Nel 2018 i webmaster hanno ricevuto circa 4 milioni di messaggi da Google con notifiche relative ad azioni manuali intraprese sui loro siti web (i dati per il 2019 non sono ancora stati pubblicati). Una penalità di Google può colpire come un fulmine a ciel sereno, lasciando perplessi su cosa fare dopo.
Una sanzione da parte del Google Spam Team è una misura restrittiva manuale per la violazione delle linee guida per i webmaster di Google, che fa sì che la visibilità organica di un sito web si riduca rapidamente.
Screenshots di un sito web colpito da una penalizzazione per link nel febbraio 2020. Da 1,5k visite al mese e ranking per oltre 500 parole chiave a quasi 0 in pochi giorni.
Spieghiamo le sanzioni di Google per i link tossici in entrata
Di solito una penalità manuale da Google deriva dall'utilizzo di tattiche SEO black-hat e dalla mancata verifica che il profilo backlink del proprio sito Web sia naturale e rispetti le linee guida di Google.
Tra i fattori scatenanti più comuni per una penalizzazione di un link da Google ci sono i link non naturali in uscita e in entrata. I link non naturali sono anche noti come "dannosi", "spammy" o, come li chiamiamo a SEMrush, "tossici". Sia i link in entrata che quelli in uscita possono penalizzare il tuo sito web.
I link in uscita (outbound links) si trovano sul tuo sito e puntano ad altri siti Web. Puoi ottenere una penalizzazione per i link in uscita se il link ad un altro sito va contro le linee guida di Google - se è stato creato un "modello di link in entrata artificiale, ingannevole o manipolativo", come lo chiama Google. Questo tipo di penalità ha le sue insidie e merita di essere trattato in un articolo a parte.
Allo stesso modo, i link in entrata sono i link su domini esterni che puntano al tuo sito web o alle sue pagine web specifiche. Questi link costituiscono il tuo profilo di backlink e dovresti sempre tenerli d'occhio.
Abbiamo una metrica dedicata, il Toxic Score, che mostra quanto è buono ogni link in entrata nel tuo profilo.
In uno studio recente, abbiamo utilizzato il nostro strumento Backlink Audit per raccogliere i dati di oltre 830 profili di backlink di utenti di SEMrush e dei forum di settore i cui siti web sono stati colpiti da sanzioni negli ultimi 2 anni. I nostri obiettivi erano i seguenti:
-
Individuare i fattori e le correlazioni che fanno scattare le sanzioni.
-
Identificare la frequenza con cui si verifica ogni caso di penalizzazione.
-
Mettere alla prova la precisione dell'algoritmo del nostro Backlink Audit quando valuta i profili di backlink ed etichetta i link come tossici.
-
Migliorare lo strumento per fornire una soluzione contro le sanzioni di Google e poterle evitare in futuro.
-
Creare una guida passo-passo che ti aiuti a riprenderti dalle sanzioni di Google e a costruire un forte profilo di backlink.
Un elenco completo dei fattori che causano penalizzazioni manuali per l'innaturalità dei link e tutte le loro combinazioni non è del tutto ovvio. È difficile per i professionisti SEO e i webmaster individuare gli esatti punti deboli di un profilo backlink.
Sulla base dei risultati della nostra ricerca, vediamo: come trovare i link tossici, affrontare le sanzioni di Google, evitarle in futuro e costruire un profilo di backlink forte.
I nostri risultati principali sui link in entrata non naturali:
1. Un unico link tossico non porta ad una sanzione
No, il tuo sito non è stato penalizzato per un singolo link non naturale. Abbiamo analizzato gli esempi di link in entrata non naturali che Google ha fornito ai webmaster e abbiamo svolto una verifica dettagliata del profilo dei siti web penalizzati.
A giudicare da questi dati, secondo le regole di Google è una combinazione di 2-3 o più tipi di manipolazioni (link) a far scattare le sanzioni. Ciò significa che una volta al mese devi controllare il tuo profilo backlink per individuare eventuali irregolarità - sia per i link in uscita che per quelli in entrata.
2. L’età non influisce sulla tossicità dei link
Google non distingue tra link tossici recenti e vecchi, il che significa che i backlink dannosi costruiti anni fa potrebbero perseguitarti ancora adesso e scatenare un'azione manuale da parte di Google. I siti web che sono stati penalizzati nel 2019-2020 per link in entrata non naturali lo dovevano a link del 2016-2018.
3. La reputazione non ha importanza per Google quando sta valutando l'innaturalità di un link
Google non fa necessariamente distinzioni sulla fonte dei link in entrata; se un link dimostra tattiche manipolatorie o innaturali, sarà considerato negativamente.
4. Quando penalizza, Google va per l'embargo completo
Interi siti web e proprietà vengono penalizzati più spesso di specifiche pagine o sezioni del sito.
5. Le ancore esatte devono essere trattate con molta attenzione
Quasi il 50% dei casi analizzati nel nostro studio presentava money anchor - link che utilizzano nel testo di ancoraggio le parole chiave esatte per cui un sito web sta cercando di posizionarsi. Gli algoritmi di Google sono molto bravi a individuare tali riferimenti e a segnalarli al Google Spam Team.
6. Nella maggior parte dei casi sei da solo
Quando Google contatta i webmaster, di solito non fornisce esempi di link non naturali. Puoi aspettarti di vedere un paio di esempi di link dannosi che puntano al tuo sito web solo dopo aver presentato una seconda richiesta di riconsiderazione. Questo è un altro fattore che complica il recupero da una sanzione.
Una domanda di un webmaster in Google Console Help riguardante la mancanza di esempi di link innaturali.
7. Rimozione della penalizzazione e recupero da essa
In media, ci vogliono da 2 a 3 richieste di riconsiderazione per revocare una penalizzazione. Di conseguenza, possono essere necessari fino a 6 mesi per revocare una penalità per un link in entrata. Se non sei prudente e paziente nel presentare le tue richieste di riconsiderazione, puoi prolungare il processo. Rimani calmo e segui tutta la procedura indicata da Google.
Considerando tutto questo, fare un audit mensile di routine del tuo profilo backlink può essere una buona abitudine, in quanto ti aiuta a determinare i link che ti causano problemi.
Sulla base di queste scoperte, abbiamo migliorato i nostri algoritmi del Backlink Audit Tool e il modo in cui viene calcolato il Toxic Score. Oltre a diverse modifiche, abbiamo migliorato l'accuratezza del rilevamento dei casi di spam puro e il rilevamento automatico di ancore composte e monetarie.
Oltre a questo, abbiamo introdotto il nuovo filtro di ancoraggio "Frequent money anchor" che consente di rilevare rapidamente i backlink potenzialmente tossici con ancore.
Questi miglioramenti rendono più facile individuare le probabili minacce al tuo sito web e realizzare le richieste di riconsiderazione sulla base di dati precisi.
Ora scaviamo più a fondo ed esaminiamo i vari tipi di penalità di Google per i link in entrata.
Quali tipi di link in entrata fanno scattare le penalizzazioni di Google?
Ogni caso di sanzione che abbiamo esaminato ha rivelato sfumature che abbiamo scoperto nel corso della ricerca. Qui di seguito, le elaboriamo e vediamo i passi da compiere per rimediare alle penalità per link tossici e come evitarli in futuro.
Nota: "Frequenza dei casi" rappresenta la quota netta di ogni caso di penalizzazione tra tutti i profili analizzati - un profilo di backlink potrebbe ottenere una sanzione per varie violazioni delle linee guida per i webmaster di Google.
Abbiamo studiato i seguenti casi di penalizzazioni:
-
Link sponsorizzati e a pagamento in articoli e post del blog.
-
Guest post e comunicati stampa.
-
PBN e reti di link.
-
Spam generato dagli utenti.
-
Directory web ed elenchi di link.
-
Spam puro.
-
Annunci diretti e link di affiliazione.
-
Directory aziendali e siti di bookmarking.
-
Link in widget.
-
Link nascosti.
-
Link in tutto il sito.
-
Casi minori.
Link sponsorizzati e a pagamento in articoli e blog post
Frequenza del caso: 53%
In molti casi, le pagine Web che hanno scatenato una penalizzazione avevano segnali di sponsorizzazioni nella forma di frasi specifiche abbinate a un link dofollow ricco di parole chiave nell'anchor text.
Le frasi più comuni sono state:
-
L'articolo è stato sponsorizzato da
-
Le informazioni sono state fornite da
-
Contenuto pubblicitario
-
Pubblicazione pubblicitaria per conto di
Questo testo non deve essere necessariamente accanto al link.
Se si utilizzano queste parole senza nofollow o senza rivelare una partnership, potrebbe scattare un campanello d’allarme per il Google Spam Team e il sito web potrebbe essere colpito da una penalità. Impara a gestire questo tipo di link in questa guida sui link sponsorizzati.
Comprare o vendere link
Se sei interessato all'acquisto o alla vendita di link per ottenere link juice, preparati a farti penalizzare da Google. Tali azioni includono:
-
Denaro a cambio di link (o post che contengono link).
-
Beni o servizi in cambio di link.
-
Inviare a qualcuno un articolo "gratuito" in cambio di un articolo su di esso con link.
Suggerimenti per evitare una penalizzazione
-
Non promuovere direttamente prodotti o servizi senza utilizzare gli attributi nofollow o sponsorizzati (come rel="sponsored").
-
Richiedi un attributo "rel=sponsored" quando viene inserito un link alla tua offerta su un altro sito.
-
Evita l'uso eccessivo di ancoraggi con molte parole chiave (se li usi, cerca di diversificarli).
Suggerimenti per far rimuovere una penalizzazione:
-
Imposta/Richiedi l’attributo rel="nofollow" o rel="sponsored".
-
Ricorri al Disavow se hai provato a contattare l'amministratore del sito web ma è stato impossibile trovarlo o fargli aggiungere l'attributo nofollow o sponsorizzato.
Nota sul Disavow: fai attenzione a usare l'opzione Disavow perché non è sempre necessaria. Prima di utilizzare questo strumento, leggi e segui le linee guida di Google. Come dice Google, "se utilizzata in modo errato, questa funzione può danneggiare il rendimento del tuo sito nei risultati di ricerca di Google".
Guest Post e comunicati stampa
Frequenza del caso: 45%
I guest post che usano parole chiave esatte come testo di ancoraggio con il solo scopo di creare link violano le linee guida di Google, e questi link possono (e lo fanno) portare a sanzioni - penalizzazioni per il sito web a cui porta il link per un collegamento non naturale, ma anche il sito che linka può ottenere una penalizzazione per il link in uscita.
La penalizzazione di Google è dovuta al fatto che per i lettori è ovvio che il link non è lì per aiutarli, così come è ovvio per i motori di ricerca che il link non è lì come risorsa utile - scatta quindi un campanello d’allarme che indica uno scambio di link, un link venduto, o uno schema di link che viola le linee guida di Google:
La maggior parte dei siti inserisce come nofollow i link dai guest post per evitare una potenziale azione da parte di Google; questa dovrebbe essere la prassi nel contenuto e nella firma dell'autore. Google ha dichiarato nel settembre del 2019 che i link rel="nofollow" "sono trattati come suggerimenti su quali link considerare o escludere all'interno della ricerca".
Suggerimenti per evitare una penalizzazione:
-
Rivedi la tua attuale strategia di link building. Pubblicare centinaia di comunicati stampa con link che conducono al tuo sito web non è una strategia SEO all'avanguardia.
-
Evita l'uso eccessivo di money anchor nel testo (se le usi, cerca di diversificare le parole chiave utilizzate, in modo da non avere centinaia di combinazioni anchor text/backlink uguali).
-
Usa il rel="nofollow" nella firma dell'autore dei guest post o nella descrizione del testo.
-
Evita la promozione diretta del tuo prodotto o servizio.
Suggerimenti per far rimuovere una penalizzazione:
-
Imposta gli attributi rel="nofollow", rel="sponsored", e/o rel="ugc".
-
Disconosci o rimuovi il link se l'attributo nofollow o sponsorizzato non ha funzionato.
PBN e reti di link
Frequenza del caso: 27%
La costruzione di reti di blog private e reti di collegamento sono un'altra pratica tossica che peggiora i risultati in SERP.
Le PBN vengono solitamente create con servizi di blog gratuiti e modelli standard. Abbiamo notato che, in una certa misura, il contenuto può variare da un blog all'altro, ma i testi di ancoraggio in genere contengono parole chiave che corrispondono esattamente alle parole chiave (con variazioni limitate).
In questo caso l'unico modo per evitare una penalizzazione di Google è rimuovere o rinnegare questi link.
Un tipico dominio PBN contiene pochi link in entrata e mostra scarse prestazioni nei risultati di ricerca.
Come determinare se un sito è una PBN spam:
-
È stato lanciato di recente.
-
Ha scarse prestazioni in termini di traffico.
-
Non si ottiene molto traffico da esso.
-
Ha un punteggio di autorità basso.
-
Il suo dominio manca di Privacy Policy e pagina Contatti.
Spam generato dagli utenti
Frequenza del caso: 16%
Questi tipi di link tossici includono:
-
Link spammy da post su forum.
-
Link in profili e firme.
-
Link spammy nelle sezioni dei commenti.
Anche se Google afferma di ignorare i link nei profili dei forum, abbiamo individuato tali link nei profili penalizzati del nostro studio. Abbiamo scoperto che, in questo caso, un sito web viene solitamente penalizzato per i seguenti motivi:
-
Spam evidente, postato utilizzando le app di spam-posting.
-
Link mascherati, come la promozione di merci e i link di contatto.
Suggerimenti per evitare una penalizzazione:
-
Usa l’attributo rel="ugc".
-
Non generare spam.
Suggerimenti per far rimuovere una penalizzazione:
Disconoscere i link UGC spam è la migliore opzione per mantenere pulito il tuo profilo backlink.
Directory web ed elenchi di link
Frequenza del caso: 16%
Per ottenere una sanzione, in questo caso, il tuo sito web deve avere decine di backlink tossici distribuiti su directory web e liste. Abbiamo notato che, di solito, 3-5 link non sono sufficienti per una sanzione, ma questo non significa che non sia necessario controllare tali link frequentemente.
Suggerimenti per evitare una penalizzazione:
-
Controlla con frequenza i backlink dalle web directory e dagli elenchi di link.
-
Controlla quanto traffico queste directory e gli elenchi portano al tuo sito web e le loro prestazioni complessive nelle SERP.
-
Se un link genera traffico referral prezioso chiedi al proprietario del sito su cui si trova il link di impostare gli attributi rel="nofollow" o rel="sponsored".
-
Evita di utilizzare con frequenza questa strategia di link building e aggiungi solo link a siti web di alta qualità.
Suggerimenti per far rimuovere una penalizzazione:
-
Rimuovi questi link.
-
Disconosci tutti i link che non puoi rimuovere.
Spam puro
Frequenza del caso: 14%
Google è molto sensibile quando si tratta di link di puro spam; semplicemente non ha alcuna tolleranza nei confronti di tali strategie di ottimizzazione della ricerca.
I casi di spam puro includono:
-
Keyword stuffing.
- Comandi di reindirizzamento non ammessi.
-
Link irrilevanti per il contenuto/argomento della pagina.
Suggerimenti per evitare una penalizzazione:
In primo luogo non prendere mai in considerazione l'uso di tali tattiche SEO.
Suggerimenti per far rimuovere la penalizzazione:
-
Rimuovere il link.
-
Fare disavow del link.
Annunci diretti e link di affiliazione
Frequenza del caso: 10%
Google adora individuare i link del tipo "Compra ora", "Iscriviti ora" e le offerte di sconto, anche se sono sotto forma di banner. Se stai promuovendo prodotti o servizi di altri marchi, Google ti chiede di utilizzare l'attributo rel="nofollow" o rel="sponsored" (aggiungere le commissioni di un affiliato è vivamente consigliato).
Di seguito è riportato il caso di una sanzione imposta nonostante la comunicazione sulla pagina (i link, tuttavia, erano dofollow).
Suggerimenti per evitare una penalizzazione:
Imposta l’attributo rel="nofollow" o rel="sponsored".
Suggerimenti per far rimuovere una penalizzazione:
Disconoscimento o rimozione se l'attributo nofollow o sponsorizzato non ha funzionato.
Directory aziendali e siti di bookmarking
Frequenza del caso: 10%
Non fraintenderci: non tutte le directory sono dannose. La particolarità di questo caso è che, tra quelle che abbiamo esaminato, non c'era nessuna delle directory aziendali più popolari: erano tutte di bassa qualità. Quindi, se hai inserito il tuo sito web su directory che rientrano in questa categoria, rimuovi i link (o rinnegali se non puoi rimuoverli).
Link in widget
Frequenza del caso: 7%
La regola è semplice: se consenti a siti di terze parti di pubblicare widget con codice incorporato che puntano al tuo sito web, aggiungi sempre l'attributo rel="nofollow" o, se non puoi aggiungerlo, provvedi al rifiuto del link.
Le uniche eccezioni a questa regola sono i link che rimandano a una pagina tematica del tuo sito web (ad esempio, i widget di valutazione che portano a una specifica sezione del tuo sito web relativa all'azienda o all'utente). Alcuni widget gratuiti che puoi utilizzare sul tuo sito web ti costringono a linkare il servizio che ha fornito il widget senza un attributo nofollow: tienilo presente.
Link nascosti
Frequenza del caso: 4%
Devi usare deliberatamente una strategia di link nascosti per essere penalizzato per questa ragione. I casi che abbiamo scoperto di solito avevano dei link camuffati come testo semplice.
Suggerimenti per evitare una penalizzazione:
-
Rendi visibili i link e imposta l'attributo rel="nofollow".
-
Richiedi che il link venga rimosso.
-
Disconosci il link se la tua richiesta non ha avuto successo.
Link in tutto il sito
Frequenza del caso: 4%
Questi link si trovano spesso nel blogroll, nel footer o nella barra laterale. Se un link in entrata contiene parole come "Powered by", "Designed by", soprattutto se ci sono parole chiave, si consiglia vivamente di occuparsi di questi link al più presto.
Suggerimenti per evitare una penalizzazione
-
Imposta l’attributo rel="nofollow”.
-
In alcuni casi la sostituzione dell'anchor text funziona.
-
Rimuovi il link.
-
Disconosci il link.
Casi minori
I casi sotto riportati sono comparsi per meno dell'1% nella nostra ricerca.
-
Vecchi annunci di lavoro. Di solito, Google invia avvisi ai webmaster che possiedono siti di annunci di lavoro, ma è sempre tua la responsabilità di non rimuovere un annuncio di lavoro obsoleto, con conseguente sanzione.
-
Link alla recensione di un prodotto.
-
Link nei podcast. Un link all'azienda (branded o un link “nudo”, quelli che hanno come testo di ancoraggio l’URL del link), link con money anchor, descrizione con keyword stuffing.
-
Link con lo scopo di ottenere traffico dalle risorse .edu. Se la tua offerta non è correlata all'argomento, sarai penalizzato.
-
Hotlinking. Un link diretto al contenuto di un altro sito web (immagini, video, documenti, file audio, ecc.), rubando le risorse e la banda del sito web dove il contenuto è ospitato (con violazione del copyright).
-
Link a contenuti per adulti.
-
Link in contenuti generati automaticamente.
-
Link reciproci.
-
Infographic link.
Come evitare una penalizzazione di Google per i link non naturali in entrata?
Se vuoi che la tua strategia di linkbuilding ti ripaghi costantemente, tieni sempre sotto controllo il tuo profilo backlink. Utilizza Backlink Audit Tool di SEMrush per controllare i link dannosi. Ecco alcuni passaggi da seguire:
-
Fai un audit dettagliato del tuo profilo di backlink regolarmente (almeno una volta al mese).
-
Monitora il tuo profilo di backlink per individuare un numero eccessivo di tipi di link in entrata sospetti.
-
Analizza sempre i testi di ancoraggio; evita l'uso eccessivo di ancoraggi unificati. Se usi money anchor, crea variazioni con Keyword Magic Tool di SEMrush. Utilizza parole chiave simili o correlate.
-
Se sei in dubbio, usa l'attributo rel="nofollow".
-
Sbarazzati dello spam puro: rimuovi o rinnega questi link.
Come riprendersi da una penalizzazione di Google per link in entrata non naturali?
Una notifica da Google per una penalizzazione dovuta a link in entrata non naturali
Esempio di calo del traffico dopo una penalizzazione.
Sii paziente! Non cercare di truffare Google. Basta seguire questi semplici passi.
1. Raccogli queste informazioni
-
In che modo esattamente la sanzione ti ha colpito: è stata applicata a tutto il sito o ha colpito solo una proprietà, una pagina specifica o una sezione?
-
Esempi di URL non naturali di Google.
-
I ranking del tuo sito web, il traffico, le parole chiave e le pagine con evidenti cali di posizionamento.
-
Links’ velocity (velocità di crescita di un dominio o sito Web in quanto a numero di link). Fai attenzione a picchi irregolari.
-
Backlink provenienti da diverse fonti - i dati di Google Search Console sono un must (puoi facilmente caricare i dati su Backlink Audit Tool).
2. Fai un’analisi approfondita dei tuoi backlink
Analizza attentamente tutti i tuoi backlink in entrata e classificali in:
-
Buono
-
A pagamento
-
Spammy
3. Contatta i responsabili
Chiedi loro di rimuovere un link tossico che punta al tuo sito web. Se pensi che un link sia prezioso, contatta il webmaster e chiedigli di cambiare l'attributo del link in rel="nofollow".
4. Ricorri al Disavow con attenzione!
Prepara un file disavow .txt (puoi farlo utilizzando Backlink Audit di SEMrush) e invialo a Google.
5. Manda una richiesta di riconsiderazione
Invia la tua richiesta di riconsiderazione a Google con una descrizione dettagliata di quali passaggi sono stati fatti e cosa è stato ripulito.
La prevenzione è la chiave
Gestire le sanzioni di Google è sicuramente una questione complicata; per questo motivo è importante eseguire controlli costanti dei link in entrata, mantenere pulito il profilo backlink e monitorare eventuali strane interruzioni del traffico
Potresti pensare che una penalità di Google non ti colpirà, ma quello che la ricerca di SEMrush ha rivelato è che anche una dozzina di link innaturali possono penalizzare il tuo sito web. Quindi, mettiti al sicuro (e usa sempre tattiche white-hat)!