Capita che quando andiamo ad analizzare i dati, del nostro sito web o di un nostro cliente, che ci sia un po' di confusione nell'individuare quale link arriva da una un'attività a pagamento, organica, da una newsletter, dai Referral e via dicendo.
Google Analytics offre già di default un raggruppamento dei canali ma, diciamocelo, non è il massimo della precisione.
Per ovviare a questo piccolo ma, dipende dal business, importante inconveniente possiamo personalizzare e raggruppare i canali come meglio crediamo.
Aggregare il traffico nella maniera più utile per estrapolare informazioni
Questa funzionalità è molto utile per entrare nel dettaglio e segmentare il traffico al nostro sito e così capire su quali canali puntare di più e quali, invece, hanno bisogno di migliorie.
Cosa serve?
Le tecnologie e strumenti che ci serviranno sono 3:
- Parametri utm
- Url Builder
- Google Analytics
Parametri utm
UTM è l'acronimo di Urchin Tracking Module, e sono utilizzati per identificare la sorgente di traffico, indicando i dettagli della campagna che ha portato una determinata visita al sito web.
es. https://www.miosito.it/?utm_source=gads
Url Builder
Piattaforma di Google, gratuita, che permette di personalizzare i link da abbinare alle Campagne, Anchor, CTA, Email, Newsletter... insomma su ogni tipo di attività online.
Google Analytics
Non ha bisogno di presentazioni, comunque è la piattaforma di Google, anch'essa gratuita, per analizzare tramite un codice di monitoraggio univoco:
- Pubblico
- Traffico
- Conversioni
- Eventi
- Acquisizione
- Comportamento
all'interno di un sito web.
Consigli per i parametri utm
Io consiglio, per chi usa i parametri utm, di stillare una lista di nomenclature in base all'attività online, da scrivere sempre nel medesimo modo: o tutte minuscole o tutte maiuscole. Ti faccio qualche esempio per essere più chiaro:
Google Ads = gads
Facebook Ads = fbads
Instagram Ads = igads
Newsletter = news
Black Friday = bf
e così via...
Non c'è un metodo o una nomenclatura precisa ma quello che conta per non fare confusione quando andiamo ad analizzare i dati è usare sempre il solito nome.
Da dove si vedono i parametri utm?
Per vederli dobbiamo entrare in Google Analytics poi andare in Acquisizione poi Tutto il Traffico ed entrare in Sorgente/Mezzo.
Se poi andiamo in Canali, che si trova sempre in Acquisizione, troveremo il criterio di base dal nome Default Channel Grouping: i valori sono di fatto delle etichette che Google Analytics assegna al traffico raggruppandolo secondo delle impostazioni predefinite dal sistema.
Ora che abbiamo fatto un ricapitolo della situazione base in Google Analytics possiamo entrare nel dettaglio per come dare etichette personalizzate che ci possono aiutare nell'analisi dei dati.
Come raggruppare i canali su Google Analytics
Questa funzionalità la troviamo in Amministrazione nella colonna relativa alla vista clicchiamo su impostazioni canali poi Raggruppamento dei canali e quindi cliccare il bottone rosso in alto Nuovo raggruppamento dei canali.
Gli diamo un nome univoco e iniziamo ad assegnare e definire delle etichette e delle regole di raggruppamento in base al parametro utm che assegnamo ai Link.
Suddivideremo i nostri canali per:
- Diretto
- Ricerche a Pagamento
- Ricerca Organica
- Affiliazione
N.B. La procedura è la medesima per ogni tipo di etichetta, l'importante è che vengano usati i parametri sempre con la stessa nomenclatura in modo da non perdere mai nulla. Io ho una lista scritta su carta appesa sul muro vicino alla mia scrivania con ogni tipo di attività abbinata al proprio parametro utm. Lo so, sono un po' all'antica ma la carta è pur sempre la carta! Ma andiamo avanti...
Diretto
Partiamo dal canale più semplice da definire: il Diretto. Clicchiamo su Definisci un nuovo canale chiamiamolo Diretto e definiamo la regola che dice a Google Analytics quale sessione deve essere etichettata come Diretto cliccando sul menu a tendina, scegliendo Canale definito dal sistema e poi scegliere come corrispondenza Diretto e poi clicchiamo su Fine. Qua Google Analytics ci viene incontro in quanto non andremo a riscrivere le regole che Google ha definito ma andremo semplicemente a personalizzarle. E questo è fatto!
Raggruppamento "Diretto"
Ricerca a pagamento
Qua la questione è un po' più complessa del Diretto perché andremo anche a definire quali parametri utm vogliamo che facciano parte di questo canale. La procedura iniziale è la stessa e quindi Definisci un nuovo canale, lo chiamiamo Ricerca a Pagamento, poi menù a tendina e scegliamo Canale definito dal sistema e selezioniamo come corrispondenza ricerche a pagamento; però all'interno di questo canale noi vogliamo che ci vada tutta la ricerca a pagamento, quindi andremo a mettere una condizione di "O" e aggiungeremo dal menù a tendina un altro Canale definito dal sistema e nella corrispondenza sceglieremo Display; cliccheremo di nuovo "O" poi la stessa trafila... Menù a tendina scegliere Canale definito dal sistema, corrispondenza e sceglieremo Altre Forme di Pubblicità. Tutto questo perché vogliamo che in questo canale ci sia tutto quello che arriva dalle Campagne ADV.
Ma non è finita qua! Come fa a sapere Google Analytics quali sono gli URL che andranno a popolare questo canale?
Andremo a premere di nuovo il bottone "O" però a questo giro andremo a scegliere dal menù a tendina Mezzo, poi dal menù a tendina che si presenta accanto andremo a scegliere contiene e scriveremo il parametro che utilizziamo per la ricerca a pagamento, in questo caso gads. Visto che nella ricerca a pagamento io utilizzo anche altri parametri utm nelle ricerche a pagamento aggiungo, sempre premendo il tasto "O", un altro mezzo che contiene a questo giro fbads. Potremmo continuare all'infinito, tutto dipende da quanti parametri utilizziamo per questo tipo di ricerca, ovviamente ricordati di salvare. Questa immagine ti aiuterà a capire meglio la procedura appena descritta.
Raggruppamento di canali
Per quanto riguarda gli altri canali la procedura è la stessa. Come ti sarai accorto è più facile a farsi che a dirsi!
Personalizzare canali e sorgenti di traffico in GA: ultimo step
Torniamo in Canali e dove c'è scritto Default Channel Grouping scegliamo il metodo di raggruppamento appena creato, torniamo in Sorgente/Mezzo e la vista sarà differente da come l'abbiamo lasciata, sarà ordinata in base alle nostre esigenze e non avremo più sessioni classificate come Other o Referral non veri.
Raggruppamento personalizzato canali
Conclusione
Potete creare anche più Raggruppamenti di Canali su Google Analytics, in base al business trattato, che entrano più o meno nel dettaglio, l'importante è che i dati che andrete poi ad analizzare non siano inconsistenti e privi di valore o che non analizzino da dove arriva il valore.
E tu come raggruppi i canali e le sorgenti di traffico su GA?
Lascia il tuo commento qui sotto e fammi sapere se hai provato e se hai avuto difficoltà a mettere in pratica questo metodo.