Come migliorare rapidamente la frequenza di rimbalzo

Brian Dean

feb 14, 202314 min di lettura
Come migliorare rapidamente la frequenza di rimbalzo

INDICE

Che cos'è la frequenza di rimbalzo?

La frequenza di rimbalzo (o bounce rate) è definita come la percentuale di visitatori che abbandonano una pagina web senza compiere alcuna azione, ovvero cliccare su un link, compilare un modulo o realizzare un acquisto.

"Bounce rate" defined

La frequenza di rimbalzo è importante per tre motivi principali:

  1. Chi rimbalza dal tuo sito non converte quindi, evitando che un visitatore rimbalzi, puoi anche aumentare il tuo tasso di conversione.
  2. La frequenza di rimbalzo può essere considerata un fattore di ranking di Google. Infatti, uno studio di settore ha rilevato che il bounce rate è strettamente correlato al posizionamento in prima pagina su Google.
  3. Un'elevata frequenza di rimbalzo indica che il tuo sito (o determinate pagine del sito) presenta problemi di contenuto, esperienza utente, layout della pagina o copywriting.
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Qual è la frequenza di rimbalzo "media"?

Secondo un report di GoRocketFuel.com, la frequenza di rimbalzo media è compresa tra il 41 e il 51%.

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Tuttavia, una frequenza di rimbalzo "ottimale" dipende molto dal tuo settore e dalla provenienza del tuo traffico.

Ad esempio, Custom Media Labs ha scoperto che diversi tipi di siti web hanno una frequenza di rimbalzo completamente diversa.

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Come puoi vedere, i siti di e-commerce hanno la frequenza di rimbalzo media più bassa (20-45%), mentre i blog hanno una frequenza di rimbalzo che arriva fino al 90%.

Se stai cercando di capire qual è un buon bounce rate (o una frequenza di rimbalzo ideale), assicurati di confrontare il tuo sito con altri siti della tua categoria.

Anche le fonti di traffico del tuo sito possono influire notevolmente sulla frequenza di rimbalzo.

ConversionXL ha scoperto che le email e il traffico di riferimento hanno la frequenza di rimbalzo più bassa.

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Gli annunci pubblicitari e il traffico dai social media tendono invece ad avere una frequenza di rimbalzo molto alta.

Frequenza di rimbalzo vs. Tasso di uscita

Il tasso di uscita è simile alla frequenza di rimbalzo, con una differenza sostanziale:

La frequenza di rimbalzo è la percentuale di persone che arrivano su una pagina e la abbandonano; il tasso di uscita, invece, è la percentuale di persone che abbandonano una pagina specifica, anche se non sono arrivate inizialmente su quella pagina.

Ad esempio, supponiamo che qualcuno arrivi sulla pagina A del tuo sito e che qualche secondo dopo clicchi sul pulsante Indietro del suo browser.

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Questo è un rimbalzo.

Supponiamo invece che qualcuno arrivi sulla pagina A del tuo sito e che poi clicchi sulla pagina B.

Dopo aver letto la pagina B, chiude il browser.

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Poiché l'utente ha cliccato su un punto della pagina A, non possiamo considerarlo un rimbalzo sulla pagina A. E poiché non è arrivato inizialmente sulla pagina B, non si tratta nemmeno di un rimbalzo sulla pagina B.

Detto questo, poiché quella persona ha lasciato il tuo sito sulla pagina B, su Google Analytics aumenterà il tasso di uscita della pagina B.

Se noti una pagina del tuo sito con un tasso di uscita molto alto, sei davanti a un problema che vale la pena risolvere.

Ecco un confronto tra la frequenza di rimbalzo e il tasso di uscita.

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Perché le persone rimbalzano?

Prima di passare ai passi specifici per ridurre la frequenza di rimbalzo, è importante capire quali sono i motivi più comuni per cui le persone rimbalzano su un sito web.

La pagina non ha soddisfatto le aspettative

Ad esempio, supponiamo che tu stia cercando un nuovo frullatore. Quindi, cerchi su Google "comprare frullatori invio gratis".

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Vedi un annuncio: "frullatori con spedizione gratuita".

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Clicchi su di esso ma l'annuncio non ti porta su una pagina di destinazione con diversi frullatori, bensì sulla homepage del sito.

Homepage example

Cosa fai a questo punto? Torni su Google per trovare una pagina che parli al 100% di frullatori.

La pagina ha un pessimo design

Un design scadente può distruggere la tua frequenza di rimbalzo. Le persone giudicano il tuo sito principalmente in base al design e solo in seconda battuta per i contenuti.

Quindi, se il tuo sito ha questo aspetto...

Ugly website

... puoi aspettarti una frequenza di rimbalzo molto alta.

La tua pagina ha una pessima UX

Sì, il tuo sito deve avere un bell'aspetto, ma deve anche essere super facile da usare. Più è facile per gli utenti leggere i tuoi contenuti e navigare nel tuo sito web, più la frequenza di rimbalzo sarà bassa.

La pagina dà agli utenti ciò che stanno cercando

Proprio così: non tutti i rimbalzi sono "negativi", anzi, un rimbalzo può essere un segno che la tua pagina ha dato a qualcuno esattamente ciò che voleva.

Ad esempio, supponiamo che tu stia cercando una nuova ricetta di melanzane al forno.

Arrivi su questa pagina di ricette:

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Questa pagina contiene tutto ciò che ti serve per realizzare questa ricetta: ingredienti, istruzioni dettagliate e immagini.

Quindi, non appena metti le melanzane in forno, chiudi la pagina.

Anche se questa sessione di una sola pagina è tecnicamente un "rimbalzo", l'utente non abbandona la pagina perché il sito ha un pessimo design o una cattiva UX, ma perché ottiene ciò di cui aveva bisogno.

Come migliorare la tua frequenza di rimbalzo

1. Incorpora video di YouTube nella tua pagina

L'azienda di video hosting Wistia ha scoperto che aggiungere video alle proprie pagine ha più che raddoppiato il tempo medio di permanenza in pagina.

Adding videos doubled average time on page

Anche noi abbiamo notato che incorporare video diminuisce la frequenza di rimbalzo e aumenta il tempo di permanenza sulla pagina.

Infatti, di recente abbiamo analizzato la differenza nella frequenza di rimbalzo delle pagine con e senza video incorporati.

I dati mostrano che le pagine con video hanno una frequenza di rimbalzo significativamente inferiore (11%) rispetto a quelle senza video.

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Inoltre, tieni presente che questi video non devono necessariamente essere tuoi.

Puoi incorporare QUALSIASI video da YouTube che abbia senso per la tua pagina.

2. Distribuisci lungo la pagina delle "parole-ponte"

Le parole-ponte sono uno dei modi migliori per ridurre la frequenza di rimbalzo delle landing page e dei post del blog.

Ecco come funzionano.

Per prima cosa, individua una sezione della tua pagina che non è molto convincente. Io chiamo queste aree "Zone morte".

Quasi tutte le pagine di internet hanno queste piccole "zone morte" in cui gli utenti si annoiano e se ne vanno.

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Il secondo passo consiste nell'aggiungere una frase "ponte" che risalti e mantenga viva l'attenzione.

Ecco un esempio tratto da una delle mie pagine:

Bucket Brigade phrase

Vedi come funziona?

La parola "Infatti:" sprona il lettore a scoprire quello che rivelerò nella riga successiva.

Se aggiungi una manciata di parole di questo tipo ai tuoi contenuti, spingerai le persone a leggere fino in fondo ogni tua pagina, riducendo notevolmente la tua frequenza di rimbalzo.

Ecco altri esempi di parole-ponte che puoi provare:

  • Dai un'occhiata qui.
  • La domanda è.
  • In altre parole.
  • Questo mi ha fatto pensare che.
  • E la seguente statistica lo conferma.
  • Ecco un esempio.
  • Una storia veloce.

3. Migliora la velocità di caricamento

Un'analisi di Google su 11 milioni di landing page ha rilevato che una bassa velocità di caricamento è correlata a una maggiore frequenza di rimbalzo.

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Non dovrebbe essere una sorpresa. Dopotutto, le persone online sono estremamente impazienti.

Per questo motivo, ecco alcuni modi per rendere il tuo sito più veloce.

Come primo passo, devi raccogliere i parametri di riferimento per la velocità del tuo sito.

Ti consiglio l'utile e gratuito strumento PageSpeed Insights di Google.

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Questo tool assegna alla tua pagina un punteggio di velocità basato sul codice della pagina e sulla velocità di caricamento della stessa per gli utenti di Chrome.

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È interessante sapere il punteggio del proprio sito, ma questo dato, di per sé, non è di grande aiuto.

Per ottenere il massimo da questo strumento, controlla le raccomandazioni specifiche (chiamate "Opportunità") per velocizzare la tua pagina.

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Nel nostro caso, molti dei problemi di velocità di caricamento della nostra homepage sono dovuti a immagini di grandi dimensioni.

PageSpeed Insights – Image loading speed

Ora che disponi di un punteggio di riferimento e di consigli su come migliorare, segui queste best practice per accelerare la velocità di caricamento del tuo sito:

  • Comprimi le immagini: le immagini sono uno dei motivi principali per cui le pagine di un sito web caricano lentamente. Questo non vuol dire che devi iniziare a eliminare le immagini a destra e a manca, perché ognuna di esse ha una sua funzione. Utilizza, invece, uno strumento di compressione delle immagini (noi usiamo Kraken Image Optimizer) per ridurre drasticamente le dimensioni delle tue immagini.
  • Usa un provider di hosting veloce: il tuo hosting può fare la differenza nella velocità di caricamento del tuo sito. Quindi, se hai ancora un piano economico da 5 euro al mese, prendi in considerazione l'idea di passare a un host più performante.
  • Rimuovi i plugin e gli script inutilizzati: usa uno strumento come WebPageTest per ottenere una lista delle risorse che rallentano la tua pagina. Ed elimina tutto ciò che non usi o non ti serve.
Web Page Test – Detailed results

4. Usa il modello di introduzione PPT

Molte persone rimangono sulla tua pagina o la abbandonano in base a ciò che vedono "above the fold".

Above the fold

Ecco perché è estremamente importante catturare l'attenzione degli utenti non appena arrivano sul tuo sito.

E qual è il modo migliore per farlo?

Scrivere un'introduzione che faccia venire voglia all'utente di continuare a leggere.

Personalmente, utilizzo sempre più spesso il cosiddetto "modello PPT". I nostri dati interni dimostrano che è ottimo per ridurre la frequenza di rimbalzo (ed è molto semplice da implementare).

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Come puoi vedere, la prima "P" di "PPT" sta per "Promessa": prometti di fornire ciò che quella persona sta cercando.

Backlinko – Post Promise

Successivamente, gli fornisci la "prova" che può fidarsi di te e dei tuoi contenuti. Puoi citare la tua esperienza personale, i risultati ottenuti da un cliente o la tua formazione e le tue credenziali.

Ecco un esempio:

Backlinko – Post Proof

Infine, concludi con una "transizione". Questa transizione è come una frase-ponte che incoraggia l'utente a scorrere verso il basso.

Backlinko – Post Transition

5. Rendi il tuo contenuto super facile da leggere

Se i tuoi contenuti hanno questo aspetto...

Wall of text

... la tua frequenza di rimbalzo sarà alle stelle.

Difficile da leggere = nessuno lo leggerà

Ecco come rendere i tuoi contenuti facili da leggere (e da scorrere).

  • Tanti spazi bianchi: dai al tuo contenuto spazio per respirare. Questo significa utilizzare molti spazi bianchi intorno al testo, come qui:
Use lots of white space around content
  • Paragrafi scorrevoli: suddividi i paragrafi più grandi in sezioni di 1-2 frasi.
Skimmable paragraphs
  • 15-17px di carattere: se il tuo testo è più piccolo di così, le persone devono zoomare sui loro telefoni per riuscire a leggere i tuoi contenuti.
  • Sottotitoli di sezione: usa i sottotitoli per suddividere i tuoi contenuti in sezioni distinte. In questo modo è più facile per le persone scorrere i tuoi contenuti.
Font sizes and subheadings

6. Soddisfa l'intento di ricerca

Google è (di gran lunga) la prima fonte di traffico online.

Google is by far the number one traffic source

Ecco perché è importantissimo che tutte le tue pagine e landing page chiave soddisfino il Search Intent.

In altre parole: la tua pagina deve dare ai ricercatori di Google ciò che stanno cercando.

Altrimenti, gli utenti torneranno ai risultati di ricerca.

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E una pagina che non soddisfa l'intento di ricerca non è solo negativa per la frequenza di rimbalzo, è dannosa anche per la SEO.

Infatti, un'alta frequenza di rimbalzo e uno scarso tempo di permanenza in pagina possono danneggiare il tuo posizionamento su Google.

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Un buon esempio è una parola chiave come "migliori strumenti seo".

Come puoi vedere nei risultati di ricerca, praticamente ogni risultato è una lista di strumenti che le persone utilizzano e raccomandano.

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D'altra parte, una parola chiave come "SEO checker" porta alla scoperta di strumenti veri e propri, non di una lista dei preferiti di qualcuno:

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Quindi, se creassi una pagina con la lista dei miei "15 SEO checker preferiti", avrei lo 0% di probabilità di posizionarmi per questa parola chiave.

Perché?

Perché quella lista di strumenti non soddisferebbe l'intento di ricerca.

Se vuoi saperne di più sull'argomento, ti consiglio di leggere questo approfondito caso di studio SEO.

Search intent case study

7. Trasforma gli asini in unicorni

Per quanto tu possa lavorare duramente sulla tua frequenza di rimbalzo, avrai sempre pagine con un pessimo bounce rate ("Asini"), così come ci saranno pagine con un'ottima frequenza di rimbalzo ("Unicorni").

Trasformare gli asini in unicorni è uno dei modi più semplici per migliorare la frequenza di rimbalzo.

Vediamo come fare.

Per prima cosa, accedi al tuo account Google Analytics e seleziona "Pagine di destinazione".

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Clicca quindi sul pulsante "Confronto".

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Questo ti permette di confrontare la frequenza di rimbalzo di ogni pagina con la media del tuo sito.

Compare bounce rate against your site average

Vedi le pagine che presentano delle barre rosse?

Focus on improving your site's Donkeys

Sono i tuoi "asini". Se ti concentri sul loro miglioramento, puoi invertire la frequenza di rimbalzo complessiva del tuo sito in pochissimo tempo.

Ad esempio, posso vedere che questa pagina ha un'alta frequenza di rimbalzo.

/seo-services-statistics – Bounce rate

Quando analizzo questa pagina, vedo alcuni modi in cui potrei migliorare il contenuto.

Ad esempio, io elenco 10 statistiche subito dopo la sezione introduttiva.

SEO Statistics post – Intro section

Forse sarebbe meglio eliminare questa sezione per permettere alle persone di passare direttamente al contenuto della pagina.

Inoltre, ci sono alcuni paragrafi che sono un po' troppo lunghi.

Long paragraph example

Si tratta di ipotesi. Senza dati oggettivi, è difficile sapere esattamente perché la frequenza di rimbalzo di quella pagina è così alta.

Potrebbe essere perché la mia pagina non soddisfa l'intento di ricerca oppure il mio contenuto è difficile da leggere o forse la mia pagina ha un aspetto strano sui tablet.

Sono tutte ipotesi.

E senza i dati reali degli utenti, è impossibile sapere cosa sta succedendo.

Per capire perché molte persone rimbalzano da una pagina specifica, devi usare una mappa di calore.

A proposito di mappe di calore...

8. Usa i dati delle mappe di calore (heatmap) per migliorare le pagine di destinazione principali

Le mappe di calore sono un ottimo modo per vedere come le persone utilizzano il tuo sito e interagiscono con esso (soprattutto se vuoi capire perché molte persone rimbalzano dalla tua pagina).

Esistono un milione di strumenti per le mappe di calore, ma i miei preferiti sono CrazyEgg e Hotjar.

Heatmap tools

Indipendentemente dallo strumento per le heatmap che scegli, funzionano tutti più o meno allo stesso modo: devi aggiungere un piccolo frammento di javascript al tuo sito affinché lo strumento possa iniziare a tracciare il modo in cui le persone leggono, cliccano e scorrono la tua pagina.

CrazyEgg heatmap

Ad esempio, puoi vedere che in questa pagina del nostro sito MOLTE persone cliccano sul link indicato, che si trova nella parte alta della pagina.

CrazyEgg – Heavily-clicked link

Ottenere questo tipo di coinvolgimento nella parte superiore della pagina è un ottimo modo per ridurre la frequenza di rimbalzo.

Al contrario, pochissime persone interagiscono con la nostra barra laterale.

CrazyEgg – Low-click sidebar

Per questo motivo, potrei decidere di rimuoverla del tutto: se nessuno ci clicca sopra, la mia barra laterale è solo una distrazione.

Quindi, come puoi vedere, i dati delle mappe di calore sono SUPER utili.

Probabilmente sai già che i link interni sono ottimi per la SEO.

Ma forse non sai che possono anche migliorare la tua frequenza di rimbalzo.

Il motivo?

I link interni inviano le persone ad altre pagine del tuo sito.

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In altre parole, aumentano naturalmente le pagine visualizzate.

Inoltre, non appena l'utente visita un'altra pagina, se abbandona il sito non conta più come rimbalzo.

Ad esempio, qui utilizzo molti link interni:

Internal links example

Come puoi vedere, questi link interni non sono stati inseriti in modo forzato. Questi link interni sono stati pensati per aiutare gli utenti a trovare i contenuti utili del mio sito.

Il fatto che aiutino anche la mia frequenza di rimbalzo e la SEO è solo un bonus.

Un consiglio: fai in modo che i link interni (ed esterni) si aprano in una nuova scheda. In questo modo, gli utenti non abbandonano la tua pagina quando cliccano su un link.

10. Impressiona i visitatori con un design straordinario

Ho già detto che le persone abbandonano le pagine con un pessimo design.

Ma quello che non ho detto è che un design FANTASTICO può far sì che le persone rimangano incollate alla tua pagina.

Quindi, se il design del tuo sito è semplicemente nella media, prendi in considerazione di investire in un design straordinario.

Ad esempio, abbiamo utilizzato un design personalizzato per la nostra guida all'email marketing.

Backlinko – Custom Post Design

E se confrontiamo questa pagina con un normale post o articolo di blog, il design si distingue davvero.

Un design professionale è uno dei motivi principali per cui questa pagina ha una frequenza di rimbalzo bassissima.

/email-marketing-guide – Low bounce rate

11. Usa un indice (con "Jumplink")

Se vuoi ottenere link e condivisioni sui social, non c'è niente di meglio di un contenuto lungo (long-form).

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Detto questo, il long-form ha un grosso problema: è davvero difficile trovare un consiglio, una strategia o un passo specifico al suo interno.

Ad esempio, questa lista di tecniche SEO è di oltre 6.500 parole.

Backlinko – SEO Techniques Post

Ciò significa che trovare una tecnica specifica in questo post sarà un incubo.

E se un utente non trova quello che cerca in circa 3 secondi, probabilmente abbandonerà il sito.

È qui che entra in gioco l'indice.

Un indice aiuta gli utenti a trovare IMMEDIATAMENTE la cosa principale che cercano nella tua pagina.

SEO Techniques Table Of Contents

Cliccando su un link nell'indice, gli utenti passano direttamente a quella sezione.

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12. Ottimizza la tua UX mobile

Secondo Search Engine Land, il 57% di tutto il traffico online proviene da dispositivi mobili.

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Quindi, se vuoi avere una bassa frequenza di rimbalzo, il tuo sito deve funzionare DAVVERO bene su smartphone e tablet.

Ecco come fare.

Per prima cosa, verifica l'aspetto del tuo sito su diversi dispositivi mobili. A tal fine ti consiglio uno strumento gratuito chiamato mobiReady.

MobiReady

Successivamente, devi provare il tuo sito utilizzando diversi dispositivi. In questo modo potrai assicurarti che ogni link e pulsante funzioni.

Noi utilizziamo e consigliamo BrowserStack per i test sui dispositivi mobili.

Browserstack – Backlinko Website

Questo strumento ti permette di vedere il tuo sito con decine di dispositivi, sistemi operativi e browser popolari.

13. Linka post e articoli correlati

Se vuoi evitare che le persone rimbalzino dai tuoi post, prendi in considerazione la possibilità di linkare altri contenuti del tuo sito.

Si tratta di un metodo simile al linking interno, con la differenza che metti in evidenza dei post specifici che i tuoi visitatori potrebbero voler leggere successivamente.

Ad esempio, il blog Drift ha una sezione di post correlati alla fine di ogni post:

Link to related posts and articles

In questo modo, dai agli utenti qualcosa da fare dopo aver finito di leggere il tuo post. E se la maggior parte di loro resta sul tuo sito, la tua frequenza di rimbalzo diminuisce.

14. Usa i popup di uscita

Forse hai letto che i popup possono aumentare la frequenza di rimbalzo.

People are growing increasingly intolerant of popups

Ed è vero (almeno per quelli che interrompono la navigazione e infastidiscono gli utenti).

Ma c'è un'altra categoria di popup, chiamata "Exit-Intent Popup", che possono effettivamente RIDURRE la frequenza di rimbalzo.

A differenza dei popup classici, quelli di uscita compaiono solo quando l'utente è in procinto di lasciare la tua pagina.

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Quella persona se ne andrà comunque, giusto? Quindi non hai nulla da perdere lanciando un popup.

In effetti, i nostri dati interni dimostrano che i popup in entrata riducono leggermente la frequenza di rimbalzo.

Il che, se ci pensi, ha senso.

Supponiamo che il 50% dei tuoi visitatori abbandoni la tua pagina.

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Decidi di testare un popup di uscita. Il 10% delle persone che vedono il popup inserisce la propria email e converte.

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Vedi come funziona? Questo semplice passo ha ridotto la frequenza di rimbalzo della pagina del 10%.

Inoltre, come bonus, otterrai un sacco di iscritti in più alla tua mailing list.

15. Proponi un upgrade dei contenuti

L'upgrade dei contenuti è un lead magnet super specifico.

Ecco come funziona: invece di offrire lo stesso ebook a tutti i visitatori, proponi un contenuto extra, che sia al 100% correlato a ciò che la persona sta leggendo.

Ad esempio, nella nostra guida sulla SEO on-page, abbiamo una call to action che offre ai visitatori una checklist sulla SEO on-page.

On-page SEO checklist download

E poiché l'upgrade dei contenuti è SUPER specifico, il nostro tasso di conversione è eccezionale.

Non c'è bisogno di dire che tutti coloro che si iscrivono per ricevere dei contenuti di livello superiore non sono più un rimbalzo, quindi è un vantaggio per tutti.

Se non vuoi creare una checklist da allegare a ogni post, puoi offrire una versione PDF del contenuto che gli utenti stanno leggendo.

Ecco un esempio:

Offer a PDF version of the post

Secondo la mia esperienza, i PDF dei blog post come questi non convertono bene come le checklist, ma di solito danno risultati migliori di un generico lead magnet.

Continua ad imparare

La guida definitiva all'ottimizzazione del tasso di conversione: aumentare le conversioni è uno dei modi più efficaci per migliorare la frequenza di rimbalzo. Dopotutto, quando una persona converte, il rimbalzo è automaticamente scongiurato. Questa guida ti mostrerà come utilizzare i test A/B e altre tecniche per ottenere più conversioni sul tuo sito web.

Perché la frequenza di rimbalzo è così importante (consigli degli esperti per comprenderla appieno): uno sguardo molto approfondito sulla frequenza di rimbalzo e alcuni modi per abbassarla utilizzando Google Analytics.

8 motivi per cui il tuo sito potrebbe avere un’alta frequenza di rimbalzo: scopri le principali cause di una frequenza di rimbalzo alta e i consigli per raggiungere una frequenza di rimbalzo ideale. 

Questo post è stato pubblicato originariamente sul sito backlinko.com.

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Brian Dean è un esperto SEO e imprenditore di fama internazionale. Il sito web che ha lanciato, backlinko.com, è la fonte principale di notizie e consigli sulla SEO e il marketing. Non esitare a contattarlo su Twitter scrivendo all‘account @backlinko!