Esempi virtuosi (e altri meno) di design applicato al contenuto

Leonardo Guerrini

ott 15, 20185 min di lettura
Esempi virtuosi (e altri meno) di design applicato al contenuto

Content is the king. Questa frase è entrata nel DNA di ogni web designer, copywriter e professionista del web marketing. Un concetto certamente vero, ma che per essere vincente dovrebbe andare a braccetto con un altro proverbio: anche l’occhio vuole la sua parte!

Se è vero che il testo è una componente importantissima di una pagina web, di una scheda prodotto e perfino di un post su Facebook, a maggior ragione nel web marketing si dovrebbe prestare particolare attenzione anche all’aspetto estetico di un testo. In questo articolo ti mostrerò alcuni esempi virtuosi del “design applicato al contenuto” e, al contrario, alcune situazioni assolutamente da evitare!

Per una volta passiamo subito dalla teoria alla pratica

Di content design, del significato di tale espressione e degli innumerevoli vantaggi nel campo del web marketing, se ne è parlato abbondantemente e bene in questo articolo scritto qualche mese fa. La mia intenzione, invece, è quella di proporre qualche esempio tratto dal web: in questo modo apprenderai dei piccoli trucchi per rendere accattivante il testo, senza dover in alcun modo modificare una virgola.

Il content design nel mondo dell’informazione: aiuta il lettore a leggere le notizie!

Ci sono ottimi quotidiani e magazine di approfondimento che danno un valido contributo al dibattito e alla formazione di un’opinione pubblica obiettiva sui grandi temi di attualità, ma che sono assai discutibili nella disposizione dei loro contenuti in pagina:

Laici: esempio di organizzazione dei contenuti in pagina

Lo screenshot che hai appena visto riguarda l’home page di Laici.it, autorevole periodico di approfondimento che dal punto di vista del content design mostra delle lacune che ne limitano la leggibilità. Ciò è evidente nella pagina principale del sito, ma il problema persiste anche nelle varie pagine interne. In particolare si nota la classica “pagina muro” dove:

  • Il testo, pur avendo delle parole in grassetto che “spezzano” l’intera pagina, risulta di difficile lettura in quanto non ci sono spazi tra un paragrafo e l’altro.
  • Il carattere utilizzato risulta piccolo, a fronte di una densità di parole alta all’interno di uno spazio ridotto.
  • Non c’è l’allineamento a sinistra che aiuta l’occhio ad avere un riferimento, quando scorre il testo e passa di una riga a quella successiva. Questa scelta va in direzione contraria rispetto a quanto avviene in gran parte dei quotidiani e magazine online, e a ciò che ormai si aspetta l’utente abituato ad apprendere le notizie sul web.

Se prendiamo come termine di paragone un altro autorevole quotidiano, Il Corriere della Sera, e un articolo di approfondimento redatto da Mario Monti, puoi subito notare come il titolo viene accompagnato da un breve sottotitolo, il quale precede l’immagine dell’articolo.

Buon esempio di content design

Il testo della pagina web in questione presenta le seguenti caratteristiche:

  • È accuratamente suddiviso in paragrafi, ognuno dei quali è capitanato da una frase o periodo che ne evoca il senso.
  • All’interno di ogni capitolo ci sono alcuni link a notizie correlate o ad altri articoli di approfondimento tematici.
  • Infine, l’allineamento del testo è rigorosamente a sinistra, come avviene nella maggior parte dei siti internet.

Come migliorare la leggibilità dei testi sui siti informativi. L'esempio del Corriere della sera

Dall’informazione alla vendita: cosa avviene nel mondo degli e-commerce?

Volando alto con le citazioni: Se Atene piange, Sparta certamente non ride, che nel nostro caso significa dare un'occhiata al meraviglioso mondo degli e-commerce, dove si vende di tutto ma se ne vedono anche di tutti i colori, soprattutto per quanto riguarda il content design. Sorvolando l’annoso tema dell’unicità dei testi, nonché dell’uso oculato di titoti, sottotitoli e link per migliorarne la SEO e la leggibilità, ci sono aspetti (anche minimali) che si possono curare per migliorare il design di una scheda prodotto e cercare di vendere di più.

Leggi:  Come scrivere una scheda prodotto per E-commerce.

Se è vero che il diavolo si insinua nei dettagli, è altrettanto innegabile che il buon content design può addentrarsi anche nei tag più “angusti” e poco curati delle immagini, come il title. Come puoi vedere in questo screenshot, relativo a un e-commerce di cialde e capsule.

screenshot-caffe-borbone-title-immagine.png

screenshot-scheda-ecommerce-capsule-caffe.png

La descrizione contenuta nel secondo screenshot appartiene a un altro e-commerce che vende capsule e cialde di caffè, che a mio parere è ben fatta in quanto mostra le seguenti caratteristiche:

  • È una descrizione distribuita su più periodi intervallati da spazi.
  • Ci sono dei grassetti utilizzati in maniera oculata per mettere in evidenza ciò che si vuole comunicare con forza all’utente.
  • Un link all’interno della descrizione rimanda alla sezione generale dedicata all’azienda produttrice delle capsule in questione.

Rimanendo nel medesimo settore merceologico, ma cambiando e-commerce, dopo tanto virtuosismo ci imbattiamo in un esempio assolutamente non da imitare:

screenshot-scheda-illeggibile-capsule-borbone.png

Lo sfondo della pagina è scuro, e il testo è stato inserito in maniera del tutto casuale, quasi sicuramente copiato da qualche altro e-commerce, senza la premura di scegliere un colore chiaro per il testo!

L’annoso problema di scrivere e sorprendere su Facebook

Gli esempi fin qui citati riguardano pagine web e schede prodotto dove gli alibi per non apparire “belli” si riducono al lumicino. In questi casi, come abbiamo visto poco fa, abbiamo a disposizione un’ampia gamma di escamotage per rendere un contenuto accattivante e attraente: grassetti, sottotitoli, micro testi e altro ancora.

La vera sfida, invece, è quella di fare del buon content design quando si ha a che fare con il mondo dei social network.

Prendiamo il caso di Facebook, dove:

  • Non si può ricorrere all’utilizzo del grassetto né del corsivo.
  • Ricorrere al maiuscolo, nel linguaggio codificato dei social, equivale a “gridare” un concetto, il che può essere considerato come un atto di violenza e sopraffazione da parte di chi scrive!
  • Ricorrere agli hashtag, infine, è un rimedio che evidenza le parole fino a un certo punto.

Che fare allora? Un esempio illuminante ce lo dà lo stesso SEMrush, che per comunicare la splendida notizia del raggiungimento di 3 milioni di utenti registrati, pubblica questo post:

Come scrivere un contenuto sui social: esempio di post di SEMrush

Come puoi notare, il testo è accompagnato da emblematiche emoticon che conferiscono una sorta di “colore emotivo” al testo:

  • Dove c’è da comunicare riconoscenza e affetto, appare un bel romantico cuore.
  • Per trasmettere un’atmosfera di allegria e festeggiamenti, cosa c’è di meglio che uno dei simboli di festa tipicamente carnevaleschi?
  • E infine, per dar forza al buon proposito che chiude il post, cosa c’è di meglio di un braccio muscoloso, a simboleggiare forza e virtù?

Le emoticon, d’altro canto, suppliscono anche altre possibilità che abbiamo nelle tradizionali pagine web, come gli elenchi numerati:

Emoticon nei testi dei post su Facebook per dare vitalità a un contenuto

A proposito, faccio un breve rimando alle pagine dei siti per mostrare come si possono felicemente sfruttare le potenzialità comunicative delle emoticon. Come esempio prendo un articolo di Gianpaolo Antonante, uno dei massimi esperti di web marketing in Italia. Lui del content design ne fa un vero cavallo di battaglia, guarda questo spezzone di articolo:

screenshot-gianpaolo-antonante.png

Come puoi notare, per prima cosa la scrittura è cadenzata, a ogni frase si va a capo, quasi a voler sentenziare quello che dice. E poi utilizza, in maniera sapiente e calibrata, le emoticon per rafforzare il significato delle parole scritte.

In conclusione, il content design è sempre più importante, non soltanto per rendere più bello un testo ma per aumentare le vendite e migliorare la visibilità sul web.

Ti va di dire la tua su questo argomento?

Non avere timori e lascia un commento con le tue riflessioni su questo aspetto del content marketing, ti risponderò con piacere!

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Lavoro nel campo del Web Marketing dal 2008. Grazie al mio approccio di tipo strategico, offro consulenze di marketing digitale per le micro imprese e i liberi professionisti.