Focus group: uno schema per renderli efficaci nel Web marketing

Giorgio Sanna

ott 12, 20185 min di lettura
Focus group: uno schema per renderli efficaci nel Web marketing

Sul focus group, online, è possibile trovare diverse guide e pareri su come organizzarli e portarli avanti nel giusto modo. Nonostante ciò, questo passaggio, che in teoria reputiamo fondamentale per la buona riuscita di un piano di marketing e di individuazione di obbiettivi finali, in alcuni casi non viene attuato, ma se vogliamo avere chiari gli step da seguire e soprattutto le azioni che servono per raggiungerli, diventa fondamentale.

L'utilizzo dei focus group nel mondo del marketing è uno dei passaggi fondamentali per iniziare a individuare obbiettivi e strategie.

Conoscere le necessità e i pareri dei nostri clienti è infatti un passaggio obbligatorio nel settore del marketing, specie quando siamo davanti a realtà come piccole o medie imprese che hanno bisogno di capire chi sono i propri clienti, di cosa hanno bisogno, e quali feedback ci vogliono dare sui prodotti o servizi che offriamo loro.

Il focus group e il suo utilizzo

Il focus group è una di quelle azioni che in molti casi viene sottovalutata, o alcune volte ritenuta addirittura inutile ai fini aziendali, in verità si tratta di un passaggio importante che se ben fatto può farci scoprire molte cose sulla nostra attività, come ho riportato io stesso nelle 6 regole di marketing.

Partiamo dal fatto che si tratta effettivamente di un momento in cui un gruppo di persone (imprenditori, soci e dipendenti dell'attività) si riuniscono per discutere e comprendere una serie di punti fondamentali che aiutano ad organizzare successivamente un piano aziendale che abbia la forza di vincere sul mercato, obbiettivo generico che si propone ogni azienda.

A volte il semplice "fermarsi" può sembrare una perdita di tempo, ma non è così. Sebbene ci siano esempi di grandi aziende che nel tempo hanno dimostrato di non avere bisogno di focus group (la più famosa è Apple di Steve Jobs) si tratta di casi straordinari e di eccezioni, che non ci devono indurre a pensare che il focus group sia inutile. Nel caso di Apple ad esempio, un singolo individuo in maniera straordinaria, aveva personalità, idee e strumenti pratici per portare avanti una linea chiara, che non prevedeva l'ascolto dei clienti.

Apple è impostata per non aver bisogno dei focus group, ma è un caso raro

Apple, attraverso il suo fondatore, aveva ed ha ancora un'immagine unica, ben chiara, e quindi l'idea di attuare dei focus group per Steve Jobs significava non innovare, ma seguire i bisogni dei potenziali clienti. Steve Jobs invece voleva stupirli con qualcosa di nuovo, che nessuno avrebbe mai immaginato e per questo reputava inutile ascoltare i loro pareri sui dispositivi Apple, in quanto riteneva superflui o scontati (richieste di maggiore memoria interna, schermi più grandi, ecc...).

Leggi il post  Apple: 40 anni di strategie di marketing vincenti.

Ovviamente stiamo parlando di una situazione diversa. Anche se si può discutere la scelta, per sua logica, e per una visione chiara del suo CEO, il caso di Apple non può avvicinarsi alla gestione di un'attività di un qualsiasi settore "comune", dove ascoltare idee e necessità dei clienti è sempre una cosa giusta da fare, e in alcuni casi è una priorità.

Lo struttura di un focus group avanzato

In un focus group tradizionale a un gruppo di clienti viene proposto un argomento da un intervistatore o moderatore. I clienti devono dire cosa vorrebbero migliorare. Nella concezione di un focus group "avanzato", che da subito può rispondere al bisogno di fissare strategie ed obbiettivi, invece, possiamo pensare ad uno schema un po' differente, dove i bisogni incontrano da subito le possibili soluzioni.

Come gestire un focus group avanzato

Simile alla variante del focus group a due vie, possiamo disporre una struttura un po' diversa per il nostro scopo, mantenendo i pregi del focus group classico. Immaginiamo di avere sempre poche persone, che siano però non solo clienti ma anche soci, colleghi, dipendenti e professionisti, e che nel gruppo vengano messe al centro le idee per migliorare le attività aziendali, avendo cura però, come nella versione classica del focus group, di "pilotare" la riunione per renderla il più mirata ed utile possibile. 

Un gruppo di persone allargato, quindi, che non comprende solo i nostri clienti ma anche altre figure che dovranno essere "moderate". Per procedere al meglio, chi dirige il focus group, già da prima, deve definire alcuni obbiettivi chiave su cui vuole concentrare l'attenzione. Ovviamente più sarà alto il numero di obbiettivi prefissati, maggiore sarà il tempo da dedicare al focus group.

Ad esempio: se l'attività che stiamo avviando è nuova, fissiamo subito gli obbiettivi, e su quelli definiamo il modo con cui ci si può arrivare, stilando (con carta e penna) le azioni da svolgere, conoscendo in anticipo le figure che parteciperanno alla riunione – che possono essere colleghi o professionisti utili alla nostra causa e che saremo noi stessi a individuare e scegliere precedentemente.

Come fare un focus group

Dopo aver definito le azioni, bisogna definire in maniera chiara per ognuna di esse i possibili interventi da applicare, e individuare per ognuna di questi la persona che deve occuparsene. Durante la riunione sarà la stessa persona a dire il suo parere sull'attività da svolgere, e ci farà capire come vuole portarla avanti mostrando eventuali problematiche collegate, le possibilità e le soluzioni che vuole attuare.

Come moderare il focus group avanzato

Il moderatore segue una serie di punti durante il focus group, punti che possono essere aggiornati durante la stessa riunione.

Come moderare un focus group avanzato

Ogni obbiettivo avrà delle azioni precise da assegnare, vediamo di seguito lo schema da impostare e seguire:

Obbiettivo 1:

  1. Azione da svolgere > Interlocutore 1
  2. Azione da svolgere > Interlocutore 2

Obbiettivo 2:

  1. Azione da svolgere > Interlocutore 3
  2. Azione da svolgere > Interlocutore 4

Con questo schema è facile capire come la riunione sia diretta verso obbiettivi chiari, seppure l'interlocutore, la persona con cui il moderatore ha il confronto, ha piena libertà di esporre problematiche, riflessioni, idee e soluzioni per portare a termine l'azione richiesta. 

In questo modo riusciremo a raggiungere, almeno sulla carta, una scaletta chiara di quello che sono le azioni da compiere, ascoltando tutti i partecipanti, e nello stesso tempo portare l'azienda verso un obbiettivo chiaro e prefissato.

Schema per gestire un gruppo di discussione con obiettivi aziendali

Durante questa tipologia di focus group, sarebbe utile anche dare delle scadenze alle attività che riteniamo necessarie svolgere assieme ai professionisti e clienti coinvolti nella riunione, in questo modo è possibile riuscire a "chiudere il cerchio", ed avere ben chiaro tempi e risorse che verranno investiti per raggiungere gli obbiettivi iniziali.

I vantaggi di un focus group avanzato

Come avrete capito il focus group, o gruppo di discussione, è un passaggio davvero fondamentale, e in questa variante "avanzata" che abbiamo ideato non mette alla luce solo i bisogni, ma anche le possibilità e le soluzioni. A fronte di qualche ora di colloquio, se ben fatto, un focus group di questo tipo, ci può dare da subito una direzione chiara, senza la quale diventerebbe difficile riuscire a rendere efficaci i nostri servizi, e soddisfare quindi il nostro cliente.

Questo si tramuta in un dispendio di risorse molto alto, che incrocia non solo le necessità dell'agenzia, ma anche quella dei nostri clienti e gli eventuali professionisti coinvolti. Qualche ora di colloquio svolto con questo schema e avremo dei chiari risultati positivi che possiamo riassumere in punti:

  1. Obbiettivi chiari prefissati
  2. Azioni da svolgere per ciascuno degli obbiettivi
  3. Professionista che si occuperà dello svolgimento di tali azioni
  4. Cliente finale aggiornato su tutto il flusso di lavoro e gli obbiettivi
  5. Maggiore consapevolezza e coinvolgimento del team di lavoro e dello stesso cliente

Un tipo di lavoro che imposta da subito un'organizzazione chiara, che ci permette di visualizzare obbiettivi chiari, studiare strategie per quegli obbiettivi e metterle in atto attraverso il lavoro del team.

Voi che ne pensate di questa struttura, la adottate anche voi o avete un approccio differente?

Aspetto le vostre opinioni nei commenti.

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SEO & SEM cresciuto in Puglia. Founder di Webita, blogger ed appassionato di Tecnologia. Dopo qualche anno di attività ora condivido approfondimenti sul mondo del web marketing.