Al giorno d’oggi, pianificare una strategia efficace per promuovere la crescita di un blog e posizionarlo tra i primi posti delle ricerche su Google per le keyword di interesse, può rappresentare una sfida di non semplice attuazione, a causa degli innumerevoli e agguerriti competitor, presenti sul mercato.
Al fine di elaborare un piano di crescita per il blog con lo scopo di raggiungere gli obiettivi di business è necessario partire dall'analisi del traffico organico.
Diventa quindi indispensabile disporre di alcune informazioni fondamentali:
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Quanti sono i visitatori mensili? Quanti di questi sono nuovi e quanti abituali?
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Quali sono le pagine più visitate del blog?
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Il pubblico che si sta attraendo è in target per gli obiettivi di business?
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I contenuti sono considerati utili dagli utenti?
In questo articolo vediamo nel dettaglio come analizzare il traffico organico di un blog in 3 semplici passi. Vedremo infine un esempio pratico di analisi.
Separare i dati del blog da quelli delle altre pagine del sito
Il primo step prevede la separazione delle pagine appartenenti al blog dalle altre pagine del sito.
Possiamo trovarci dinanzi a 4 diverse situazioni, vediamole nel dettaglio.
1. Il blog è associato interamente a un dominio indipendente
Se il dominio è esso stesso un blog, è sufficiente utilizzare la barra di ricerca di SEMrush per analizzarlo.
Inseriamo l’indirizzo del nostro dominio nell'apposita sezione come mostrato di seguito.
2. Il blog si trova in un sottodominio
Se il blog si trova in un sottodominio, es. “Blog.esempio.com”, è necessario selezionare, dal menu a tendina posto sulla sinistra, “Ricerca organica” e, nel menu a tendina a destra, “come sotto dominio”
In questo modo vengono presi in considerazione solo i dati relativi al sotto dominio.
3. Il blog è in una sotto-cartella
Sei invece il blog si trova in una sotto-cartella è necessario utilizzare dei filtri.
Ad esempio, se il blog si trova nella sotto-cartella “esempio.com/blog/”, il filtro deve includere tutte e solo le URL che contengono la parola “blog”.
Nei filtri avanzati di SEMrush è necessario selezionare “includi” → “URL” → “Contenente” → “blog”,come mostrato nell'immagine seguente.
4. Le URL non sono strutturate per consentire di estrapolare pagine del blog
Il caso peggiore cui possiamo trovarci di fronte è quello in cui non è possibile attribuire l’appartenenza delle pagine al blog mediante l’analisi delle URL. In tale situazione, l’estrazione delle pagine del blog è più complessa e non sempre possibile, se non in modo manuale.
L’individuazione di eventuali elementi comuni all'interno degli articoli del blog può facilitare il processo, in particolare grazie all'ausilio di tool di crawling come Screaming Frog. Ad esempio, se i nostri articoli contengono la possibilità di inserire commenti, possiamo utilizzare la funzione “Custom Search” e estrarre gli indirizzi che contengono la stringa “lascia un commento”.
Troveremo gli indirizzi delle pagine nella tab “Custom”.
Una volta trovate le URL, esse dovranno comunque essere trasferite su un foglio di lavoro per essere poi associate ai dati di SEMrush.
I dati finali potranno quindi essere ancora elaborati mediante l’applicazione di filtri specifici. Tale procedimento non sarà analizzato in questo articolo.
Analizzare lo stato delle keyword
In “Ricerca organica”, spostiamoci nel sotto-menu “Posizioni”.
Tralasciamo per adesso il grafico relativo al traffico stimato e andiamo ad analizzare le keyword presenti all'interno delle serp. Per farsi un’idea di quali keyword stanno attualmente portando più visite è preferibile ordinare le keyword per traffico. Possiamo anche farci un’idea di quanto le keyword posizionate sono attinenti al progetto.
Dopo aver visto quali sono le principali keyword del sito possiamo procedere a suddividerle in 3 macro categorie in base alla loro posizione:
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Keyword ben posizionate: sono quelle posizionate nelle top 3 posizioni delle rispettive serp.
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Keyword ottimizzabili: sono le keyword che si trovano in prima pagina ma non nelle prime posizioni e che hanno quindi ancora margine di miglioramento.
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Keyword con potenziale: sono tutte le keyword in seconda pagina. Queste keyword non portano traffico (o ne portano molto poco) e generalmente necessitano di un piccolo sforzo in termini di ottimizzazione SEO per andare in prima pagina e sfruttare il loro potenziale.
Per una visione quantitativa sul posizionamento delle keyword è sufficiente utilizzare l’apposito grafico delle keyword fornito da SEMrush. Il grafico consente di vedere la distribuzione delle le keyword nelle fasce di posizionamento. Per analizzare nel dettaglio le keyword in base alla posizione è necessario utilizzare i filtri.
Ipotizzando che si vogliano trovare tutte le keyword che hanno un buon potenziale, è possibile farlo, filtrando le keyword con posizione maggiore di 10 e minore di 21, come mostrato nell'immagine seguente.
In base al numero di keyword posizionate nelle varie fasce possiamo farci un’idea della salute del blog:
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Un blog con molte keyword ma nessuna di esse ben posizionata potrebbe aver bisogno di ottimizzazione on site e/o off site.
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Un blog con poche keyword potrebbe essere online da poco o avere dei problemi di crawlability.
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Un blog con molte keyword ben posizionate potrebbe necessitare un ampliamento dei contenuti per aumentare il suo bacino di utenza.
Keyword branded vs non branded
In alcuni casi può essere utile filtrare in base alla natura delle parole chiave in keyword branded e unbranded anche se, generalmente, un blog non conterrà molte keyword branded.
Anche in questo caso, per escludere o includere solo le keyword associate al brand, è sufficiente usare i filtri.
Qual è il trend di crescita del blog?
In un blog normalmente attivo, il numero di keyword dovrebbe aumentare nel tempo e la loro posizione dovrebbe migliorare.
Dal grafico delle keyword di SEMrush è possibile vedere qual è il trend (crescita/decrescita) del numero totale di keyword posizionate e se tali keyword stanno acquistando o perdendo posizioni nelle serp.
Possiamo anche vedere la fotografia delle keyword posizionate in un periodo di interesse selezionato mediante l’apposito menu o direttamente dal grafico. Per monitorare i movimenti delle keyword è utile la funzione “cambiamenti di posizione” all’interno della sezione “Ricerca organica”: in questo modo avremo il dettaglio delle nuove entrate in serp, delle uscite e dei miglioramenti o peggioramenti di posizione.
Analisi del traffico organico
Il grafico del traffico organico è dato dalla somma del traffico portato dalle keyword viste precedentemente. Avendo già analizzato le keyword, ci verrà semplice comprendere come è composto questo grafico. Ci sono alcune cose a cui prestare attenzione, il consiglio è di valutare le fluttuazioni del traffico sempre facendo riferimento alle keyword.
Il traffico organico è in crescita?
La situazione è sicuramente positiva. I motivi per una crescita del traffico organico sono molteplici. Vediamone alcuni:
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Lavoro SEO di ottimizzazione dei contenuti: in questo caso, soprattutto se non sono stati creati nuovi contenuti, all’aumento del traffico potrebbe non corrispondere un incremento del numero di keyword indicizzate, bensì un miglioramento del posizionamento (ad esempio alcune keyword si sono mosse dalla seconda alla prima pagina).
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Aumento dell’autorevolezza del sito: se il profilo dei backlink è migliorato, potrebbe verificarsi una crescita del traffico senza necessariamente un aumento delle keyword posizionate.
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Crescita dei contenuti: la creazione di nuovi contenuti per il blog o un ampliamento di quelli già esistenti porterà a un aumento delle keyword posizionate e in generale del traffico organico.
Significativo incremento del traffico nel breve periodo
Un aumento consistente del traffico organico in poco tempo può sottendere molteplici cause.
Le più comuni sono:
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Posizionamento di keyword ad alto volume
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Rilevanti ottimizzazioni interessanti l’intera struttura del sito
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Aggiornamento dell’algoritmo di Google
Calo del traffico: quali sono le cause? Perché il traffico diminuisce?
La diminuzione del traffico organico è una situazione che va indagata in modo sistematico. Possiamo distinguere casi in cui il calo è lento e costante e casi in cui esso è repentino. Quando il decremento del traffico organico è costante e graduale nel tempo, probabilmente ci troviamo di fronte a due situazioni:
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I competitor sono diventati più aggressivi e ci hanno superati nelle serp.
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Stiamo perdendo dei backlink importanti.
Decrementi improvvisi invece sono in genere imputabili a:
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Problemi tecnici del sito: ad esempio, pagine importanti eliminate o spostate senza gli opportuni redirect o errori nella compilazione del file robots.txt. Strumenti come Screaming Frog sono estremamente utili per individuarli, così come Site Audit di SEMrush, che recentemente ha aggiunto un incredibile report sui link interni.
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Recenti modifiche strutturali: soprattutto in seguito a una migrazione, è sempre necessario controllare che sia tutto in ordine.
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Aggiornamenti dell’algoritmo di Google: un cambiamento dei fattori di ranking può essere penalizzante anche se abbiamo gestito finora tutto correttamente.
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Penalizzazioni: siamo sicuri di non aver commesso alcuna violazione delle regole?
Va tenuto in considerazione anche che variazioni del traffico possono dipendere anche dalla stagionalità delle keyword. In alcuni casi possiamo scoprire che Google ha testato per un breve periodo alcune keyword per valutare se meritano davvero di stare in prima pagina.
Di seguito l’esempio di una keywordche si è posizionata in prima pagina per un breve periodo per poi scomparire. In questo caso, filtrando per la specifica keyword di nostro interesse con SEMrush, vedremo un grafico di questo tipo.
Se provassimo a indagare questa specifica situazione, vedremo che il contenuto della pagina associata a questa keyword è qualitativamente meno interessante rispetto ai siti in prima pagina. Google ha comunque deciso di testa la pagina nelle serp, almeno per questa specifica keyword, per poi concludere che non è meritevole di stare in prima pagina.
Esempio pratico di analisi con SEMrush
Per contestualizzare quanto spiegato, prendiamo come esempio il blog medicinafisica.it , sito medico su cui lavoro nei ritagli di tempo e che uso come banco di prova per testare nuove strategie.
La scelta è ricaduta su questo sito perché nell'ultimo anno è stato oggetto di numerosi aggiornamenti ed è stato inoltre interessato dagli ultimi update dell’algoritmo di Google. Seguendo gli step descritti precedentemente, iniziamo da una panoramica delle keyword più proficue in termini di traffico organico generato.
Le ho raccolte nella tabella seguente:
Il tema trattato dal blog è la medicina fisica e la riabilitazione: possiamo osservare come le keyword mostrate sono tutte in target con la suddetta tematica. La seconda osservazione che possiamo fare è che la maggior parte di queste keyword presentano volumi importanti, ma in poche raggiungono un’ottima posizione.
Suddividiamo ora le keyword in base alla posizione per avere un’idea più chiara.
Vediamo come il blog presenti 298 parole chiave in top 3 e ben 903 keyword in buona posizione ma con margini di miglioramento e 1053 con potenziale che si trovano in seconda pagina.
Attualmente il traffico organico stimato da SEMrush è di quasi 18k visite mensili.
Vediamo ora, analizzando il grafico del traffico organico e quello delle keyword, come sta evolvendo il blog. Faremo particolare attenzione a eventuali discrepanze tra i due grafici.
Cosa osserviamo:
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Dopo un’ottima crescita iniziale, da marzo a luglio c’è stata una decrescita dovuta alla perdita di link particolarmente rilevanti ma probabilmente anche al rilascio di qualche aggiornamento di Google e alla crescita dei competitor. Interessante notare come, nonostante il calo del traffico, il numero di keyword ha continuato ad aumentare.
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Ad agosto il sito è stato colpito dal “medical” update che ha influenzato sia il traffico che il numero di keyword posizionate.
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Nello stesso periodo c’è anche stata una migrazione da Joomla a Wordpress e una revisione della struttura, oltre a un cambiamento di server. Inizialmente la struttura era pensata per spingere i pochi articoli presenti, cosa non sostenibile nel lungo periodo.
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A fine novembre il sito è uscito dal “medical” update recuperando buona parte del traffico organico perso.
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Da notare che, nonostante il traffico non sia ancora tornato ai massimi, il numero di keyword posizionate è molto maggiore rispetto al massimo raggiunto a giugno, questo perché il piano editoriale è continuato in maniera intensiva nel corso dei mesi.
Nonostante l’aumento delle keyword, il traffico non ha ancora raggiunto i livelli di prima; il motivo si evince facilmente vedendo il numero di keyword posizionate nei primi 3 posti delle relative serp: a marzo c’erano infatti 544 keyword posizionate nella top 3 contro le attuali 298.
Chiaramente, in questo blog, la strategia prioritaria verterà sul recupero delle posizioni perse e sull'ottimizzazione dei posizionamenti per le chiavi con maggior potenziale.
Come vedi, analizzare il traffico organico di un blog è molto utile per valutare se la strategia implementata funziona oppure no. SEMrush mette a disposizione dei proprietari di siti web strumenti molto accurati e facili da utilizzare per scoprire rapidamente quali sono le performance di un blog e determinare con certezza che ci sono problemi interni o esterni che vanificano gli sforzi del SEO o di chi scrive i contenuti.
E tu come hai gestito la perdita delle posizioni o un calo del traffico sul tuo blog?
O, se non ti è mai capitato, come ti comporteresti nel caso succedesse? Aspetto i tuoi commenti qui sotto!