Come creare un report per il blog dei tuoi clienti (e guadagnare di più)

Riccardo Esposito

apr 19, 20186 min di lettura
Come creare un report per il blog dei tuoi clienti (e guadagnare di più)

Io credo in un punto chiaro: se vuoi aumentare il tuo fatturato come blogger e web writer freelance (lavoro che porto avanti dal 2008) devi dimostrare il valore del tuo operato. In altre parole non puoi limitarti alla semplice consegna del contenuto, devi fare in modo che il cliente apprezzi il lavoro svolto.

Chiaro, non sempre è possibile o necessario. Ad esempio per questioni di budget, quando il cliente non ritiene utile (sto usando un eufemismo, eh) investire in analisi e pretende solo un testo di qualità. Quindi il tuo compito si esaurisce con la consegna del contenuto, con tanti saluti e auguri di successo.

Se però ci sono gli estremi per portare avanti un lavoro duraturo puoi sfruttare questa leva. E dimostrare i vantaggi di un lavoro di qualità in termini di web copywriting e strategia di blogging. Elementi non sempre scontati, non tutti possono ottenere buoni risultati in questo campo. Ciò significa mettere in chiaro i benefit per chi collabora con te. Quali sono i vantaggi? Di cosa sto parlando? Approfondiamo il tema.

[Da leggere: come aumentare le visite del blog con SEMrush]

Perché creare un report per il blog?

Il motivo l'ho già indicato ma preferisco fare chiarezza sul punto: il report è uno strumento necessario per descrivere il lavoro svolto, l'attività portata avanti in termini quantitativi e qualitativi. In un documento del genere puoi inserire il numero di articoli pubblicati in un mese (o in sei mesi) e commenti moderati. Questa è solo un'idea, in realtà il report deve essere strumento dalla duplice funzione:

  • Il cliente deve saggiare la qualità del lavoro svolto.
  • Il professionista può far valere la sua professionalità.

Continuo a leggere lamenti e pianti di aspiranti web writer che continuano a guadagnare poco e a subire le angherie di chi sfrutta il mercato dei testi sottopagati. Il motivo di tutto questo è semplice: non hai potere contrattuale, non puoi permetterti di alzare la testa e aumentare il prezzo lavorando su un preventivo migliore. Devi puntare sul personal branding, ma non solo. A volte è una questione organizzativa.

Il report ti fa guadagnare di più

Esatto, il report ti fa guadagnare di più come blogger. Perché, come spiegato prima, mette in evidenza il tuo lavoro. Permette di concretizzarlo e di portarlo da una situazione astratta a una concretezza empirica. "Cosa fai per me quando pubblichi un articolo?" domanda l'imprenditore scaltro che indaga sul tuo operato.

Ecco, tutto scritto nel report. Nel momento in cui hai iniziato a pubblicare con il tuo blog aziendale la situazione è andata in questa direzione. "Ma è merito tuo?" incalza il proprietario dell'azienda che, dopo aver investito 2.000 euro per una pagina su una rivista locale senza battere ciglio, e senza ricevere uno straccio di report, giustamente da te che chiedi 1/10 al mese pretende vita, morte e miracoli di ogni singola azione.

Qual è il problema? Il mio report dice tutto. Ti posso dimostrare che questo aumento del traffico è solo merito mio. Non di quella pubblicità pessima che hai pagato caro e amaro su quel foglio di carta che domani verrà usato per la lettiera del gatto.

Il mio post è online, è indicizzato e posizionato. Porta potenziali clienti sul sito oggi, domani e dopodomani. Certo, per creare un report del genere devi investire un bel po' di tempo. Soprattutto se lo devi fare per più clienti. Ma se hai SEMrush tutto questo diventa facile. Anzi, automatico.

Cosa inserire nel report di un blog?

Uno dei fattori essenziali per creare un buon report: la possibilità di aggiungere su questo documento (preferibilmente un bel PDF) tutti i dati necessari per valutare la qualità del lavoro svolto. E non solo la quantità.

Fin quando continuerai a farti pagare per il numero di articoli pubblicati non farai mai il passo tanto atteso.

Allora, cosa inserire nel report di un blog per fare qualcosa di buono e ottenere dei risultati?

  • Numero di articoli pubblicati e commenti ricevuti.
  • Traffico reale registrato dai contenuti del blog.
  • Posizioni guadagnate sui motori di ricerca.

Questo è uno schema base. Potrebbe essere arricchito da punti differenti, più o meno approfonditi, come le condivisioni medie o i goal raggiunti su Google Analytics in termini obiettivi pagine che hai definito in precedenza. In linea di massima, questo schema va dalla metrica grezza (numero visite) a quella più raffinata. Ovvero il posizionamento che hai guadagnato su Google grazie al lavoro editoriale. 

Per creare un report come questo, però, non basta l'accesso a Google Analytics: hai bisogno di uno strumento raffinato.

Io, da qualche tempo, creo un report mensile per i miei clienti con questo tool. O almeno quelli che mi danno un buon motivo per farlo. Vuoi sapere come faccio? Continua a leggere.

Come creare un report con SEMrush

Creare un report con SEMrush è semplice, in realtà è quasi elementare dato che il menu alla tua sinistra indica proprio la voce report. Che, una volta cliccata, ti permette di giungere in una sezione dedicata proprio a questo universo. Dove hai dei modelli già pronti che puoi usare per generare il tuo documento ma anche una sezione (in basso) che riassume tutto quello che hai già fatto e hai inviato ai tuoi clienti.

i report di semrush per il blog
La dashboard dei tuoi report

Per creare il tuo primo report con SEMrush puoi cliccare sulla pagina bianca segnata dal simbolo +. In questo modo parti da una base neutra e ti trovi di fronte un documento da comporre con uno dei metodi più semplici: il drag and drop. La prima sezione è una presentazione che puoi compilare come preferisci. Ad esempio puoi inserire il nome del progetto, il tuo logo e un sottotitolo per spiegare cosa stai facendo.

prima pagina del report del tuo blog con SEMrush
Personalizza il tuo report

Subito dopo puoi iniziare a trascinare i moduli che ti interessano sul documento. Così puoi decidere di lavorare con il posizionamento keyword per un determinato dominio: seleziona il modulo Ricerca Organica e portalo sul foglio. A questo punto appare un cruscotto che ti chiede alcune informazioni: dominio di riferimento, database, moneta che vuoi usare per il CPC. Pochi passaggi e hai la risposta grafica. 

Ricorda che nel report di SEMrush puoi aggiungere testi e immagini come in un qualsiasi documento. In questo modo è facile aggiungere riflessioni, dati esterni e grafici .

Quali sono i campi essenziali del report di un blog?

Devi essere tu a decidere cosa inserire per mostrare la qualità del lavoro al cliente, anche se ci sono un paio di moduli che io metto sempre nel report per dare chiarezza a ciò che ho svolto. Ad esempio aggiungo la sintesi della ricerca organica, il confronto tra traffico organico e a pagamento ma soprattutto le posizioni.

Come fare il report per un blog: il modulo ricerche organiche su Semrush
Sintesi delle ricerche organiche

Con questo modulo, infatti, posso dimostrare cosa ha ottenuto il dominio con il mio lavoro di scrittura. Posso decidere di lasciare l'intero report o inserire dei filtri basati su keyword specifiche per pulire la lista di risultati che non mi riguardano.

Insomma, questo è il punto di partenza per dimostrare che dietro all'aumento del traffico c'è il tuo lavoro, costante e continuo, di content marketing sul blog.

Pianifica le tue operazioni

Sai qual è la cosa più interessante del lavorare con i report di SEMrush? Puoi automatizzare il tutto. Una volta fatto il lavoro iniziale, che prevede la scelta dei vari grafici generati in automatico dalla piattaforma, puoi pianificarne la creazione e inviare il tutto via email a te e/o al cliente. Così risparmi tempo.

pianifica report semrush
Come pianificare il tuo report con SEMrush

Certo, so già cosa stai per chiedermi: "Caro Riccardo, come faccio a integrare i dati di Google Analytics se c'è una generazione dinamica del report? Dovrei aggiungere ogni volta degli screenshot e questo non mi permette di sfruttare la comodità del report automatico". Ed è qui che ti sbagli, c'è il modulo di Google Analytics: ti colleghi e prendi in automatico tutti i numeri che ti servono per completare il tuo report.

google analytics e il report di semrush
Connetti con Google Analytics

Poi è chiaro che per documenti più articolati, magari con dei commenti sempre diversi ai grafici, questo sistema non funziona. Ma nella maggior parte dei casi, con l'integrazione di Google Analytics, tutti i casi sono coperti. E tu puoi creare il report del tuo blog o quello dei clienti con pochi click automatizzati.

[Per approfondire: cosa controllare quando aggiorni un post]

Report per blog: la tua esperienza

In questo articolo voglio mettere in chiaro la mia esperienza, il mio modo di intendere il lavoro del blogger nel momento in cui si decide di fare qualcosa in più. Molti mi chiedono di monetizzare con la scrittura online, su My Social Web ho già spiegato come guadagnare con un blog. Oggi voglio dare uno strumento prezioso a chi si affaccia in questo mondo: il report. Per generarlo non basta improvvisare, e un tool completo come quello offerto da SEMrush può fare la differenza.

Tu come lavori? Hai già creato il tuo report per il blog dei clienti?

Aspetto i tuoi commenti.

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Riccardo è webwriter freelance, blogger, appassionato di scrittura online. Si occupa anche di formazione per liberi professionisti e PMI che vogliono sfruttare il blog per migliorare i loro risultati. Tutti i suoi preziosi consigli li trovi su Mysocialweb.