Pagina 404: come trasformare un errore in una Opportunità

Giuseppe Barbagallo

mag 30, 20185 min di lettura
Pagina 404: come trasformare un errore in una Opportunità

Una pagina 404 è solo una pagina non trovata. Questo è quello che viene da pensare in un primo momento. Ma se si trattasse del tuo sito? Non vorresti che fosse qualcosa di più e che permettesse di trasformare un errore in un’opportunità? Sicuramente, sì.

Allora, la domanda che sorge spontanea adesso è questa: com’è la tua pagina 404?

Prova ad andarci. Guardala e mettiti dalla parte di un tuo visitatore.

Cosa provi?

Probabilmente niente, soprattutto se è molto semplice, statica e… triste.

La maggior parte delle pagine non trovate sarebbe meglio non trovarle, anche perché ti fanno letteralmente sentire nel posto sbagliato, senza darti un buon input per rimanere sul sito.

Tuttavia, un errore 404 può trasformarsi in un’opportunità per fidelizzare il visitatore/cliente, metterlo a suo agio e spronarlo a rimanere sul sito. Ma come possiamo riuscire a sfruttarlo nel modo giusto? Ecco alcuni consigli.

Le caratteristiche di un’ottima pagina 404 (che è molto di più di una semplice pagina non trovata!)

Una pagina 404 capace di “tranquillizzare” e di catturare l’attenzione del visitatore può (e dovrebbe) essere:

  • creativa
  • intelligente
  • funzionale
  • una sorta di guida (che permette all’utente di tornare sulla pagina giusta).

In ogni caso deve essere una pagina personalizzata e può presentare una delle caratteristiche che abbiamo appena visto, ma anche più di una. Tutto dipende dal design del tuo sito, ma soprattutto dalla personalità e dallo spirito della tua azienda o attività, dal target di clienti e dal tono con il quale ti rivolgi ai tuoi visitatori.

Pertanto, per realizzare una pagina 404 sulla quale sia piacevole approdare e che possa portare l’utente a fare un’azione proficua invece che decidere di abbandonare il sito, bisogna che tu ti faccia queste domande:

  • Qual è lo spirito e la personalità della mia azienda?
  • Qual è il mio target?
  • Come mi rivolgo ai lettori/clienti? Qual è il tono del mio blog?

Con le risposte a queste domande, potrai decidere se la tua pagina non trovata diventerà creativa, divertente, originale, molto funzionale e intelligente, e/o una sorta di guida per il visitatore. Quindi, dopo l’analisi si passa alla personalizzazione.

L’aspetto di una page-not-found adatta al tuo sito

Adesso è arrivato il momento di guardare questa pagina da una diversa angolazione. Non vederla più come un semplice errore, ma cerca di capire come potresti cambiarla per far sì che da un “fallimento” si trasformi in un successo. Rendila utile e facile da usare. Pensa un attimo al visitatore:

  • Di cosa potrebbe aver bisogno una volta approdato su una pagina non trovata?
  • Cosa potrebbe aiutarlo a trovare quello che stava cercando?

Poi chiediti che cosa vorresti che facesse. Sì, esatto: cosa vorresti TU?

Vorresti che andasse su un’altra pagina e che non lasciasse il sito, giusto? Con queste risposte (unite a quelle di prima) hai una base di partenza per la personalizzazione. Inoltre, puoi lasciarti ispirare da chi ha già personalizzato la propria pagina 404: qualcuno è stato più semplice e qualcun altro è stato più creativo (seguendo la personalità dell’azienda, le esigenze del proprio target e il tono del sito).

Ad esempio, Groupon invita i propri utenti a vedere le offerte, proponendo loro un basilare pulsante verde decisamente più accattivante rispetto a quella piccola X rossa posta nell’angolo in alto a destra sulla finestra del browser. In questo modo, gli utenti non lasciano il sito: al contrario, continuano a navigare e ci sono buone possibilità che comprino qualcosa.

È una soluzione che funziona per la sua semplicità e perché rimanda l’utente a effettuare una delle azioni più importanti per l’andamento del portale stesso, ovvero la visualizzazione delle varie offerte, protagoniste dell’attività dell’azienda.

Da questo puoi prendere un grande spunto: puoi chiederti qual è l’azione più importante che un tuo visitatore può eseguire all'interno del tuo sito e “usare” la tua risposta per creare una pagina 404 veramente funzionale per la tua specifica attività.

Groupon pagina 404

Poi dobbiamo considerare che ci sono anche coloro che scelgono di inserire i link alle pagine principali con un menu, un piccolo catalogo con le immagini dei propri prodotti e i relativi collegamenti alle pagine dedicate. C’è anche chi punta alla simpatia come la Lego, che propone i suoi omini spaventati e un pulsante per tornare alla Home, o la web agency Good Working che ti accoglie in una pagina tutta nera, con due occhi che si muovono spauriti a destra e a sinistra. Fra un sorriso e l’altro, ti ritrovi di nuovo nella homepage e continui a navigare.

lego pagina errore 404

Good Working - pagina 404

Se hai un e-commerce, la soluzione del piccolo catalogo è ottimale perché, come nel caso di Groupon, porta l’utente a effettuare un’azione importante per l’andamento della tua attività (potrai proporre ad esempio una selezione degli articoli più venduti).

D’altra parte, per un blog è funzionale pensare a una pagina che, con un po’ di simpatia, induca il lettore a sorridere proprio come nel caso di Good Working: il sorriso funziona sempre, in quanto è un’ottima arma di fidelizzazione.

Riassumendo, nel caso di Groupon, hanno puntato su serietà e semplicità, restando in linea con il tono del sito e con la personalità dell’azienda. D’altra parte, aziende come Lego e Good Working hanno reso la pagina 404 più amichevole e simpatica.

Il risultato è sempre lo stesso: la pagina si trasforma in un’opportunità per l’utente e non lo porta ad abbandonare il sito.

Questo, naturalmente, è un buon risultato anche per i proprietari delle pagine web in questione.

Perciò, prendi spunto, determina quali sono le informazioni che vuoi far conoscere al visitatore e quale funzione vuoi dare alla tua pagina “non trovata”. Quando passi alla creazione, segui lo spirito della tua azienda e pensa al tuo target di riferimento. Spiega che la pagina richiesta non è disponibile e poi passa all’azione: vuoi che l’utente torni alla home, alla pagina precedente o che vada su altre pagine? Vuoi dargli più opzioni o magari proporre un piccolo catalogo? Potresti persino segnalare al visitatore i post più letti o i prodotti più popolari. La scelta spetta a te: scegli l’azione e invita l’utente a compierla.

Dopo la funzionalità, non dimenticare l’aspetto: il design della pagina dovrà essere curato nel dettaglio e risultare coerente con tutto il resto del sito. Potrai usare simpatia o serietà, essere creativo e originale… l’importante è non esagerare e creare una pagina utile, pulita e completamente user-friendly.

I plugin per personalizzare la tua pagina 404

Se hai WordPress, fortunatamente, puoi affidarti a qualche interessante plugin. Uno di questi è sicuramente 404Page, che consente di impostare la pagina in base alle tue necessità e preferenze, proprio come faresti per le altre pagine presenti nel tuo sito, senza bisogno di usare codici. Se invece vuoi creare un semplice redirect ad altre pagine, potrai utilizzare uno dei seguenti plugin:

  • SEO Redirection Plugin,
  • 404 to 301,
  • Redirection.

SEO Redirection Plugin offre inoltre la possibilità di monitorare gli errori 404.

Se invece non vuoi utilizzare plugin e mastichi un pò di php, puoi semplicemente creare una pagina sul tuo sito Wordpress, personalizzarla usando tanta creatività e successivamente inserire questa stringa di codice nel file 404.php (meglio se caricato nel tuo child theme), sostituendo l'url di esempio con l'url della pagina 404 che hai creato in precedenza.

<?php
wp_redirect( 'https://www.latuapagina404personalizzata/', 301 );
exit();
?>

In conclusione, fai le tue considerazioni: se vuoi trasformare la tua pagina 404 in una risorsa funzionale per te, il tuo sito e la tua attività, non ti resta che fare qualche piccolo cambiamento e, sicuramente, non te ne pentirai!

E tu conosci qualche pagina 404 degna di nota?

Puoi linkarla qui nei commenti e spiegare perché, secondo te, funziona.

Condividi
Author Photo
SEO Specialist e Co-Founder della web agency Good Working. Appassionato di informatica e tecnologia sin dai tempi del seggiolone. Si occupa di SEO e Web Design, soprattutto (e non solo) nel settore sportivo.