Ricerca organica: come un bambino nel negozio di giocattoli

Francesco Margherita

lug 24, 20185 min di lettura
Ricerca organica: come un bambino nel negozio di giocattoli

Il tool per la ricerca organica di SEMrush è stato completamente rivisto. Dapprima in Alpha, poi in Beta, offre filtri di visualizzazione che permettono di spaccare il capello in termini analitici. Se prima potevi avere informazioni grafiche solo a livello del dominio principale, oggi puoi avere il live graph completo e aggiornato in tempo reale anche per i sottodomini, le sottocartelle, le singole URL e addirittura le keyword (filtrate in mille modi).

Per ottenere un taglio simile nella proposizione dei dati, il team di sviluppo ha capito che una modifica dell’attuale tool di ricerca organica, per quanto complessa, non sarebbe stata sufficiente a garantire stabilità e soprattutto a offrirci tutta la libertà di movimento che abbiamo oggi.

Non si è trattato dunque di un aggiornamento, ma di un ripensamento totale della struttura. Sì, è proprio cambiato SEMrush… e adesso ti faccio vedere come.

Le tab di visualizzazione superficiale

Partendo dall’alto vediamo che, già a partire dall’inserimento, SEMrush ci chiede se vogliamo che il sito web venga trattato come dominio principale, URL o sottodominio:

Ricerca organica di SEMrush: nuove funzionalità fin dall'inserimento dati

A questo punto vediamo apparire le tab che, nell’ordine, ci mostrano: Panoramica, Posizionamenti, Variazioni nei posizionamenti, Concorrenti organici, Pagine con il maggior traffico e Sottodomini. La visualizzazione richiamata in questo modo è già di per sé molto più comoda rispetto al passato, ma entrando nelle singole tab vediamo come in realtà alla comodità si aggiungono informazioni utili su più fronti.

Le nuove tab del tool di Ricerca organica di SEMrush

Positions mostra subito il dato (esportabile in .csv) dei miglioramenti, dei peggioramenti, delle chiavi nuove e di quelle perse. Un colpo d’occhio immediato e micidiale!

Tutte le informazioni ora disponibili sul report di Ricerca Organica di SEMrush

Position Changes mostra “solo” i cambiamenti a partire dalle chiavi nuove:

Le informazioni del report Position changes di Ricerca Organica di SEMrush

Infine Competitors, Pages e Subdomains non si discostano molto dalla vecchia versione del tool di ricerca organica, se non consideriamo le possibilità di filtraggio che definire molto utili è poco.

Osserviamo le nuove funzionalità con un esempio pratico

Un buon modo per valutare le funzionalità del nuovo tool di ricerca organica è prendere un “sitone” e guardarci dentro, magari senza rivelare segreti oscuri al Pentagono. Repubblica va bene!

Come accennato, ora possiamo vedere direttamente il live graph con tutte le variazioni nei posizionamenti anche per un singolo sottodominio, ad esempio scuola.repubblica.it

È un modo estremamente utile per cogliere l’andamento di porzioni isolate di un progetto web, soprattutto per il dettaglio con cui vi entriamo in contatto.

Il report Posizioni di Ricerca Organica per un sottodominio

A partire dallo stesso sottodominio posso prendere un singolo URL:

es. http://scuola.repubblica.it/sicilia-trapani-smsboscarino/2014/05/28/tutte-le-poesie-sulla-pace-classe-v-a/

e darlo in pasto a SEMrush per ottenere l’intero live graph comprensivo di rappresentazione grafica dell’andamento sul singolo contenuto, numero di keyword per cui la pagina si posiziona, variazioni sul traffico e informazioni più dettagliate su eventuali featured snippet, associati da Google a quella pagina, presenti nell’area Serp Features.

Report per SERP Features – Ricerca Organica

Filtri avanzati

La bellezza della nuova versione del tool Ricerca Organica di SEMrush sta tutta nel visualizzare informazioni complete per qualunque parametro richiamato. L’intero live graph è disponibile dunque per ricerche filtrate, come ad esempio quelle per una sotto-directory o sotto-cartella se preferisci.

Nell’immagine qui in basso ti mostro come impostare il filtro avanzato per visualizzare tutte le informazioni del live graph per i contenuti di una sotto-directory. In questo modo puoi analizzare nel dettaglio l’andamento di singole aree del sito web e arginare eventuali problemi localizzati.

Come analizzare le informazioni per una sotto-directory con Ricerca Organica di SEMrush

Perché è importante questa feature?

Osservare con un buon dettaglio le singole aree del tuo sito web può fornirti informazioni preziose sui punti di forza e di debolezza di un sito web, così come può darti un quadro abbastanza preciso su opportunità e minacce insite già a livello strutturale. Quando un sito web perde colpi su Google siamo spesso portati a cercare le cause esternamente, dando per scontato che il sito web non abbia problemi, avendolo progettato con tutti i crismi di una buona SEO.

MA, se col tempo prendo a pubblicare prima decine, poi centinaia di contenuti – che siano articoli, pagine o schede prodotto –con caratteristiche tali da sporcare la tematicità del sito per come era stata colta da Google, mi ritroverò a imbarcare acqua, vale a dire a perdere posizionamenti e traffico via via che metto dentro nuove pagine. Più ne inserirò e peggio andranno le cose.

Questi nuovi filtri mi consentono di controllare giorno per giorno tutte le sotto aree del mio sito web e valutare per ciascuna di esse l’andamento per aspetti come: visibilità organica, variazioni e traffico stimato.

A volte un’emorragia di traffico può svilupparsi in una singola area e arrivare a compromettere l’intero progetto. Capire dunque qual è l’area da cui parte il problema è vitale per non perdere a livello delle pagine business e compromettere l’intero progetto. 

Gli e-commerce con /blog/ interno

Penso ad esempio ai vari e-commerce con blog interno in sottocartella /blog/. In questi casi si commettono spesso pesanti disattenzioni, soprattutto nella misura in cui gli archivi del blog (categorie e tag) siano gestiti con titoli che si sovrappongono perfettamente alle categorie dei prodotti nello shop. A questo livello costringiamo spesso Google a scegliere una pagina master, cosa che può compromettere la visibilità organica sia del blog che dello shop. 

La cosa subdola è che non ci accorgiamo subito di questi problemi. All’improvviso il traffico complessivo cala, ma non ne capisci il motivo. Prima di pensare che ti abbiano fatto SEO negativa, guarda bene l’andamento delle singole cartelle del tuo e-commerce: potresti accorgerti che è stato proprio il blog a originare i problemi, a causa di sovrapposizioni piene o ridondanze tra pagine ottimizzate per le stesse chiavi, ma diverse per tipologia. Oppure il problema può essere interno a una o più categorie dello shop, che per un difetto di progettazione presentano quasi sempre gli stessi prodotti, o comunque prodotti troppo simili tra loro.

Sono solo alcuni esempi di come un’analisi accurata della visibilità per cartella possa darci risposte in corso d’opera, prima che sia tardi.

Altri filtri utili (per grandi curiosi)

Per concludere questa disamina del nuovo tool di Ricerca organica di SEMrush, vorrei descriverti alcuni filtri avanzati che permettono cose interessanti come isolare tutte le chiavi contenenti la brand key, le chiavi “non” branded o addirittura le brand key esterne. Molto utile quest’ultima funzione per le attività di brand building.

Ricerca organica: filtri avanzati per le keyword

Oppure se sei un maniaco della coda lunga come me, puoi analizzare la visibilità del dominio per tutte e solo le keyphases composte ad esempio da 5 termini, dato variabile per più aspetti.

Analisi keyword a coda lunga con Ricerca organica (nuovi report)

Conclusioni: perché sono felice

SEMrush mostrerà sempre TUTTE le informazioni del live graph aggiornate in tempo reale per qualunque tipologia di filtro ti venga in mente di usare. Che dunque tu voglia conoscere i dettagli di una ricerca che isoli i contenuti per volume, difficoltà (KD), posizione, URL, traffico, competizione etc, il quadro sarà sempre completo e molto più utile di prima per fare inferenza e cogliere problemi/opportunità esattamente dove si trovano. 

Mi sento di suggerire questa nuova “perla” a chiunque si adopera ogni giorno per risolvere problemi sui progetti che segue, sia per conto di terzi che a livello di business personali. In particolare sarà molto più facile di prima condurre analisi SWOT. Per me è stato proprio come quando da bambino entravo nel negozio di giocattoli. Mamma non mi avrebbe certo comprato tutto quello che volevo, eppure dentro di me sentivo che ogni cosa era possibile.

Ogni cosa.

Che cosa ne dici di testare personalmente i nuovi report e filtri di Ricerca Organica?

Fammi sapere che cosa ne pensi. Aspetto i tuoi commenti e le tue riflessioni.

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Francesco: Sociologo, scrittore e musicista, Consulente SEO per aziende e formatore privato. Studio, sperimento e divulgo la mia passione attraverso il blog Seogarden.net . Le riflessioni sulla semantica applicata ai motori di ricerca sono al centro delle mie attività quotidiane.