Content Marketing: perché anche se sei una PMI non puoi farne a meno
Perché per una PMI è consigliabile fare Content Marketing? Come predisporre una strategia di contenuti e integrarla al meglio con le proprie attività di web marketing anche se si è una piccola e media impresa? Quali i passi per ottenere risultati significativi sul web?
Sono questi i temi che affronterò in questo nuovo articolo per il blog di SEMrush, partendo proprio dalla definizione di Content Marketing. Un articolo dedicato alle pmi (piccole e medie imprese) che muovono i primi passi nel mondo del web e magari hanno da poco aperto il loro sito web o blog e vogliono promuoverlo online.
Come spiega Wikipedia:
il Content Marketing è una tipologia di marketing che prevede la creazione e condivisione di media e contenuti editoriali al fine di acquisire clienti e monetizzare un sito web. Queste informazioni possono essere esposte in una varietà di tipologie, tra cui news, video, e-books, infografiche, guide, articoli, foto ecc.
Il content marketing serve a creare nel visitatore un interesse per un determinato prodotto o servizio che genera poi la conversione, intesa come acquisto online, download di una risorsa gratuita o iscrizione alla newsletter. Considerato da molti oggi come l’evoluzione dell’ Inbound Marketing oggi il content marketing attrae gli utenti con la creazione e diffusione di contenuti pertinenti, che non devono avere carattere pubblicitario bensì informativo e/o illustrativo.
La battaglia dell’attenzione sul web si vince infatti con il contenuto e il Content Marketing è spesso utilizzato per accrescere anche la reputazione online di un’azienda e come veicolo di trasmissione della conoscenza e delle competenze distintive della stessa. Attraverso la condivisione gratuita di contenuti di qualità relativi al proprio brand, prodotto o servizio, anche un'impresa PMI può aumentare la considerazione nei suoi confronti e la percezione di qualità dei prodotti e servizi offerti.
Perché fare Content Marketing se si è una PMI?
Nel 2017 chiunque può diventare facilmente un editore, anche la piccola media impresa che in un mare impressionante di contenuti disponibili può puntare a mercati di nicchia che sono meno affollati e più facilmente raggiungibili anche dalle realtà di piccole dimensioni (al rispetto puoi leggere Come creare una Nicchia di mercato e dominarla).
È importante inoltre considerare che molto spesso non è necessario creare contenuti ex novo ma può essere sufficiente, almeno in una fase iniziale, una pratica di content curation che permetta di ottenere il massimo dai contenuti già esistenti, arricchendoli e condividendoli poi nella propria nicchia in maniera contestuale.
Quello che consiglio alla PMI del 2017 è un approccio lean al content marketing che permetta di ottimizzare il ROI rispetto alle risorse impiegate, in termini di tempo, budget ed energia.
Vediamo dunque i passaggi fondamentali che, come per tutte le attività sul web, anche per una piccola e media impresa cominciano dalla definizione di una strategia che veda l’allineamento degli obiettivi di content marketing con gli obiettivi di business dell’azienda (lead generation, brand awareness, vendite, fidelizzazione). A questo punto si può passare alla definizione della linea editoriale sulla base delle target personas individuate e alla pianificazione delle risorse.
Vuoi ottenere risultati migliori?
Mettiti nei panni e nella mente del cliente, analizza e comprendi i suoi bisogni e desideri e chiediti come la tua azienda può risolverli. Proprio comprendere i bisogni del potenziale cliente in termini di contenuto è il punto cruciale del content marketing, assieme alla necessità di trovare il contesto, la situazione, i luoghi per la diffusione dei contenuti.
Quale problema vuoi risolvere?
Trova la risposta migliore a questa domanda e trasformala in testo, immagine, video, infografica o altro.
Content-marketing
Fare Content Marketing risponde quindi a diversi obiettivi della piccola media impresa PMI, vediamoli assieme.
- Aumenta la brand identity, ovvero l’engagement e l’awareness del brand.
- Aumenta la brand loyalty e questo ha un effetto positivo sull’aumento delle vendite per l’azienda.
- Permette di costruire una community di clienti e utenti, fidelizzandoli e incentivando l’acquisto di prodotti e servizi.
- Permette di misurare facilmente l’interazione tra i clienti e il brand e il ROI dei contenuti associati a promozioni e sconti.
Fare Content Marketing significa infatti porsi degli obiettivi che devono essere misurabili, raggiungibili e legati a un determinato arco temporale, ed è per questo che il Content Marketing Institute ha definito le metriche e le KPI di riferimento:
- Consumption Metrics: numero di visite, di download, di visualizzazioni etc.;
- Sharing Metrics: numero di like, di condivisioni, di engagement rate etc.;
- Lead Generation Metrics: numero di conversioni o sottoscrizioni di e-mail;
- Sales Metrics: l’impatto sulle vendite, ovvero capire se il contenuto è riuscito a generare un valore economico.
Costruire i fondamenti della Content Strategy per una Piccola e Media Impresa
È importante a questo punto definire impegno, costi, risorse, le cosiddette 3 M (Men, Minutes, Money) prima di passare a definire i fondamenti della Content Strategy per una PMI nel 2017.
Il prossimo passo è quindi quello di costruire e integrare un content hub con il tuo sito/blog e definire i meccanismi per la diffusione dei contenuti tramite cross posting, reposting, retweeting e così via. Andranno poi create pagine di atterraggio ( landing page) su cui applicare le regole dell’Inbound Marketing. In poche parole non è più sufficiente creare un contenuto e pubblicarlo online.
In una fase successiva andrà integrata un’attività di email marketing e marketing automation per aiutare la distribuzione dei contenuti e generare conversioni. Non trascurare l’ottimizzazione SEO del tuo sito web e blog (per ottimizzare in modo efficace le tue pagine puoi seguire la Checklist di SEO on-page per posizionare i tuoi contenuti in Top10).
Naturalmente, se il contenuto viene pubblicato sul tuo sito o blog, puoi incentivare le conversioni tramite call to action e landing page, salvando i dati dei prospect per favorire la successiva vendita, oltre ad agevolare l’engagement permettendo i commenti e la condivisione sui social media.
A questo punto devi solo trovare il giusto compromesso tra quantità e volumi e qualità del contenuto per ottenere i risultati sperati: non devi creare contenuti tanto per fare, senza uno scopo, ma creare contenuti di valore da poter utilizzare sui vari media.
Un segreto per moltiplicare la visualizzazione del tuo contenuto originale è trasformarlo in altre tipologie di contenuto. Per fare un esempio: un contenuto testuale può diventare un video per YouTube, un’infografica, un podcast, un ebook, una serie di tweet o FAQ, etc.
La Content Strategy è stata definita da Rahel Anne Bailie in un suo articolo del 2009 come:
l’aspetto della pianificazione, della gestione dei contenuti e il loro allineamento agli obiettivi del business, [...] influenza lo sviluppo, la produzione, la presentazione, la valutazione e la misurazione”.
Ecco quindi come la Content Strategy sia la governance che sta a monte della realizzazione dei contenuti, stabilendo quando e perché il contenuto vada pubblicato online. A questa fa seguito il Content Marketing che è la produzione vera e propria dei contenuti sulla base della strategia definita.
Per fare Content Marketing di valore per una PMI serve quindi una conoscenza approfondita della cultura aziendale e delle caratteristiche del prodotto e servizio offerto: solo così si darà vita a contenuti piacevoli da vedere, leggere, ascoltare e in grado di generare viralità e passaparola. Gli utenti devono essere curiosi di continuare a seguire lo storytelling attorno al brand.
L’ultimo passo: misurare il ROI
Nel mentre della tua attività di content marketing e alla fine di un determinato periodo di tempo che avrai stabilito nella definizione iniziale della strategia online della tua piccola media impresa, è fondamentale misurare il ROI della tua attività per capire se le tue azioni stanno ottenendo i risultati sperati.
Il mio consiglio è quello di usare Google Analytics per monitorare la diffusione dei contenuti, gli obiettivi e i ritorni. Inoltre puoi controllare i tuoi progressi con tool come SEMrush, verificando le keyword per cui sei riuscito a posizionare articoli del tuo blog o pagine del tuo sito nei risultati di ricerca.
Position tracking: verifica le keyword per cui ti sei posizionato
A questo punto non ti resta che cominciare ad analizzare gli obiettivi che vuoi raggiungere con la tua attività di content marketing, i bisogni del potenziale cliente della tua PMI a cui vuoi rispondere e creare contenuti di qualità pronti ad essere divulgati online per affermarti come un punto di riferimento nel tuo settore.
Hai una PMI? Raccontami la strategia online che hai scelto di utilizzare.
Hai provato a sviluppare una strategia di contenuti per posizionare il tuo brand nella tua nicchia di mercato? Quali sono stati i risultati? Aspetto di conoscere la storia della tua piccola e media impresa.