Come aumentare il Click Through Rate grazie agli emoji

Garrett Mehrguth

ott 25, 201816 min di lettura
Come aumentare il Click Through Rate grazie agli emoji

Siamo entrati nell'era del sovraccarico di informazioni. I tuoi clienti vengono continuamente bombardati dalla pubblicità: interagiscono con annunci digitali, pubblicità sui social media, nelle mail e tantissime altre forme di advertising.

In un recente studio è emerso che quasi il 74% delle persone si ritiene sommersa già solo dalle e-mail che riceve. Inoltre, i consumatori vedono circa 11.250 annunci ogni mese. Accidenti! C'è una gran confusione là fuori. Di conseguenza devi migliorarti per fare in modo che i tuoi sforzi di marketing diano frutti.

Meglio ancora, devi trovare come emergere e devi fare in modo che i tuoi clienti agiscano e interagiscano con i tuoi contenuti. Ma come puoi ottenere tutto questo? Io ho una soluzione.

E se ti dicessi che c'è un'arma segreta che puoi usare per aumentare in maniera esponenziale la tua percentuale di click? nelle mail, sui social, nella SERP, e non solo?

Li usi da sempre, tuttavia quasi sicuramente non li hai mai considerati durante la scrittura dei tuoi testi per la pubblicità. Sto parlando degli emoji. Dopotutto un'immagine vale più di 1.000 parole, no? Però non puoi aggiungere qualche emoji e pensare che faranno meraviglie per il tuo CTR. Ci sono tattiche che puoi usare per sfruttare gli emoji e aumentare il coinvolgimento del tuo target.

Ti mostrerò come usare correttamente gli emoji per massimizzare la tua percentuale di click e condurre clienti al tuo sito. Per cominciare però devi innanzitutto capire perché potresti aver bisogno di usare gli emoji nei tuoi testi pubblicitari.

Perché gli emoji sono la risposta a una bassa percentuale di click

Le campagne di marketing possono facilmente mancare il bersaglio. Devi determinare se il tuo messaggio, il tuo testo e il tuo design stanno portando i clienti ad agire o se invece non stanno dando i risultati sperati.

Una metrica chiave per capire il successo delle tue strategie di marketing è la percentuale di click.

Formula per calcolare CTR delle tue email

La percentuale di click è "la percentuale di persone che vede il tuo annuncio (impressioni) e poi effettivamente prosegue cliccandolo (click)."

È un indicatore essenziale per il successo di numerose tattiche di marketing. Se non lo misuri è il momento di iniziare a farlo. Quando si parla di email marketing, la maggior parte dei marketer concorda nel dire che l'aumento della percentuale di click sia uno tra gli obiettivi fondamentali.

Aumentare il CTR tra gli obiettivi principali dell'email marketing

Spesso una bassa percentuale di click è un indicatore che la campagna non sta trovando il favore dei consumatori. Magari la grafica è brutta. O  il messaggio non arriva.

Forse è stato sbagliato il target, o magari i tuoi clienti sono semplicemente sommersi dal caos di internet.

Siamo sommersi dalla pubblicità su Internet

Il tuo compito, in qualità di marketer, è quello di scoprire come far spiccare la tua campagna in tutto quel caos. E probabilmente dovresti rendere più umano il tuo brand, per fare in modo che sia più facile identificarsi con esso.

L'importanza dell'essere "umani"

I brand devono essere allo stesso livello dei consumatori. Gli studi mostrano che il 45% dei consumatori afferma di gradire i "brand che non si prendono troppo sul serio." Questa componente di un brand è così fondamentale che le aziende stanno pensando a come rendere i loro brand più umani già dal giorno di apertura.

Per esempio guardiamo Dave. No, non sto parlando di una persona. Sto parlando della società di Fintech che fa in modo di non farti pagare commissioni sullo scoperto.

Umanizzare un brand, l'esempio Dave

Il CEO di Dave, Jason Wilk, ha detto "Abbiamo scelto il nome Dave per l'azienda perché volevamo che la gente pensasse all'app come a un amico a cui poter rivolgersi quando si è in ristrettezze economiche."

Questo vuol dire fare in modo che il brand appaia più umano. Per il CEO di Dave umanizzare il brand era così importante da decidere di dare alla società il nome di una persona. Ora, non è che tu debba arrivare a questi estremi. Cosa puoi fare, però?

Iniziare con gli emoji.

Gli emoji hanno iniziato a rimpiazzare sempre di più le parole nella vita di tutti i giorni e il tuo brand deve rimanere al passo coi tempi. Secondo uno studio "il 68% dei millennial dice che si sente più a proprio agio nell'esprimere le emozioni usando immagini come gli emoji."

Facendo lo sforzo di "parlare il loro linguaggio", umanizzerai il tuo messaggio pubblicitario. Quali emoji dovresti usare però? A giugno 2017, c'erano 2.666 emoji nello Standard Unicode. Una grande possibilità di scelta!

Uno studio recente ha esaminato quali emoji aumentino la percentuale di click. I risultati sono stati inaspettati.

I 10 emoji che aumentano il ctr

Questa lista sembra completamente casuale, a primo sguardo; tuttavia questi emoji hanno una cosa in comune: Nessuno di questi è una faccina.

Potremmo pensare che gli emoji con faccina sono un tipo comune di emoji da usare per aumentare la percentuale di click dei messaggi del brand, ma i dati mostrano una realtà diversa.

Gli emoji che hanno un effetto positivo sulla tua percentuale di click sembrano casuali e un po' meno comuni. Probabilmente spiccano di più perché la gente non li vede spesso.

Ora che sai quali sono i migliori emoji da usare nelle tue campagne di marketing, ti devi focalizzare su come usarli.

Aggiungi emoji all'oggetto e al corpo del testo nelle campagne e-mail

Gli utenti di internet inviano e ricevono circa 269 miliardi di e-mail ogni giorno.

Metabolizza la cosa.

Ora, pensa alle campagne pubblicitarie che invii tramite e-mail. All'interno delle caselle di posta c'è un sacco di competizione. Questo dovrebbe farti abbandonare la tua strategia pubblicitaria? No.  Quasi il 44% dei consumatori preferisce le e-mail come piattaforma di marketing digitale per interagire con un brand. L'email marketing è quindi un elemento vitale per il tuo successo.

Con tutta questa competizione, però, è facile che il tuo pubblico ignori le tue campagne. Ancora peggio, potresti riuscire a far arrivare con successo le e-mail al tuo pubblico e portarlo a leggerle, senza tuttavia spingerlo all'azione. Uno studio ha esaminato le azioni intraprese dai consumatori dopo aver ricevuto una e-mail e i risultati sono stati sorprendenti.

In questo studio più della metà delle persone non ha fatto assolutamente nulla.

Studio: come reagiscono le persone quando ricevono una mail commerciale

Hai investito tempo e soldi per impostare e progettare la campagna e non ne è venuto fuori nulla. Allora come fare a ottenere una risposta dai tuoi clienti? Prova a fare un piccolo cambiamento: usa gli emoji.

Per esaminare i loro effetti dovresti accertarti di avere una conoscenza di base dei tuoi tassi di apertura e della percentuale di click per confrontarli con i tuoi progressi. Certo, sarebbe facile se ci fosse uno standard per tassi di apertura e percentuale di click uguale per tutti gli ambiti, ma questi tassi in verità spesso variano da settore a settore.

Ecco la lista degli standard per tassi di apertura e percentuale di click suddivisa per settori di Constant Contact:

Tassi di apertura e percentuale click dell'email marketing (per settore)

I tuoi tassi di apertura e la percentuale di click sono sotto la media? Se sì, non ti agitare. Dopo aver iniziato a tracciare i CTR potrai iniziare a migliorarli. L'uso strategico degli emoji è un modo per migliorare questi numeri.

La ricerca mostra che gli emoji non ti aiuteranno solo con i tassi di apertura ma anche con la percentuale di click. Uno studio ha esaminato l'uso degli emoji in due campagne separate dedicate a periodi festivi: San Valentino e la Festa del papà.

Per quanto riguarda San Valentino, lo studio ha scoperto che usare l'emoji "labbra" nell'oggetto ha portato a un 24% di tasso di lettura e a un 89% di posizionamento nella posta in arrivo, rispetto all'oggetto di solo testo che ha raggiunto solo il 20% di tasso di lettura e l'83% di posizionamento nella posta in arrivo.

Tassi lettura e click delle email che usano emoji nell'oggetto

Per la Festa del papà lo studio ha esaminato l'impatto dell'aggiungere l'emoji "chiave inglese" nell'oggetto. Si è scoperto che il tasso di lettura dei messaggi con la chiave inglese è aumentato dell'1% e il posizionamento nella posta in arrivo è aumentato dell'8% rispetto al gruppo di controllo con solo testo.

Tassi lettura e click di email con emoji per la festa del papà

Queste non sono anomalie: dovresti usare gli emoji nelle tue campagne. Fai attenzione, però. Non tutti i provider di posta visualizzano correttamente gli emoji.

Non tutti i provider email supportano gli emoji

Nonostante questo sia per la maggior parte al di fuori del tuo controllo, è comunque qualcosa di cui dovresti essere consapevole. Inoltre, se utilizzi Gmail, evita di usare la loro selezione di emoji: in alcuni casi appare un piccolo e insignificante quadratino, anziché un vero emoji.

Problemi di visualizzazione degli emoji di Gmail

Nonostante i potenziali problemi legati alla compatibilità, tuttavia, rimane comunque utile aggiungere emoji alle tue campagne di marketing. Dovresti in ogni caso considerare il tuo pubblico.

Gli emoji nel marketing entrano di più in sintonia con un pubblico composto perlopiù da millennial, visto che sono proprio loro chi li usa di più nella vita quotidiana. Prima abbiamo visto che il 68% dei millennial preferisce esprimere le proprie emozioni usando emoji e altre immagini. Lo stesso studio ha però scoperto che solo il 37% delle persone con un'età superiore a 65 anni ha le stesse preferenze. Come sempre, il tuo pubblico di riferimento è importante. Ecco qual è il punto: in generale usare emoji è una buona idea. Prima di decidere di usarli, però, assicurati di aver preso in considerazione il tuo pubblico di riferimento.

Adesso torniamo a quali emoji dovresti usare. Anche se ti ho già mostrato la top ten degli emoji che hanno una maggiore percentuale di click, probabilmente ti starai ancora chiedendo quale dovresti usare.

È differente per ogni brand. Devi fare dei test e delle ottimizzazioni inserendo emoji diversi nei vari oggetti e usando varianti dei testi nel tuo materiale per vedere cosa funziona per il tuo brand. In base al tuo software di e-mail marketing, potrai fare dei test sulle variazioni del materiale tramite un semplice test A/B.

Il test A/B invia due versioni della tua e-mail con due oggetti differenti (o con corpo del testo differente) a un campione esemplificativo del tuo pubblico proveniente dalla tua lista per vedere quale delle due versioni ha le prestazioni migliori.

Piattaforme come HubSpot, MailChimp e Constant Contact supportano questa funzionalità.

Come usare gli emoji nelle campagne e-mail

Ci sono vari modi di usare un emoji negli oggetti e nel corpo delle e-mail. Voglio parlarti dei miei preferiti.

Innanzitutto guarda quanto spiccano degli emoji colorati in una casella di posta in arrivo standard di Gmail. Umbel, una società di data technology che aiuta società sportive e di intrattenimento a comprendere chi sono i loro fan, ha usato gli emoji nell'oggetto delle sue e-mail perché aveva poco spazio.

Come usa Umbel gli emoji negli oggetti delle email

Umbel ha sfruttato gli emoji con la palla da basket, il pallone da calcio, la nota musicale, il pallone da football, la mazza da hockey e quelli sul baseball: sono i simboli che possono usare i fan dello sport. Visto che i campi dell'oggetto delle e-mail limitano i caratteri che possono essere visualizzati dai destinatari, gli emoji sono un modo astuto per ottenere il massimo dallo spazio disponibile.

Puoi sostituire le parole con gli emoji corrispondenti per condividere in fretta le informazioni. Inoltre, una volta aperta la casella di posta, gli emoji spiccano ancora di più.

Come appaiono gli emoji quando apri l'email

Una e-mail da ModCloth ci mostra un altro modo efficace di usare gli emoji. Loro li usano per collegare contenuti pertinenti. L'e-mail della Giornata nazionale del gatto ha messo in evidenza le loro scelte, perfettamente adatte al loro pubblico amante dei felini.

L'oggetto aveva uno stile molto allegro e recitava "So good, we 'cat' even" (un gioco di parole basato sul modo di dire "we can't even", che implica il rimanere bloccati a causa di una sensazione molto forte, e la parola "cat", gatto. Il senso sarebbe "Così buoni da rimanere senza fiato"). Dopo questa frase é stato inserito l'emoji di un gatto. L'emoji del gatto è stato lo spunto che ha unito insieme l'oggetto al tema dell'email. Inoltre ha attirato l'attenzione degli utenti sul contenuto della mail.

Guarda come appare nella posta in arrivo:

Uso emoji negli oggetti delle mail, esempio: ModCloth

Una volta che il destinatario la clicca, l'e-mail si apre mostrando altre foto di gatti insieme a uno sconto promozionale del 25%.

Esempio di email con emoji: ModCloth

E la società di prodotti per la corsa On ha scelto l'emoji di una nuvola per attirare l'attenzione sulla loro e-mail. La nuvola è pertinente al loro brand perché vendono scarpe da corsa leggere che danno la sensazione di correre su una nuvola.

A differenza degli esempi precedenti, il  loro emoji si trova all'inizio dell'oggetto. L'oggetto recita "Fino al 9 giugno: Prova un paio di On per 30 giorni."

Emoji nell'oggetto della mail: esempio del brand ON

Come mostrano questi esempi, il semplice fatto di inserire un emoji in un'e-mail può avere un effetto sbalorditivo sui lettori.

Usare emoji nel titolo e nel corpo di una campagna di annunci sui social

I social sono un altro importante canale dove usare gli emoji. Dopotutto servono a comunicare sensazioni emotive. La ricerca mostra che i post con contenuti emotivi ottengono più visualizzazioni e possono avere un impatto maggiore sui tuoi sforzi di marketing.

È importante sapere, però, che la tattica di usare gli emoji nei post dei social non è del tutto nuova. Gli utenti di Facebook inviano un totale di 60 milioni di emoji ogni giorno.

Come per ogni forma di marketing devi comprendere la percentuale media di click del settore prima di definire i tuoi obiettivi e iniziare a lavorare per raggiungerli. Ecco le percentuali medie di click (per settore) su Facebook:

CTR medi su Facebook

Come puoi vedere, i settori legale e vendita al dettaglio hanno le percentuali di click più elevate (1,59-1,61%) e i settori dell'impiego e della formazione lavorativa in genere hanno i più bassi (0,47%).

Facciamo un passo indietro ed esaminiamo il vasto ecosistema dei social media. Ecco le percentuali medie di click per canale social:

Percentuale media di click (CTR) per piattaforma social

Ora che hai una media a cui puntare, puoi iniziare a inserire strategicamente gli emoji nei tuoi post social e nelle campagne di annunci. Per esempio, analizziamo cosa ha fatto Scoro con il suo test A/B sugli emoji nel titolo.

Il team di Scoro ha testato due annunci con un’unica piccola modifica: il secondo aveva un piccolo emoji bandiera nel titolo. A primo sguardo potrebbe perfino esserti sfuggito. Molta gente invece l'ha notato, e i numeri non mentono.

Test del brand Scoro per verificare l'impatto sul CTR degli emoji

Ancora non mi credi? Ok, analizziamo degli altri dati.

Recentemente il Daily Mail ha condotto uno studio molto costoso esaminando i post di successo che includevano un emoji, confrontandoli con quelli che non ne avevano. 28 dei 100 nuovi post in cima alle classifiche su Facebook provenivano dal Daily Mail. A un'ulteriore analisi si è scoperto che 21 di essi contenevano almeno un emoji.

Il Daily Mail ha esaminato anche tutti i propri post dal novembre 2017 ed è emerso che il 68% dei loro 200 post più di successo includevano un emoji.

Post social con o senza emoji: quali ottengono più click?

E per quanto riguarda l'uso di emoji su Twitter? È possibile trarne dei benefici? Assolutamente sì. Infatti Twitter ha aggiornato le sue opzioni di ricerca avanzata per includere la possibilità di cercare per emoji.

L'account Emojipedia ha celebrato questo momento storico:

Emojipedia celebra che Twitter supporta le emoji

Come usare gli emoji sui social

Abbiamo affrontato vari modi di massimizzare l'uso degli emoji per aumentare il click through rate (CTR) dei tuoi messaggi e annunci pubblicitari, ma ora voglio mostrarti un paio di altre idee da poter usare.

Per aggiungere facilmente gli emoji a un post, puoi copiarli e incollarli da vari siti. Un esempio è Piliapp, che ti permette anche di aggregare e mostrare gli emoji che hai usato più frequentemente.

Come aggiungere emoji: puoi copiarli da Piliapp

L'annuncio su Twitter di Blue Apron è un esempio incredibile di uso corretto di emoji. Il brand li usati proprio come se stesse usando un elenco puntato. Ogni emoji è collegato direttamente a quanto indicato nella rispettiva voce dell'elenco puntato.

Guarda il colore degli emoji e come la formattazione del post riesce a catturare la tua attenzione.

Come usare gli emoji sui social: esempio di Blue Apron

La piattaforma social Rapchat ha usato emoji per porre l'accento sulle sue call to action. Guarda quali emoji hanno usato in questo post (in precedenza ho indicato come il dito che punta verso il basso sia uno tra i primi dieci emoji per percentuale di click).

Emoji usati sui social per migliorare il CTR delle call to action

Gli emoji danno un'impressione di "nativo" sui social, visto che gli utenti li usano così di frequente su queste piattaforme. Spiccherai rispetto agli altri account ma sembrerà anche che tu sia perfettamente integrato nelle conversazioni dell'ecosistema dei social media.

Usa gli emoji nei tuoi meta titoli

Hai capito bene. Adesso puoi inserire gli emoji nei risultati con cui ti posizioni in una SERP. Google è stato altalenante sulla scelta di inserire o meno questi elementi nei risultati di ricerca. Li ha introdotti, li ha rimossi, e adesso sembra che li abbia reinseriti.

Google supporta gli emoji negli snippet in serp

Gli emoji adesso appariranno in snippet che sono " pertinenti, utili e divertenti". Ovviamente gli emoji in qualunque titolo attireranno l'attenzione su una SERP. Tuttavia, in questo contesto, giocano un ruolo ancora più importante. Proprio come la funzione di ricerca per emoji di Twitter, anche Google è entrato in questo ambito e ti permette di raccogliere risultati basati su un singolo emoji. Cercando l'emoji di una patatina, Google è stato in grado di estrarre i seguenti risultati:

Risultati nelle serp di Google cercando l'emoji delle patatine fritte

È interessante: a uno sguardo più accurato, non tutti i risultati includono l'emoji che hai cercato.

Per esempio guarda la SERP per l'emoji del cane:

Risultati serp per l'emoji cane

Il primo risultato contiene l'emoji nel titolo della pagina, gli altri invece no.

Google sta interpretando cosa stai chiedendo e ti sta fornendo vari risultati pertinenti, non solo i risultati che contengono uno specifico emoji. Visto che gli emoji sono indicizzati nei risultati di ricerca di Google, Google ha portato la cosa un passo oltre per aiutarti a trovare cosa stai cercando nelle vicinanze.

Puoi twittare @Google con un emoji e aggiungere #KnowNearby per trovare opzioni vicine a te.

Google e gli emoji: risultati nelle vicinanze con #KnowNearby

Queste funzioni sono rivoluzionarie.

Per emergere, però, devi comprendere quali siano gli emoji usati più frequentemente nelle SERP. Uno studio ha scoperto che l'emoji della spunta è quello che appare più di frequente nelle descrizioni e nei titoli nelle SERP, ma ce ne sono molti altri.

Lista degli emoji più presenti nelle serp di Google

Ricordati che gli emoji non servono solo ad attrarre l'attenzione sul post e a incoraggiare il lettore a cliccare: utilizzarli permette di indicizzare i tuoi post e renderli immediatamente disponibili per i tuoi clienti di riferimento.

Includi gli emoji nelle tue notifiche push

Cosa fai quando il tuo telefono vibra o si illumina? Guardi immediatamente lo schermo per vedere se è un messaggio o una notifica. Se è una cosa importante probabilmente la controllerai subito. Se non lo è, invece, non ci baderai e tornerai a quello che stavi facendo.

Quindi, come far interagire i consumatori con le notifiche che invii? Air Tailor usa gli emoji nei suoi messaggi di benvenuto. È uno dei fattori che ha aiutato il brand a far crescere l'attività di oltre il 100% ogni anno.

Come usare le emoji nelle notifiche push per attirare l'attenzione (Air Tailor)

Se hai un'app mobile o se sei focalizzato sul mobile marketing, usare emoji nelle tue notifiche push può aumentare molto le tue percentuali di click e il tempo speso sull'app.

Per esempio la società MobilityWare ha usato un test A/B per le sue notifiche push. Una notifica includeva un emoji, e l'altra no. Il risultato? La notifica push con un emoji ha portato a un aumento del 9% degli utenti che hanno cliccato la call to action.

NotifyVisitors ha fatto un test con gli stessi criteri. Le loro conclusioni sono state che le notifiche push con emoji hanno una percentuale di click (CTR) più alta e mostrano prestazioni migliori rispetto alle notifiche con solo immagini.

Test di NotifyVisitors: le notifiche push con emoji hanno un miglior ctr

Quello che mi intriga di più è il fatto che tra tutte queste strategie (e-mail marketing, social media e ora notifiche push) gli emoji hanno l'impatto più significativo sui CTR delle notifiche push.

Un altro studio di CleverTap ha scoperto che c'è stato un “ incremento medio del 124% nei CTR per le notifiche contenenti emoji”. Non è una piccola percentuale. È un enorme miglioramento nella loro campagna.

Studio: le notifiche con emoji hanno un CTR più alto

Come usare gli emoji nelle notifiche push

Se non hai ancora un modo per spedire notifiche push, raccomando Urban Airship. Innanzitutto visita la loro homepage e imposta un account. Clicca sulla voce "Get Started" nell'angolo in alto a destra e inserisci il tuo indirizzo e-mail. Quindi clicca "Start Free" e conferma il tuo account.

Come creare account per inviare notifiche push su Urban Airship

Verrai reindirizzato sulla pagina "Choose your adventure". Se hai già creato la tua app, seleziona "Integrate Urban Airship with Your App".

Come configurare l'account su Urban Airship

Il passo successivo è nominare il tuo progetto, selezionare le piattaforme che vuoi usare e l'ambiente. Infine clicca su "Create project".

Urban Airship: crea progetto

Ora dovrai aggiungere la password del certificato dell'app e caricare il certificato. Clicca su "Save Certificate". Da qui potrai selezionare il metodo che preferisci per installare l'SDK di Urban Airship e continuare la panoramica.

Configurazione account Urban Airship: salva certificato

Una volta collegato, avrai accesso alla tua dashboard. Seleziona "All Devices" e poi "Content".

Urban Airship: accesso alla dashboard

Da qui puoi selezionare "Push Notification" e poi "Next".

Configurazione account Urban Airship: contenuto

Dopo aver selezionato "Next" apparirà il riquadro "Push Notification Text". Aggiungi il tuo testo e non dimenticare di inserire un’emoji!

Testo notifica push con emoji su Urban Airship

Fatto questo vai su "Delivery". Puoi stabilire un orario per l'invio della notifica oppure puoi inviarla immediatamente. Dopo aver selezionato una delle opzioni clicca su "Review".

Impostazioni di invio della notifica push con Urban Airship

Adesso avrai la possibilità di rivedere le informazioni inserite in precedenza e poi potrai cliccare su "Send Message".

Invio notifica (Urban Airship)

Il messaggio apparirà per gli utenti che hanno le notifiche push abilitate sui loro telefoni.

Ecco alcuni esempi di strategie di notifiche push che sono state già usate dai brand. Per iniziare, QuizUp ha usato una notifica push per regalare pizza. La notifica finiva con un emoji pizza.

Esempio di notifica push con emoji

Quest’emoji non inseriva alcuna informazione unica alla notifica. Rinforzava semplicemente la parola "pizza" scritta nel testo. Tuttavia, aggiungeva enfasi al discorso e poteva aiutare ad attirare l'attenzione del lettore.

CBS Sports ha usato emoji per categorizzare i suoi contenuti. Visto che si occupa di vari sport diversi, ha  aggiunto un emoji del baseball all'inizio di una delle sue notifiche per identificare velocemente l'oggetto.

Notifica push con emoji di CBS Sports

Questa cosa può essere particolarmente utile se la tua attività è diversificata. E guarda come Buttery usa gli emoji al posto delle parole per semplificare una delle loro notifiche.

Esempio di notifiche push con emoji di Buttery

Hai tante possibilità di personalizzazione in uno schermo così piccolo... usare gli emoji al posto delle parole, quindi, può essere vantaggioso sia economicamente che da altri punti di vista. La vivace equazione che veicolano, tra immagine ed emozione, porta molte più informazioni rispetto a tutte le parole che servirebbero a descriverla.

Conclusioni

Come riusciranno i tuoi messaggi pubblicitari a colpire le persone, nonostante la concorrenza?

Per ottenere un vantaggio, usa gli emoji. Usandoli potrai attirare l'attenzione sul tuo messaggio e fare in modo che il tuo brand sembri più "umano", attirando di conseguenza il tuo pubblico di riferimento e aumentando la percentuale dei click.

Non usarli a caso però: fai in modo di usare quelli che risultano aumentare la tua percentuale di click. E sii strategico!

Usa gli emoji per fare in modo che le tue e-mail spicchino, inserendoli nell'oggetto. Aggiungili alle tue campagne social per avvicinarti al tuo pubblico e mostrare il lato vivace del tuo brand sui social media. Includili nelle tue notifiche push quando lo spazio è ridotto. Prova questo semplice approccio per aumentare in fretta la tua percentuale di click.

Come sfrutterai gli emoji per aumentare la tua percentuale di click?

Raccontami i tuoi test e i risultati che hai ottenuto! 

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Garrett Mehrguth is the CEO of Directive Consulting and founder of Freshly Salted. He has been published by Salesforce, Marketo, Moz, Convince and Convert, Marketing Land, Search Engine Land, SitePoint, Wordstream, and more. He has spoken at Digital Summit, SMX, State of Search, 3XE Digital, Share 16, MozCon Ignite, Big Digital, General Assembly, and others.