplicate e mancanti

Anche se le meta description non sono un fattore di ranking, appaiono sotto il tag title nelle SERP e aiutano gli utenti a scoprire di cosa parla la tua pagina.

In parole povere, è la meta description che incoraggia un utente a cliccare sul tuo risultato piuttosto che su quello di qualcun altro e può influire positivamente o negativamente sul tuo tasso di clic organico (CTR).

Se non disponi di una meta description, Google mostrerà parte del contenuto della tua pagina, ma questo potrebbe includere testo di navigazione e altri elementi tutt'altro che allettanti. Se hai meta description duplicate, è probabile che non avrai una descrizione univoca che incoraggi i clic.

Tieni presente che Google riscrive le meta description oltre il 70% del volte per adattarle al meglio all'intento di ricerca. Tuttavia, dovresti sempre scriverne una che incoraggi gli utenti a saperne di più sul tuo contenuto.

29. Trova e correggi i Tag H1 multipli

Il tag H1 di una pagina è l'intestazione principale del contenuto e dovrebbe essercene solo uno per pagina.

Il report di Site audit ti indicherà le pagine che hanno più di un tag H1. Prenditi del tempo per risolvere i problemi riscontrati e assicurarti che esista solo un H1 su ogni pagina.

Il motivo più comune per cui esistono più tag H1 è che il logo del tuo sito è racchiuso in uno di essi, così come il titolo principale della pagina.

Essenzialmente, i tag H1 dovrebbero includere la keyword di destinazione principale di una pagina, quindi assicurati di usare questo tag per il contenuto giusto.

30. Migliora Title tag, meta tag e contenuto della pagina

Se non ottimizzi correttamente i titoli di pagina e i meta tag, perdi l'opportunità di classificarti non solo per le tue parole chiave principali, ma anche per le varianti.

Vai al rapporto sul rendimento di Google Search Console e identifica su ogni pagina le parole chiave che hanno un numero significativo di impressioni ma pochi clic e una posizione media bassa.

Questo di solito significa che la tua pagina è considerata pertinente per le query e si classifica almeno da qualche parte, ma che non hai ottimizzato la pagina includendo queste variazioni nei tuoi contenuti o tag.

Tieni presente che la semplice aggiunta di parole chiave non servirà a molto. Considera queste parole chiave aggiuntive come argomenti per ulteriori H2 o sottosezioni.

Rielabora e ri-ottimizza la tua pagina tenendo conto di questi fattori e quasi sicuramente vedrai un aumento dei clic e dei ranking.

31. Esegui una Content Audit e procedi alla potatura dei contenuti

Fare una content audit è un modo utile per scoprire quali sono i contenuti sul tuo sito che funzionano bene e quelli che non apportano valore aggiunto.

In sostanza, questo significa sbarazzarsi dei contenuti che non si classificano, non aggiungono valore e non dovrebbero essere presenti sul tuo sito.

Non potremo mai sottolineare abbastanza che il tempo speso per eseguire una verifica dei contenuti e per eliminare i contenuti scadenti, duplicati o di bassa qualità è estremamente sottovalutato.

Se un contenuto non aggiunge valore al tuo sito, deve sparire. Non c'è altra possibilità. La guida di Kevin Indig all'uso di SEMrush per la potatura SEO  è un ottimo punto di partenza e ti fornirà le informazioni necessarie per intraprendere questo processo in modo efficace.

Puoi anche utilizzare il nostro strumento Content Audit per scoprire quali pagine riscrivere, rimuovere o aggiornare in base al rendimento dei contenuti.

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32. Assicurati che le immagini utilizzino i tag ALT

Presta sempre attenzione all'ottimizzazione delle immagini. È un'area della SEO che viene spesso trascurata - dalla corretta denominazione del file secondo un principio descrittivo, fino all'ottimizzazione delle dimensioni e della qualità delle immagini.

Come minimo, dovresti assicurarti che le immagini principali su ogni pagina del tuo sito utilizzino i tag ALT per descriverne correttamente il contenuto.

I tag Alt non sono utili solo ai motori di ricerca per identificare le immagini, ma anche a chi è ipovedente.

Usa la scheda Problemi di Site Audit per scoprire se nel tuo sito ci sono immagini prive di testo alt.

I link interni sono probabilmente una delle tattiche di link building più trascurate nel marketing SEO. Investire del tempo per migliorare la strategia dei link interni del tuo sito quasi sempre porta a notevoli guadagni abbastanza rapidamente.

Alcuni esperti di marketing ottengono vittorie davvero rapide aggiungendo anche uno o due link interni da pagine autorevoli in altri punti del sito.

Puoi leggere questa guida per impostare una strategia di link interni che funzioni e iniziare a identificare le pagine che devono essere linkate da altre pagine o che detengono un'autorità che può essere distribuita altrove nel tuo sito.

Sul report di Site audit troverai anche un elenco delle pagine del tuo sito che hanno un solo link interno che punta a loro.

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34. Trova e risolvi i problemi di cannibalizzazione delle keyword

La cannibalizzazione delle parole chiave avviene quando più pagine dello stesso sito si posizionano per le stesse parole chiave, entrando quindi in competizione tra loro.

La cannibalizzazione delle parole chiave è uno dei concetti SEO più incompresi. Le pagine si posizionano spesso per molte parole chiave, quindi non si tratta sempre di un problema di enorme portata.

Supponiamo che tu abbia due pagine che si posizionano per il termine "SEO checklist": una pagina dimenticata e obsoleta e una nuova con contenuti utili. Se Google preferisce la pagina più vecchia, potrebbe decidere di non classificare la pagina più recente e più utile. In questo caso, sarebbe una buona idea riunire le due pagine in modo da non dividere il traffico.

In sostanza, se il tuo sito ha problemi di cannibalizzazione, ti sarà difficile posizionarti per termini competitivi perché i motori di ricerca hanno difficoltà a capire quale pagina mostrare.

Per scoprire se il tuo sito ha problemi di cannibalizzazione delle parole chiave, imposta una campagna di Tracking della posizione e consulta la scheda Cannibalizzazione.

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Questa guida alla cannibalizzazione delle keyword ti insegna come trovare e risolvere questi problemi.

35. Trova e correggi le pagine orfane sul tuo sito

Le pagine del tuo sito dovrebbero essere sempre linkate da almeno un'altra pagina.

Dopotutto, se Google non è in grado di scansionare una pagina tramite altri collegamenti sul tuo sito, è probabile che non le stia assegnando l'autorità che potrebbe avere e che per questo la pagina non si posizioni come dovrebbe.

Se stai inviando pagine nella tua Sitemap che non sono accessibili tramite almeno un link da un'altra pagina, le troverai contrassegnate come Pagine orfane nelle Sitemap nel rapporto di Site Audit.

Fai linkare queste pagine da almeno un'altra pagina pertinente.

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36. Assicurati che il contenuto del tuo sito sia sempre aggiornato

Con il tempo i contenuti invecchiano e diventano obsoleti. È una cosa normale, che accade col passare del tempo.

Ma l'aggiornamento dei vecchi contenuti è una delle attività più semplici che puoi implementare per ottenere grandi vittorie.

Andy Crestodina di Orbit Media commenta al rispetto:

Aggiornare i vecchi post del blog è una delle strategie SEO più efficaci che abbiamo trovato.

Se il contenuto della tua pagina contiene informazioni obsolete o potrebbe semplicemente essere aggiornato con una nuova prospettiva, è tempo ben speso.

Pensaci: i contenuti obsoleti di solito non offrono la migliore esperienza per gli utenti, quindi perché Google dovrebbe continuare a classificarli a meno che non vengano aggiornati?

Checklist di SEO off-page

Se vuoi portare al successo la tua strategia SEO, non puoi chiudere un occhio sui fattori off-page. Sebbene questi siano spesso identificati solo con la link building, in realtà dietro c'è molto di più.

Te lo mostriamo qui sotto.

Se non hai informazioni dettagliate sul profilo di link del tuo concorrente, come puoi pianificare una strategia per superarlo?

Così come è importante dedicare del tempo all'analisi dei contenuti dei tuoi concorrenti, dovresti anche investire risorse per scavare in profondità nel loro profilo di link.

Puoi esaminare qualsiasi URL tramite lo strumento Analisi backlink e puoi analizzare il profilo dei link di un tuo concorrente e comprendere la qualità e l'autorità complessive dei link che puntano al suo sito. 

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Ci sono link di cui i tuoi competitor stanno beneficiando e tu no?

L'analisi dell'intersezione dei link ti aiuterà in molte occasioni a trovare rapide opportunità di guadagno che i tuoi concorrenti stanno già sfruttando.

Usando lo strumento Analisi backlink puoi inserire fino a cinque domini diversi per ottenere informazioni su quali siti stanno linkando ognuno dei tuoi concorrenti.

Se, ad esempio, c'è una pagina di risorse che linka tutti i protagonisti del tuo settore tranne te, un ottimo punto di partenza potrebbe essere quello di contattare la pagina per chiedere di essere aggiunto.

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Se hai un team di PR che sta ottenendo copertura dalla stampa, ci sono buone probabilità che troverai articoli che menzionano la tua attività ma non la linkano.

Sono definite menzioni del brand senza link. Lo strumento Brand Monitoring può aiutarti a identificare rapidamente le menzioni del tuo brand senza link.

Qui trovi un'ottima guida che esamina esattamente come affrontare la richiesta di aggiunta di un link a un articolo che non offre copertura al brand menzionato.

Ci sono sempre nuove opportunità di link building che puoi esplorare e su cui agire, ma trovarle spesso richiede tempo.

È importante costruire un profilo di backlink di alta qualità e l'utilizzo degli strumenti SEO giusti può rendere il compito di trovare queste opportunità un po' più facile.

Il Link building tool, ad esempio, è un modo semplice e diretto per vedere un flusso continuo di nuove opportunità che puoi esaminare e di siti web che puoi contattare. 

In pochi minuti avrai tutta una serie di nuove opportunità e potrai mettere in atto una solida strategia per ottenere grandi guadagni sulla concorrenza.

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Leggi la nostra guida Come trovare backlink con Link building tool.

41. Imposta e ottimizza il Profilo dell'attività di Google

I fattori off-page vanno ben oltre i semplici link, nonostante questi siano un fattore di ranking chiave.

Se gestisci un'attività locale, assicurati di essere presente (e ben posizionato) sul Profilo dell'attività di Google; in caso contrario, stai letteralmente consegnando clienti a un concorrente.

Non si può negare che ci vuole tempo per ottimizzare le schede locali a uno standard decente, e per tenerle sempre in ordine. Ma se ti trovi nei pressi dei tuoi clienti o se loro ti stanno visitando, puoi star certo che l'investimento fatto varrà la pena.

Per comprendere l'importanza della SEO locale dai un'occhiata a questa guida.

Migliora la tua presenza SEO oggi stesso

Questa è una checklist SEO in 41 punti che sia i principianti che stanno imparando a fare SEO, sia i SEO più avanzati possono seguire per trovare almeno un modo in cui migliorare l'ottimizzazione del loro sito.

Il successo SEO non si ottiene semplicemente seguendo una checklist. Tuttavia, per superare i tuoi concorrenti devi assicurarti di lavorare su questi passaggi per migliorare la tua SEO.

Hai qualche altro passo da aggiungere alla lista? Facci sapere sui social media.

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Marketer con una gigantesca passione per i video. In Semrush ho trovato la mia dimensione come manager del mercato italiano: ho modo di sperimentare in tutte le aree del marketing, dalle email ai video, dalla SEO al digital, e ho l‘opportunità di imparare sempre cose nuove.