Come utilizzare Semrush per scrivere un articolo in ottica SEO

Cristina Maccarrone

mag 13, 20198 min di lettura
Come utilizzare Semrush per scrivere un articolo in ottica SEO

Scrivere con accorgimenti SEO per chi fa il lavoro di copywriter o anche di giornalista è diventato quasi un “must”.

Difficile essere sul web e pensare di non valutare, qualunque tipo di contenuto si stia progettando, quali possono essere le intenzioni dell’utente, come potrà arrivare a questo articolo e perché Google o qualsiasi altro motore di ricerca dovrebbe proporlo tra le prime posizioni o addirittura come risultato zero.

Altrettanto importante, prima della realizzazione di un articolo per il web, è capire cosa è stato scritto finora riguardo a quel determinato argomento, quanti risultati il motore di ricerca suggerisce, quali sono gli argomenti correlati e tanto altro.

Per fare questo, pertanto, da un lato c’è sì la conoscenza e lo studio dell’argomento che si sta per andare a trattare, con dati, approfondimenti, eventuali interviste, e dall’altro sono essenziali dei tool, o per dirla all’italiana, degli strumenti.

Tra questi, oltre a quelli gratuiti, c’è ovviamente SEMrush che permette di valutare tantissimi aspetti per scrivere al meglio un articolo sia esso evergreen, cornerstone content, un approfondimento – inchiesta, un’intervista o tanto altro ancora.

P.S.: quello che vi illustro sotto – ci tengo a dirlo - è il mio metodo, quello che adotto la maggior parte delle volte e che fa sì che molti articoli siano ben posizionati. Fatemi sapere se vi ritrovate o se optate per un altro metodo: sono curiosa!

1. Come scrivere un articolo SEO: analizzare il topic con Topic Research

La prima parte del mio lavoro, quando ho già l’argomento di cui parlare o un’eventuale idea che voglio capire se può essere valida e pertanto proposta a giornali o blog con cui collaboro, consiste nel verificare sul motore di ricerca

Guardo cosa è stato scritto e cosa mi suggerisce Google con le correlate.

Vado poi su Google Trends per vedere la stagionalità e altri dettagli legati al momento in cui sto scrivendo o a momenti passati, dopodiché la vera e propria ricerca è su SEMrush.

Faccio un esempio concreto: la keyword su cui voglio lavorare, o almeno quella principale, è il contratto a tempo indeterminato, ma non ho ancora idea – se non per quello che ho letto su Google – di quali possano essere le keyword correlate e gli argomenti che dovrò trattare nel mio articolo.

Lo specifico perché d’obbligo: in questo caso voglio scrivere un pillar article che è allo stesso tempo un evergreen: ossia fare un articolo approfondito sul contratto a tempo indeterminato. 

Faccio ancora un’altra precisazione, doverosa, specie per i più attenti. È vero che, con l’avvento del Jobs Act, sarebbe più corretto parlare di “contratto a tutele crescenti”, ma ho verificato, raffrontando i 2 termini su Trends, che è molto più cercato e utilizzato “contratto a tempo indeterminato”, pertanto lavorerò su questa keyword di coda lunga.

Ma non esiste solo Google Trends, SEMrush ha una funzione molto interessante che è quella della Topic Research, da utilizzare in diversi modi. Magari mettendo un topic più generico e vedendo cosa restituisce o, come nel mio caso, che so già su quale keyword voglio lavorare, inserendo appunto la keyword “contratto a tempo indeterminato” e vedendo cosa mi suggerisce in termini di topic e subtopic da trattare. Come potrete vedere dallo screenshot qui sotto, il tool mi dà dei suggerimenti sugli argomenti, ma non solo.

come utilizzare SEMrush per scrivere un articolo SEO
Le content ideas di SEMrush

La cosa che lo rende speciale sono le “content ideas” ossia idee per il contenuto. Qualche esempio? Mi suggerisce di parlare dell’Articolo 18 o di prevedere un eventuale vademecum per il datore di lavoro, dandomi nuovi spunti e consigliandomi articoli che hanno già affrontato queste tematiche. Così come di parlare del periodo di prova o delle ferie, tutti argomenti che aiutano il mio pillar a essere davvero… un pilastro.

Accanto a destra, sempre restando all’interno della topic research, vedrete che SEMrush restituisce anche informazioni sull’engagement su Facebook per quanto riguarda questi argomenti e che dà la possibilità di aggiungerli ai preferiti.

Bene, a questo punto ho un’idea a grandi linee di cosa parlare, ma per andare più a fondo forse è meglio che analizzi la keyword.

2. Come scrivere un articolo SEO: l'analisi della keyword

Dopo la Topic Research, vado dunque sulla voce Analisi keyword che rispetto a quella su cui sto lavorando offre una panoramica con il volume delle ricerche – fondamentale per me per capire se è un argomento di tendenza o meno –, i risultati ma anche i costi per click. A questa voce, visto che sto scrivendo un post quindi facendo un lavoro organico, non do particolare risalto. Mi concentro invece su quello che vedo accanto ossia il trend, la stagionalità.

Questo per 2 motivi tra tutti:

  • capire l’andamento di questa parola chiave nel tempo;
  • capire quando è il momento giusto per far uscire l’articolo, puntando sul fatto che è una keyword destinata a crescere e che, magari, posso giocare d’anticipo e pubblicare qualcosa prima che ci sia il picco di ricerche. Obiettivo? Posizionarsi.

La sezione dell’analisi delle keyword di SEMrush è poi utilissima per quello che si trova nel secondo “blocco” ossia: le keyword di corrispondenza a frase e quelle correlate. A mio avviso, in questo SEMrush è unico: va molto più a fondo di quanto possano fare altri strumenti SEO.

come utilizzare semrush per scrivere un articolo SEO
Analisi delle keyword

La keyword di corrispondenza mi restituisce molti più spunti di quanti ne abbia trovati prima, con i volumi e i corrispettivi risultati in SERP. Per fare un esempio: dovrei indubbiamente dedicare un paragrafo a “dopo quanti contratti a tempo determinato scatta l’indeterminato”.

Perché? Perché se è vero che non c’è una regola fissa, o meglio che ci sono delle regole per non reiterare il determinato, non c’è una certezza su quando scatti l’indeterminato. Potrebbe avvenire subito dopo il periodo di prova, al primo rinnovo o non avvenire mai. Ma in questo caso, il fatto che SEMrush me lo proponga e che i volumi non siano altissimi, mi fa capire che dovrei magari prendere in considerazioni di dedicarci un paragrafo e intercettare quella nicchia di persone che è alla ricerca di questa informazione. [community-related src="https://it.semrush.com/blog/come-scrivere-articolo-superando-il-concetto-di-main-keyword/"]

Vengono ancora fuori: le dimissioni e il preavviso e tanto altro ancora. Mentre nelle keyword correlate i suggerimenti sono più che altro sulle variazioni alla keyword principale.

Sempre in questa sezione, SEMrush mi restituisce i risultati in SERP: do in questo momento un’occhiata per ritornarci successivamente.

Keyword Magic Tool

Fatto questo, un altro pezzo fondamentale della ricerca per scrivere il mio articolo in ottica SEO è Keyword Magic Tool, che di primo acchito non sembra molto facile da usare e che invece è davvero utilissimo.
Cosa fa? Permette di andare ancora più a fondo nella keyword research.

Creo una lista con la mia keyword e ricevo tantissimi suggerimenti grazie ai filtri più avanzati che mi permettono di trovare tutte le keyword che sono nei gruppi semanticamente collegati. Sì, questa parte del tool mi permette un’analisi semantica puntando sull’associazione e la relazione che c’è tra le varie parole che sono all’interno dello stesso gruppo.

Per esempio: parole come richiedere, ma anche dipendenti o mutuo. Secondo voi prima di utilizzare questo tool avevo pensato di considerare anche un paragrafo o sottoparagrafo relativo al mutuo? Direi di no e invece è fortemente collegato al contratto a tempo indeterminato. Anche il verbo richiedere ha un suo perché. Spesso la gente non sa come chiedere di avere un indeterminato. Nel mio pillar potrei prevedere un paragrafo su questo con magari dei consigli dati da un HR.

Keyword Magic tool: come usare Semrush per un articolo SEO
Keyword Magic Tool

Se non tutte le parole che vengono fuori sono a mio avviso pertinenti, non è un problema: con i filtri avanzati posso fare delle esclusioni. Dire al tool dunque di non valutare parole che hanno una certa posizione in SERP o che hanno un certo tipo di volume. Insomma, mi permette di andare nel dettaglio come e quanto voglio.

Ma non finisce qui: se mi sposto con il mouse sul tab “domande” posso avere, in un sol colpo, le query informative degli interessati all'argomento. Tutti questi dati inoltre sono esportabili anche in un excel.

3. Come scrivere un articolo SEO: analisi dei domini e della concorrenza con il SEO Content Template

Ricordate quando ho detto che, analizzando la keyword, avrei ripreso in seguito la parte relativa ai risultati in SERP? Un’altra fase importante del “mio” processo che precede la scrittura di un contenuto in ottica SEO infatti verte sull’analisi delle url degli articoli che, per la keyword su cui sto lavorando, si trovano ai primi risultati. Cosa faccio? Copio e incollo la url inserendola in Analisi dominio, in modo che lo strumento mi restituisca tutte le keyword per cui quell’articolo, oltre a quella che già so, si è posizionato.

A dire il vero, inizialmente facevo così analizzando le url singolarmente fino a che ho scoperto SEO Content Template, altro tool molto utile di SEMrush che dà la possibilità di vagliare tutto insieme. Ma non solo, quest’analisi della concorrenza restituisce al contempo: le keyword correlate e come questi siti le hanno utilizzate, i backlink e ancora qual è la lunghezza media dei testi.

Come scrivere un articolo con SEO Content template

A dire il vero, inizialmente facevo così analizzando le url singolarmente fino a che ho scoperto SEO Content Template, altra funzione molto utile di SEMrush che dà la possibilità di vagliare tutto insieme. Ma non solo, quest’analisi della concorrenza restituisce al contempo: le keyword correlate e come questi siti le hanno utilizzate, i backlink e ancora qual è la lunghezza media dei testi.

Infine, lo strumento dà anche informazioni su quello che non si vede: ossia, in base a come ha fatto la concorrenza, quale deve essere la lunghezza ottimale del title della metadescription. Non male, no?
Ovvio che sono dei suggerimenti e non dei diktat, ma confesso che questa funzione è molto molto utile per farsi un’idea di cosa ha portato un articolo nelle prime posizioni di Google.

Infine SEMrush di recente ha creato il SEO Writing Assistant, ancora in versione beta, che dà un punteggio sul testo che si sta scrivendo. Confesso che non lo uso quasi mai perché preferisco sentirmi libera di scrivere senza “essere giudicata” e basandomi sulla mia esperienza, ma per chi è agli inizi o magari ha dei dubbi in merito alla struttura dell’articolo potrebbe essere un buono strumento.

In fin dei conti, tool o non tool, quando si scrive:

Ha importanza la conoscenza approfondita che hai su un argomento, il modo in cui la riesci a trasmettere e come combini tutto questo con ciò che gli utenti vogliono sapere. Che, in fondo, se ci pensate è anche alla base del giornalismo, no?

Questi i miei consigli su come utilizzare SEMrush prima di scrivere un articolo in ottica SEO, ovvero un contenuto che si posizioni beni nelle pagine dei risultati di ricerca di Google per una serp che ci interessa.

E tu, quali suggerimenti aggiungeresti?

Lavori con altre modalità o hai qualche dubbio o perplessità? Scrivimi nei commenti.

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Sono una giornalista freelance, brand journalist e SEO copywriter freelance. Inoltre, progetto e tengo corsi di formazione di scrittura in ottica SEO e social media copywriting (tra i clienti: Randstad, CFP Bauer, Scuola di Cinema Luchino Visconti, SpazioLab8). Scrivo per lo più di mondo del lavoro, HR, impresa, digitale, coworking oltre a progettare contenuti per i siti e a scriverli. Tra le mie collaborazioni attuali: Osservatorio Diritti, Forbes Italia, 6sicuro, Changes di Unipol, Rete Cowo® e altri. Insieme a Riccardo Esposito ho scritto il primo libro double face che vede insieme una giornalista e un blogger: "Scrivere per informare", edito da Flacowski. In passato ho collaborato con Vanity Fair, Corriere.it e Yahoo! Finanza. Sto per aprire il mio blog: www.jobtelling.it in cui parlo di mondo del lavoro sì, ma in modo "più umano". Adoro leggere su carta, scrivere essenzialmente sul web e chiacchierare, dal vivo e online. Specie su Twitter dove mi trovi come @cristinamacca.