Come migliorare il CTR delle email utilizzando GIF animate

MailUp

giu 01, 20185 min di lettura
Come migliorare il CTR delle email utilizzando GIF animate

Magari non sai ancora bene come si pronuncia GIF, se con la g sorda o quella sonora, ma sicuramente sai di cosa stiamo parlando.

Si tratta di un formato costituito da vari fotogrammi che riproducono una sequenza animata. Nato nel 1987, il termine GIF è l’acronimo di Graphics Interchange Format, ed è un formato letteralmente esploso negli ultimi anni, sia nella comunicazione privata sia nel marketing, dove le aziende si cimentano in sperimentazioni sempre più creative per presentare e far conoscere prodotti e novità in catalogo.

L’email è uno dei terreni prediletti per l’utilizzo delle GIF animate, perché capace, al primo sguardo, di catturare l’attenzione e dare immediata evidenza a un messaggio.

Non si tratta, dunque, di semplice ornamento: le GIF animate nelle email sono fondamentali incentivi al clic, fanno da traino all’interesse e alla curiosità: in poche parole, se concepite in modo strategico, spingono il destinatario ad approfondire prodotti e contenuti al centro dell’email.

I vantaggi delle GIF animate nelle email

I vantaggi delle GIF animate sono tanti, soprattutto se consideriamo la semplicità di creazione e di inserimento nell’email. Grazie al dinamismo che producono consentono infatti di:

  • Raccontare storie stringendo un legame emotivo con il destinatario
  • Stimolare la condivisione, aumentando l’esposizione dei contenuti
  • Attirare l’attenzione in modo più efficace rispetto a un’immagine statica
  • Migliorare le performance delle email, in particolare quelle relative al tasso di clic (o click through rate). 

Proprio su quest’ultimo, tangibile vantaggio ci concentriamo oggi, scoprendo i modi e i contesti di comunicazione in cui sfruttare il potenziale delle GIF animate per incrementare i clic nelle email.

Dare una dimensione narrativa all’email

Lo storytelling è uno dei mantra del marketing di oggi, e un motivo c’è: significa saper raccontare storie ed emozioni invece che descrivere il prodotto. Niente meglio di una GIF è in grado di innescare questa dimensione narrativa, dinamica. Toms, noto brand di calzature, si affida spesso alle GIF animate per raccontare la storia che sta dietro al prodotto. Nell’esempio che segue l’azienda porta i destinatari nel retrobottega, dove le scarpe vengono materialmente creato.

GIF nelle newsletter di TOMS (esempio)

Offrire una mini-demo del prodotto

Che si parli di vestiti oppure di un elettrodomestico o, ancora, di un’applicazione, con le GIF è possibile dare una dimostrazione breve, icastica ed efficace del prodotto al centro dell’email.

Inutile dire quanto un’animazione sia più efficace di un’immagine statica per presentare una novità e, di conseguenza, indurre il destinatario a cliccare per conoscere i dettagli.

Ecco un esempio di mini-demo tramite GIF dedicata a un elettrodomestico, in grado di raccontare visivamente, rendere immediata l’esperienza utente e fare a meno di lungaggini testuali che descrivano le funzionalità.

GIF STEEPER HIT (esempio)

Ecco invece lo stesso procedimento ma applicato al mondo dello shopping: il miglior modo per illustrare, in pochi rapidi frame, le qualità di un prodotto.

GIF RAPHA (esempio)

Mettere in evidenza la call-to-action

Arriviamo al nocciolo della questione: la call to action, l’anticamera della conversione, la soglia che, una volta varcata, converte curiosità in interesse. Utilizzare una GIF animata al posto della call to action è l’uso forse più classico e, al tempo stesso, il meno vistoso ed esuberante. Ha qualcosa di vintage, che richiama le insegne luminose dei negozi. Vediamo un esempio:

GIF Daniel Wellington (esempio)

La GIF è sobria ma efficacissima, donando uno stile retrò all’email. È in grado di accompagnare l’occhio del destinatario verso l’obiettivo centrale dell’email: il clic.

Condurre al clic con il gioco

Qui entriamo nel terreno della pura creatività, per condurre il destinatario al clic tramite il gioco e il racconto: in termini più marketing, parliamo della fondamentale sinergia tra gamification e storytelling. Moo, per portare un eccellente esempio, da anni sorprende i suoi clienti con email che custodiscono delle gemme di creatività. Come? Attraverso le GIF animate:

GIF MOO (esempio)

Moo lascia per strada ogni velleità di convincere il destinatario decantando i pregi dei suoi prodotti, ma dando vita a giochi e brillanti soluzioni interattive basate sulle GIF animate. Uno sforzo creativo non fine a sé stesso, ma a intero vantaggio dei tassi di clic. Chi non cliccherebbe sulla call to action di questa email?

4 best practice per inserire GIF nell’email

1. Inserisci il messaggio chiave nel primo fotogramma

Le impostazioni di visualizzazione delle immagini di alcuni dei tuoi destinatari potrebbero bloccare le GIF animate. Oggi le GIF animate vengono visualizzate dalla stragrande maggioranza dei client email, sia desktop che mobile, con alcune eccezioni: la principale è Microsoft Outlook 2007, 2010 e 2013, che in queste versioni blocca l’animazione mostrandone solo il primo frame. Per questo è fondamentale progettare le GIF partendo dal presupposto che il primo fotogramma potrebbe essere l’unico visibile ai destinatari: in questo senso quel fotogramma deve essere rappresentativo ed esemplificativo, tale da poter essere completamente autosufficiente.

2. Fai attenzione alle dimensioni dell’immagine

Le GIF possono diventare file piuttosto pesanti, a seconda del numero di fotogrammi e della risoluzione. E quando una GIF è sovradimensionata, il file potrebbe essere lento (troppo lento) da animare.

Tuttavia non esiste una regola fissa per le dimensioni di un file. In generale, è consigliabile mantenere la GIF sotto i 200-250 KB. Per riuscirci ci sono quattro buoni espedienti:

  • Rimuovere i fotogrammi
  • Animare solo una parte dell’immagine. L’utilizzo dei livelli su Photoshop consente di isolare le parti animate
  • Tagliare, concentrandoti sulla parte animata ed cancellando il resto
  • Ridurre i colori.

3. Imposta l’alt text

Nei casi peggiori, ma si tratta di un’esigua minoranza di destinatari, le GIF animate possono essere completamente bloccate dalle impostazioni del destinatario o del singolo client, come avviene per la visualizzazione delle immagini normali. Per aggirare questa criticità è importante impiegare delle stringhe di testo alternative (il cosiddetto Alt Text) per rendere fruibile il contenuto della GIF anche a chi non le visualizzerà del tutto.

4. Linka sempre l’immagine

Come ogni immagine statica (e diversamente dai video embeddati), le GIF animate possono essere linkate a una pagina web. Non scordare dunque di inserire l’URL per portare i destinatari sulla pagina di atterraggio dedicata ai prodotti e servizi.

Come creare una GIF animata

Rispetto alle normali immagini statiche, le GIF animate richiedono un po’ di sforzo aggiuntivo nella creazione. Queste le possibilità:

  • Usare Photoshop per creare GIF animate 100% originali. Si tratta dell’opzione advanced ma che, al tempo stesso, offre maggiori risorse e potenziale in termini di creatività e di risultati
  • Affidarsi a tool online come gifmaker.me, ezgif.com, makeagif.com, imgur.com, giphy.com o gifbrewery.com per convertire foto e video in GIF
  • Sfruttare le vastissime librerie di GIF già pronte e confezionate (le conosciamo tutti: giphy.com e makeagif.com sono i più noti). Magari non il massimo di originalità, ma sicuramente estrema facilità di utilizzo.

Se avessi bisogno di indicazioni più precise su come inserire le GIF animate nell’email, qui trovi un comodo tutorial che ti guiderà passo passo.

Ora che sai i vantaggi di usare le GIF nelle tue newsletter pensi di provarle?

Fammi sapere se i tuoi CTR migliorano.

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