L’e-mail marketing è forse uno degli strumenti di marketing digitale più comune. Se ben sfruttato porta a ottimi KPI ma, purtroppo, spesso e volentieri si commettono errori elementari che portano i nostri utenti a scappare da noi. Vediamo, quindi, una lista di errori comuni e qualche dritta per ottenere il massimo dagli strumenti di conversione.
Statistiche sull'email marketing in Italia
Sebbene molte email non vengano aperte, i dati riportati dall'Osservatorio Statistico di MailUp ci mostrano segnali incoraggianti. Infatti vediamo un incremento del 12,7% nel tasso di apertura delle email e 7,8% se consideriamo i click. Non male vero?
Allo stesso modo, però, possiamo notare come le aziende si stiano facendo più furbe e ricorrendo sempre più spesso a software di automazione email.
Perché? Secondo i dati analizzati da Epsilon, le aziende che ricorrono a software di email marketing, riescono ad inviare le mail in maniera più accurata e contestualizzata ed il tutto si traduce con un Open Rate migliore del 70% e un CTR che migliora addirittura del 152%.
Email: gli errori da evitare assolutamente
1. Linguaggio, punteggiatura, parole tipiche di un messaggio spam
Innanzitutto, i messaggi che sembrano spam non invogliano ad una qualsivoglia interazione con l'azienda mittente. Anzi, un utilizzo estremo di punti esclamativi e caratteri maiuscoli indica un atteggiamento piuttosto aggressivo e l'email marketing serve per fidelizzare il cliente non per farlo sentire minacciato. Inoltre, un messaggio che usa questo tipo di espedienti o parole tipicamente riconducibili a messaggi pubblicitari invasivi potrebbe farti finire nella cartella spam.
2. Email difficili da leggere da mobile
Sembra assurdo doverlo dire ma ebbene sì, mi capita di frequente di riceve mail assolutamente non adatte ai dispositivi mobile. Per far comprendere la gravità dell'errore, dico solo che le aperture da mobile rappresentano il 46% del totale (fonte: Megamarketing)
3. Acquistare la lista di contatti
È più facile, nulla da dire. Ma è una scorciatoia e alla lunga è uno strumento che non paga ma penalizza. Ricordando che innanzitutto è illegale, tra gli altri problemi ci sono:
- Nelle liste di contatti potrebbero esserci non molti utenti corrispondenti al tuo target
- Sei uno sconosciuto che invia mail per cercare di vendere qualcosa, pensi sia un modo efficace per ottenere la fiducia di qualcuno?
- Blacklist e danni alla reputazione
4. Non prestare sufficiente attenzione all'oggetto della mail
È la prima cosa che vede una persona quando riceve la mail. Quel piccolo elemento di spoiler che fa la differenza tra "fammi vedere di cosa si tratta" e "segna come già letto/segnala come spam". Cerca di essere interessante, di stimolare l'apertura della mail. Evita sempre oggetti con toni da venditore aggressivo o frasi troppo lunghe che vengono inevitabilmente troncate.
5. Rinviare
Chi ti ha ignorato una volta non si farà problemi a farlo di nuovo (forse dopo averti segnalato come SPAM) e chi ha già letto potrebbe non apprezzare un nuovo sollecito.
6. Mettere il link di disiscrizione in piccolo
Dev'essere ben visibile. Se l'utente non vuole più ricevere le tue mail è giusto lasciarlo andare, non tentare di tenerlo in ostaggio. Inoltre, se non si trova il pulsante di disiscrizione la sola soluzione diventa la segnalazione SPAM, che ti causerà molti problemi.
7. Inviare troppe mail o troppe poche
Cerca un compromesso. Se è sbagliato inviare mail saltuarie, bombardare di mail costantemente viene percepito come estremamente fastidioso e soffocante.
8. One size fits all
No. Assolutamente non fare di tutta l'erba un fascio. Se hai diversi segmenti nel tuo pubblico cerca di segmentare con l'invio di email ad hoc.
9. Non fare test di invio
Può essere che ti sia andata bene in passato ma è un gran rischio. Una volta che l'invio di massa è partito è troppo tardi per correggere eventuali problemi.
10. Trascurare i dettagli, anche i più piccoli
Nel momento in cui invii la tua mail essa rappresenta la tua azienda agli occhi di chi legge. Immagini, link ed ecc. Tutto, dall'intestazione al piè di pagina, dev'essere curato al minimo dettaglio.
Come sfruttare al meglio gli strumenti di email marketing
Dopo la lista di errori vediamo qualche consiglio per cercare di trarre il meglio dall'utilizzo di questo strumento di marketing.
#1 Strategia
Ogni campagna marketing deve avere una strategia chiara e coerente. Prima di agire fermati un secondo a riflettere e definisci degli obiettivi chiari e una roadmap.
#2 Dialoghi di qualità
Perché una persona dovrebbe passare del tempo a leggere una mail dai contenuti generici e senza alcun potenziale interesse per lui o per lei? Cerca di immedesimarti in chi riceverà quella mail: probabilmente ne riceve a centinaia e quindi sceglierà di leggere solo contenuti che possano offrire soluzioni alle sue esigenze reali.
Ricorda: una mail che non genera interesse diventa SPAM.
#3 Sì a emoji e GIF
Secondo uno studio di Voilanorbert le mail contenenti GIF ed emoji ottengono risultati incredibili sia sul fronte CTR (+42%) che su quello del conversion rate (+103%). Curiosità: l'emoji del pupazzo di neve risulta la più apprezzata, quindi tutti pronti per natale.
#4 Occhi sempre puntati sugli analytics
Possono farti vedere dei problemi all'orizzonte prima che sia troppo tardi per salvare la situazione.
#5 Affidati a software professionali
Se vuoi una campagna mail di successo e professionale devi investire in un software completo. Non lesinare su questi strumenti perché offrono funzionalità importanti per non finire nelle blacklist e report per controllare l'andamento della tua strategia di email marketing.
#6 Grafica armonizzata
Offri l'esperienza di leggere una mail armoniosa, dalla grafica accattivante mai eccessiva. Ad esempio:
- Fai delle ricerche sulla psicologia del colore nel marketing e adatta la tua strategia di conseguenza
- Utilizza strumenti che ti consentano di avere link e CTA graficamente piacevoli
- Immagini e loghi devono essere sempre di massima qualità
#7 Utilizza l'A/B testing
Ormai questo test viene applicato nel design di tutti i siti web più importanti ma può davvero aiutuarci a trovare il dettaglio che fa la differenza. Piccolo aneddoto? Su un blog americano ho trovato un articolo in cui si spiegava come abbia fatto Obama a raggiungere donazioni record durante la campagna presidenziale del 2012: A/B test.
A/B test Obama, source: Medium.com
#8 Differenzia tra i diversi tipi di mail che invii
Quando si parla di email marketing si tende a mescolare DEM, newsletter e mail "di servizio". Si tratta di strumenti diversi e con diverse funzionalità, vediamo quindi di definire il ruolo di ciascuno:
- Email "di servizio": conferme, rinnovi, benvenuto. Sono delle mail utili per trasmettere informazioni in merito a dei cambiamenti nella relazione col cliente o sullo stato delle sue richieste e ordini.
- Newsletter: attraverso questa mail si comunicano novità in merito alla propria attività. È un tipo di mail pensato per trasmettere un contenuto ad alto valore.
- DEM: la promozione pubblicitaria per eccellenza. Nient'altro da aggiungere. È la mail che si utilizza per vendere o annunciare eventuali promozioni.
Ora che abbiamo visto cosa fare e soprattutto cosa non fare quando invii una mail a un cliente o potenziale tale, hai tutti gli strumenti per sfruttare al massimo la tua campagna di email marketing e far fruttare il denaro investito!
Secondo te quali sono i motivi per cui le persone decidono di non aprire le mail che ricevono?
Aspetto il tuo commento qui sotto!