Come creare dashboard per il tuo business (anche se non sei un esperto di Google Analytics)

William Sbarzaglia

giu 13, 20186 min di lettura
Come creare dashboard per il tuo business (anche se non sei un esperto di Google Analytics)

Come sta andando il tuo business digitale?

Sempre più spesso mi capita di constatare che la stragrande maggioranza delle aziende non tiene monitorato l'andamento del proprio business digitale.

E non sto parlando solo di piccole aziende, ma anche di grosse realtà, però… non faccio nomi :)

Uno degli altri problemi che ho riscontrato nell'effettuare la consulenza sulla digital analytics è che si pensa sia un argomento relegato ai soli tecnici o a chi fa marketing e basta.

L'attività digital, a partire dal marketing fino ai risultati finali di conversione, è un elemento troppo importante per NON ESSERE monitorato e controllato.

Se hai un investimento in banca, controlli se sta andando bene o male?

Occorre fare la stessa cosa per il proprio progetto digitale, sia perché è parte integrante del proprio business sia perché qualunque sia l’entità dell’investimento deve esserne verificata l’effettiva efficacia per valutare se continuare a investire o spostare il budget su altri canali.

Perché misurare?

Hai mai fatto sport? O hai un hobby dove cerchi di migliorarti?

Come nella vita privata, anche nel business vogliamo “migliorare”, vogliamo essere più performanti in termini di aumento clienti, fatturato o riduzione di tempi e costi.

Si tratta di performance che possono essere migliorate solo se vengono prima misurate.

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Non sei un esperto di Google Analytics?

Ecco gli alibi che sento ripetere più spesso: “io non ho tempo”, “non ho le competenze”, “Google Analytics cambia sempre interfaccia”, ecc….

È vero che Google Analytics è uno strumento che necessita di un minimo di competenze, ma esistono soluzioni per semplificare e rendere facilmente comprensibili a tutti i dati del proprio business digitale.

“Sto parlando delle dashboard!

Che cos’è una dashboard?

Una dashboard (tradotto "cruscotto" in italiano) è una schermata che ti permette di monitorare in tempo reale l’andamento dei report e delle metriche aziendali più importanti per il tuo business. Le dashboard permettono ai reparti marketing e vendite di essere sempre allineati in merito ai dati più importanti.

Ovviamente ogni azienda dovrebbe averne una per i seguenti motivi:

  • misurare le prestazioni, in particolare in termini di marketing e vendite;

  • prendere velocemente decisioni ed agire di conseguenza;

  • rendere i dati accessibili a colpo d’occhio;

  • allineare i vari team sugli stessi obiettivi.

Come fare una dashboard?

Lo so, lo so, immagini già uno strumento magico che automaticamente crea una dashboard fantastica capace di risolvere tutti i tuoi problemi. Purtroppo è un grosso errore entrare subito in un tool e cominciare a inserire a caso indicatori, grafici e tabelle..

Non serve a nulla!

Il segreto per impostare una dashboard è creare prima un measurement plan, un piano di misurazione.

Come fare una dashboard

Il piano di misurazione

Senza un piano di misurazione sarebbe come andare alla cieca nel tuo business.

Non potremmo sapere:

  • quali strategie sono in atto

  • la connessione agli obiettivi chiave

  • le prestazioni e gli impegni delle strategie

Metodo per creare una dashboard

Quindi il metodo corretto per implementare le dashboard è creare prima un piano di misurazione, implementarlo a livello tecnico sia sul tuo progetto web che sul tuo Google Analytics e infine estrarre/collegare le informazioni tramite strumenti per creare le dashboard.

Come professato da Avinash Kaushik, evangelist di Google, il measurement plan è costituito da 5 passi:

  1. Obiettivi

  2. Strategie e tattiche

  3. KPI

  4. Segmenti

  5. Target

Dashboard: i 5 elementi del measurement plan

1. Obiettivi

Partiamo dagli obiettivi – bisogna sempre partire dagli obiettivi – che devono essere, come da linee guida originali di Avinash:

  • Doable

  • Understandable

  • Manageable

  • Beneficial

Quindi fattibili, comprensibili, gestibili e che devono portare ad un beneficio, qualunque esso sia.

Inoltre dobbiamo fare attenzione a pensare a degli obiettivi “aziendali”, obiettivi di business.

2. Strategie e tattiche

Esplicitiamo le strategie e le tattiche ideate e messe in atto per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Consiglio di esplicitare le tattiche in modo da evidenziare le “azioni” che saranno poi quelle da monitorare.

3. KPI

Ecco i famosi Key Performance Indicator, ovvero le misurazioni delle strategie e tattiche.

Fissiamo KPI intermedi, separiamo i KPI di marketing, di vendita e anche di azioni offline, di micro conversione e ovviamente i KPI finali.

4. Segmenti

Non solo occorre monitorare cosa fanno le persone sui nostri progetti digitali, ma serve sapere a quale segmento appartengono, a quale sottoinsieme o a quali condizioni corrispondono. Fascia di età, sorgente di traffico, città, dispositivo mobile o desktop, pubblico maschile o femminile, …

I segmenti sono più efficaci se sviluppati come parte della fase di identificazione KPI del piano di misurazione, quindi consiglio di impostare i KPI relativi per i vari segmenti.

5. Target

Questa è una delle parti più difficili. Target inteso non come pubblico a cui rivolgersi, ma come dimensionamento degli obiettivi.

TARGET = ANDARE A SEGNO

Sono i valori numerici che hai predeterminato come indicatori di successo.

I target, come dice Avinash, devono essere S.M.A.R.T

  • Specific

  • Measurable

  • Achievable

  • Results focussed

  • Time-bound

Devono essere ben definiti, fattibili e soprattutto delimitati entro un arco temporale. “Voglio aumentare il fatturato del 10% entro 6 mesi”.

Implementare il measurement plan

Altro punto critico: purtroppo spesso la parte “tecnica” viene trascurata, non viene fatto l’ultimo passaggio perché gli sviluppatori non hanno tempo, perché non viene data importanza a questa parte, perché non ci sono persone che hanno queste competenze, perché non è stato messo a budget o semplicemente non si sa cosa e come fare.

Sperando che il sito web sia stato creato correttamente, occorre verificare che i vari elementi di micro-conversione o conversione siano tracciabili, come i bottoni, le call to action, i form, le thank you page, i download, le esecuzioni dei video, gli scrolling delle pagine per sapere se il tuo articolo è stato “letto”, come ad esempio il “ Wow-Score” sul blog di SEMrush, che trovate visibile su ogni articolo pubblicato.

Dashboard: esempio di micro-conversioni rintracciabili, il Wow Score

Quindi vi serve un “tecnico” che possa interagire col sito web, che possa impostare i tracciamenti, magari aiutandosi con tag manager e infine che imposti tutto su Google Analytics.

Progettiamo e realizziamo le dashboard

Come progettare e realizzare una dashboard

Io quando realizzo una dashboard seguo questi passi:

  1. identifico la tipologia di business
  2. individuo i destinatari
  3. determino le tipologie di dashboard

1. La tipologia di business

Che tipo di progetto hai? Hai un sito web aziendale, multilingua, un mega e-commerce o un catalogo prodotti, delle landing page, un progetto di acquisizione lead, stai pubblicizzando un evento offline o un corso?

Ogni business ha le sue caratteristiche e ha bisogno della sua dashboard

2. I destinatari

È importantissimo pensare a chi dovrà consultare le dashboard, perché ogni figura avrà dei ruoli specifici e delle competenze diverse.

Possibili figure:

  • Direttori

  • Data analyst

  • SEO

  • Marketer

  • Social

  • ...

Un direttore, un titolare d'azienda avrà bisogno di una panoramica dell’andamento del proprio progetto web, senza entrare troppo nei dettagli tecnici a differenza invece del data analyst che dovrà avere tutto a disposizione con approfondimenti sui vari ambiti.

Per chi fa SEO ci sarà bisogno di avere tutti i dettagli sul traffico, sulle top keyword e sui contenuti più efficaci sui motori di ricerca. Qui consiglio di avere dashboard collegate direttamente anche a Google Search Console

Infine il marketer dovrà avere il pieno controllo delle varie azioni sia a livello organico sui motori di ricerca, sia tramite annunci a pagamento, campagne, DEM fino ad arrivare ai social dove servirà una dashboard dedicata.

3. Tipologie di dashboard

Queste sono, ad esempio, alcune delle tipologie di dashboard da creare:

  • Overview

  • Traffico e contenuti

  • Lingue/Estero

  • Conversioni

  • Adwords

  • Social

  • ….

Il mockup della dashboard

Mockup dashboard

Ci siamo quasi, manca ancora un piccolo passo prima di usare gli strumenti. Il mio consiglio è quello di fare un mockup anche su carta delle dashboard che dovrai poi realizzare con dei tool.

I primi elementi da inserire, anche se possono sembrare banali, sono:

  • titolo dashboard (es. Overview visite)

  • logo dell’attività/brand (è importante, non trascurarlo)

  • intervallo date (selezionabile)

Gli strumenti per creare dashboard

Siamo arrivati finalmente agli strumenti; questo è un capitolo che potrebbe essere veramente ampio, ma per iniziare va benissimo Google Data Studio per i seguenti motivi:

  • è uno strumento in continua evoluzione

  • è gratuito

  • è perfettamente integrato con l’ecosistema di Google

  • ha molti template già pronti

Non è immediatamente integrabile con il mondo social ma esistono connettori di terze parti che permettono la connessione.

Data Studio permette fondamentalmente di fare due cose:

  1. connettere dati provenienti da sorgenti come da Google Analytics

  2. rappresentare i dati in maniera visuale

Quindi impostiamo segmenti, eventi e conversioni per il tracciamento su Google Analytics:

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Colleghiamo l’origine dati da Data Studio con il nostro account di Analytics e poi selezioniamo gli opportuni indicatori grafici collegati alle metriche che vogliamo monitorare.

Impostare indicatori grafici e metriche della dashboard

Vediamo le dashboard di una landing page per pubblicizzare un e-book su una ricerca scientifica:

Dashboard traffico

dashboard di una landing page: Bioversity

Dashboard conversioni:

Dashboard conversioni

Dashboard creative:

Potete sbizzarrirvi con la creatività usando immagini di sfondo ed elementi grafici per rendere più d'impatto le vostre dashboard e fare in modo che il vostro destinatario finale sia più invogliato a controllare il “proprio business”.

Risorse gratuite per Google Data Studio

Google Data Studio: risorse gratuite per creare dashboard

https://datastudio.google.com/org//reporting/0B7DzXzcpJXnzVDAtY2hRQmFTLWs/page/kNUB

Template per template Adwords:

https://datastudio.google.com/reporting/0B4PmYmnhhV5bNTE2cld5QzI1elk/page/ygbB

Template per dashboard e-commerce:

https://datastudio.google.com/open/0B6IOp5SBHEcpUm54SHM1bkxrZHM

Klipfolio

Creare dashboard con Klipfolio

Altro strumento in alternativa a Data Studio che consiglio è Klipfolio, che ha caratteristiche interessanti come una infinità di connettori, di template per i social e la possibilità di personalizzare la rappresentazione degli indicatori sia a livello grafico sia a livello di formule matematiche.

Dashboard con Klipfolio

E tu usi le dashboard per monitorare le tue performance?

Quali strumenti usi per crearle e di quali indicatori non potresti mai fare a meno?

E se cerchi uno strumento integrato che ti permetta di creare report PDF personalizzati con i dati di SEMrush, Google Analytics o qualsiasi altro strumento SEO, leggi il post  Report clienti? Risparmia tempo con i tool di SEMrush

Aspetto le tue risposte nei commenti.

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Mi occupo di web dal 2000, ho iniziato con progetti di e-commerce, fino ad appassionarmi al mondo della SEO. Mi sono avvicinato a realtà importati come Lamborghini, Parlamento Europeo, Istat. Il mio percorso mi ha portato al web marketing fino alla web analytics e recentemente al real time marketing. Negli ultimi anni ho intrapreso anche attività di public speaking, formazione e webinar su vari argomenti tra i quali SEO, web marketing e web analytics.