Hai già sentito parlare del cd. influencer marketing, vero? Si tratta di un mercato che attualmente vale qualche miliardo.
Molti storcono il naso quando sentono parlare di influencer. Altri non sanno viver senza. Ma, al di là delle opinioni personali, questo mercato è veramente qualcosa di più grande di quello che la gente crede. Basta pensare che negli ultimi anni molti brand hanno preso la palla al balzo trasformando gli influencer in un settore che nel 2020 si ipotizza varrà 10 miliardi di dollari.
Qualche giorno fa ho svolto una ricerca veloce su Google Trend per il termine “influencer marketing” a livello globale: ero curioso di vedere quanto l’interesse fosse cresciuto negli anni.
Questo è quello che ho scoperto.
Woah, incredibile! Ma di cosa stiamo parlando effettivamente?
Per definizione, l’influencer marketing è un processo volto a identificare individui che creano conversazioni di grande impatto con un target di riferimento ideale.
Ottimo!
Ma lasciamo le definizioni, perché quello che a noi interessa veramente capire è perché le aziende si rivolgono agli influencer. E sebbene di ragioni se ne possano trovare tante, dal mio punto di vista quella vera è essenzialmente una: questo genere di marketing funziona. Funziona soprattutto perché, contrariamente a ciò che accade coi mass media, quando c’è di mezzo un influencer, al prospect arriva un messaggio da parte di qualcuno di fidato – qualcuno in cui ha già riposto la fiducia. Ergo? Ergo è maggiormente incline a seguire ciò che gli si dice.
Interessante, vero?
Sì.
Ma anche no. No perché un approccio di questo tipo esige sforzi incomparabilmente superiori a quelli che normalmente servono a riempire uno spazio pubblicitario.
Pensaci. Ammesso e non concesso che uno conosca gli influencer che fanno al caso suo (cosa rara a dire il vero), deve in ogni caso capire quanto corrispondergli, come far passare il suo messaggio, come contattarli, come convincerli e, infine, come coordinarli.
È vero che l'80% dei marketer ritiene che l’ influencer marketing sia efficace; così com’è vero che l'89% preferisce un ROI generato da influencer rispetto a quello procurato con altri canali. Ma se si considera che il 77% dei brand svolge marketing in house, non sorprende che per il 73% dei marketer tra le maggiori sfide ci sia la ricerca degli influencer giusti.
Quindi? Come si trovano gli influencer?
Poiché non tutti possono investire tempo e risorse in questo genere di cose, qualcuno ha pensato di creare una sorta di marketplace che, raggruppando milioni di influencer in un solo luogo, permette ai brand di trovare più agevolmente e più velocemente ciò che cercano.
Si chiama Intellinfluence, ed è frutto dell’intuizione di chi fermamente crede che l’influencer marketing sia destinato a crescere nei prossimi anni.
Nello specifico Intellinfluence è un hub con una missione molto chiara: semplificare la vita ai brand. In che modo? Anziché passare in rassegna mille piattaforme differenti, qui i brand possono non solo cercare, ma anche comunicare con molteplici influencer in un posto solo. Oltre a risparmiare tempo, con questa soluzione le aziende possono segmentare il mercato e cercare influencer rilevanti – quelli che hanno un ascendente sui clienti dell’azienda – ed escludere quelli irrilevanti.
Come funziona nel pratico Intellinfluence?
Mettiamo caso che tu voglia vendere un prodotto a un pubblico particolarmente giovane, diciamo un pubblico costituito da gente con una media di vent’anni. Ora, in un caso come questo, dimmi: preferiresti collaborare con chi è influente su Instagram o con chi lo è su LinkedIn? Statistiche alla mano, ti converrebbe puntare su Instagram.
Fonte: Statista
Dunque, cosa fai? Anziché cercare uno a uno gli influencer, vai su un sito come Intellinfluence, imposti “Instagram” come criterio di ricerca, e in un solo click hai accesso a migliaia di influencer che rispecchiano i tuoi criteri di ricerca.
Altro esempio. Poniamo che tu voglia vendere a un pubblico esclusivamente femminile. Saresti più interessato a influenzare le donne piuttosto che gli uomini, dico bene? Okay, allora in questo caso potresti scegliere di collaborare con influencer che si rivolgono prettamente a un pubblico femminile; dopodiché potresti definire ulteriori criteri di ricerca per trovare chi fa al caso tuo.
Gli esempi che si possono fare sono quasi infiniti: anche perché i filtri che la piattaforma offre per scegliere gli influencer sono davvero tanti. Eccone alcuni:
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Genere (maschio o femmina)
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Stato di residenza
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Ricerche totali
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Valore che il brand è disposto a spendere
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Piattaforma (blog) o social network utilizzato
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Numero di contatti
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Autorità del domino
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Alexa ranking
E se volessi iniziare oggi stesso a fare Influencer marketing, cosa dovrei fare?
Evita di agire frettolosamente. Cerca di seguire una strategia basata su obiettivi scelti, sul pubblico da influenzare, e sul tipo di influencer con cui vuoi cooperare.
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Poniti obiettivi specifici. Una cosa è certa: se non hai degli obiettivi, non capirai mai se li hai raggiunti. Perciò evita inconvenienti e fatti alcune domande. A quante persone vuoi arrivare? mille? un milione? un miliardo? Come vuoi che sia percepito il tuo brand? Che genere di influencer può creare tale percezione? Qual è la tua mission?
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Determina il tuo budget. Può essere superfluo dire che dal budget dipendono molte scelte: ma è forse bene ricordare che un gruzzoletto speso bene è più efficiente di un tesoro speso male. Prima di partire, determina quanto sei disposto a spendere.
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Scegli i tuoi influencer. Definito il budget e individuati gli obiettivi, non rimane che una cosa: bisogna scegliere i propri collaboratori. In che modo?
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Pensa all’influencer ideale – Chi è? Su quali piattaforme opera? A chi si rivolge? Come esprime i suoi messaggi? Che genere di voce usa? Ha lavorato per la concorrenza? È credibile? Quanto? È autentico o si vende a destra e a manca? – Dopodiché cerca quelli che più si avvicinano al modello che hai creato.
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Suddividili in settori, geolocalizzali, scegli i criteri di ricerca sulla base delle tue prospettive di marketing. Qui non è necessario essere chirurghi, ma quanto più sarai preciso, tanto più sarai efficiente. Tip: escludi con orgoglio quelli che non fanno al caso tuo.
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Contatta gli influencer e proponi loro promotion, regali, gadget, soldi, e qualunque altra cosa sappia suscitare il loro interesse.
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Infine, considera che Intellinfluence non è che una delle risorse a tua disposizione. Se volessimo essere giusti dovremmo come minimo citare Upfluence (piattaforma simile a Intellinfluence ma che non ho personalmente mai provato), Buzzstream e Buzzsumo. Insomma, le risorse non mancano.
Morale?
La morale di questa favola non è difficile intuirla: ti conviene creare una strategia di influencer marketing. Non tanto perché questo settore è cosa nuova, quanto più perché è efficace. Alcuni sostengono che non sia il futuro. Ma se questo fosse vero, sarebbe nondimeno vero che si tratta del presente.
E tu quanto saresti disposto a investire in un progetto con al centro degli influencer?
I commenti qui sotto sono a tua disposizione per raccontarmi cosa ne pensi.