Posizionarsi su Amazon: tecniche SEO e consigli strategici

Pasquale Gangemi

mar 07, 20185 min di lettura
Posizionarsi su Amazon: tecniche SEO e consigli strategici

Nell’immaginario collettivo, motore di ricerca è sinonimo di Google. Al massimo gli addetti ai lavori potranno pensare a Bing o alle piattaforme “nazionali” come Baidu e Yandex. La verità è che più della metà degli utenti inizia la propria ricerca su un altro motore: Amazon.

Dati alla mano, secondo Bloomreach (2016), il 55% dei consumatori digitali cerca i prodotti che vorrebbe acquistare direttamente su Amazon, senza passare prima da Google.

Visibilità su Amazon: perché è importante

Socio-economicamente parlando, questo comportamento è manna dal cielo per aziende e retailer: implica una volontà di acquisto dichiarata, o almeno più accentuata, rispetto alla connotazione ancora principalmente informativa di chi cerca un articolo su Google.

Ecco perché posizionarsi e rendersi più visibili all’interno del motore di ricerca di Amazon può essere un ottimo modo per incrementare le proprie conversioni. Ma è possibile ottimizzare la propria presenza?

La risposta è sì: noi di Pro Web Consulting, insieme al collega Simone Righini, abbiamo voluto studiare in maniera empirica l’ottimizzazione per il motore di ricerca interno di Amazon. Siamo felici di contribuire alla creazione di letteratura specifica su un argomento ancora poco trattato dai più.

Se qualcuno avesse ancora dubbi sull’importanza di familiarizzare con la creatura di Bezos, ricordo che Amazonè il secondo sito web di vendita online al mondo dopo Alibaba, oltre ad essere capace di spostare fortemente gli equilibri persino rispetto all’offline: sempre secondo Bloomreach, ben il 90% dei consumatori afferma di andare a “toccare con mano” un prodotto in un punto vendita fisico… solo per poi acquistarlo su Amazon.

E questo vale in maniera trasversale a categorie e referenze molto diverse, dai grandi elettrodomestici all’abbigliamento, dai libri agli alimentari. I motivi? Piuttosto evidenti: dai prezzi più convenienti all’ottima esperienza d’acquisto, dall’assistenza al cliente molto efficiente alle spedizioni velocissime.

Algoritmi diversi per obiettivi differenti: Google vs Amazon

Ok, appurato di volerci posizionare con i nostri prodotti su Amazon, la domanda sorge spontanea: quali sono i fattori di ranking e in cosa differiscono rispetto a Google?

Iniziamo a ragionare partendo dal presupposto che gli obiettivi dei due motori sono diversi: Google vuole, principalmente, vendere pubblicità, mentre Amazon vuole vendere direttamente i prodotti.

A quest’ultimo, quindi, non importa tanto che l’utente di senta ingaggiato e avvalori il trust delle informazioni che reperisci – come fa Big G – bensì il fatto che il consumatore converta.  Che acquisti, in buona sostanza. Da questo deriva il maggior peso che per Google hanno CTR, rilevanza, tempo di permanenza sul sito e search refinement rate, mentre Amazon tiene in considerazione soprattutto conversion rate, revenue e gross margin per search.

SEO su Amazon: come posizionarsi?

Siamo partiti da un assioma: se esiste una classifica dei prodotti “più rilevanti”, allora è possibile diventare un prodotto più rilevante degli altri.

Abbiamo fatto diversi test pratici, cercando di forzare la mano attraverso descrizioni, recensioni, acquisti… da queste prove, risultano ben 38 fattori che influenzano il posizionamento su Amazon, che abbiamo diviso in 7 macro-categorie:

  • Keyword, da inserire non solo nel title e nella description, ma anche nella categoria, nei search terms, nelle review e nei commenti.
  • Vendite, tutto ciò che riguarda la reale monetizzazione, dal prezzo al numero di articoli acquistati, ma anche conversion rate e acquisto insieme ad altri prodotti.
  • Recensioni, il numero di review conta, così come il voto medio, la lunghezza, la presenza di immagini a supporto, l’uso di parole chiave e le domande/risposte.
  • CTR, che può essere influenzato da un title accattivante, da un buon rapporto qualità/numero recensioni e da immagini pertinenti a buona risoluzione.
  • Performance on-page della pagina prodotto, che comprendono il numero di pageview, le sessioni e gli utenti unici, oltre al tempo medio di permanenza sulla pagina.
  • Fattori off-page: quantità e qualità del traffico da referral esterni, come le condivisioni social, e l’utilizzo dei link di affiliazione.
  • Caratteristiche del venditore: numero di feedback positivi, anzianità, tasso di crescita delle vendite, numero di prodotti in stock).

In particolare, il test più complesso lo abbiamo condotto cercando di posizionare un libro.

Al netto dell’ottimizzazione di title, description, dell’aggiunta di recensioni e molti altri dettagli qualitativi – che hanno indubbiamente portato dei benefici in termini di visibilità – possiamo affermare che a fare davvero la differenza sia stata la prima vendita: dopo di essa, infatti, il prodotto ha scalato la SERP di Amazon, salendo dalla 2450° alla 106° posizione in poco tempo.

Se vendi, venderai di più: l’impietosa versione digital del detto popolare “piove sempre sul bagnato”, in pratica!

10 semplici tips per una strategia di ottimizzazione per Amazon

Cerchiamo, adesso, di stilare un breviario con alcuni passaggi per strutturare una strategia di posizionamento su Amazon che possa portare buoni risultati.

  1. Studia le keyword: come in ogni strategia SEO che si rispetti, lo studio delle parole chiave principali legate al prodotto da posizionare è il primo step imprescindibile.
  2. Analizza i competitor: se io vendo spremiagrumi e ci sono molti spremiagrumi ben posizionati, forse posso carpire qualche buona guideline osservando la concorrenza.
  3. Fornisci informazioni: dati dei prodotti, specifiche tecniche, più informazioni fornisci all’utente, meglio è.
  4. Non ripetere le parole chiave: persuasività… senza keyword-stuffing. Davvero c’è ancora qualcuno che ne fa uso? Una descrizione catchy e ben scritta, utile per l’utente, sarà l’ideale (per approfondire puoi leggere l'articolo Le migliore tecniche di scrittura persuasiva: 27 esempi pratici).
  5. Scelta delle categorie: attenzione a dove listi il tuo prodotto, soprattutto se si tratta di un articolo che potrebbe fare capo a più gruppi merceologici.
  6. Immagini di qualità: le foto sgranate non piacciono a nessuno. 
  7. Porta traffico e incentiva le review: tutti guardiamo le stellette e leggiamo le opinioni di chi ha già acquistato quel prodotto prima di noi.
  8. Aggiustamenti di prezzo, anche in corso.
  9. Attenzione all’out-of-stock: attenzione a gestire bene eventuali momentanee assenze di articoli, colore, taglie etc.
  10. Aderire alla “logistica di Amazon” è sempre una buona idea. 
     

In conclusione: Come muovere i primi passi nell’ottimizzazione su Amazon

A rifletterci, gli elementi che caratterizzano l’ottimizzazione sono sempre gli stessi, a prescindere dalla piattaforma: le parole d’ordine sono qualità e autorevolezza.

Il punto di partenza è quello di qualsiasi strategia SEO efficace: lo studio keyword e l’analisi dei competitor. Si passa poi all’ottimizzazione dei dati del prodotto, tramite l’utilizzo di descrizioni persuasive e veritiere, e il supporto di immagini pertinenti e di qualità. Review positive portano indubbiamente traffico, così come sono importanti gli aggiustamenti di prezzo, le offerte, la corretta gestione dell’out-of-stock e, perché no, l’adesione alla logistica di Amazon. 

Come accennavamo prima, è essenziale avere bene in mente l’obiettivo finale di Amazon, per comprendere come funziona il suo algoritmo: vuole vendere, massimizzare i profitti, avere buona marginalità.

Attenzione però, molte manovre di ottimizzazione sono giudicate aggressive e violano le policy della piattaforma e negli ultimi tempi l'azienda di Jeff Bezos è sempre molto più propensa a "bannare":

  • Gli utenti che effettuano false recensioni; 
  • Gli affiliati che inducono "amici" ad acquistare prodotti attraverso i propri link referral;
  • I venditori che acquistano recensioni.

Ergo, è sempre meglio farsi seguire da una buona società di consulenza SEO.

Vendi prodotti su Amazon ma non riesci a posizionarti bene nella tua categoria?

Controlla di star applicando i consigli che ho dato in questo post e fammi sapere.

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Pasquale Gangemi è CEO e Co-Founder di Seed Digital S.r.l. Oltre quindici anni di esperienza in ambito SEO e Digital Marketing. Formatore ed esperto SEO tra i più seguiti in Italia, le sue competenze verticali si uniscono alla capacità di gestire e motivare gruppi di lavoro eterogenei e internazionali. Relatore presso diverse Università ed enti di formazione tra cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università degli Studi di Genova, SUPSI, 24ORE Business School ed ELIS.