La formazione professionale nel marketing digitale

Andrea Boscaro

mar 29, 20167 min di lettura
La formazione professionale nel marketing digitale

3 Lezioni sul digitale apprese durante i corsi di formazione professionale

Cinque anni sembrano essere un tempo breve, ma nel mondo di Internet – ne siamo tutti consapevoli – cinque anni sono un lasso di tempo rilevante. In questo periodo, per esempio, Facebook è passato, in Italia, da meno di 15 milioni di iscritti ad oltre 26, gli smartphone ed il tablet sono diventati la cifra con la quale ci informiamo e navighiamo, e Amazon è entrata nelle nostre abitudini di consumo con una accelerazione che ha sorpreso gli stessi dirigenti del gigante di Seattle.

La storia di The Vortex, la società specializzata in corsi di formazione professionale di cui mi occupo, nasce proprio cinque anni fa. Io e Nicola Mauri intuimmo che i social media non solo sarebbero esplosi in termini di notorietà ed utilizzo presso gli utenti italiani, ma che, sul piano della vita delle imprese, avrebbero anche prodotto il bisogno di internalizzare le attività relative a questi ambienti (soprattutto per le funzioni marketing) e creare competenze più solide per svilupparle o per valutare al meglio i fornitori esterni che le gestiscono.

La necessità di corsi di formazione professionale sui nuovi strumenti del marketing digitale si sarebbe presto presentata con forza.

Corsi di formazione professionale
La formazione professionale può avvenire direttamente in azienda

In questi anni, il mondo stesso delle agenzie è cambiato ed ha richiesto iniziative di aggiornamento professionale e costruzione di un’offerta capace di cogliere il cambiamento di tutto il settore. Da quel lontano momento di fondazione della nostra società ad oggi, ci siamo resi conto che la formazione professionale sui media digitali, un po’ come l'inglese trent’anni fa, poteva essere un’esigenza sentita da tutti i professionisti, under 30 o over 50, all'interno delle aziende o per un proprio uso professionale.

Questo bisogno avrebbe richiesto non solo il supporto di un formatore libero professionista, ma anche un approccio aziendale più strutturato.

Cosa abbiamo imparato in tutti questi anni e quali sono stati gli elementi che abbiamo osservato all’interno di un mercato che nel frattempo è cambiato?

Grazie ai corsi di formazione professionale che abbiamo organizzato, possiamo dire di aver appreso tre lezioni molto importanti sul digitale, visto dal lato delle persone e non delle piattaforme o del business, che ora vorrei condividere con voi. Ecco le tre lezioni che ho imparato nel fare formazione professionale sul marketing digitale.

1# La progettazione di un corso di formazione professionale e la gestione dell'aula, dei tempi e delle domande sono importanti quanto la qualità dei contenuti

La conoscenza del digitale è infatti spesso solo in misura residuale una competenza tecnica da acquisire. Le persone in aula molto spesso si affideranno agli specialisti per questo, mentre cercheranno in misura fondamentale una predisposizione al cambiamento ed al ripensamento del proprio modello a partire dal bisogno che si intende soddisfare. In questo la tecnologia è un mezzo abilitante, non il fine assoluto da perseguire.

Dopo cinque anni di attività nella formazione abbiamo soprattutto potuto comprendere, e condividere con chi ha partecipato ai nostri corsi professionali, il fatto che la conoscenza della Rete, da parte di persone che non sono degli specialisti, consente finalmente di pensare al digitale non come un’attività per informatici e di concentrare i propri sforzi più che sulla tecnologia, sul tratto umano con cui questa deve essere usata. Internet non è fatta dai computer, ma dalle persone e più tecnologia si introdurrà nella relazione con il nostro cliente, più a fare la differenza sarà l’umanitàcon cui tale relazione sarà resa più calda e più vera.

Per questo motivo, gli elementi tecnici legati al digitale devono rappresentare la cornice di un corso di formazione professionale e, per quanto approfonditi anche sul piano pratico, devono essere sempre orientati a consentire la gestione più efficace ed efficiente delle aree relazionali ed interattive della comunicazione online. In particolare, i marketer richiedono una formazione specifica su tematiche come:

  • La reputazione digitale, il monitoraggio della Rete e la gestione di una crisi online sui social media;
  • Il customer care e il CRM online;
  • Le tecniche tese a far esprimere la “maggioranza silenziosa” dei clienti soddisfatti di un’azienda, così da fornire, a chi si informasse online in merito all’affidabilità del brand, un’immagine più corretta del valore dell’azienda;
  • Il personal branding e le tecniche di lead generation attraverso i social media;
  • Il cambiamento del mondo del commercio elettronico, dove la fiducia deve essere accompagnata da un approccio orientato alle buyer personas - prima che al prodotto - ai loro bisogni ed alle modalità più efficaci di “ persuaderle” a seguire i nostri consigli;
  • Il piano editoriale con cui sostanziare una relazione continua all’interno delle piattaforme sociali nel rispetto di una “voce” distintiva che sia capace di rappresentare i valori di un marchio.

Per fare un esempio - tutti noi ne abbiamo un’esperienza quotidiana più che tangibile – l’esistenza del retargeting non è una questione tecnologia e a fare la differenza non sarà la conoscenza di tag e cookie, ma la costruzione di un valore offerto all’utente tale da far sì che quest’ultimo giudichi appropriato l’essere riconosciuto e la definizione di un messaggio creativo o commerciale che porti l’utente a riconsiderare l’offerta proposta.

Tutti questi aspetti non saranno ideati da uno specialista, ma da una donna e da un uomo di business, di marketing e di comunicazione, che sarà stato formato secondo quest’ottica di valore aggiunto. In questa prospettiva, secondo la quale il marketing digitale è un mezzo e non un fine, i corsi di formazione professionale di The Vortex sono spesso introdotti da storie.

Fra queste, c’è quella di Dick Fosbury, il saltatore in alto americano conosciuto per aver introdotto nell'atletica leggera il “balzo di schiena” e per aver così surclassato i campioni del passato, come Valery Brumel, che si cimentavano in balzi ventrali o in sforbiciate che oggi appaiono buffi e vintage. Tutti oggi ricordiamo il nome di Fosbury, mentre è completamente ignoto il nome di colui che ha sostituito la sabbia su cui prima si saltava o i trucioli di legno che venivano utilizzati come supporto.

Senza quel cambiamento tecnologico, Fosbury non avrebbe potuto “innovare” e cambiare radicalmente il proprio mondo. Se oggi la tecnologia è cambiata in modo così pervasivo da mutare tutti i contesti in cui si muove il mondo contemporaneo e, con la tecnologia, è cambiato il modo in cui le persone si informano, prendono decisioni, condividono opinioni, anche il mondo delle imprese deve riconoscere non solo che è necessario “saltare” in modo diverso, ma assumersi la responsabilità di farlo, quindi di formarsi professionalmente, a fronte del fatto che l’asticella, nel frattempo, si è alzata.

La conoscenza della tecnologia non è tanto utile in quanto fine a se stessa, ma necessaria nella misura in cui consente di trasformare il modello di business concentrandosi sull’innovazione e sulla capacità di fare al meglio il proprio lavoro. Chi ha sempre agito nel rispetto della generazione di valore per i propri clienti avrà pertanto buon gioco ad imparare il nuovo linguaggio che viene presentato nei corsi di formazione professionale e potrà continuare ad esprimersi sempre al meglio.

Fare marketing digitale sarà sempre più fare marketing tout court.

2# Le opportunità del digitale non sono legate solo alle eccellenze o alle grandi aziende né tanto meno sono riservate alle startup

L’innovazione prodotta dalla Rete o ha una ricaduta sui modelli di business tradizionali nell’ambito delle PMI presenti sul territorio o non è una vera leva di competitività ed occupazionale. Al contrario, rischia di erodere, invece di generare valore. 

Una delle più grandi soddisfazioni della nostra storia di formazione professionale è stata pertanto osservare come aziende artigiane abbiano saputo affrontare la sfida del passaggio generazionale adottando le opportunità della trasformazione digitale e consentendo all’impresa di innovare e innovarsi.

Tra le prime iniziative che abbiamo incontrato durante i nostri corsi formativi vi è stata una azienda di lavorazione del marmo della provincia di Verona che, nell’ambito di un passaggio generazionale fra padre e figlio, ha sfruttato gli scarti di produzione del marmo per lanciare, in un contesto di crisi del settore edilizio, un prodotto per bambini costituito da pennarelli pieni di tale sabbia, brillante e non tossica, e validi per colorare degli album adesivi.

E’ stato davvero emozionante assistere alla creazione di questo nuovo prodotto, che ci ha ispirato durante i nostri corsi di formazione professionale.

3# Nell’apprendimento degli adulti vi è una dimensione verticale, di relazione con il docente ma anche una dimensione orizzontale, di confronto fra i partecipanti

L'interazione in aula nei corsi di formazione
L'importanza dell'interazione nei corsi di formazione professionale

Ricordiamo che nella formazione per adulti i contenuti vengono interiorizzati su base opportunistica e non assoluta come nei bambini che sono in questo “tabula rasa”. Per questo motivo siamo sempre più certi che organizzare un buon corso di formazione professionale sul marketing digitale deve prevedere ampie occasioni di interazioni e momenti capaci di sorprendere ed emozionare i partecipanti.

Le persone non ci ricorderanno per ciò che avremo detto, ma per come, in quelle ore di incontro, si saranno sentite accolte.

The Vortex: come è nata l’idea dei corsi di formazione professionale

L’intuizione che ci ha portato a creare The Vortex ha incontrato, ad un anno dalla sua formazione, Ugo Benini ed è diventata realtà avendo oggi formato, insieme ai nostri trainer, oltre 20 mila persone nelle grandi aziende così come nelle business school, nelle PMI incontrate sul territorio così come nelle aule tenute all'estero.

Sul finire dello scorso anno poi, l'arrivo di Paolo Guaitani ci ha portato a un livello superiore: abbiamo cominciato a lavorare su un'offerta formativa che, accanto alle aule, potesse prevedere iniziative strutturate di assessment propedeutico ai corsi, webinar e videoconferenze fino a progetti di formazione professionale continua.

Che cosa ne pensi di queste riflessioni sui corsi di formazione online?

Un’azienda che investe nella formazione dei propri dipendenti ha davvero un valore aggiunto?

Raccontaci la tua esperienza.

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Andrea Boscaro è fondatore della società di formazione sul marketing digitale The Vortex e già Amministratore Delegato di Pangora (oggi Connexity), è autore dei volumi "Tecniche di web-marketing" e “Effetto digitale” editi da Franco Angeli e formatore legato ai temi dell'e-commerce, dei social media e dell'editoria digitale.