Anche a te capita spesso di ricevere email con link a un'offerta imperdibile del tuo prodotto preferito, clicchi… ma ti ritrovi sulla home page del sito o sulla pagina contatti? Che fine ha fatto quel prezzo che aveva così tanto attirato la tua attenzione? Spesso ritrovarlo diventa impossibile.
Da un punto di vista di marketing, ecco cosa accade in una situazione del genere: l'esperienza utente diventa frustrante e l’azienda promotrice perde un’opportunità di vendita o anche solo di acquisizione di un nuovo contatto.
Era possibile ovviare al problema? Certo, creando una landing page per fare email marketing.
Entriamo nel dettaglio e vediamo perché le landing page (o pagine di atterraggio) sono uno strumento indispensabile per qualunque azienda che voglia far compiere un'azione di valore (iscrizione alla newsletter, acquisto di un prodotto, …) all'utente che naviga sul suo sito o legge le sue email.
Come è perché realizzare una landing page per email marketing
Flint McGlaughlin (Managing Director e CEO di MECLABS Group) durante il Marketing Sherpa Summit 2016, disse una cosa importante:
una campagna email non può vendere niente… a parte un click. Questo mostra quanto conta per il successo del business impostare una strategia di email marketing in maniera corretta.
E la landing page incide in modo notevole sulla riuscita del progetto.
Che cos'è una landing page
Si tratta di una pagina con una struttura diversa dalle altre del sito, come l’homepage ad esempio, il blog o una scheda prodotto.
L’obiettivo della landing è convertire un visitatore in un nuovo contatto o cliente.
A seconda dell’obiettivo, si costruisce una pagina specifica che deve puntare al compimento solo e soltanto di quell’azione programmata. Non una pagina informativa, dunque, come il "Chi Siamo", ma un vero e proprio strumento per acquisire nuovi potenziali clienti.
Squeeze page?
Come decidere se proporre un modulo di contatto da compilare (squeeze page) o l’acquisto diretto di un prodotto o servizio? Di norma, i prodotti di lusso o un corso molto costoso necessitano di un processo di acquisto più lungo e dell’intervento di vari professionisti a più riprese (come il responsabile commerciale che proporrà un incontro diretto o una telefonata).
È preferibile in questi casi acquisire i dati personali della persona interessata.
Se invece l’acquisto prevede una transazione economica poco impegnativa, sarà possibile tentare la vendita diretta attraverso una landing page mirata.
Esistono sostanziali differenze tra una landing page per email marketing e una per i motori di ricerca?
Dal punto di vista strutturale e grafico, no. Ciò che le differenzia, però, è il fatto che, nel primo caso, l’azienda ha già il contatto del potenziale cliente (che appunto riceve le email). Nel secondo caso, invece, queste circostanze non sempre si verificano e può darsi anche che si tratti del primo contatto in assoluto tra l’utente e l’azienda.
Come deve essere organizzata una pagina di atterraggio
Quali caratteristiche deve avere il contenuto di una landing page per risultare efficace?
In linea di massima, deve rispettare queste indicazioni:
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Deve essere coerente con il messaggio dell’email
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Deve essere specifica per ogni offerta proposta
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Non deve distrarre il cliente proponendo link ad altre pagine
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Deve richiamare l’oggetto dell’e-mail per creare continuità
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Deve essere chiara e sintetica per guidare il cliente verso l’azione da compiere
Landing page per i motori di ricerca
Il contenuto di una landing page formulato secondo queste indicazioni è senza dubbio efficace e aiuterà a raggiungere lo scopo prefissato. Ma non basta. Deve anche essere ottimizzato.
Cosa significa?
Ogni contenuto presente sul web deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali e uno di questi è la presenza di parole chiave (keyword) rilevanti per l’azienda in questione e il suo business.
Esistono strumenti appositi per la ricerca delle keyword e professionisti del settore che sanno come utilizzarle (ad esempio, inserendole nell’url della landing page, nel tag title e in maniera strategica all’interno del testo). Questo è di solito un lavoro certosino che si svolge sulle landing page concepite per attirare traffico direttamente dal motore di ricerca.
Nel caso di una landing inserita in una strategia di email marketing è un aspetto comunque da curare, dal momento che, se viene pubblicata sul sito aziendale, la landing ha comunque chance di essere trovata anche in altri modi, come nel corso della navigazione da parte degli utenti.
Quali informazioni devi inserire in una landing page?
Non esistono landing page uguali tra loro: come abbiamo visto, ognuna di queste pagine va generata per raggiungere un solo obiettivo. Le landing page dello stesso sito web possono risultare simili nel layout o nei colori utilizzati che rimandano all’immagine coordinata del brand. Ma non sono mai uguali.
Ciò che però tutte le landing page esistenti devono avere in comune è una serie di elementi chiave, che se ignorati minano alla base l’efficacia stessa della pagina di conversione che stiamo costruendo.
Qui di seguito gli elementi chiave che non possono mancare in una pagina di atterraggio:
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Titolo: indica l’obiettivo che l’utente può raggiungere
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Testo copy: convincente per guidare l’utente a cliccare sulla CTA finale
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Call to action: ( CTA) l’azione che vogliamo far compiere alle persone che arrivano sulla landing page
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Elenchi: per entrare nel dettaglio dell'offerta, aiutano ad illustrare all’utente tutti i vantaggi che otterrà compiendo l’azione consigliata
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Testimonianze: recensioni di chi ha già acquistato il prodotto o servizio, servono per rassicurare i potenziali clienti
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Immagini o video: un visual efficace, curato e coerente è determinante ai fini della conversione – talmente importante che dedichiamo all’argomento un paragrafo a parte.
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Form: modulo che l’utente compilerà con i suoi dati personali
L’importanza del visual in una landing page
Prendiamo l’esempio di una landing page da proporre al nostro pubblico: inseriamo tutti gli elementi chiave, il testo e scegliamo con cura i colori dei pulsanti per la CTA. Ora procediamo ad un A/B test (un test che propone due versioni della stessa pagina, per valutarne l’efficacia in termini di conversioni): a fronte della landing creata, ne proponiamo un’altra identica ma con l’aggiunta di un’immagine o un video.
Ebbene quest’ultima, nella maggior parte dei casi, sarà quella che convertirà di più. Perché?
Perché il nostro cervello elabora in maniera più veloce le immagini rispetto alle parole.
Il primo messaggio che ci colpisce è senz’altro quello visivo: se la foto o il video attirano la nostra attenzione, allora proseguiremo alla ricerca di informazioni supplementari e rassicurazioni nel testo.
Improvvisare nella scelta di un’immagine o nella realizzazione di un video non è però una buona idea. L’immagine deve rappresentare il prodotto da acquistare oppure mostrare una foto del beneficio ottenuto, trasmettendo un’emozione (ad esempio il viso di una persona soddisfatta e sorridente). Il protagonista del video potrebbe essere il professionista che erogherà il servizio o, nel caso di un prodotto, si possono mostrare le sue possibilità di utilizzo).
Landing page: esempi da seguire e da evitare
La varietà di landing page presente online è quasi infinita! Sono numerosi gli esempi di pagine ben costruite ed efficaci che potremmo riportare ed altre invece che non hanno mai sortito gli effetti desiderati perché presentano clamorosi errori.
In linea di massima, è un esempio da seguire una landing page che propone anche i pulsanti di condivisione sui social.
Non si tratta di un elemento chiave ai fini della conversione ma senza dubbio offre una chance in più (e gratuita!) di passaparola nei confronti di altre persone potenzialmente interessate, che ricevono la segnalazione da un amico o un collega.
Infine, è un esempio da evitare la landing page che mantiene la barra del menù visibile in alto, così come appare in tutte le altre pagine del sito.
Per raggiungere il nostro obiettivo di conversione, l’unico pulsante cliccabile sulla landing deve essere quello contenente la CTA.
In caso contrario, e con altre pagine da esplorare, l’utente sceglierà di navigare ancora un po’ alla ricerca di informazioni o per semplice curiosità, abbandonando la pagina di atterraggio che hai creato per la tua offerta e dimenticandola all’istante.
Qual è il miglior risultato che hai ottenuto con una landing page?
Raccontami il tuo miglior caso di successo e su quali elementi hai puntato per creare la pagina di atterraggio per i tuoi potenziali clienti.
Sei ancora qualche dubbio scrivimi, sarò felice di aiutarti.