Come ottenere backlink di qualità con la “Broken Link building”

Enrico Giammarco

mag 25, 20206 min di lettura
Come ottenere backlink di qualità con la “Broken Link building”

Nella SEO, e nel web marketing in generale, cosa c’è di più discusso, controverso ed essenziale della link building?

Un buon backlink può trasformarsi in oro puro nelle tue mani, e regalare un boost significativo alla tua strategia di posizionamento sui motori di ricerca.

A questo punto sorge una domanda, spontanea: come si riconosce un buon backlink? Ecco alcune caratteristiche che non devono mancare mai:

  • Deve essere attinente. È abbastanza inutile guadagnare dei backlink da siti con temi differenti dal tuo, anzitutto per la difficoltà oggettiva ad ottenerlo, in secondo luogo per l’assenza di valore che il link donerebbe al lettore. Per motivi simili sarebbe inoltre opportuno (ma non necessario) che la pagina linkante e quella linkata avessero il testo nella stessa lingua.
  • Deve provenire da una fonte autorevole. Google ha derubricato il PageRank, questo non significa che un link proveniente da Repubblica.it o Wikipedia ora possiede lo stesso valore di un link proveniente da un sito di pirati.
  • Deve donare trust. I link nofollow non valgono niente? No, non è proprio così. I link follow incidono decisamente sul ranking della pagina linkata? Sì, decisamente sì.
  • Deve essere posizionato nelle zone “calde” della pagina. Più è visibile un backlink, più è probabile che l’utente ci clicchi, più ha un "peso" nella considerazione di Google.

guida alla broken link building

Non è facile, vero? No, proprio per niente.

I link che ottieni commentando su altri siti o nei blog, o anche firmando il sito di qualche cliente, “fanno numero” ma a parte il numero di link, questi link verso il tuo sito, presi singolarmente, non spostano il ranking in maniera sensibile.

Ci sono poi delle nicchie piuttosto particolari in cui sei impossibilitato a seguire queste strategie “low cost”, e devi far lavorare il cervello incessantemente per trovare le opportunità più valide.

In questo post ti voglio descrivere una delle strategie di link building più raffinate e non convenzionali, indubbiamente onerosa e difficile, ma in grado di garantire risultati lusinghieri sul medio-lungo termine.

Si tratta della Broken Link Building, una tecnica SEO che permette di sfruttare un fenomeno fisiologico del Web (i broken link, appunto), per ottenere dei backlink di elevata qualità.

La Broken link building si suddivide in 3 diverse fasi:

1. Fase di ricerca

Se stai cercando di posizionare una pagina o un sito web, avrai anche delle keyword target di riferimento. Le stesse parole chiave sono la traccia da seguire in questa ardua missione per guadagnare backlink, e rappresentano le leve per restare nel seminato dell’attinenza tematica.

A questo punto uno dovrebbe mettersi a effettuare ricerche su Google con le varie keyword e spulciarsi poi tutti i risultati. Un lavoro immane, per fortuna che qualcuno ha pensato alla disperata solitudine dei SEO realizzando dei tool che automatizzano tutto questo processo. Il loro nome è SERP Scraper e qui ve ne consiglio un paio gratuiti: Simple Scraper Tool (lo puoi scaricare qui), e il SEO Spider di Screaming Frog.

Al SERP Scraper di turno dovrai fornire una lista di keyword e il numero di risultati per SERP di cui desideri lo spool. Ti consiglio di non esagerare con le ricerche, nasconditi dietro un proxy o comunque configura un delay di 30-60 secondi tra una ricerca e l’altra, altrimenti rischi di farti mettere l’IP in blacklist, temporanea o meno, e di compromettere il tuo lavoro.

Strategia SEO di Broken link building: Simple Scraper Tool

Una volta terminato il ciclo di ricerche, il SERP Scraper ti restituirà la lista di risultati su un file .csv contenente le URL, la parola chiave e la posizione in SERP, e sarai pronto alla fase successiva: quella di analisi.

2. Fase di analisi

L’analisi dei risultati di ricerca è laboriosa e, lo dico chiaramente, non sempre ti restituirà dei link prospect.

In sintesi, dovrai passare al vaglio i risultati restituiti dal SERP Scraper e trovare all’interno di essi dei link rotti, ovvero dei riferimenti a pagine web non più esistenti, quelle che se provi a navigare il browser ti risponde con un codice d’errore HTTP 404 (not found). Si tratta di un fenomeno che può accadere, d’altronde una risorsa può cessare di essere disponibile per svariati motivi, e non tutti hanno la prontezza di correggere i propri link, soprattutto se nessuno glieli segnala!

Per smazzarti questa fase ti suggerisco un paio di tool: Broken Link Checker, un'estensione Chrome che effettua il parsing della pagina che stai navigando al momento evidenziando i link rotti, oppure lo strumento gratuito DeadLinkChecker, più adatto alle verifiche massive. Io preferisco il secondo, che riesce a farmi risparmiare un po' di tempo.

Dead Link Checker Homepage

Durante questo processo troverai sicuramente dei link rotti, ma saranno quasi sempre di scarso valore: account o domini scaduti, link ad articoli su temi non più di attualità, addirittura obsoleti. Nulla che possa interessare i tuoi scopi di link builder. 

Questo processo è assimilabile al lavoro del cercatore di pepite. Prima o poi troverai un link buono dal punto di vista SEO, ma... che punta a un indirizzo URL non esistente! A quel punto potrai passare alla fase successiva: la proposta.

3. Fase di proposta

Analizza per bene il testo e il tema della pagina che ospita il link, l’anchor text del collegamento, sfrutta la cache di Google o la Wayback Machine per recuperare la pagina non più esistente e farti un’idea.

A questo punto rispondi con onestà al seguente quesito: sei in possesso di un contenuto che possa sostituire quella pagina nel medesimo link?

In caso affermativo puoi passare all’ultimo paragrafo di questa fase, altrimenti dovrai prendere un’altra decisione, ovvero produrre un contenuto candidabile per la sostituzione e pubblicarlo all’interno del sito che stai cercando di posizionare.

Oneroso, vero? Certo, ma sto dando per scontato che tu lo sappia già, e che il link a cui stai aspirando sia di un sito particolarmente autorevole, uno dei primissimi risultati della SERP per la tua keyword di riferimento. L’effort deve essere ben speso, non vale la pena farlo per inserire un link qualsiasi. Non copiare (ovviamente) il contenuto della pagina non più esistente, ma mantieniti nella traccia originaria, magari arricchendola o aggiornandola con gli ultimi sviluppi.

Ricerca sulle Penalizzazioni di Google: come trovare e correggere link in entrata non naturali​​​​​​.

Sia nel caso in cui tu abbia già il contenuto per sostituire, sia nel caso che tu lo debba produrre, arriverai poi al momento in cui dovrai contattare il gestore del sito dov’è ospitato il link rotto per segnalargli il 404 e proporgli il tuo link per la sostituzione.

Ecco un template di mail standard da inviare:

Ciao XX,
Mentre navigavo alla ricerca di alcune informazioni su Y mi sono imbattuto nel tuo sito/pagina.
Hai messo insieme un gran numero di risorse e tools utilissimi, complimenti!
Volevo segnalarti che hai un link in 404:
.............
Pensavo ti avrebbe fatto comodo saperlo per sistemarlo, visto che Google ne tiene conto.
Volevo a tal proposito segnalarti una risorsa che ho scritto io e che magari potresti utilizzare al posto di quella in errore, se ti va.
La trovi qui:
.............
Se poi ti va anche di darmi un feedback sui contenuti del sito mi farebbe veramente piacere una tua opinione!
In ogni caso complimenti ancora per il tuo lavoro.
Saluti,
Enrico

Anche in questo caso voglio essere chiaro: è difficile che vi sia una risposta positiva, è difficile anche che vi sia una risposta di qualsiasi tipo. La percentuale di riuscita è stimabile intorno al 10%. Nel caso in cui tu riesca, però, avrai dei seo backlinks “pesanti” in più nel tuo profilo.

Il ranking ti ringrazierà.

Nel report Pagine indicizzate dello strumento Analisi Backlink trovi il nuovo filtro "Errore nell'URL Target". Puoi usarlo per analizzare rapidamente i siti dei tuoi competitor.

Filtro Errore nell'url target

Perché non provi anche tu a cercare un sito con un link rotto a cui proporre un tuo contenuto in sostituzione? Poi raccontaci se sarai riuscito ad ottenere un backlink da un sito importante e i risultati che questo avrà comportato per il tuo sito.

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Sono un ingegnere con lo spirito del marketer, un comunicatore con l'anima del tecnico. Ah, sono anche uno dei soci fondatori di CondiMedia.