La mia opinione su Penguin 4.0: così cambia la Link Building

Gaetano Romeo

ott 14, 20164 min di lettura
La mia opinione su Penguin 4.0: così cambia la Link Building

Google aggiorna in modo sostanziale il suo Algoritmo: cosa cambia?

Faccio il mio esordio sul blog di SEMrush riprendendo il mio intervento fatto il 3 ottobre per l'evento "Pillole di Da Zero a SEO", nell'ambito di un gruppo Facebook che nasce come luogo di discussione e confronto per tutti coloro che desiderano imparare da zero la SEO o approfondire le loro conoscenze sull'argomento.

Visto che la Link building è il core business delle nostre agenzie SEO mi sembrava utile dare il mio punto di vista sugli effetti che sta avendo e avrà il nuovo aggiornamento di Google, il  Pinguino in versione live.

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire in cosa consiste realmente l'attività di Link building.

Anche se è fondamentale avere pagine ottimizzate, raramente ciò è sufficiente per ottenere i risultati desiderati. L’ottimizzazione off-page (al di fuori delle nostre pagine), riguarda essenzialmente la gestione dei link su altri siti che puntano al nostro.

Quindi per essere sicuri di fare un buon lavoro bisognerebbe sempre:

  • Assicurarsi di cosa funziona già sul sito.
  • Valutare le risorse che potrebbero linkare verso il nostro sito.
  • Fare in modo che la Link Building sia una delle strategie e non la sola strategia.

Non tutti i link ovviamente sono uguali, una Fiat Panda ed una Ferrari sono entrambe automobili, ma appartengono a categorie decisamente diverse. Per far in modo che la tua campagna di link building sia performante e /o non catastrofica (ovvero penalizzante), un buon link dovrebbe sempre rispettare queste caratteristiche:

  • Provenire da fonte autorevole. Qui vale il concetto su cui si basa il web: i links sono la base del web stesso, ma non tutti sono uguali: un link dal sito della Repubblica sarà più autorevole di un link proveniente dal sito di tuo cugino.
  • Elevato TRUST. Si collega al concetto già espresso di autorevolezza: il TrustRank è una analisi dei link e dei contenuti di un sito internet che permette di capire quali sono i siti internet autorevoli e quali quelli di Spam.
  • Lingua. Fattore al quale molti professionisti non prestano la sufficiente attenzione, ma in realtà è di basilare importanza poiché un link nella stessa lingua rappresenta un reale approfondimento alla notizia.
  • Variazione di IP e Classe C. Le classi di indirizzi IP (o classful addressing) sono una formalità per caratterizzare lo spazio di indirizzamento IPv4. La classe C consiste nei primi tre byte che rappresentano la rete; l'ultimo gli host per ogni rete. Per forza di cose se hai 100 siti tutti sullo stesso IP e con la stessa classe C che si linkano tra loro per Google sarà facile beccarti.
  • Appartenenza alla stessa nicchia. Questa dovrebbe essere la conditio sine qua non di ogni campagna di link building: ricevere link dalla stessa nicchia di mercato rende la tua strategia molto più efficace.
  • Distribuzione ragionata degli Anchor Text. Se pensi di impostare la tua campagna di Link building soltanto con anchor secche di tipo commerciale, probabilmente nell'immediato avrai ottimi risultati, ma alla lunga sarai spazzato via dai risultati di ricerca. Quindi devi organizzare i tuoi link in entrata in maniera ragionata, intelligente e ottimamente distribuiti tra URL, Brand, keywords secca, keywords più brand etc.
  • No links a raffica. Questo passaggio rappresenta l'ABC della Link building: se il sito in questione fino a ieri non riceveva links e adesso che ci lavori tu ne riceve centinaia, capisci da solo che qualcosa non va, che dici?
  • No scambio links diretto. Non perché non funzioni, ma semplicemente perché è lo schema più facile da beccare.
  • No Directory. Stesso discorso di sopra.
  • No farm links. Ti ricordi i contenitori di Links tipo tuttogratis? Chiediti perché non no lo vedi più in SERP.
  • Presenza o meno del tag nofollow. Non ti fare troppe menate, linka chi ritieni una risorsa utile per l'utente.
  • Indirizzare i link in profondità e non solo verso la home e/o viceversa. Sempre per un discorso di naturalità della tua campagna, cerca di distribuire su tutto il sito i link in entrata.

Cronistoria dell'algoritmo Penguin

  • 24 aprile 2012 Calendario dei Maya SEO
  • 25 maggio 2012 Penguin1.1
  • 5 ottobre 2012 Mini update
  • 21 maggio 2013 Penguin 2.0 in tutto il mondo
  • 17 ottobre 2014 Penguin 3.0
  • 10 Dicembre 2014 3.1
  • 23 settembre 2016 Penguin 4.0

La storia di Penguin cambia in data 23 settembre 2016 quando effettivamente smette di essere un filtro di penalizzazione ed inizia ad essere parte integrante dell'algoritmo stesso.

Dunque cosa cambia fondamentalmente? 

Penguin non è più un filtro, ma parte integrante dell’algoritmo, ciò permette questo concetto di Real time.

Le penalizzazioni saranno granulari, ma attenzione a questo concetto: non confondere questa teoria con il fatto che solo una parte del sito sarà penalizzata, semplicemente perché essendo live l'algoritmo intercetterà i tuoi link "sporchi" poco per volta, quindi al momento ti penalizzerà solo il link incriminato, ma se hai fatto una link building al limite del decente, prima o poi tutto il sito sarà colpito dallo Tsunami.

Per lo stesso concetto dovrebbe essere più facile risolvere problemi di penalizzazione in quanto non bisogna aspettare 2 anni per un prossimo update!

Quindi come cambia il modo di fare Link building?

NON CAMBIA (se hai lavorato in maniera corretta, come spiegato ad inizio articolo).

La mia esperienza con Google Penguin

Internamente alla nostra agenzia non abbiamo avuto casi emblematici da poter raccontare in quanto, come già detto, lavorando in maniera corretta e come ho descritto, non dovresti avere mai grossi problemi.

Posso parlarti dei casi che abbiamo risolto per clienti che erano stati penalizzati e hanno chiesto il nostro supporto. Le problematiche più evidenti da registrare sono spesso:

  • No variazione di Anchor text.
  • Links a raffica.

Come comportarsi in questi casi?

Quello che dovresti sempre fare, a prescindere da una penalizzazione, è una Link Audit del sito. Attraverso questa dovresti conoscere la situazione del portale che sarà oggetto di una campagna di Link building. Così facendo eviterai di:

  1. Rimandare già link che il portale possiede.
  2. Capire come e dove poter intervenire con Anchor di tipo commerciale.
  3. Se è il caso capirai che la tua campagna deve iniziare con link solo di tipo Brand e URL perché il sito riceve al momento solo anchor commerciali.

Così non dovresti incappare nelle penalizzazioni di Google Penguin, ma se ti dovesse capitare un sito penalizzato non disperare: controlla la segnalazione nella  Search Console, i link sospetti potresti provare a toglierli manualmente. Se non ci riesci segnalali direttamente a Google. Adesso dovrebbe essere più veloce "il perdono".

Ovviamente ti ho spiegato in maniera rapida come agire e come fare un audit, magari un mio prossimo articolo su SEMrush potrebbe essere dedicato proprio all'approfondimento di questi argomenti.

Scrivilo nei commenti e faremo in modo di affrontarlo presto.

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Chief Operating Officer Bruce Clay Europe Gaetano Romeo è una figura di spicco del marketing digitale e della consulenza aziendale. Grazie alla sua vasta esperienza e competenza nel settore, si è guadagnato una reputazione di alto livello come esperto del digitale. Contributor di Search Engine Land, docente IED, Ninja, direttore della collana Digital Generation del gruppo Maggioli e brand ambassador di Whitepress Europa. Oggi è Chief Operating Officer di Bruce Clay Europe.