Podcast: dal naming alla diffusione, tutte le dritte per conquistare subscriber
Negli Stati Uniti il podcasting spopola. Secondo uno studio condotto da Edison Research, il 21% degli americani sopra i 12 anni sceglie di ascoltare almeno una volta al mese un podcast. Fra il 2015 e il 2016, sempre secondo questa ricerca, l'ascolto di questo formato è aumentato del 23%. Insomma, sembra una crescita solida e promettente.
Anche in Italia, sebbene con numeri più modesti, gli ascolti tendono a salire del 40% nel 2016 secondo i dati forniti di Spreker a ItaliaOggi. In questo post cercheremo quindi di vedere come aiutare questa crescita, passando in rassegna le azioni più proficue per aumentare gli ascolti e ottenere visibilità per il proprio podcast.
La promozione inizia prima di registrare la prima puntata
Se penso a come ho iniziato a fare podcasting, devo ammettere che la parte che mi ha portato via più tempo è stata quella tecnica. Mi ci sono voluti due mesi per capire come funzionava un mixer in configurazione Mix-minus e come poter fare i montaggi con Adobe Audition.
Ancora oggi, dopo diversi mesi, non sono capace quanto vorrei. Ma con il senno di poi, sarebbe stato meglio investire più tempo per ponderare alcune scelte che oggi avrebbero potuto facilitare la diffusione dei miei contenuti.
Sembrerà infatti strano ma la promozione di un podcast parte prima di aver registrato il primo episodio, vediamo perché.
Il Naming
Il nome del tuo show è un fattore fondamentale per la diffusione del tuo podcast a meno che non godi già di un vastissimo seguito (vip, influencer, ecc.), infatti, possiamo dire che è il campo con il peso maggiore per le ricerche che si effettuano nelle directory che ne indicizzano l'offerta.
Sicuramente ci sono show di successo il cui nome non vuole assolutamente dire nulla, ma credo che per chi inizia possa essere utile sapere che comunicare qualche cosa del contenuto delle puntate del podcast a chi vede scorrere velocemente i nomi degli show, sia un'opportunità da non perdere.
Inoltre, un nome scelto con cura contribuirà in maniera importante a selezionare i tuoi ascoltatori, richiamando l'attenzione di chi è perfettamente in linea con l'audience a cui vuoi rivolgerti. Se il nome del tuo podcast avrà all'interno una query cercata abitualmente da quella audience, rendai molto più facile l'incontro.
Infatti le persone solitamente cercano nelle directory come quella di iTunes, ciò che a loro interessa: moda, social media marketing, storia, scienza, ecc. Con un nome chiaro, anche la directory potrà meglio comprendere gli argomenti correlati ai tuoi podcast e suggerire il tuo show a chi sta cercando contenuti simili a quelli che proponi.
Un esempio fra tanti? Il " Social Media Marketing", podcast condotto da Michael Stelzner. Un nome perfetto per raggiungere tutte le professionalità che potenzialmente possono essere interessate ad acquistare un biglietto per gli eventi a pagamento che il conduttore e il suo staff organizzano.
Se però sulla scelta del tuo nome hanno pesato altri fattori, puoi rimediare parzialmente aggiungendo alcune parole significative in più al tuo titolo. Come è stato fatto per " The Art of Charm", diventato "The Art of Charm | Social Science | Cognitive Psycology | Confidence | Relationship Advice | Biohacking | Productivity".
Pare che questo genere di " keyword stuffing" non sia proprio apprezzato da iTunes, che però al momento ha scelto di non dare molto peso alla cosa. Forse, facendo così, si rinuncia alla possibilità di finire fra i featured, ma si possono guadagnare parecchi ascolti in target.
La descrizione
Fra i metatada da compilare, la descrizione è forse il campo più importante. Con essa hai un po' di righe di testo per poter spiegare per esteso di cosa si occupa il tuo podcast. All'interno suggerisco di far emergere le risposte alle seguenti domande:
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Di cosa parla il podcast?
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Come il podcast può aiutare gli ascoltatori?
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Ogni quanto viene pubblicato?
È chiaro che anche la descrizione ha un impatto sulle ricerche che si fanno all'interno delle directory, perciò è meglio concepirla " search friendly" da subito.
La veste grafica
La grafica correlata al podcast è un'altra grande porta di accesso al tuo show per tanti utenti che scorrono le directory in cerca di contenuti interessanti. Con la grafica hai la grande occasione di attirare la loro attenzione.
I colori chiari, solitamente, sono i più facili da far cliccare agli utenti. Ma questo solo in via teorica. Consiglio di fare anche qualche test sulle scritte: troppo piccole risultano difficilmente comprensibili dagli utenti.
Per quanto riguarda invece il tipo di immagine, personalmente preferisco le immagini senza la foto del conduttore dello show. È vero che il podcast è una grande occasione per fare personal branding, ma se ti interessa costruire una community forte, una caratterizzazione personalistica non credo possa aiutarti. Inoltre chi vorrebbe condurre qualche puntata per te quando il podcast riporta solo la tua faccia? Oppure quando partecipi a una convention e ti chiederanno il logo cosa gli darai: il “santino” col tuo faccione??
La strada da prendere rimane comunque una scelta personale, come sempre legata agli obiettivi per i quali si vuole realizzare il podcast, perciò ogni decisione che prenderete sarà a suo modo giusta.
Il primo episodio conta
Per un podcaster non è solo interessante avere tanti ascolti di una singola puntata ma anche tanti subscriber che contribuiscano a mantenere gli ascolti alti settimana dopo settimana. In fondo ciascun podcaster vuole che i contenuti che diffonde siano utili ai propri ascoltatori nel lungo periodo. Per questo è fondamentale convincere le persone a premere "Subscribe”, iscrivendosi così allo show e ricevendo le notifiche ogni volta che una nuova puntata andrà online.
Molte volte il primo episodio (specialmente quando si inizia) può essere un'ottima occasione per spiegare a chi ascolta di cosa parlerà lo show. Se chi ascolta per la prima voltasarà interessato al tuo progetto e deciderà di cliccare "Subscribe" avrai centrato il bersaglio, se però l'ascoltatore non è in target, meglio che lo capisca subito e che continui a cercare quello che più corrisponde alle sue necessità.
Iscrivi il podcast alle Directory
Anche se iTunes è la directory per eccellenza, quella con cui tutte le altre si confrontano, è bene iniziare a collezionare da subito ascoltatori in tutti i canali possibili. Mentre scrivo questo post la directory di Google Play non è ancora attiva in Italia. È un vero peccato che da mesi e mesi, nonostante rumors e indiscrezioni che ne davano per imminente l'apertura per i podcaster italiani, ancora oggi si debba leggere sulla pagina dello store: "Purtroppo, i podcast non sono ancora disponibili nel tuo paese. Controlla regolarmente per verificare la presenza di aggiornamenti". Ad ogni modo, appena sarà aperta anche quella, bisognerà aggiungere subito il nostro podcast in modo da poter ricercare ascoltatori fra chi è legato alla piattaforma Android.
Iscriversi alle directory non è proprio l’attività più divertente da fare, ma alla fine paga e in fondo è anche un modo per costruire dei link capaci di portare traffico al tuo sito.
Le 8 settimane di grazia su iTunes
Abbiamo detto che iTunes è la directory di riferimento. Nel caso in cui il tuo podcast risponda ai criteri della piattaforma, ti sarà facile vederlo comparire nella sezione " Nuovi e degni di nota". Questo periodo di grazia, in cui riceverai una visibilità grandissima è da sfruttare al massimo. Tutto ciò che servirà a irrobustire il legame coi tuoi ascoltatori dovrà essere già pronto: blog, newsletter, eventuali giveaways...
Proprio per sfruttare questa visibilità regalata da iTunes è fondamentale avere un buffer di episodi da poter pubblicare proprio in quel periodo.
Quando ho iniziato non pensavo di poter essere scelto così in fretta e ho continuato la mia routine di un episodio a settimana senza pormi alcun problema. Ma quelle settimane avevano un 30% in più di ascoltatori rispetto ai giorni immediatamente precedenti. Finito questo “momento di gloria” offerto da iTunes gli ascolti sono calati di colpo senza che io avessi approfittato veramente dell’occasione.
Evita di fare il mio stesso errore!
Se potessi tornare indietro le sfrutterei molto di più, pubblicando in quel periodo molti più episodi.
Un blog e una newsletter li hanno tutti...
Il percorso che porta un utente ad ascoltarti può partire in modi diversi. Sia che inizi con una ricerca su Google o dentro una app per podcast, un ascoltatore vorrà prima o poi sapere di più su chi conduce lo show che lo appassiona. A questo punto ti sarà utile avere un sito web, ma anche un semplice blog può andare benissimo. Questo sarà il terreno di tua proprietà su cui costruirete il rapporto con i tuoi ascoltatori nel lungo periodo. Lì potrai inserire il form di iscrizione alla newsletter, spiegare a chi non è pratico come si ascolta un podcast, come lo si inserisce fra i preferiti e così via…
Non è detto che la tua audience sia già esperta in materia di podcast. Se sarai di aiuto, sarà molto più facile che i tuoi ascoltatori ti siano leali e che siano più propensi a lasciarti una bella recensione.
CALL TO ACTION chiara in ogni episodio
Se vuoi che i tuoi ascoltatori facciano qualche cosa, devi chiedergliela esplicitamente nella puntata. Possibilmente all'inizio, perché sicuramente qualche ascoltatore te lo perderai durante lo show.
Come avviene anche nelle live di Facebook, non tutti arrivano ad ascoltare l’episodio sino alla fine, una parte ti lascerà prima, vuoi perché li hai annoiati, vuoi perché hanno recepito il valore che interessava loro e hanno esaurito l'interesse, vuoi perché avevano altro da fare, ecc... Non ti offendere, fa parte del gioco, ecco perché è meglio dire le cose importanti subito.
Le recensioni su iTunes
Perciò, fra le cose da chiedere c'è, senza dubbio, quella di lasciare una recensione su iTunes. Nell'algoritmo che genera le classifiche di questa directory, una recensione ha un peso incredibilmente importante.
Del resto questo ha anche un senso: ci vuole un certo commitment per staccarsi da quello che si fa e scrivere alcune righe per te; è normale che la piattaforma premi quei podcast che riescono a convincere gli spettatori ad investire un po' del loro tempo per manifestare apprezzamento per il lavoro altrui.
Convolgere la propria audience
Abbiamo appena visto quanto sia importante chiedere una recensione e fornire delle "call to action", degli "inviti ad agire" durante lo show perché alcuni di questi hanno un ruolo attivo nella promozione del nostro podcast. Certo è che gli ascoltatori risponderanno facilmente a questi inviti se durante gli episodi si sarà pensato a coinvolgerli per tempo in un rapporto personale.
Quindi, senza alcuna pretesa di esaustività, ecco alcuni modi per coinvolgere i tuoi spettatori:
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Fornisci il tuo indirizzo email o il tuo sito web per raccogliere domande a cui rispondere durante gli episodi.
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Offri un numero verde o un sistema di registrazione messaggi a cui gli ascoltatori possono sfogarsi e dire la loro sugli argomenti trattati. In alternativa rendi disponibili commenti in calce ad un blog post legato ad ogni episodio del podcast.
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Apri un gruppo Facebook o LinkedIn per avere uno spazio di dialogo diretto con gli ascoltatori.
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Cita chi scrive una recensione durante l'episodio seguente del podcast.
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Chiedi agli ascoltatori di contribuire alla creazione degli slogan dello show, facendoli partecipare a dei sondaggi.
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Coinvolgi gli ascoltatori in raccolte fondi a supporto di cause umanitarie in qualche modo legate allo show;
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Organizza gare a premi (lo so che in Italia è un inferno di burocrazia) per i tuoi ascoltatori più fedeli.
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Crea dei meetup per incontrare di persona gli ascoltatori. Dai loro appuntamento agli eventi del settore a cui parteciperai in modo che abbiano l'occasione di stringerti la mano di persona e di scambiare due chiacchiere con te.
Farsi aiutare dagli ospiti
Se nel tuo podcast intervisti qualcuno, oppure se offri spazio a professionisti del settore affinché possano contribuire alla creazione dei contenuti dello show, allora è utile organizzarsi per sfruttare queste collaborazioni per ampliare la audience del tuo show.
Email pre-compilata per gli ospiti
Quando l'episodio è pronto per essere programmato è utile inviare un'email all'ospite coinvolto nella puntata per avvisarlo dell’uscita della puntata che lo riguarda.
Questa email, che lo dovrà raggiungere né troppo presto né troppo a ridosso dell'uscita dell'episodio, è l'occasione perfetta per chiedere all'ospite di promuovere la puntata attraverso la sua newsletter personale e i suoi canali social. Con il suo contributo potrai espandere la tua audience in modo assolutamente naturale.
Influencer
Gli influencer possono essere ottimi ospiti per la registrazione degli episodi dei tuoi podcast. Quando però questo non avviene, è possibile segnalare un singolo episodio agli influencer che operano nella nicchia di interesse della tua puntata. Anche loro sono a caccia di contenuti interessanti da condividere e se la tua puntata sarà in grado di convincerli la condivideranno volentieri con i loro follower.
Collaborare con altri Podcaster
Fare cross-promotion su altri podcast è sicuramente una strada praticabile, anche se dipende sempre dal tipo di obiettivo che si ha. Prima di collaborare con altri Podcaster o di accettare uno scambio di "ospitate" è bene sempre guardare all'audience che si va a raggiungere e se questa è quella che ci interessa veramente.
In generale fare promozione su un pubblico che già sappiamo non essere il nostro, avrà dei ritorni molto bassi.
Il ruolo dei social network nella promozione di un podcast
Nell'arcipelago dei social, ogni singolo network è un’isola che ha una popolazione specifica di abitanti che parla una lingua particolare e ben definita. Siccome non è sempre molto efficace ripubblicare i contenuti pensati per un social su di un altro, forse sarebbe meglio scegliere e concentrarsi su quei social che maggiormente possono farci raggiungere l’audience che ci interessa.
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Twitter
Twitter è ormai pieno di bot che in automatico twittano, followano e defollowano per i propri padroni. Però non vuol dire che sia morto o spopolato.Anzi, se ci sono bot, vuol dire che continua ad esserci un'audience interessante. Per esempio le pagine del blog di Merita Business Podcast devono a Twitter il 40% del traffico in ingresso. Non è poco, non credi!?
Come usare #Periscope per #PersonalBranding. @LorenzoIlGiusta su @MeritaBiz #Podcast https://t.co/SxvDB3md9n pic.twitter.com/cgBXX9Fqk6
— MERITA.biz (@MeritaBiz) August 11, 2016
Per avere maggiori download può essere utile twittare estratti del podcast e citazioni degli ospiti, aggiungendo magari delle loro foto, in modo che chi è colpito da queste frasi possa ascoltare la puntata. Anche i video di Twitter consentono di inserire degli estratti audio e possono essere utilizzati per dare delle anteprime sulle puntate in prossima uscita.
Taggare gli ospiti (con moderazione) fa in modo che si ricordino della puntata registrata e che magari abbiano voglia di retwittare il tuo contenuto alla loro audience.
Il condividere su Twitter un link diretto agli episodi presenti su iTunes, Spreacker o Soundcloud, e magari taggare l'episodio con gli hashtag giusti, può farti guadagnare degli ascoltatori inattesi, anche per via del fatto che le miniature che si creano invogliano parecchio gli utenti a cliccare.
Sempre in riferimento a Twitter, anche l'ottimizzazione delle pagine del blog è importante, infatti inserire un pulsante di ClickToTweet nelle pagine relative a ciascun episodio può essere un modo per invitare gli ascoltatori a condividere e promuovere i tuoi contenuti.
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Facebook
Ormai per fare qualunque cosa su Facebook bisogna sempre tenere a portata di mano la carta di credito. Se si vogliono risultati in tempi ragionevoli sarà necessario strisciarla. Se però non si vogliono spendere soldi allora si può pensare di sfruttare i nuovi servizi offerti dalla piattaforma di Zuckenberg, quelli che Facebook ha tutto l'interesse di lanciare. Ad esempio oggi potrebbero essere sicuramente le dirette in live streaming.
Annunciare un prossimo episodio o fare una live per mostrare il dietro le quinte dello show può essere un modo interessante per interagire con gli ascoltatori e capire quali argomenti scegliere per le puntate a venire.
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Instagram
Attraverso questo social si possono veicolare citazioni e foto degli ospiti. Di solito hanno sempre un certo successo, specialmente se queste contengono i tag e spontaneamente vengo ri-condivise dagli interessati. Instagram però ha anche i video e le nuovissime "Stories" per poter offrire delle piccole clip contenenti spezzoni della puntata. Una sorta di assaggio dei contenuti che si potranno ascoltare attraverso il podcast all'uscita dell’episodio. Creare una certa attesa nel proprio pubblico è una delle attività di chi fa il nostro mestiere perché funziona!
Sai che Instagram ha degli hashtag vietati? Scopri quali sono con @cieffe27 su: ????MERITA.BIZ/34 ????
Un video pubblicato da Merita.Biz (@meritabiz) in data: 12 Ago 2016 alle ore 01:32 PDT
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Youtube, Vimeo e i video in generale
I contenuti di un podcast sono fra quelli che si prestano maggiormente ad essere condivisi. A parte che YouTube è ormai un motore di ricerca utilizzatissimo, molti utenti lo usano per ascoltare musica o parlato senza per forza vedere le immagini, tenendolo aperto in background. Perciò ormai tutte le piattaforme che ospitano i podcast, in primis Spreaker, offrono la possibilità di caricare il file audio su YouTube con un minimo di grafica.
Ora, se hai tempo, puoi sempre registrare l’episodio anche in formato video e poi montarlo. Se però vai di fretta, allora questa possibilità potrà aiutare molto. Dipende poi dalla strategia che si vuole adottare, personalmente uso YouTube provando ad indicizzare bene il nome e cognome dell'ospite, dando parecchio spazio alla sua foto grazie ad una grafica fatta ad hoc, oltre che ad un utilizzo dei campi che mette a disposizione YouTube.
In questo modo raccolgo un altro po’ di ascolti anche grazie alla popolarità dei miei ospiti.
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LinkedIn
A seconda che la tua audience frequenti questi lidi o meno, potrebbe essere utile condividere sul tuo profilo o sulla tua pagina aziendale un post che rimandi alle varie puntate del tuo show.
Anche i gruppi possono rappresentare un'ottima occasione per fare promozione al podcast. Mi riferisco sia ai gruppi che già esistono e che parlano di temi inerenti alla tua nicchia di mercato, sia ai gruppi dedicati ad una audience simile alla tua. Inoltre, potrebbe essere interessante aprire un gruppo LinkedIn per i soli ascoltatori, promosso solamente durante l’episodio.
Al contrario di un gruppo Facebook, un gruppo LinkedIn è un ambiente dedicato a questioni lavorative, quindi se realizzi un podcast per attrarre clienti nell'ambito B2B, forse questa potrebbe essere un'occasione buona per capire chi ti segue e che lavoro fa. " The Missing Link", ad esempio, ha un gruppo LinkedIn a tema molto attivo, all'interno del quale avvengono discussioni interessanti che danno al contempo la possibilità di conoscere molto meglio una buona fetta dell'audience che lo segue.
Advertising
Per quanto concerne l' advertising, l'offerta è ampia e ogni piattaforma ha una sua logica di accesso. Fra quelle che ho provato suggerirei: Facebook e Spreaker.
Facebook Adv
Facebook offre il grande vantaggio di targhettizzare tantissimo la platea. Suggerirei due campagne: una che promuova un link ad un episodio di iTunes e una che promuova un link a Spreaker o a Stitcher per raggiungere chi usa un sistema operativo diverso da iOX.
Se poi esistono podcast simili al tuo che hanno fanpage su Facebook, allora il targeting sarà ancora più facile. Se ad esempio hai un podcast in lingua italiana che si occupa di social media marketing allora puoi far girare le tue campagne sulle fan page di show simili in lingua inglese andando a segmentare i loro fan provenienti dall’Italia.
Spreaker
Certo è che fare advertising su piattaforme generaliste e non specifiche avrà un ritorno minore rispetto al condurre campagne in ambienti in cui gli utenti sono tutti ascoltatori di podcast. Per questo, investire un po' del mio budget per una campagna su Spreaker è investire sul mondo del podcasting.
Vivere la vita dei podcaster
In aggiunta a quanto scritto, penso sia importante vivere la vita dei podcaster: frequentare i forum, partecipare alle convention. È chiaro che andare a Chicago al “ Podcast Movement” di luglio ha un certo costo, però credo sia fondamentale il confronto reciproco con chi ha scelto la stessa strada che avete deciso di intraprendere.
Lo scambio di idee, le esperienze degli altri, potranno sicuramente arricchirti e darti spunti per provare nuove soluzioni. Alcune funzioneranno, altre no. Ma quei piccoli o grandi “fail” saranno quelli che ti faranno crescere.
Conclusioni
Ci sarebbero anche altre attività da poter fare per promuovere un podcast, alcune delle quali molto "time consuming " perciò di difficile attuazione per una persona sola. Magari ne parleremo in un prossimo articolo, ad ogni modo, se hai letto sino a qui, hai in mano una bella lista ricca di attività da intraprendere.
Avrai sicuramente capito che per avere successo ci vuole tanto olio di gomito. E poi nemmeno questo dà sempre garanzie, ma rappresenta solo l’ingrediente minimo per raggiungere obiettivi importanti.
Per questo amo il marketing: il marketing è un amico sincero, se ti impegni e sei costante ti ripaga con generosità.
E tu, quali attività marketing hai pensato per promuovere il tuo podcast?
Aggiungi i tuoi suggerimenti e le tue esperienze nei commenti del post, creiamo insieme una risorsa preziosa per i podcaster italiani.