Come convincere le persone a fare qualcosa per te solo grazie al tuo Personal Brand

Alessandro Mazzù

ago 12, 20195 min di lettura
Come convincere le persone a fare qualcosa per te solo grazie al tuo Personal Brand

Usa il tuo brand personale per creare relazioni professionali di valore

Si continua a dire che il personal branding è importante, importantissimo. E per questo si scrivono post sulla costruzione del proprio personal brand, si fanno infografiche, si registrano podcast. Io ci ho scritto persino un libro, stampando il mio bel faccione in copertina.

Ma tu hai capito perché è davvero importante fare personal branding? Hai capito quali sono i motivi per cui, gestendo nel modo migliore il tuo personal brand, puoi avere dei vantaggi concreti?

Intendiamoci, curare il proprio personal brand non vuol dire seguire ciecamente una fede. Anche perché, se non si capiscono davvero i vantaggi di questa attività, è davvero difficile portarla avanti nel modo giusto e per parecchio tempo – sì, perché il brand personale non è una cosa che si crea dall'oggi al domani e poi si lascia lì, ferma e in bella mostra, come uno cartellone pubblicitario.

Qual è, dunque, la ragione principale per cui devi fare personal branding, per il tuo bene?

Il motivo per cui vale la pena creare un brand personale

Semplice: il tuo personal brand ti permette di spingere le persone che possono fare qualcosa per te a farlo, e tutto questo senza spendere capitali in pubblicità, senza stress eccessivi, senza imbastire sforzi comunicativi titanici.

Ma cosa significa tutto questo?

In parole ancora più semplici, una buona strategia di personal branding è un po' come una formula magica che incentiva le persone che possiedono una cosa che desideri a dare quella cosa a te – e a nessun altro.

E questo vale per tutti. Qualche esempio? Il personal brand di un candidato può convincere il potenziale datore di lavoro a dare a lui il posto, e non agli altri concorrenti. Il brand personale di un consulente convince l'azienda ad affidare a lui, e non ai competitor, il nuovo interessantissimo progetto. E ancora, la strategia di personal branding di un manager, se impostata bene, può portare i vertici aziendali ad assegnare a lui, e non al collega, la promozione tanto desiderata. Un brand forte può garantire clienti che pagano tanto e subito, visibilità sulle riviste più importanti, referenze che contano davvero, partecipazioni a eventi nazionali e internazionali...

Insomma, quando ho detto che è simile a una formula magica, ho forse esagerato un po', ma neanche troppo!

Convinci le persone che contano a fare qualcosa per te

Come usare il personal branding per creare relazioni di valore

Non è però tutto qui. No, perché il vero potere del personal branding – fatto bene, s'intende – è quello di persuadere gli altri di essere fortunati di poter contare su di te. Sì, il datore di lavoro che ti assume, il cliente che ti affida il progetto, l'azienda che chiede una consulenza: tutti questi individui, per via del tuo brand, saranno entusiasti di farti entrare nel loro team. Non sarà una scelta obbligata, non sarà frutto della casualità, e tu non sarai mai la seconda scelta. Sarai tu, così come ti sei promosso nel tempo, con tutti i tuoi punti forti, e quindi meritevole di fiducia, di soldi, di rispetto e di tempo.

Ecco, questa è la ragione generale e fondamentale per cui dovresti impegnarti nella costruzione e nella gestione continuativa del tuo personal brand. Forse, pur non avendo mai considerato la tua strategia di personal branding in questi termini, sei convinto comunque di avere lavorato bene negli ultimi anni sotto questo punto di vista, e di avere fatto del tuo meglio per valorizzare la tua immagine professionale, per diventare autorevole e avere una maggiore visibilità.

Forse è vero. O forse no: molto probabilmente, in realtà, davanti a te c'è ancora molta, moltissima strada da fare. E parlo davvero per tutti, per i consulenti, per i freelance, per i manager che cercano una promozione all'interno dell'azienda, per chi cerca una nuova occupazione...

Potresti domandarti, per esempio, se tutte quelle persone che possono fare qualcosa per te – per farti raggiungere i tuoi obiettivi professionali – sanno della tua esistenza.

Come puoi pensare di raggiungere la tua meta, se chi può farti arrivare fino a lì non ti conosce, e non sa nulla delle tue competenze, dei tuoi servizi o dei tuoi prodotti?

Magari, però, sei stato bravo, e alcune di queste persone ti conoscono. Forse leggono il tuo blog, forse ti hanno incontrato durante un evento del settore, forse avete già avuto qualche piccola collaborazione insieme, o magari un colloquio conoscitivo. Ebbene, allora dovresti domandarti se quelle persone, così cruciali per te, sono entusiaste di conoscerti. Il fatto di avere il tuo contatto, di essere in relazione con te, le rende felici? Apre loro nuovi orizzonti? Le può aiutare a livello professionale, o può aiutare magari qualcuno all'interno del loro network?

Se anche qui hai risposto sì, prima di tutto devo farti i miei complimenti. In secondo luogo, voglio suggerirti una terza domanda.

Queste persone, che ti conoscono e che sono felici di conoscerti, sanno come possono aiutarti a raggiungere la tua meta?

Qui, ovviamente, le possibilità variano di caso in caso. La tua meta potrebbe essere quella di essere assunto in una grande azienda, e dunque una certa persona potrebbe farti il favore di presentarti al responsabile HR, o ancora, il favore di parlare bene di te a chi lì dentro ha il potere di decisione.

Quelle persone, tutte quelle persone che possono fare qualcosa per te in modo diretto o indiretto – assumerti, farti assumere, affidarti un progetto, persuadere qualcun altro a collaborare con te, finanziare la tua startup o parlare con chi può farlo – costituiscono il tuo pubblico di riferimento, la tua audience. Sono loro le persone che devi raggiungere e persuadere: nella maggior parte dei casi, si tratta di un pubblico davvero immenso, costituito dalla gran parte delle persone che incontri durante la tua giornata lavorativa, da quasi tutte le persone che hanno interessi legati alle tue competenze, da quasi tutti gli utenti che sono iscritti ai tuoi stessi gruppi sui social network, da tutti i partecipanti alle conferenze alle quali tu stesso decidi di partecipare e via dicendo.

Ecco, ora sai perché dovresti impegnarti sul fronte personal branding: questa è la ragione vera e propria, il motivo più importante e valido per tutti. A partire da questo, possiamo concentrarci sui singoli vantaggi, e dunque sulla credibilità, sulla visibilità, sulla fiducia, sull'autenticità e così via, così da muoversi di conseguenza per migliorare questo o quell'aspetto.

Le persone che possono fare qualcosa per la tua carriera non sanno come possono aiutarti, non sono particolarmente felici di conoscerti o non ti conoscono affatto? Allora inizia a costruire il tuo personal brand: qui ti spiego come farlo!

Mi piacerebbe sapere se sei riuscito a sfruttare il valore creato con il tuo brand personale per ottenere qualcosa a cui tenevi.

Raccontami la tua storia nei commenti!

Condividi
Author Photo
Consulente di web marketing, formatore, autore e podcaster. Nel tempo libero mangio pizza e sushi (a volte insieme!), scatto foto con il mio iPhone e mi pettino. La barba.