Come far crescere il tuo ranking con il White label

Luca Tagliaferro

gen 15, 20186 min di lettura
Come far crescere il tuo ranking con il White label

La strategia del White label si riferisce al rebranding di prodotti o servizi creati da un'azienda con il nome e la personalità di altri e adattandoli alle loro convenzioni. 

White label: come sfruttare la visibilità dei big delle Serp - Il caso studio di Travelpayouts

Se la tua azienda sta provando a competere in una nicchia molto affollata, potrebbe avere più successo con questa strategia: il White label.

Capita molto spesso che su Google per una determinata parola chiave ci siano due o tre (nel migliore dei casi) siti web ben avviati che dominano le prime posizioni. Nonostante tutti gli sforzi che si fanno per essere più competitivi, queste due tre aziende sono sempre davanti a noi e sorpassarle su Google sembra quasi Mission impossible.

Prendiamo per esempio il settore delle affiliazioni per hotel e aerei. Provate a cercare su Google.com i seguenti termini:

  • Travel affiliate program

  • Airline affiliate

  • Flight affiliate

Dopo aver premuto “Invio” ecco che i soliti noti fanno la loro comparsa. I vari programmi di affiliazione di Skyscanner, Kayak, TripAdvisor, Cheapflights, Booking.com e in alcuni casi addirittura British Airways.

Il white label per superare la concorrenza online

I soliti noti occupano le Serp. Con il white label puoi superare il problema

Per un’azienda che in questo caso vorrebbe espandere la propria attività ed acquisire più affiliati per il proprio business, non sembra che ci sia molto da fare, se non investire in SEO gli stessi soldi e risorse delle grandi aziende. Questo significa, tra le altre mille cose, investire nell’acquisizione di backlink per eguagliare il volume di Skyscanner, TripAdvisor e le altre. In termini reali significa dover eguagliare i 200k di referring domains che possiede Tripadvisor, come ci fa vedere il report di SEMrush:

I backlink di Tripadvisor

Se prendiamo di mira Skyscanner, invece, abbiamo bisogno di appena 11.6k di referring domain:

I backlink di Skyscanner

Ovviamente non voglio dire che per raggiungere su Google questi due giganti ci serva soltanto lo stesso numero di referring domain, ci sono decine di altri fattori che influenzano il search, ma i backlink sono tra i più importanti.

Detto questo, per ottenere questi backlink ci servirebbe una macchina che in automatico li generi a ritmo di 10 al giorno e forse così arriveremmo a 3.650 backlink in 12 mesi, senza incorrere in penalizazioni SEO e con il minimo rischio possibile. Ci servirebbero soltanto 5 anni per avvicinarsi intorno ai 17.000 referring domain dei protagonisti del settore.

Per questo motivo le strategie alternative, includendo anche quelle meno realistiche, sono due:

  1. Acquisisci uno di questi mega siti e espandi la tua azienda

  2. Crei un white label

L’opzione numero 2 sembra aver attraversato la mente del team di Jetradar.com, che nel 2014 ha lanciato Travelpayouts.com, il loro programma di affiliazione che offre anche un white label.

Cosa è il white label?

Prima di iniziare, diamo la definizione di white label:

Si tratta di un sito web che vende i tuoi prodotti/ software ma sotto un dominio diverso, un logo e un’azienda completamente diversa. È un concetto differente dall’affiliazione perché gli affiliati non gestiscono il rapporto con gli utenti, mentre i white label sì.

Il white label è una strategia molto in voga nei settori retail, software e nei viaggi. Aziende di software prestano il loro software ad un costo mensile a chi voglia offrirlo ai propri clienti. SEMrush offre un white label qui, giusto per far vedere un esempio.

L’altra differenza con l’affiliazione è che i white label sono molto selettivi: chi fornisce un software ad un’altra azienda dandogli l’opportunità di offrirlo ai propri clienti sotto mentite spoglie, lo fa soltanto con partner selezionati, che possono dare accesso ad un bacino di utenti di quella stessa nicchia di mercato.

In questo articolo ci focalizziamo su come un’azienda di viaggi come Travelpayouts - accennando però anche ad altri esempi - sia riuscita a guadagnare migliaia di backlink e migliorare il proprio posizionamento SEO con il suo white label. Come accennato sopra, Travelpayouts è il programma di affiliazione di Jetradar.com, uno dei più grandi motori di ricerca per voli e hotel.

Il collegamento tra il white label di travelpayouts.com e il loro miglioramento su Google che descriverò di seguito spiega perché questa strategia può rivelarsi efficace.

La situazione backlink di Travelpayouts

Forse starete già pensando che questo tipo di strategia sia costata qualche milione di euro in investimento a Jetradar.com. Avete ragione, in questo articolo su TechCrunch, si dice che Jetradar ha ottenuto un investimento di 10 milioni di dollari da spendere anche, ma non solo, per espandersi tramite Travelpayouts.com. Ma il punto non è quanto sia stato investito, o almeno non è soltanto questo. Il punto è che i soldi sono stati investiti sulla strategia giusta, il white label. Non li hanno spesi in strategie PPC, programmatic ads e chi più ne ha più ne metta. Li hanno spesi per il white label.

White label: quali sono i vantaggi

I vantaggi di un white label sono i seguenti:

  • Puoi avere il tuo backlink sul sito di un partner che già esiste nel settore ed offre una buona autorità di dominio senza nemmeno chiederlo.

  • Ti permette di crescere su Google per alcune parole chiave molto competitive quando non presenti nel dominio di riferimento.

  • In alcuni casi l’autorità del sito ospitante si trasferisce a quello che offre il white label.

  • Hai il potenziale per entrare in un nuovo mercato, senza doverti posizionare su Google.

I risultati

Dopo appena alcuni anni (2 per la precisione) successivi al lancio di Travelpayouts, il sito ha iniziato ad essere molto competitivo su Google. Come abbiamo visto sopra per i termini “travel affiliate program” Travelpayouts adesso si trova in quarta posizione sulla prima pagina:

Risultato della strategia di white label: migliora il ranking

Ma il collegamento che più ci interessa è quello tra l’aumento dei backlink e la crescita del traffico e della popolarità organica. Se infatti prendiamo il periodo Gennaio - Maggio 2017, su SEMrush vediamo che c’è un’impennata di backlink per Travelpayouts.

Impennata di backlink: risultato della strategia con white label

Nell’altro grafico relativo alla visibilità e alle posizioni di ricerca organica, vediamo la stessa impennata nello stesso periodo:

Effetto dell'utilizzo del white label: aumenta la visibilità organica

Altri casi di white label di successo

Non esiste soltanto Travelpayouts che ha costruito un ottimo white label nel settore viaggi e prenotazioni, ma ci sono anche altri esempi di successo.

Flybe e Skyscanner

Esempio di strategia con white label di successo: Flybe

Flybe nel 2015 ha iniziato una partnership con Skyscanner sul dominio www.onestop.flybe.com. Questa strategia funziona bene per Flybe perché mostra opzioni di volo non solo di Flybe ma anche di altri partner come KLM ed Ethiad, che Flybe non avrebbe potuto costruire da sola. Per Skyscanner il vantaggio si concretizza non soltanto il termini di aumento delle prenotazioni da Flybe, ma anche perché il sito ha un importante autorità di dominio (78/100) che dal punto di vista SEO è un elemento molto potente.

Anche se il brand Skyscanner è invisibile su questo sito, il beneficio SEO si concretizza perché il link a Skyscanner è sempre presente, basta controllare il back end code.

Wego e GoMelaka

GoMelaka ha adottato la soluzione white label di Wego per dare l’opportunità ai suoi utenti di prenotare hotel direttamente dal sito gomelaka.my, perché GoMelaka in realtà è solo un sito informativo, non un motore di ricerca.

Melaka sfrutta il white label di Wego

Visit Singapore e Wego

Wego offre la prenotazione degli hotel anche sul sito ufficiale della città di Singapore. Questa strategia per Wego paga molto bene perché, essendo specializzati per la regione asiatica, sono riusciti a ottenere centinaia di backlink da siti simili a Visit Singapore e GoMalaka, che sono solo due esempi. Ovviamente è da discutere il valore di questi link, che sono più o meno validi a seconda del sito ospitante, ma in confronto ad un’attività di costruzione manuale di backlink, il white label rappresenta una validissima alternativa, specialmente in un mercato competitivo come la prenotazione hotel e aerei.

Conclusione

Far funzionare il white label per la costruzione di backlink potrebbe essere un’alternativa molto interessante, anche se richiede sempre investimenti sostanziali, più che altro nella costruzione tecnica e nello sviluppo di un buon white label. Fornisce anche una buona soluzione per aziende che cercano partner affidabili e altamente selezionati, rispetto all’affiliazione pura che invece apre le porte anche a singoli individui, con tutti i rischi che ne derivano.

Mantenere sempre alto il numero dei backlink con il white label è anche visto positivamente da Google. Infatti rispetto ai link di affiliazione, che si sa vengono spesso penalizzati, come spiega lo stesso Google in questo articolo, i link white label offrono un valore aggiunto all’utente.  

Che cosa ne pensi di questa soluzione?

Conoscevi già i white label? Hai mai provato a sfruttarli?

Condividi
Condividi
Author Photo
Luca Tagliaferro (www.lucatagliaferro.com) is the Founder of Lucatagliaferro.com. Luca has worked within the fitness, publishing, software and public administration industries helping companies to better acquire and analyse their users. He holds a Master Degree in Digital Marketing from a UK leading university.