Cosa accadrà nel 2017? 12 (+1) Esperti ci svelano le loro Previsioni
Il 2016 è stato un anno davvero intenso per il web marketing, ci sono stati molti cambiamenti importanti (come il nuovo aggiornamento di Google Penguin), abbiamo visto assestarsi molti fenomeni (come il predominio del formato video su tutte le piattaforme social e il mobile first), e neanche quest’anno la Link builing o la SEO sono morte.
A cosa dobbiamo prepararci?
Nel marketing vince chi è capace di anticipare i trend, “annusare” i cambiamenti del mercato, pianificare strategie in grado di rispondere alle nuove esigenze dei clienti e cavalcare i fenomeni più remunerativi.
Per creare strategie davvero efficaci, quindi, bisogna tenere l’orecchio incollato ai mercati, per intercettare prima dei concorrenti le tendenze che la faranno da padrone nel proprio settore.
Quale occasione migliore per interrogarsi sui trend del web marketing per il 2017?
Questo è il momento dell’anno tradizionalmente dedicato alle previsioni, e quindi anche noi di SEMrush vogliamo scoprire, insieme a grandi esperti del settore, come prepararci alle novità che, sicuramente, ancora una volta, scuoteranno il web.
Ho chiesto a 12 esperti che cosa si aspettano per il 2017, in base alla loro esperienza quotidiana (i bisogni dei clienti di cui sono testimoni, le novità nelle risposte dei motori di ricerca, le iniziative e gli esperimenti dei Big del web), alle notizie che circolano nel settore e facendo appello anche alla loro immaginazione.
Come può cambiare ancora il web marketing, in cosa evolverà nei prossimi mesi? Troverete le previsioni degli esperti per il 2017 relative a 4 macroaree: SEO, Ecommerce, Content Marketing e Social Media.
Un po’ come un Oroscopo del Digital marketing, ecco le 12 previsioni per i prossimi 12 mesi!
[UPDATE: Bonus extra: ho incontrato un tredicesimo esperto, ispirato da questo articolo, che mi ha raccontato cose talmente interessanti a proposito di quello che pensa che accadrà nel 2017 che non potevo non includerlo in questo post! ]
SEO: HSO, featured snippet, AMP e 'Mobile only'
Jacopo Matteuzzi
"Il trend del 2017 sarà la graduale trasformazione della SEO in quella che io chiamo HSO (Human Search Optimization), ovvero nell’ottimizzazione per la ricerca umana. Cosa intendo? In due parole: l’intelligenza artificiale fa oggi parte dell’algoritmo di Google. Ciò significa che l’intelligenza del motore di ricerca si avvicinerà sempre più a quella di un essere umano, almeno dal punto di vista dell’acquisizione della conoscenza tramite autoapprendimento.
Per questa ragione, la SEO sarà sempre meno un’attività fine a se stessa, ma dovrà integrarsi maggiormente con altre strategie e azioni finalizzate a raggiungere obiettivi comuni, come usabilità, copywriting persuasivo, marketing a risposta diretta, neuromarketing, eccetera. Le ricerche vengono fatte da esseri umani, e l’obiettivo di Google è la loro soddisfazione. Quindi, più Google diventa “intelligente”, più dovremo essere capaci di soddisfare i nostri utenti da ogni punto di vista, non solo limitarci ad applicare le procedure SEO classiche (sebbene queste ultime continueranno ad avere valore).
Chi fa SEO dovrà necessariamente espandere il suo campo di studio e di applicazione verso nuovi orizzonti, come la comprensione del vero intento di ricerca e la soddisfazione dei bisogni delle persone.
HSO is the new SEO!"
Dario Ciracì
"Seguendo i trend di Google già visibili dal 2016, penso che il prossimo anno vedrà il proliferare di siti in https e di siti/pagine AMP ( accelerated mobile pages). Questo è quanto Google vuole lato usabilità, più che a livello SEO. Ora, se l'implementazione massiva di https e amp impatterà sulla SEO non possiamo saperlo, ma credo che avrà impatti davvero marginali.
Una cosa che invece penso potrà impattare sui risultati organici, e non in modo del tutto "positivo", sarà l'aumento di risultati "featured snippet", risultati cioè, estratti direttamente da una pagina presente in serp, per una query digitata dall'utente e che rispondono direttamente in un box informativo, senza che l'utente abbia necessità a cliccare sul risultato di ricerca. Abbiamo visto già quest'anno un aumento di tali risultati in questo senso e probabilmente ne vedremo ancora di più nei prossimi mesi. Non possiamo sapere quanto e in che modo impatteranno sul traffico organico dei siti, ma credo che - complessivamente - riceveremo meno traffico organico su ricerche di tipo informativo.
Terzo e ultimo aspetto, l'assistente virtuale. Benché siamo ancora lontani dall'adozione del Voice Search, è la direzione in cui Google si sta muovendo ed anche il futuro del web, vedi anche prodotti già in vendita come Google Home ed Amazon Echo. Sicuramente non avrà un grande impatto per il 2017 ma è un trend da osservare e monitorare perché ciò che ora sembra ancora molto "distante" è in realtà più vicino di quanto possiamo immaginare".
Francesco Margherita
"È periodo di guardare avanti e fare previsioni, tutte rigorosamente già avverate. Il 2016 è stato un anno in continuità con una tendenza ormai sempre più lontana dall’essere una semplice lettera di intenti: Google è ogni giorno più un motore di risposta che di ricerca. Se vuoi capire come cambia e si evolve, basta che dai un’occhiata alle serp, sempre più dettagliate, spesso tali da non richiedere neppure il click su uno dei risultati. Penserai che è un disastro per chi fa il mio lavoro, invece io lo vedo più come un invito a cercare la definizione da un lato e il punto di vista dall’altro. Google premierà con la posizione zero, o se preferisci col “featured snippet” chi la dice tutta e subito in modo chiaro e stringato, ma allo stesso tempo vorrà pagine web che si aprono presto e aggiungono valore, quindi oltre al definire oggetti di conoscenza dovrai trasformarti in un detective e studiare le intenzioni di ricerca in modo sia approfondito che trasversale.
I link perderanno importanza? Google esegue test continui per capire quali pagine web rispondano meglio di altre alle ricerche degli utenti. Quando le trova, le posiziona bene anche se non hanno link in ingresso. Il problema è che non le vede sempre e per altro non sempre siamo capaci di fare meglio degli altri. In questi casi i vecchi segnali come i backlink continuano a fornire una spalla valida al motore di ricerca, tuttavia Google sa che i link builder più raffinati mirano a fare una link building che non sembri tale, quindi continueranno a studiare il modo di abbassarne la rilevanza. Ci sono riusciti? Ancora no, ma stai certo che ci riusciranno, quindi se vuoi un buon suggerimento per il 2017, prova a guardare attraverso le serp… e vedi che succede".
Gaetano Romeo
"Ci risiamo, come ogni anno ci ritroviamo a fare il punto della situazione per quanto riguarda l’anno passato, ma soprattutto cerchiamo di capire quali saranno le tendenze dell’anno successivo. Non avendo la sfera di cristallo e partendo dal concetto che queste previsioni non vengono quasi mai azzeccate, provo a dare la mia opinione, ma basandomi su fatti concreti. In Italia abbiamo avuto la fortuna di avere ospiti dell’ evento SMXL a Milano alcuni dei massimi luminari mondiali che hanno detto la loro, io ho cercato di estrapolare quello che secondo me è realmente plausibile.
Il primo reale cambiamento, se di cambiamento si può parlare, sarà la sempre più crescente presenza del concetto di mobile: passeremo dall’attuale Mobile first a Mobile only. L’impegno di Google verso questa direzione mi pare abbastanza evidente, come evidente pare il fatto che nel 2017 prenderanno in considerazione prima la versione mobile di quella desktop di un sito. Cosa significa questo? Pensate prima alla versione mobile e poi a quella Desktop. Di conseguenza occhio alla crescita continua delle ricerche vocali.
Il contenuto vedrà probabilmente aumentare la sua importanza, abbiamo sentito spesso il concetto Content is the king, a quanto pare il concetto di storytelling trasformerà questo concetto in Content is the whole kingdom (forse un po’ troppo esagerato). Personalmente sono stato uno dei primi SEO vecchio stampo ad accettare l’importanza dei contenuti, ma andiamoci con i piedi di piombo e non esageriamo, la SEO rimane pur sempre una disciplina tecnica. In generale un contenuto di qualità è quello che risponde in maniera esaustiva al search intent dell’utente".
Roberto Serra
"Nel 2017 mi aspetto che la SEO diventi sempre più competitiva all'interno più competitivi all'interno di nicchie specifiche. Immagino anche che diminuirà l'attività sulle chiavi a grande concorrenza, dovuto alle azioni che sta svolgendo Google AdWords (si sta portando via tutto!). Infine, dai SEO mi aspetto che si specializzino sulle chiavi a coda lunga, ormai una necessità per rispondere efficacemente alle richieste degli utenti".
E-commerce: Nuove piattaforme, chat, pulsanti social e local marketing
Maurizio Palermo
"Una cosa che permetterà agli ecommerce di crescere ancora è la realizzazione di siti ecommerce vetrina, per attività locali, finalizzati più che alla vendita on line a quella offline. Anche chi non ha un reale interesse a vendere online, dovrà manifestare la propria presenza con un ecommerce anche solo per poi farsi visitare off line. Quindi vedremo aumentare oltre il fenomeno dello Showrooming (visito il negozio e poi compro on line), anche quello del Webrooming (visito il sito e poi compro in negozio).
La gestione avanzata dei dati è un altro trend che permane e contribuirà a migliorare la user experience, quindi sempre di più nei risultati di ricerca i clienti vedranno i prodotti che corrispondono ai loro desideri e bisogni. In questo modo gli e-commerce avranno clic più qualificati con un naturale aumento delle vendite. Questo sarà un vantaggio anche per noi SEO e SEM perché porterà compagne con un più alto ritorno sull’investimento.
I pulsantI Compra su social come Facebook, Instagram e Twitter, anche se non sono riusciti a decollare, non verranno abbandonati perché queste funzionalità e-commerce sono in fase di sperimentazione costante da parte dei social networks. Quindi penso che la cosa continuerà a svilupparsi nel 2017.
Le chat sono un elemento chiave del customer care, ma probabilmente diverranno qualcosa di più, saranno sempre più sofisticate ed interattive per ingaggiare sempre più direttamente il cliente. La velocità sarà sempre un elemento cardine, la novità potrebbe essere data dall'intravedere una sorta di bozza della pagina richiesta in attesa del caricamento definitivo, in questo modo anche durante il caricamento di pagine complesse il cliente avrà un'idea di cosa vedrà alla fine. Per il mobile non c'è molto da dire, bisogna fare tutto. :)"
Francesco Antonacci
"Per il 2017 punto sostanzialmente su 3 trend: Branding, Logistica, Local Marketing. Sarà un anno molto delicato per l'Ecommerce che sancirà un gap ancora più netto tra i big player e tutti gli altri siti. Bisognerà lavorare molto sul proprio branding attraverso una comunicazione più naturale, vera e spontanea. Gli utenti ormai sanno perfettamente come muoversi, conoscono i leader di settore e hanno abitudini di acquisto sempre più marcate. Chi è abituato ad acquistare su Amazon continuerà a farlo perché Amazon non sbaglia un colpo. Ecco, la qualità fa la differenza e a mio modo di vedere la battaglia dell'Ecommerce oggi la vince chi può contare su una struttura organizzativa e una logistica importanti. Non si può più improvvisare e non è più soltanto questione di SEO e di Digital marketing.
Ciò non vuol dire che per le piccole e medie aziende non ci sarà più spazio, anzi. Il primo trend che vedo è proprio in direzione delle piccole e medie aziende e si chiama Local Marketing. Chi ha un brand riconosciuto in ambito locale non dovrebbe perdere l'occasione di trasferire anche sul web la popolarità ottenuta offline. Secondo me è questa la sola possibilità per vedere l'ingresso di nuovi siti rivelazione nel settore Ecommerce".
Andrea Boscaro
"Tra i trend che immagino nel 2017 vi sarà indubbiamente una accelerazione della pubblicità pay-per-click per tre ragioni: lo sbarco in Italia della piattaforma self-service di Amazon in combinazione con il boom della presenza di aziende in qualità di merchant sul marketplace, il lancio anche in Italia di Audience Network (la rete “Google Display Network” di Facebook) e la crescente granularità con cui sempre più il social network consente una pianificazione a performance (lead generation ads, cost per sales, custom conversions, …).
Tale crescita rappresenterà non una perdita di quota di mercato da parte di Google, ma un aumento del volume d’affari determinato dalla maturità del settore e dalla lunga coda di inserzionisti favorita dal ruolo anti-ciclico che per certi versi il digitale sta offrendo alle imprese e dalla possibilità che viene loro offerta di creare campagne totalmente integrate nella user experience del media pianificato così da richiedere minori sforzi e costi inferiori in sede di modifica del sito.
Come attrezzarsi per questo cambiamento? Come sempre, a fare la differenza saranno le aziende che avranno una solida padronanza dei percorsi di conversione grazie all’uso dei dati della web analytics: per questo motivo, l’invito è ad utilizzare i primi mesi del 2017 per controllare i tracciamenti e prepararsi a nuove e migliori opportunità di acquisizione dei contatti così da trasformare il digitale in una leva competitiva nei confronti del mercato".
Content Marketing: Hyper content e integrazione di formati a 360°
Cristiano Carriero
"Mi sbilancio: credo che la tendenza del 2017 sarà l’hyper content, o se vogliamo dargli un nome italiano, l’iper-contenuto. Ad oggi si trova ancora molto poco, su Google, riguardo questa materia, ma credo sarà una tendenza inevitabile. Un iper-contenuto sta tra il content marketing e lo storytelling, è una narrazione che prevede arti e linguaggi differenti all’interno dello stesso media.
Non me la sento di dire che sarà solo l’anno dei video, perché il 2017 non farà altro che confermare il trend del 2016 (anche per questo le compagnie telefoniche iniziano a regalare video gratis, si sono rese conto che il consumo dei giga non può essere condizionato dall’impossibilità di vedere un video). Penso però che i video, come le infografiche, come il fumetto e molto altro conviveranno sempre più spesso all’interno di un contenuto, un iper-contenuto, appunto. Se negli ultimi anni il web ha vissuto una sorta di involuzione “artistica” a favore della user experience, della velocità di apertura di un sito e dell’informazione rapida (fino all’Istant article di Facebook), nei prossimi anni prevedo un’esplosione di prodotti come le long-form e in generale di articoli di grande spessore qualitativo, sia nel testo che nella scelta di immagini e video originali. E questo non solo per progetti complessi (sarebbe storytelling), ma anche per singoli post.
Il contenuto inizierà a lasciare spazio all’hyper-content, se non lo sta già facendo".
Riccardo Esposito
"Io lavoro nel mondo del blogging e posso parlare del mio punto di vista. Oggi fare content marketing vuol dire sfruttare ogni soluzione possibile per dare risposte sensate alle domande. Prendo come esempio l'elemento cardine della mia attività: l'articolo di un blog. Come migliorare questo punto?Scrivendo articoli degni di nota, ma integrando anche altri contenuti. Ad esempio ciò che riguarda il visual, in particolar modo infografiche e video. Ma non solo, puoi integrare il tutto con dei podcast. Come scegli queste soluzioni? A caso? No, devi soddisfare le esigenze del pubblico. Il content marketing applicato al blogging oggi è questo: andare oltre la scrittura, puntare sulla soluzione migliore per dare una risposta capace di superare ciò che hanno fatto i competitor.
Cosa faccio io con i miei contenuti? Analizzo le query, cerco di capire cosa vogliono le persone, studio i risultati che hanno già ottenuto buoni risultati e cerco di capire cosa manca. Cosa posso aggiungere. A volte basta una buona organizzazione di quello che già è noto per fare la differenza. Pensa alle tabelle, alle grafiche che riassumono e sintetizzano i numeri. Molti blogger pensano che il content marketing riguardi l’importanza delle informazioni. Spesso, invece, devi togliere e ridefinire quello che già è stato detto. Per facilitare il trasferimento dei dati".
Social Media: Bot, Live video, UGC, Custom content Marketing e Realtà aumentata
Veronica Gentili
"Probabilmente il 2017 sarà un anno di presa di coscienza per moltissimi brand che hanno preso fino ad oggi il web sotto gamba, credendo che basti avere un sito web e una pagina Facebook per generare business in questo spazio. La Rete sta maturando e la concorrenza inizia a farsi sentire, per cui diventerà centrale avere una strategia che integri più canali e strumenti, tutti quelli che i nostri clienti abitano nel loro customer journey, per restare e crescere. I video saranno sempre più centrali nella dieta digitale degli utenti ed i brand dovranno imparare non solo a generare contenuti di valore e ad implementare anche questi formati nelle loro strategie, ma ad agire...live. L'istantaneità dei contenuti ed in particolare i live video vedono sempre più investimenti da parte dei maggiori social media e sempre più consensi da parte delle persone; intelligenza artificiale, bot in particolare e realtà aumentata (visto che giocattolino sta costruendo Zuckerberg?) saranno il trend del nuovo anno, tecnologie da tenere in altissima considerazione per avvicinare clienti e mantenere i clienti acquisiti".
Marina Pitzoi
"Quale sarà il trend più importante nel 2017 relativamente ai Social media? Io scommetterei su diversi, tra cui: il Multi-Channel Marketing, creare contenuti vicini agli utenti, prestare attenzione ai contenuti prodotti dagli utenti (UGC) e il live streaming.
Per quanto riguarda il Multi-Channel Marketing: è l'abilità da parte delle aziende di interagire e comunicare con gli utenti su più piattaforme, sia che si tratti di social come Instagram e Snapchat che di app di messaggistica come Facebook Messenger.
La fidelizzazione degli utenti attraverso i social sarà uno dei must. Creare contenuti vicini agli utenti (custom content Marketing), infatti, sarà fondamentale per sviluppare un messaggio adatto al pubblico di riferimento. Si vedrà il contenuto come forma di interazione in modo da instaurare una relazione duratura e continua nel tempo.
Tra i Trend del 2017 gli UGC (User Generated Content) la faranno da padroni. Osservare le conversazioni, recensioni e contenuti prodotti dagli utenti in rete attorno ad un prodotto o servizio, permetterà di avere una mole di dati da analizzare. Di conseguenza sarà facilitato lo studio del target e veicolare campagne advertising social ad hoc.
Nel 2017 le piccole aziende locali come ristoranti e bar faranno uso del live streaming, per raccontare quello che accade in azienda in modo da attirare un pubblico più ampio".
Il 2017 si preannuncia quindi un anno carico di opportunità per chi vorrà sperimentare e aprirsi alle novità tecnologiche che ora sono in fase di testing ma che presto saranno una realtà. Tutti gli esperti con cui ho parlato coincidono sulla necessità di focalizzarsi sull'utente, sull'avere un approccio multi canale e sull'implementazione di tecnologie in grado di accompagnare il cliente in ogni fase del percorso d'acquisto.
[UPDATE: Bonus - Il 13° Esperto...]
Andrea D'Ottavio
"Già nel 2016 stiamo assistendo a diverse novità che lasciano presagire un 2017 particolarmente attivo. Si parla tra gli altri di ads nel live stream dei video. Facebook punta moltissimo sui live e probabilmente l'introduzione degli ads nei video sarà una nuova interessante opportunità per gli inserzionisti. Poi ci sono i chatbots e se Mr. Zuckerberg tiene fede all'affermazione che ha fatto poco tempo fa (prima che un business raggiunge un miliardo di utenti ha poco senso pensare a come monetizzarlo) ci possiamo aspettare anche qui novità pubblicitarie interessanti. Facebook Messenger ha da poco superato proprio il fatidico miliardo...
Ma a parte gli strumenti, le nuove funzionalità disponibili e le possibilità in termini di digital marketing che questi comportano, credo che la vera opportunità sia per le aziende di lasciarsi andare e ispirarsi finalmente a... Jack Nicholson! Si, ma non il Jack nelle vesti di attore ma in quelle di playboy. Come ho avuto modo di raccontare di recente nel talk del global meetup organizzato proprio da SEMrush, se le aziende vogliono davvero raggiungere ritorni significativi e misurabili devono finalmente strutturare le attività nei digital media seguendo funnel a 3 livelli (audience, engagement, conversion), evitando di disperdere energie, tempo e investimenti in attività spesso portate avanti senza una strategia chiara e senza la consapevolezza che i social media, in particolare, sono completamente diversi dalle piattaforme query based, come Google & co.
Last but not least, come direbbero dalle mie parti: "Empowering clients". Non limitarsi a portare i pesci ma insegnare a pescare. Le aziende oggi, dopo anni di investimenti nei social e, quindi, anche di esperienza e maggiore know-how, hanno voglia di imparare a fare, non si accontentano dei risultati portati da altri. Sono interessati ad imparare come gestire direttamente i propri social assets ma vogliono essere guidati. Una attività che ad esempio ho iniziato a svolgere proprio ultimamente, aiutando aziende e manager come mentor e coach nel digitale".
Tu che cosa ne pensi? Quali trend credi la faranno da padrone nel 2017?
Sbilanciati anche tu! ;)