Come (e perché) scrivere contenuti evergreen

Giovanni Giaccio

set 16, 20196 min di lettura
Come (e perché) scrivere contenuti evergreen

Che i siti web si nutrano di contenuti, oramai, lo sanno tutti, anche i meno esperti del settore: se vuoi comparire nei risultati di ricerca di Google devi creare contenuti, giorno dopo giorno. Esistono però alcune forme di content pensate per non morire mai, restare lì e portare traffico al tuo sito per sempre.

Signore e signori, sì, sto parlando degli evergreen content.

Oggi mi concentrerò proprio su questo tema e proverò a farti capire come crearne di efficaci.

Vamos!

Cosa sono i contenuti evergreen e come ti aiutano a posizionare il tuo sito

quali soono i contenuti sempre-verdi

Sì, è un piccolo sgambetto, lo so. A questo punto ti aspettavi di entrare nel vivo della questione, ma le basi sono fondamentali. Perciò faremo un rapido ripasso (se non ti serve, salta pure questo paragrafo!) e poi ci tufferemo a bomba nella guida vera e propria.

La definizione di contenuto evergreen

Un evergreen (ovvero un sempreverde) è un contenuto sempre attuale, con informazioni sempre aggiornate su un dato argomento.

 Di qualunque argomento parli il tuo sito, sicuramente esistono dei macroargomenti che stanno lì, come una roccia calcarea, e che difficilmente perderanno importanza. Qualche esempio? Pensa ai commercialisti. Le normative fiscali cambiano di continuo, ma ci sono topic che sono sempre rilevanti (per esempio le guide ai regimi agevolati, alla scelta dei codici ateco e così via). Ecco, questi sono gli evergreen.

Perché gli evergreen content sono così importanti?

Proprio per la loro eterna rilevanza. Si tratta di pagine, blogpost che attrarranno sempre pubblico e che, se studiati bene, sono in grado di posizionare il tuo sito. Bastano pochi contenuti evergreen (talvolta anche solo uno) per portare traffico al tuo blog e quindi attivare una serie di micro-conversioni all’interno dello stesso portale. 

Le caratteristiche di un contenuto evergreen

cosa rende un articolo un evergreen

Per durare secula seculorum, un sempreverde deve essere semplicemente un contenuto completo, deve essere utile, per sempre (o quasi). Infatti, a risultare particolarmente vincenti sono:

  1. Le liste.

  2. Gli how-to.

Le prime tendono a raggruppare il maggior numero di domande su un dato argomento. I secondi invece tendono a rispondere a un solo quesito, ma lo fanno in un modo esatto e preciso, guidando l’utente alla soluzione del problema.

Che ne dici se analizzassimo insieme qualche esempio di contenuto evergreen? Ne ho scelti due: il primo, pubblicato proprio qui su SEMrush è stato uno degli articoli che ho consultato qualche settimana fa. Il secondo, invece, è un articolo a firma di Simona Fiore, copywriter freelance di YourTarget, agenzia per la quale mi occupo del content management.

Vediamo insieme come sono costruiti.

Esempio 1: gli evergreen di SEMrush che fanno bene all'internal linking

Uno dei pilastri del blog di SEMrush: evergreen content sulle buyer personas

Il post di cui sto per parlarti è un articolo a firma di William Sbarzaglia, un contenuto che devi assolutamente leggere se vuoi saperne di più sulle buyer persona.

Il post è sostanzialmente diviso in blocchi e ogni pezzo risponde a una differente domanda.

William comincia facendo una riflessione iniziale che apre il dibattito con il lettore, diciamo che è una sorta di panoramica, per poi concentrarsi sul core-topic. 

Cosa sono le buyer persona? E come costruirle? Sono questi i due interrogativi che Sbarzaglia sviluppa dopo l’introduzione, due domande che possono essere tranquillamente intercettate online, attraverso strumenti come il Keyword Magic Tool, che ti permette di risalire proprio alle query di ricerca.

Domande come queste, infatti, difficilmente perdono pertinenza nel tempo, tant’è che il contenuto, scritto in ottica SEO, riesce a posizionarsi, anche grazie all’alto numero di letture. Inoltre, è proprio questo tipo di contenuto generico che può essere inserito anche nella strategia di link-building interna di SEMrush. Non a caso, infatti, il mio ultimo articolo pubblicato qui (a tema buyer persona) rimandava a quello di William, che, evidentemente, è pertinente per me e te che leggiamo questo blog (a oggi il suo wow-score è di 96/100!).

Esempio 2: la lezione di YourTarget, a scuola di giardinaggio

Un altro esempio di un contenuto pensato come un evergreen

Me lo ricordo quel post di Simona. In agenzia volevamo inaugurare una campagna destinata ai nostri lettori che lavorano nell’edilizia e quindi abbiamo deciso di dedicare un vero e proprio vertical al tema.

Un blogpost di media lunghezza che rispondesse alle domande più comuni, trovate in rete anche grazie a Answer The Public e Keyword Magic Tool di SEMrush, o comunque che i nostri prospect ci avevano posto.

Dopo una breve introduzione, Simona ha perciò spiegato su cosa si sarebbe concentrata e quindi, H2 dopo H2, ha spiegato perché fare inbound marketing anche se ci si occupa di edilizia, fornendo anche delle motivazioni, quattro ragioni che sono diventate degli H3.

Ogni micro-tema viene approfondito e trova spazio all'interno della tematica generale.

Insomma: progetta bene il tuo contenuto, scrivilo bene e durerà per sempre… o quasi (e ora ti parlo anche di questo).

Come puoi creare anche tu un contenuto evergreen per posizionarti al meglio e scalare il ranking di Google? Vediamolo insieme!

Come creare contenuti evergreen

guida alla scrittura di contenuti evergreen

Progettare un post "eterno" è il risultato di una serie di piccole e semplici operazioni strategiche. 

1. Identifica il core-topic

Tutto comincia da qui, dal core-topic ovvero il tema con il quale miri a posizionarti sui motori di ricerca. 

Il mio consiglio? Usa strumenti di analisi come SEMrush per verificare il reale interesse della rete sull’argomento che hai scelto. Sarebbe poco saggio impostare l’intera attività su un argomento che poi ai tuoi lettori non interessa.

Lo strumento Topic Research di SEMrush ti mostra un elenco di idee per i tuoi contenuti, indicandoti quali argomenti risuonano di più presso il tuo pubblico. Così non perdi tempo con tematiche che non hanno futuro.

Con il Keyword Magic Tool, invece, puoi analizzare una data keyword e scoprire quali domande gli utenti pongono a Google relativamente a quel topic che hai scelto. Se vedi che c’è interesse nel tempo e le query abbondano, beh, sei sulla strada giusta: hai il tuo core-topic.

2. Stai pensando a una pillar-page? Allora scegli anche i topic-cluster

Scelto il macro-argomento è venuta l’ora di capire come posizionarti concretamente. Lo scrivevo prima: se il core-topic è “Come sostituire la candela della tua Vespa”, non ti resta che dettagliare il processo. 

Diverso è il discorso se il topic è qualcosa tipo “Content Marketing per B2B”. Per rispondere alle domande su questo topic, a parere mio, può risultarti utile una pillar-page ovvero un articolo long-form (circ 2000 parole) in cui rispondi a tutti i quesiti più diffusi su questo tema.

Qui, ti consiglio di avvalerti di più strumenti: usa SEMrush, ma non dimenticare anche di dare uno sguardo a forum, a piattaforme come Quora o Answerthepublic. A più domande risponderai e maggiori saranno le chance di posizionare il tuo contenuto.

Il trucco, infatti, sta nel selezionare i quesiti più gettonati e creare una lista alla quale rispondere con un paragrafo (o due) dedicati. La sintesi, in questi casi, premia e, se c’è bisogno di più spazio dedicaglielo… altrove!

Le pillar-page sono perfette per disambiguare l’utente: puoi creare delle liste con le X cose da sapere sul content marketing e linkare ogni punto a un post dedicato.

3. Pubblica il tuo contenuto

Redatto il tuo long-form, corretto, rivisto ed editato, non ti resta che postarlo sul suo blog. Ricorda di dargli maggiore visibilità attraverso i social network e, perché no, magari interagendo con quelle community che, durante la tua analisi, hai scoperto essere interessate al tema che hai trattato.

Fai attenzione però: non spammare! I seccatori non piacciono a nessuno.

4. Aggiorna il contenuto (se necessario)

Pensavi che il tuo compito da blogger si esaurisse cliccando sul tasto “Pubblica”? Magari! No. Gli evergreen sono contenuti pensati per durare nel tempo, certo, ma il comportamento degli utenti cambia online, così come si aggiungono altre domande, qualcuna sparisce. Devi fare attenzione a tutte queste novità e adattare il tuo contenuto, così da garantirgli vita eterna.

E i tuoi contenuti evergreen sono riusciti a durare negli anni?

Fammi sapere se ti sei posizionato con quelle pagine su Google. Se non ci sei riuscito e ti stai ancora chiedendo cosa non ha funzionato, scrivimelo qui nei commenti: proverò ad aiutarti!

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Copywriter, appassionato di storytelling e local marketing. Curo progetti di Inbound e Content Marketing per YourTarget, agenzia specializzata. Ho inoltre il piacere di collaborare con altre realtà, più o meno piccole, come copywriter freelance e content marketer. Nel tempo libero, mi alleno, mangio libri e divoro serie tv. Non appena posso, zaino in spalla e macchina fotografica alla mano, visito posti e catturo immagini che diventano #storieinunafoto.